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Automedonte

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Automedonte
Automedonte con Balio e Xanto.
Dipinto di Henri Alexandre Georges Regnault, 1868
Boston, Museum of Fine Arts
Nome orig.Αὐτομέδων
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio
ProfessioneAuriga

Automedonte (in greco antico: Αὐτομέδων?, Automédon) è un personaggio della mitologia greca. Fu l'auriga di Achille.

Figlio di Diore[1], non pare fosse sposato e si ritiene che non avesse prole.

Si occupava dei cavalli immortali Balio e Xanto e il suo nome è poi diventato sinonimo di cocchiere o vetturino.

Si trasferì con dieci navi da Sciro per assistere Achille nella guerra di Troia[1]. Era uno stretto confidente di Patroclo e viene spesso menzionato come un eroe coraggioso[2] come ad esempio nella lotta con Aretos, uno dei figli di Priamo, e nell'assalto alla fortezza di Troia[3][4].

Automedonte viene citato nel brano de "I cavalli di Achille" quando Zeus si rivolge ai cavalli che erano fermi come una stele funeraria.

  1. ^ a b Igino, Fabulae 97
  2. ^ Omero, Iliade 16,148. 219 e 17,429. 459. 536 e 24,574
  3. ^ Virgilio, Eneide 2,476
  4. ^ (EN) Quinto Smirneo, Postomerica IX, 232 e 241, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.

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