Antofillite
Antofillite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 9.DE.05[1] |
Formula chimica | ☐Mg2Mg5Si8O22(OH)2[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | ortorombico[2] |
Parametri di cella | a=18,544(2)Å, b=18,026(2)Å, c=5,282(1)Å, V=1765,6(4) ų, Z=4[3] |
Gruppo puntuale | 2/m 2/m 2/m |
Gruppo spaziale | P nma[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | 2,9-3,5[4] g/cm³ |
Densità calcolata | 3,09[5] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5½-6[4] |
Sfaldatura | perfetta secondo {210}[4] |
Frattura | fragile, le fibre sono elastiche[4] |
Colore | grigio, grigio brunastro, bruno giallastro, bruno chiodo di garofano, verde brunastro, verde smeraldo[4] |
Lucentezza | vitrea, perlacea sulle facce di sfaldatura |
Opacità | da trasparente a traslucida[4] |
Striscio | bianco o grigiastro[4] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
L'antofillite è un minerale, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di magnesio-ferro-manganese in base alla revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012[2], precedentemente era classificato come appartenente al gruppo degli anfiboli Mg-Fe-Mn-Li[6]. È un asbesto di ferro-magnesio formato da soluzioni isomorfe la cui formula è Mg2Fe5Si8O22(OH)2 e Mg2Mg5 Si8O22(OH)2. Anche se in natura è molto raro esiste il termine estremo magnesifero; ma non quello ferrifero, la cui percentuale massima è del 20-30%, denominata ferro-anthophyllite.
Questo minerale è stato descritto per la prima volta dal mineralogista tedesco Christian Friedrich Schumacher nel 1801[7]. Il nome del minerale viene dalla parola latina anthophyllum che significa chiodo di garofano in riferimento al colore più comune con cui si presenta[1].
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]Solitamente l'antofillite si rinviene in aggregati fibrosi aciculari o colonnari di colore da grigio-verde al bruno chiaro, raramente in cristalli prismatici. È traslucida, con lucentezza vitrea, fragile e perfettamente sfaldabile secondo il prisma verticale.
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]L'antofillite è frequente nelle rocce metamorfiche. È il prodotto del metamorfismo sulle rocce ricche di magnesio, in particolare rocce magmatiche ultrabasiche e shale dolomitici impuri. Si forma anche come prodotto di metamorfismo retrogrado di olivina ed ortopirosseni relitti e come minerale accessorio negli gneiss e negli scisti ricchi di cordierite. L'antofillite può formarsi anche minerale di metamorfismo retrogrado derivato da rocce ultramafiche insieme alla serpentinite.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Anthophyllite mineral information and data - mindat.org, su mindat.org. URL consultato il 4 novembre 2013.
- ^ a b c Hawthorne, p. 2035.
- ^ a b Walitzi, p. 237.
- ^ a b c d e f g Anthony, http://www.handbookofmineralogy.org/pdfs/anthophyllite.pdf.
- ^ Walitzi, p. 239.
- ^ Leake, p. 1359.
- ^ Schumacher, p. 96.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Frank C. Hawthorne, Oberti Roberta, Harlow George E., Maresch Walter V., Martin Robert F., Schumacher John C., Welch Mark D., Nomenclature of the amphibole supergroup (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 2031-2048, DOI:10.2138/am.2012.4276. URL consultato il 25 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- (DE) E. M. Walitzi, Walter F., Ettinger K., Verfeinerung der kristallstruktur von anthophyllit vom Ochsenkogel/Gleinalpe, Österreich (PDF), in Zeitschrift für Kristallographie, vol. 188, 1989, pp. 237-244. URL consultato il 4 novembre 2013.
- John W. Anthony, Richard A. Bideaux, Kenneth W. Bladh, Monte C. Nichols, Handbook of Mineralogy, Chantilly, VA 20151-1110, Mineralogical Society of America.
- (EN) Bernard E. Leake, Woolley Alan R., Birch William D., Burke Ernst A. J., Ferraris Giovanni, Grice Joel D., Hawthorne Frank C., Kisch Hanan J., Krivovichev Vladimir G., Schumacher John C., Stephenson Nichola C. N., Whittaker Eric J. W., Nomenclature of amphiboles: additions and revisions to the International Mineralogical Association’s 1997 recommendations (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 41, 2003, pp. 1355-1362. URL consultato il 5 novembre 2013.
- (DE) C. F. Schumacher, Anthophyllit (PDF), in Versuch eines Verzeichnisses der in den Dänisch-Nordischen Staaten sich findenden einfachen Mineralien, Brummer (Kopenhagen), 1801, p. 96. URL consultato il 5 novembre 2013.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmineral.com.
- (EN) Mindat.org.