Aughra
Aughra | |
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Aughra in Dark Crystal | |
Universo | Dark Crystal |
Autore | Jim Henson Brian Froud |
1ª app. in | Dark Crystal (1982) |
Ultima app. in | Dark Crystal: La resistenza (2019) |
Interpretato da | Frank Oz (corpo) Mike Edmonds (corpo) Billie Whitelaw (voce) Donna Kimball (voce) |
Voce italiana | Armando Bandini Fabrizia Castagnoli |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Ambiguo |
Data di nascita | Era dell'innocenza |
Professione | Astrologa Profetessa |
«Fine, inizio, è la stessa cosa; grande cambiamento. A volte bene, a volte male.»
Aughra è un personaggio immaginario che fece il suo debutto in Dark Crystal nel 1982, ideato da Jim Henson e disegnato da Brian Froud. Appare successivamente in varie opere derivate, inclusi manga, fumetti, romanzi e serie tv.
Simile a una dea della natura, Aughra è la personificazione del mondo di Thra. È alta un metro e mezzo, dispone di corna a spiraglio, un occhio staccabile e due occhi accecati. Inscrutabile e burbera, svolge un ruolo centrale in Dark Crystal consegnando la scheggia del Cristallo Nero all'eroe Jen.[1]
Viene rappresentata in Dark Crystal attraverso un burattino a due mani adoperato da Frank Oz e doppiata da Billie Whitelaw, mentre viene doppiata da Donna Kimball in Dark Crystal: La resistenza. Sebbene Dark Crystal ricevette recensioni miste, Aughra è stata ben accolta ed è considerata fra le miglior creazioni di Jim Henson.
Creazione
[modifica | modifica wikitesto]«Secondo me, è davvero madre terra. È davvero la Terra di per sé. Voglio dire, conosce bene questo mondo e non te lo dice, e mantiene segrete alcune cose. Quindi, voglio dire, è molto ambivalente, per questo mi piace. Non sai mai esattamente da che parte sta.»
Un precursore di Aughra appare nel secondo abbozzo di Henson intitolato The Crystal nel 1978, dove viene identificata come una "bestiola curiosa e distratta" di nome Habeetabat.[3] A quel punto era rappresentato come un maschio e avrebbe disposto di tratti animaleschi come chele e baffi.[4] Identificato come un profeta, il personaggio sarebbe stato il guardiano di una chiave magica, che sarebbe poi diventata la scheggia del film.[3]
Il personaggio successivamente subì numerose modifiche. Froud insistette sul cambiargli il nome, siccome lo trovò troppo simile a quello di "Habitat", un'azienda che detestava.[5] Con l'arrivo dello sceneggiatore David Odell, il personaggio divenne una sorta di personificazione della Grande Madre.[6] Secondo lo scultore Lyle Conway, questa decisione di rendere Aughra più donnesca fu per attirare un pubblico femminile.[4] Mantenendo la caratterizzazione del personaggio come profeta, ma sviluppando il tema della spiritualità, Froud incorporò nel design di Aughra un terzo occhio, che nelle tradizioni induiste rappresenta la capacità di vedere nel futuro.[6]
Scolpita da Lyle Conway con schiume di lattice, il burattino disponeva d'una elasticità facciale superiore di quella dei personaggi Gelfling grazie ai suoi tratti rugosi. La sua testa fu attaccata sul corpo con un perno che permetteva un movimento naturale. Il personaggio era rappresentato attraverso un burattino a due mani, con Frank Oz utilizzando la mano sinistra per adoperare la testa e la mano sinistra per manipolare il braccio corrispondente del burattino. Un assistente si occupava della mano destra, mentre una squadra di operatori cavo controllavano gli occhi e le espressioni facciali. Per rendere i movimenti del personaggio più fluidi, furono aggiunti dei pouf nascosti tra i suoi indumenti per aggiungere peso.[6] Nelle scene in cui si vede camminare, il personaggio venne interpretato da attori affetti dal nanismo.[7]
Nel scegliere un doppiatore adatto, Henson fu ispirato dalla recitazione di Zero Mostel (nei panni di "un uccello pazzo che lotta con la sua sindrome di Tourette") ne La Collina dei Conigli. Fu prima doppiata da Frank Oz, ma Henson voleva una voce femminile, quindi scelse Billie Whitelaw.[5] Secondo Henson, l'intenzione era per dare al personaggio una voce che rendeva ambiguo il suo stato di personaggio buono.[8] Odell scrisse anni dopo che la frase di Aughra "Può essere dovunque" (dopo essere stata informata che il maestro di Jen fosse morto) fu influenzata da Le comunicazioni di Seth di Jane Roberts.[5]
Apparizioni
[modifica | modifica wikitesto]Film
[modifica | modifica wikitesto]Negli eventi di Dark Crystal, ambientato dopo il quasi totale sterminio dei Gelfling da parte degli Skeksis, il capo dei Mistici incarica Jen, un Gelfling sopravvissuto, di cercare Aughra e prendere la scheggia prima che si possa avverare la Grande Congiunzione. Jen arriva all'osservatorio di Aughra, dove la profetessa lo presenta un numero di cristalli, tra cui Jen riesce ad identificare la vera scheggia. Successivamente, l'osservatorio viene assediato dai Garthim, che tentano di catturare Jen ma prendono invece Aughra. Viene portata al castello del Cristallo, dove insulta gli Skeksis in piena faccia. Viene imprigionata nel laboratorio dello scienziato skekTek, dove assiste all'abuso del Cristallo per creare gli schiavi muti degli Skeksis. Quando skekTek porta la Gelfling femmina Kira al laboratorio, Aughra l'aiuta a liberare gli animali imprigionati, che uccidono lo scienziato. Infine, Aughra si reca alla sala del Cristallo per vedere Jen usare la scheggia per guarire il Cristallo e riunire gli Skeksis e i Mistici.
Libri
[modifica | modifica wikitesto]L'origine di Aughra viene rivelata nel libro complementare The World of the Dark Crystal di J.J. Llewellyn, in cui viene creata dal Cristallo della Verità per assumere il ruolo di custode del mondo e portavoce dei suoi abitanti. All'età di mille anni, assiste alla prima Grande Congiunzione, ovvero, il millenario allineamento dei tre soli di Thra. La luce dei tre soli colpiscono il Cristallo, aprendo un portale e permettendo l'entrata nel mondo di 18 visitatori chiamati UrSkeks. Durante la Congiunzione, Aughra viene esposta alla sua luce incandescente, venendo bruciata e perdendo un occhio. Gli UrSkeks guariscono le sue bruciature e Aughra stabilisce un rapporto amichevole con loro, insegnandoli la natura di Thra e, in cambio, ricevendo in dono un osservatorio fornito d'un grande planetario. Un millennio dopo l'arrivo degli UrSkeks, Aughra li aiuta a costruire una rete di specchi attorno al Cristallo della Verità, sperando che la luce prodotta dalla seconda Grande Congiunzione possa riportare gli UrSkeks al loro mondo. La cerimonia però risulta nella divisione degli UrSkeks in due razze: i crudeli Skeksis e i pacifici Mistici. Nella successiva confusione, gli Skeksis colpiscono il Cristallo, facendo volare una scheggia e così ferendo il cuore del pianeta. Aughra continua ad avere rapporti cordiali con gli Skeksis, soprattutto lo scienziato skekTek, ma si isola da loro quando scopre del suo progetto di sfruttare i Gelfling per creare un elisir che possa ringiovanire gli Skeksis.
Secondo la trasposizione letteraria di Dark Crystal di A.C.H. Smith, l'arrivo degli UrSkeks, oltre ferire un occhio di Aughra, risulta anche nel bruciore del suo lato maschile.[9]
Nel romanzo Song of the Dark Crystal di J.M. Lee, Aughra viene visitata nel suo osservatorio da una delegazione di Gelfling che esigono il suo aiuto nel trovare un modo per sconfiggere gli Skeksis, che hanno cominciato a rapire clandestinamente i Gelfling. Sebbene rifiuta di aiutare i Gelfling in modo esplicito, essendo ormai rimbambita, dona alla delegazione un libro che contiene informazioni su uno strumento magico che potranno usare per avvertire tutti i Gelfling del mondo del pericolo.
Fumetti
[modifica | modifica wikitesto]I romanzi grafici Dark Crystal: Creation Myths espandono sul racconto presentato ne The World of the Dark Crystal. Il primo volume mostra come Aughra fa un figlio nominato Raunip, che eredita l'intelligenza della madre, ma mantenendo un interesse per gli affari terreni. Dopo l'arrivo degli UrSkeks, Aughra continua a scrutare i cieli mentre suo figlio osserva con scetticismo gli UrSkeks costruire un castello attorno al Cristallo ed influenzare l'evoluzione culturale dei Gelfling. Quando Raunip scopre che gli UrSkeks furono esiliati dal loro pianeta d'origine per eresia, tenta di convincere i Gelfling a riprendere il Cristallo con la forza, ma Aughra li ferma, rifiutando di condividere la sfidicua del figlio. Nel secondo volume, viene rivelato che furono gli insulti di Raunip a scoraggiare gli UrSkeks durante la seconda Grande Congiunzione, risultando nella loro divisione in Skeksis e Mistici. Dopo la frammentazione del Cristallo, Aughra e Raunip scendono nei sotterranei del pianeta alla ricerca della scheggia, raccogliendo numerosi frammenti cristallini nella speranza che una possa essere la vera scheggia. Quando la destabilizzazione del pianeta a causa della rottura del Cristallo spinge una nuova razza ostile ad attaccare i villaggi dei Gelfling e dei Podling, Raunip abbandona Aughra quando lei decide di limitarsi a trovare la scheggia invece di aiutare attivamente gli abitanti di Thra.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene critico di Dark Crystal, lo scrittore Kenneth Von Gunden lodò l'interpretazione di Billie Whitelaw, dichiarando quanto il personaggio fosse affascinante attraverso il suo miscuglio di umorismo e irascibilità.[10] Screen Rant mise Aughra al 1º posto sulla sua lista delle 10 creazioni di Jim Henson più sottovalutate, descrivendo Aughra come Yoda se "fosse femmina" e "70% più brontolone".[11] Il periodico SciFiNow classificò Aughra al 1º posto sulla sua lista delle 14 miglior creazioni di Jim Henson.[12]
La rappresentazione di Aughra in Dark Crystal: La resistenza è stata accolta positivamente, con Rogerebert.com dicendo "Donna Kimball azzecca il cocktail di sicurezza tosta e assillante insicurezza di Aughra che la rendono una gioia da guardare".[13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Aughra, su darkcrystal.com. URL consultato il 28 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018).
- ^ Commentario audio: Dark Crystal. Narratore: Brian Froud. Registi: Jim Henson e Frank Oz. 1982. Steelbook 2 Dischi. Universal, 2018.
- ^ a b Gaines 2017, pp. 30-33.
- ^ a b (EN) M. Stein, "Inside The Dark Crystal". Fantastic Films. Maggio 1983:18-23; 30; 58.
- ^ a b c (EN) David Odell (2012), "Reflections on Making The Dark Crystal and Working with Jim Henson". In: Froud, B., Dysart, J., Sheikman, A. & John, L. The Dark Crystal: Creation Myths, Vol. II. Archaia. ISBN 978-1-936393-80-0
- ^ a b c Gaines 2017, pp. 110-113.
- ^ Von Gunden, p. 41.
- ^ Note di Jim Henson su Dark Crystal. In: A.C.H. Smith Dark Crystal. Traduzione di Beata Della Frattina, Andrea Baricordi e Maria Leuci. Kappalab. pp. 139-164. ISBN 978-88-85457-19-5
- ^ Smith 2018, pp. 43-44.
- ^ Von Gunden, p. 42.
- ^ (EN) 10 Most Underrated Jim Henson Creations, su screenrant.com, 16 luglio 2019. URL consultato il 18 agosto 2019.
- ^ (EN) Abigail Chandler, The Best Jim Henson Creatures, SciFiNow, 161, 2019: 26-29
- ^ Donna Kimball nails Aughra’s cocktail of badass confidence and nagging self-doubt that makes her such a joy to watch.
(EN) Matt Fagerholm, Netflix’s Dark Crystal: Age of Resistance ranks among the all-time great fantasy epics, su rogerebert.com, 26 agosto 2019. URL consultato il 29 agosto 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) C. Gaines, The Dark Crystal The Ultimate Visual History, Titan Books, 2017, ISBN 1-78565-592-2.
- (EN) J. J. Llewellyn e Brian Froud, The World of the Dark Crystal, Pavilion Books, 2003, ISBN 1-86205-624-2.
- A.C.H. Smith, Dark Crystal, traduzione di Beata Della Frattina, Andrea Baricordi e Maria Leuci, Kappalab, 2018, ISBN 978-88-85457-19-5.
- (EN) K. Von Gunden, Flights of Fancy: The Great Fantasy Films, MacFarland, 1989, ISBN 0-7864-1214-3.