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Arturo Merzario

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Arturo Merzario
Merzario nel 1980 al Giro automobilistico d'Italia
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Automobilismo
CategoriaFormula 1, Formula 2, 24 Ore di Le Mans, Campionato internazionale gran turismo, Campionato internazionale sportprototipi, Campionato europeo della montagna
Termine carriera2012
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio15 luglio 1972
Stagioni1972-1979
ScuderieFerrari 1972-1973
Iso-Marlboro 1974
Frank Williams 1975
Fittipaldi 1975
March 1976
Frank Williams 1976
Merzario 1977
Shadow 1977
Merzario 1978-1979
Miglior risultato finale12º (1973)
GP disputati85 (57 partenze)
Punti ottenuti11
 

Arturo Francesco Merzario, detto Art (Civenna, 11 marzo 1943), è un ex pilota automobilistico italiano, che ha corso in tutte le discipline, dalle piccole turismo fino alla Formula 1.

È diventato noto per aver salvato la vita a Niki Lauda nell'incidente subito dal pilota austriaco sulla pista del Nürburgring, circuito su cui peraltro l'italiano ha più volte primeggiato[1].

Gli inizi e le corse in Turismo

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Conosciuto come Arturo (il vero nome "Arturio" è frutto di un refuso all'anagrafe), è figlio di un imprenditore edile e di una maestra.[2] Cresciuto in una famiglia benestante, riuscì a coltivare la sua passione per i motori e, nel 1962, prese parte con l'Alfa Romeo Giulietta Spider del padre alla Coppa Fisa, disputatasi a Monza, giungendo ottavo.[2] La buona prestazione lo fece notare a Mario Angiolini, fondatore del team Jolly Club, che gli offrì un contratto per correre un rally in Sardegna.[2] Alla guida della sua nuova Giulietta SZ, regalatagli dal padre Giorgio, riuscì a imporsi nella categoria GT e venne premiato dalla stessa CSAI.[2]

Dopo una stagione con l'Alfa Romeo Giulietta SZ, acquistò una Fiat Abarth 1000 con l'aiuto del padre, e ne affidò la preparazione a Samuele Baggioli di Milano. Nel 1964, con questa vettura, sfiorò il titolo di Campione Italiano per vetture turismo. Nel 1967, a bordo di una Fiat Abarth 1000 berlina semi-ufficiale, si classificò terzo nel Campionato Europeo Turismo per la Scuderia del Lario. Nel 1975 disputò diverse gare del campionato italiano turismo al volante di una Ford Escort 2000.

Sport-prototipi

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Merzario affronta il passo del Giogo su Fiat Abarth 2000 nel vittorioso Gran Premio del Mugello del 1970

Fu ingaggiato dall'Abarth prima come collaudatore nel 1967, poi come pilota ufficiale. Nel 1968 vinse il Campionato Italiano della Montagna alla guida della barchetta 1000SP. La svolta della carriera giunse con la vittoria del circuito del Mugello 1969, con una Abarth 2000. In quella stagione disputò anche il Campionato europeo della montagna dove si classificò secondo assoluto e primo nella categoria Sport. Nel 1970 vinse per la seconda volta consecutiva il Gran Premio del Mugello, sempre con Abarth.

Questi successi aprirono a Merzario le porte della Ferrari. Nel 1970 partecipò al Campionato del Mondo Marche con una Ferrari 512S ufficiale e vinse per la seconda volta consecutiva il Gran Premio del Mugello con l'Abarth. Nel 1971, continuò alternandosi alla guida delle Abarth 2000 e di Ferrari 512M private, vincendo la Coppa Shell Interserie di Imola e, a fine stagione, il Trofeo Ignazio Giunti a Vallelunga.

Nel 1972 con la Ferrari 312 P, in coppia con Sandro Munari, ottenne la vittoria alla Targa Florio e s'impose anche nella 1000 km di Spa con Brian Redman. Seguirono altri piazzamenti che consentirono alla Ferrari di vincere il Mondiale Marche. A fine anno vinse la 500 km di Imola e la 9 ore di Kyalami (in coppia con Regazzoni), prove non valide per il Mondiale. Nella stagione 1972 fu anche pilota ufficiale Osella-Abarth, e vinse il Campionato Europeo Sport 2000.

Merzario su Ferrari 312 PB alla 1000 km del Nürburgring del 1973

L'anno successivo fu un anno di crisi e, per il 1974, la Ferrari offrì a Merzario un ingaggio limitato ai soli prototipi e a qualche gara in Formula 1. Merzario rifiutò tale proposta e si vincolò all'Alfa Romeo. Nel 1975, alla guida di un'Alfa Romeo Tipo 33, tornò a imporsi nel Mondiale Marche vincendo le gare di Digione, Monza, Enna e Nürburgring. Vinse per la seconda volta la Targa Florio in coppia con Nino Vaccarella. Partecipò inoltre, senza fortuna, alla corsa in salita Malegno - Borno al volante di una Osella 2000 sport.

Nel 1976 disputò qualche gara con l'Alfa Romeo 33SC12. Nel 1985 Merzario vinse il Campionato Italiano Prototipi con una Lucchini leggermente modificata. Nel 1986 costruì, partendo da un telaio Lucchini, sei esemplari della Symbol, una biposto corsa con motore Alfa Romeo. Con la Symbol disputò varie edizioni del Campionato italiano, fino al 1990. All'inizio della stagione 1991 ebbe l'incidente più grave della sua carriera: a bordo di una vettura prototipo uscì di pista a Magione, riportando numerose fratture agli arti inferiori. Nel mese di ottobre tornò alle corse del Campionato Italiano Prototipi e pochi giorni dopo giunse 2º alla 6 Ore di Vallelunga.

Merzario al Gran Premio d'Italia 1973

Nel 1971 iniziò a correre in F2 con una Tecno del Team Iris ceramiche, senza fortuna. Nel 1972 debuttò in Formula 1 al circuito di Brands Hatch, dando alla Ferrari il sesto posto al Gran Premio di Gran Bretagna e vincendo il premio della combattività assegnato dai giornalisti specializzati. Nel 1974 la Ferrari offrì a Merzario un ingaggio limitato alle sole corse dei prototipi ed eventualmente a qualche gara in Formula 1, ma Merzario rifiutò e fu preso dalla Iso-Williams. In Formula 1, dopo scarsi risultati, abbandonò il Team Williams a causa di divergenze col manager.

Merzario al Gran Premio d'Argentina 1978

Corse il gran premio d'Italia su una Fittipaldi Copersucar. Nel 1976 disputò il campionato mondiale di F1 alla guida di una March 761 della Wolf Williams. Con Guy Edwards, Brett Lunger e Harald Ertl salvò Niki Lauda dalle fiamme al Nürburgring nel Gran Premio di Germania 1976: sei settimane dopo l'incidente, al Gran Premio d'Italia, Lauda tornò di nuovo a correre e regalò il suo orologio da polso d'oro Rolex a Merzario in segno di gratitudine per avergli salvato la vita.

Nel 1977, a causa di una caduta sugli sci, non prese parte alle prime gare del Mondiale di F1; decise così di rientrare da privato con una sua squadra, alla guida di una March 761B, ma con poca fortuna. Per il 1978 tentò la strada del costruttore di Formula 1 ma con scarsi mezzi economici a disposizione, la Merzario A1 lottò per qualificarsi in ogni gara. Nel 1979, con i modelli A2 e A3, Merzario continuò la sua avventura, ma i risultati stentarono ad arrivare, anche per il mutato livello professionistico della F1, sempre più riservata ai grandi gruppi industriali. Per il 1980 Merzario aveva in progetto un nuovo modello per rientrare nel giro mondiale al Gran Premio del Belgio, ma fu solo una pre-iscrizione. L'A4 venne adattata ai più piccoli motori BMW di Formula 2 e con questa macchina, chiamata M1, Merzario disputò il Campionato Europeo F2.

Merzario al Gran Premio d'Argentina 1979

Nel 1981 e 1982 il Team Merzario decise di correre in Formula 2 con numerose March-Bmw, ottenendo buoni piazzamenti con Piero Necchi e Jo Gartner. Nel 1983, in collaborazione con Degan (ex Autodelta), fu costruita una Merzario con telaio in carbonio, affidata al francese Richard Dallest. Il team partecipò anche al campionato italiano F3, in una occasione con lo stesso Merzario alla guida di una sua monoposto. Ancora una volta i pochi mezzi a disposizione resero impossibile l'ottenimento di risultati e, a metà stagione 1984, Merzario e il suo Team si ritirarono dalle competizioni, e fallì definitivamente l'esperienza come costruttore.

I Trofei Monomarca

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Nel 1995, a 52 anni, Merzario rientrò nel giro internazionale su richiesta della Maserati, disputando il Trofeo Ghibli Open Cup nel quale contese la vittoria a Denny Zardo. Nel 1996 e 1997 mise a punto la Centenari-Alfa Romeo nella neonata ISRS (International Sport Racing Series) vincendo la propria categoria. Nel 1999 il costruttore Tampolli gli affidò una delle sue macchine, ancora per la ISRS, e vinse a Monza e a Spa.

Dall'anno 2000 in poi si concentrò sulle gare GT con Ferrari e Porsche, aggiudicandosi alcune vittorie di classe. Nel 2010 è stato eletto presidente onorario della Scuderia del Portello, dedicata alla conservazione e preparazione dei modelli sportivi e storici dell'Alfa Romeo.

1963
  • 1º Rally Sardegna - Alfa Romeo Giulietta SZ
1964
  • 1º Bolzano-Mendola - Fiat Abarth 1000
  • 1º Trofeo Micangeli - Fiat Abarth 1000
  • 1º Trofeo Lumezzane - Fiat Abarth 1000
1967
  • 3º Campionato Europeo Turismo - Fiat Abarth 1000
1968
  • 1º Colle di Nizza - Fiat Abarth 1000
  • 1º Vittorio Veneto-Cansiglio - Abarth 1000SP
  • 1º Coppa Acqua Cerelia - Abarth 1000SP
  • 3º 500 km Nürburgring - Abarth 1600SP
1969
  • 1º GP del Mugello - Abarth 2000
  • 1º Campionato Europeo Montaga - Abarth 2000
1970
  • 1º GP del Mugello - Abarth 2000
  • 1º Cesana-Sestriere - Abarth 2000
  • 3º 24 ore Daytona - Ferrari 512S
  • 4º 1000 km Monza - Ferrari 512S
1971
  • 1º Imola - Ferrari 512M
  • 1º Vallelunga - Abarth 2000
1972
1973
  • 2º 1000 km Nürburgring - Ferrari 312 PB
  • 2º 24 ore Le Mans - Ferrari 312 PB
  • 4º GP Brasile - Ferrari 312 B2
  • 4º GP Sudafrica - Ferrari 312 B2
  • 7º GP Francia - Ferrari 312 B3
  • 7º GP Austria - Ferrari 312 B3·
1974
  • 1000 km di Monza - Alfa Romeo 33
  • 3º GP Presidente Medici - Iso Williams
  • 4º GP Italia - Iso Williams
  • 6º GP Sudafrica - Iso Williams
1975
1976
  • 2º 500 km Imola - Alfa Romeo 33
  • 9º GP Francia - March
1977
  • 1º 500 km di Digione - Alfa Romeo 33
  • 1º Coppa Florio - Alfa Romeo 33
  • 1º 2h 30 dell'Estoril - Alfa Romeo 33
  • 1º 500 km de Le Castellet - Alfa Romeo 33
  • 1º Hockenheim - Alfa Romeo 33 Turbo
1978
  • 5º GP Adriatico - Chevron B42
  • 6º GP Mugello - Chevron B42
  • 16º GP Svezia - Merzario A1
1979
  • 11º Imola F1 - Merzario A4
1980
  • 7º Donington - Bmw M1
  • 8º Avus - Bmw M1
  • 9º Pau - Merzario-Bmw M1
1985
  • 1º Campionato Italiano Prototipi (Lucchini-Merzario)
1988
  • 2º Pergusa - Symbol LM89
  • 2º Varano - Symbol LM89
1990
  • 3º Imola - Symbol LM90
1991
  • 3º Varano - Giada T118
  • 2º 6 ore Vallelunga - Alfa Romeo 75 V6
1992
  • 1º Pergusa - Lucchini
1993
  • 1º Mugello - Osella
1994
  • 2º Monza - Centenari M1
  • 3º Varano - Centenari M1
1995
  • 1º Vallelunga - Centenari-Alfa
  • 1º Imola - Maserati Ghibli
  • 1º Estoril - Maserati Ghibli
  • 1º Nürburgring - Maserati Ghibli
  • 1º Misano - Maserati Ghibli
1996
  • 1º Monza - Centenari M1
  • 1º Mugello - Centenari M1
1997
  • 1º Vallelunga - Centenari M1
  • 1º Donington - Cenetanri M1
  • 1º Brno - Centenari M1
  • 1º Jarama - Centenari M1
1998
  • 1º Paul Ricard - Centenari M1
1999
  • 1º Monza - Tampolli AR
  • 1º Spa - Tampolli AR
  • 1º 6 Ore Vallelunga - Porsche 996
  • 2º Pergusa - Tampolli AR
2000
  • 1º Misano - Ferrari 355GT
2001
  • 1º Monza Khumo Euro Gt - Ferrari F355 GT
2002
  • 1º Barcellona Khumo Euro Gt - Ferrari F355 GT
  • 1º Misano - Porsche 996 GT3
  • 1º Ledenon - Porsche 996 GT3
2003
  • 1º Imola - Ferrari F355 GT
  • 1º Mugello - Ferrari F355 GT
  • 1º Vallelunga - Ferrari F355 GT
2004
  • 1º 6 ore Vallelunga - Porsche 996 Supercup
2005
  • 1º Magione - Maserati Gt Light
2007
  • 1º Adria - Porsche 997 GT3 Cup
  • 1º Magione - Porsche 997 GT3 Cup
  • 1º Mugello - Porsche 997 GT3 Cup
  • 1º Monza - Porsche 997 GT3 Cup
2008
  • 2º Barcellona - Nissan 350ZCup
2009
  • 1º Albacete - Nissan 350ZCup
  • 1º Alcañiz - Nissan 350ZCup
  • 1º Mores - Lotus Exige
  • 1º Imola - Lotus Exige
2010
  • 3º Valencia - Nissan 350ZCup
  • 3º Monza - Lotus Exige
  • 3º Magny Cours - Lotus Exige
  • 3º Spa - Lotus Exige
2011
  • 1º Valencia - Nissan 350ZCup
  • 3º Mugello - Lotus Exige
  • 3º Varano - Lotus Exige
  • 2º Giro automobilistico d'Italia - Abarth 500 Assetto Corse
2012
  • 1º Imola - Lotus Exige
1972 Scuderia Vettura Punti Pos.
Ferrari 312 B2 6 12 1 20º
1973 Scuderia Vettura Punti Pos.
Ferrari 312 B2
312 B3[3]
9 4 4 Rit 7 7 Rit 15 16 6 12º
1974 Scuderia Vettura Punti Pos.
Iso-Marlboro FW Rit Rit 6 Rit Rit Rit INF Rit 9 Rit Rit Rit 4 Rit Rit 4 17º
1975 Scuderia Vettura Punti Pos.
FWRC
Fittipaldi[4]
FW03
FW04[5]
FD03[4]
NC Rit Rit Rit NQ Rit 11 0 31º
1976 Scuderia Vettura Punti Pos.
March
Walter Wolf Racing[6]
761
FW05[6]
NQ Rit Rit NQ 14 9 Rit Rit Rit Rit NP Rit Rit Rit 0 26º
1977 Scuderia Vettura Punti Pos.
Merzario
Shadow[7]
761B
DN8[7]
Rit NQ 14 Rit Rit NQ Rit NQ 0 41º
1978 Scuderia Vettura Punti Pos.
Merzario A1 Rit NQ Rit Rit NPQ NPQ NQ NC NQ Rit NQ NQ Rit Rit Rit NQ 0 34º
1979 Scuderia Vettura Punti Pos.
Merzario A1B
A2[8]
A4[9]
Rit NQ NQ Rit NQ NQ NQ NQ NQ NQ NQ NQ NQ NQ 0 33º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

Gare extra campionato

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Anno Vettura 1 2
1974 Williams-Cosworth Brasile (bandiera)
BRA
3
1975 Williams-Cosworth Regno Unito (bandiera)
BRH
7
Regno Unito (bandiera)
SIL
NP
1979 Merzario-Cosworth Italia (bandiera)
IMO
11
Legenda

Sportprototipi

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Campionato internazionale gran turismo

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1963 Scuderia Vettura Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Italia (bandiera) Belgio (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Francia (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Francia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Italia (bandiera) Regno Unito (bandiera) Svizzera (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Italia (bandiera) Italia (bandiera) Francia (bandiera) Stati Uniti (bandiera)
Alfa Romeo Giulietta SZ 12
1964 Scuderia Vettura Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Italia (bandiera) Italia (bandiera) Belgio (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Francia (bandiera) Francia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Italia (bandiera) Regno Unito (bandiera) Svizzera (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Italia (bandiera) Francia (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Francia (bandiera)
Scuderia Sant Ambroeus Fiat-Abarth 1000 86 Rit

Campionato internazionale sportprototipi

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1967 Scuderia Vettura Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Italia (bandiera) Belgio (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Francia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Italia (bandiera) Regno Unito (bandiera) Italia (bandiera) Austria (bandiera) Svizzera (bandiera) Germania Ovest (bandiera)
Lancia Fulvia 46
1969 Scuderia Vettura Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Regno Unito (bandiera) Italia (bandiera) Italia (bandiera) Belgio (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Francia (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Austria (bandiera)
Gianfranco Palazzoli Fiat Abarth 1000SP Rit
1970 Scuderia Vettura Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Regno Unito (bandiera) Italia (bandiera) Italia (bandiera) Belgio (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Francia (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Austria (bandiera)
Scuderia Ferrari Ferrari 512 S 3 Rit 5 4 7 Rit Rit
Abarth Abarth 3000 SP Rit
1971 Scuderia Vettura Argentina (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Regno Unito (bandiera) Italia (bandiera) Belgio (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Francia (bandiera) Austria (bandiera) Stati Uniti (bandiera)
Scuderia Ferrari Ferrari 312 PB Rit
Escuderia Montjuich Ferrari 512 S
Ferrari 512 M[10]
Rit Rit

Campionato del mondo sportprototipi

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1972 Scuderia Vettura Argentina (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Regno Unito (bandiera) Italia (bandiera) Belgio (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Francia (bandiera) Austria (bandiera) Stati Uniti (bandiera)
Abarth-Osella Abarth 2000SP Rit SQ
Osella-Abarth Abarth-Osella SE-021 Rit
Scuderia Ferrari Ferrari 312 PB Rit 1 1 2 4 Rit
1973 Scuderia Vettura Stati Uniti (bandiera) Italia (bandiera) Francia (bandiera) Italia (bandiera) Belgio (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Francia (bandiera) Austria (bandiera) Stati Uniti (bandiera)
NART Ferrari 365 GTB/4 Rit
Scuderia Ferrari Ferrari 312 PB 4 4 Rit 4 Rit 2 2 6 3
1974 Scuderia Vettura Italia (bandiera) Belgio (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Italia (bandiera) Francia (bandiera) Austria (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Francia (bandiera) Regno Unito (bandiera) Sudafrica (bandiera)
Autodelta Alfa Romeo T33/TT/12 1 9 Rit 5 SQ
Gelo Racing Porsche Carrera RSR 13
1975 Scuderia Vettura Stati Uniti (bandiera) Italia (bandiera) Francia (bandiera) Italia (bandiera) Belgio (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Austria (bandiera) Stati Uniti (bandiera)
Kauhsen Racing Alfa Romeo T33/TT/12 2 1 1 2 1 1 2 2
1976 Scuderia Vettura Italia (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Italia (bandiera) Regno Unito (bandiera) Italia (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Austria (bandiera) Italia (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Canada (bandiera) Francia (bandiera) Francia (bandiera) Austria (bandiera)
Zip-Up Racing Chevrolet Camaro Rit
Enzo Osella Osella PA3 Rit
Autodelta Alfa Romeo T33/SC/12 2 Rit Rit
1977 Scuderia Vettura Stati Uniti (bandiera) Italia (bandiera) Francia (bandiera) Italia (bandiera) Regno Unito (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Italia (bandiera) Italia (bandiera) Stati Uniti (bandiera) Portogallo (bandiera) Francia (bandiera) Canada (bandiera) Italia (bandiera) Austria (bandiera) Regno Unito (bandiera) Germania Ovest (bandiera) Italia (bandiera)
Jolly Club Porsche 934 4
Autodelta Alfa Romeo T33/SC/12 1 Rit 2 1 1 Rit 2

24 Ore di Le Mans

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Anno Classe Gomme Vettura Squadra Co-piloti Giri Pos.
Assol.
Pos. di
Classe
1970 S
5.0
8 F Ferrari 512 S
Ferrari 5.0L V12
Italia (bandiera) SpA Ferrari SEFAC Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni 38 Rit Rit
1973 S
3.0
16 G Ferrari 312 PB
Ferrari 3.0L Flat-12
Italia (bandiera) SpA Ferrari SEFAC Brasile (bandiera) Carlos Pace 349

12 Ore di Sebring

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Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Giri Risultato
di classe
Risultato
assoluto
1970 Italia (bandiera) Ferrari S.P.A. SEFAC Ferrari Ferrari 512S Spyder 19 Sport S 5.0 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti 227 Rit Rit
Legenda
Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Giri Risultato
di classe
Risultato
assoluto
1970 Italia (bandiera) Abarth & Co Abarth Abarth 3000 SP 38 Prototipo P 3.0 Austria (bandiera) Johannes Ortner 2 Rit Rit
1972 Italia (bandiera) Ferrari SEFAC Ferrari Ferrari 312 PB 3 Sport S 3.0 Italia (bandiera) Sandro Munari 11
1973 Italia (bandiera) Spa Ferrari SEFAC Ferrari Ferrari 312 PB 3 Sport S 3.0 Italia (bandiera) Nino Vaccarella 2 Rit Rit
1975 Italia (bandiera) Autodelta Alfa Romeo Alfa Romeo 33 TT12 1 Sport S 3.0 Italia (bandiera) Nino Vaccarella 8
Legenda

1000 km del Nürburgring

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Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Giri Risultato
di classe
Risultato
assoluto
1970 Italia (bandiera) Ferrari s. p. a. Ferrari Ferrari 512 S Spyder 57 Sport S 5.0 Italia (bandiera) Ignazio Giunti 2 Rit Rit
1972 Italia (bandiera) Spa Ferrari SEFAC Ferrari Ferrari 312 PB 2 Sport S 3.0 Regno Unito (bandiera) Brian Redman 44
1973 Italia (bandiera) SpA Ferrari SEFAC Ferrari Ferrari 312 PB 2 Sport S 3.0 Brasile (bandiera) Carlos Pace 44
1975 Italia (bandiera) Autodelta SpA Alfa Romeo Alfa Romeo 33 TT12 5 Sport S 3.0 Regno Unito (bandiera) Brian Redman 29
1976 Germania Ovest (bandiera) Willi-Kauhsen-Racing-Team Alfa Romeo Alfa Romeo T33/TT/12 1 Sport S 3.0 Francia (bandiera) Jacques Laffite 44
Legenda
Stagione Team Telaio Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Punti Pos.
1971 Racing Team IRIS Tecno TF70 Cosworth FVA HOC
Rit
THR NÜR JAR
NQ
CRY ROU
NQ
MAN TUL ALB VAL VAL 0 NC
1974 Osella Squadra Corse Osella PA2 BMW MON HOC PAU SAL HOC MUG KAR PER HOC VAL
Rit
0 NC
1975 Osella Squadra Corse Osella FA2 BMW EST THR HOC NÜR PAU HOC SAL ROU MUG PER SIL
Rit
ZOL NOG VAL
Rit
0 NC
1976 Willi Kauhsen Racing Team March 762 Hart HOC THR VAL SAL PAU HOC ROU MUG PER
NP
EST NOG 0 NC
Osella Squadra Corse Osella FA2 BMW HOC
NQ
1977 Fred Opert Racing Team Chevron B40 Hart SIL THR HOC NÜR VAL PAU MUG ROU NOG PER MIS
Rit
EST DON 0 NC
1978 Chevron B42 Hart ICI Chevron Cars THR HOC NÜR PAU MUG
4
VAL ROU DON NOG PER MIS
5
HOC 3 18º
1980 Merzario Team Srl Merzario M1 BMW THR
Rit
HOC
Rit
NÜR
Rit
VAL PAU
9
SIL
Rit
ZOL MUG
16
ZAN
17
PER
NP
MIS HOC
Rit
0 27º
1981 Astra Team Merzario Srl Merzario M1 BMW SIL
NQ
HOC THR
NP
MAN
Rit
0 NC
March 812 NÜR
Rit
VAL MUG PAU PER SPA DON MIS

Riconoscimenti

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  • Casco di bronzo della rivista Autosprint nel 1968
  • Premio della combattività dei giornalisti al Gran Premio d'Inghilterra nel 1972
  • Campionato Italiano Assoluto di Velocità della Commissione Sportiva Automobilistica Italiana nel 1973 e 1975[11]
  • Premio speciale dell'Autosprint Slot Club Genova nel 1976
  • Presidente onorario della Scuderia del Portello dal 2010
  • Premio speciale della Scuderia del Lario
  • Premio gli automobili dell'Automobile Club di Perugia nel 2013
  1. ^ Grandi corse mai dimenticate, di Mario Donnini e Arturo Merzario, Autosprint Collection, Conti Editore, marzo 2018, p. 34
  2. ^ a b c d Carlo Canzano, Merzario, settant'anni di corsa, in Sportweek, 11 marzo 2013. URL consultato il 6 aprile 2015.
  3. ^ Dal Gran Premio di Monaco.
  4. ^ a b Al Gran Premio d'Italia.
  5. ^ Al Gran Premio di Spagna.
  6. ^ a b Dal Gran Premio di Germania.
  7. ^ a b Nel Gran Premio d'Austria.
  8. ^ Ai Gran Premi di Spagna, Belgio, Francia e Austria.
  9. ^ Ai Gran Premi di Gran Bretagna, Germania, Olanda, Italia, Canada e Stati Uniti.
  10. ^ Alla 1000 km di Monza.
  11. ^ Assoluto Di Velocità 1953-2003. URL consultato il 12 novembre.
  • Romano Brusini, Il cowboy delle corse. Arturo Merzario, un campione italiano, Romano Brusini, 2012, ISBN 978-84-615-7134-5.
  • Romano Brusini, Tanto di cappello! Cronache di corse leggendarie con Arturo Merzario (PDF), Romano Brusini, 2013.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Arturo Merzario, su racing-reference.info, NASCAR Digital Media LLC. Modifica su Wikidata
  • (EN) Arturo Merzario, su driverdb.com, DriverDB AB. Modifica su Wikidata
  • Arturo Merzario Fans Club, su arturomerzario.net. URL consultato il 12 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).
  • Arturo Merzario, su arturomerzario.4000.it. URL consultato il 1º novembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2012).
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