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Anne Barnard

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Anne Barnard

Lady Anne Barnard (Balcarres House, 12 dicembre 1750Londra, 6 maggio 1825) è stata una scrittrice e socialite scozzese.

Anne Barnand nacque a Balcarres House, nel Fife, prima dei novi figli di James Lindsay, V conte di Balcarres, e della moglie Anne Dalrymple.[1] Fu un'apprezzata pittrice ad olio, ma la sua fama è legata soprattutto alla ballata Auld Robin Gray, che scrisse intorno al 1772. La ballata fu poi musicata da William Leeves, pubblicata anonimamente nel 1783 e portata alla fama da Walter Scott nel 1823.[2]

Nel 1793 si trasferì a Londra, dove conobbe e sposò Andrew Barnard. Nel 1797 si trasferì con il marito a Cape Town in seguito all'invasione della Colonia del Capo e nei cinque anni in cui visse in Sudafrica si affermò non solo come popolare socialite, ma anche come prolifica scrittrice di lettere, rimaste fondamentale testimonianza dei costumi e della società locale.[3][4] Questa raccolta di lettere sarebbero stata pubblicata nel 1901 con il titolo South Africa a Century Ago. Allo scadere del mandato amministrativo nel gennaio 1802, i Barnard tornarono a Londra; mentre Andrew sarebbe tornato in Sudafrica nel 1806, ove sarebbe morto l'anno seguente, Anne Barnard rimase a Londra fino alla morte nel 1825.

  1. ^ (EN) Stephen Taylor, Defiance: The Extraordinary Life of Lady Anne Barnard, W. W. Norton & Company, 25 luglio 2017, ISBN 978-0-393-24818-0. URL consultato il 1º maggio 2024.
  2. ^ (EN) John Gibson Lockhart, Memoirs of the Life of Sir Walter Scott: Vol. VII, BoD – Books on Demand, 8 maggio 2022, p. 81, ISBN 978-3-375-01695-1. URL consultato il 1º maggio 2024.
  3. ^ (EN) Tony Ballantyne e Antoinette M. Burton, Moving Subjects: Gender, Mobility, and Intimacy in an Age of Global Empire, University of Illinois Press, 2009, ISBN 978-0-252-07568-1. URL consultato il 1º maggio 2024.
  4. ^ (EN) Malcolm Jack, To the Fairest Cape: European Encounters in the Cape of Good Hope, Rutgers University Press, 8 ottobre 2018, ISBN 978-1-68448-002-9. URL consultato il 1º maggio 2024.

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