Brontomerus
Brontomerus | |
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Ileo olotipo di Brontomerus | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | Saurischia |
Sottordine | † Sauropodomorpha |
Infraordine | † Sauropoda |
Clade | † Camarasauromorpha |
Genere | † Brontomerus Taylor, Wedel & Cifelli, 2011 |
Nomenclatura binomiale | |
† Brontomerus mcintoshi Taylor, Wedel & Cifelli, 2011 |
Brontomerus (il cui nome significa "coscia del tuono") è un dubbio genere estinto di dinosauro sauropode camarasauromorpho vissuto nel Cretaceo inferiore, circa 110 milioni di anni fa (Aptiano–Albiano), nello Utah, Nord America. Il genere contiene una singola specie, ossia Brontomerus mcintoshi, nominata nel 2011 dai paleontologi Taylor, Wedel e Cifelli. L'animale, probabilmente, rappresenta un camarasauromorpho abbastanza basale, sebbene il taxon sia di difficile interpretazione a causa della sua incompletezza. La caratteristica più evidente dell'animale sono le sue ossa pelviche insolitamente robuste, in grado di sostenere muscoli delle cosce ben più grandi, proporzionalmente, di qualsiasi altro sauropode conosciuto.[1] Il nome specifico, mcintoshi, onora John "Jack" Stanton McIntosh, fisico e guru nello studio dei sauropodi nordamericani.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il Brontomerus è conosciuto da due esemplari frammentari che differiscono in dimensioni, che rappresentano, probabilmente, un'adolescente e un adulto.[1] Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che l'esemplare adulto possa essere un genitore del giovane.[3] L'esemplare tipo, OMNH 66430, è rappresentato dall'ileo sinistro dell'individuo più piccolo. Altri fossili recuperati includono una vertebra presacrale schiacciata, diverse vertebre caudali, una costola dorsale destra, una grossa scapola e due piastre sternali parziali.[1] Si pensa che l'esemplare adulto potesse pesare circa 6 tonnellate per una lunghezza di circa 14 metri (46 piedi). L'esemplare più giovane, invece, era circa un terzo delle dimensioni dell'adulto, pesando circa 200 chilogrammi per una lunghezza di 4,5 metri (15 piedi).[3] La sua assegnazione come nuova specie si basa su parecchie autapomorfie degne di nota, tra cui la strana forma delle ossa pelviche, che avrebbero fornito l'aggancio a muscoli delle gambe insolitamente massicci.[1] Questo singolare forma dell'ileo gli avrebbe conferito i muscoli delle gambe più grandi e robusti di qualsiasi altro dinosauro sauropode.[4] La caratteristica principale dell'ileo sta nell'essere molto profondo e con una parte anteriore molto più grande della parte posteriore.[1]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Sulla base di un'analisi filogenetica utilizzando una regola di maggioranza del 50%, Brontomerus fu inizialmente collocato come un somphospondylo basale all'interno di Titanosauriformes, in una trichotomia con Euhelopus e Titanosauria. È stato anche creato un cladogramma rigoroso, ma ha prodotto risultati scarsamente risolti. Il cladogramma può essere visto qui sotto:[1]
Macronaria |
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Un'analisi filogenetica più recente dei Titanosauriformes ha determinato che Brontomerus sia un nomen dubium dovuto alla natura frammentaria e non diagnostica dell'olotipo.[5]
Storia della scoperta
[modifica | modifica wikitesto]I fossili di Brontomerus furono recuperati da una cava in cima a Ruby Ranch Member, facente parte della Formazione Cedar Mountain nello Utah orientale, negli Stati Uniti.[1] Gli esemplari sono stati raccolti originariamente nel 1994 e nel 1995 da un team di ricercatori del museo Sam Noble di Norman, Oklahoma.[6] Gli esemplari vennero in seguito descritti e nominati da Michael P. Taylor, Mathew J. Wedel e Richard L. Cifelli, un team internazionale della University College di Londra, Western University di Scienze della Salute e l'Oklahoma Museo Sam Noble di Storia Naturale.[7] I fossili sono stati recuperati da una località nota come la cava di Hotel Mesa nell'est della Contea di Grant, Utah. Il sito era già noto ai collezionisti di fossili privati, che avevano già estratto un notevole numero di fossili, alcuni dei quali potrebbero un significato scientifico prezioso. Le ossa esposte rimanenti avevano diversi livelli di danneggiamento: alcuni di essi erano stati rotti e molti pezzi venivano usati come pesi per trattenere a terra grandi teloni di plastica.[1] In parte a questo "saccheggio" del sito fossile, la squadra non è riuscita a recuperare campioni più completi.[7]
Paleobiologia
[modifica | modifica wikitesto]Il dottor Michael Taylor, uno dei descrittori del Brontomerus, ipotizzò che i forti muscoli della coscia dell'animale venissero, probabilmente, utilizzati funzioni al di fuori della locomozione. Egli sottolineò che per una veloce locomozione, i muscoli delle gambe sarebbero dovuti essere orientati nella parte posteriore della gamba, ma il posizionamento effettivo dei muscoli indica che essi erano più adatti ad erogare potenti calci.[3] Ciò è dovuto all'apparente ancoraggio dei grandi muscoli della protrazione femorale, che sarebbero stati utilizzati per spostare la gamba in modo veloce e potente. Grandi muscoli di rinvio femorale, d'altro canto, sono necessari anche per una rapida locomozione, e l'ilio del Brontomerus offre una piccola area di attacco per essi, anche se questo non implica necessariamente che i muscoli di retrazione fossero deboli, poiché essi sarebbero stati ancorati ancor più alla base della coda piuttosto che all'ileo.[1] I presunti calci sarebbero stati impiegati nei combattimenti intraspecifici o come difesa dai predatori,[3] come Utahraptor e Deinonychus.[2]
Il Dr. Matthew Wedel, professore ordinario di anatomia presso la Western University of Health Sciences di Pomona, in California, ha affermò che essendo i sauropodi animali tendenti a vivere e preferire regioni più secche e situate nell'entroterra, forse il Brontomerus aveva sviluppato muscoli delle gambe tanto potenti per attraversare terreni ruvidi e collinari. Wedel ha descritto l'uso teorico di tali muscoli in questo terreno come "una specie di dinosauro a quattro ruote motrici".[4]
Oltre ai muscoli di protrazione potenti, l'ilio di Brontomerus avrebbe ancorato anche i muscoli abductori, i muscoli utilizzati per i movimenti laterali della gamba. Questi muscoli sarebbero stati necessari per sopportare il grande peso del corpo quando l'animale si sollevava sulle zampe posteriori, aiutando l'animale in una teorica e occasionale posterura bipede o addirittura una limitata locomozione bipede. Un'altra spiegazione possibile per i muscoli della gamba proporzionalmente più grandi, è che essi fossero usati per controllare le gambe insolitamente lunghe. Mentre non è noto alcun materiale dalle gambe, le grandi espansioni anteriori della scapola fornisce solo un debole sostegno per questa ipotesi. Se questa interpretazione è corretta, tuttavia, la morfologia di Brontomerus sarebbe più simile a quella di una giraffa.[1]
Nonostante queste teorie, i dati effettivi sull'ilio e i potenti muscoli che alloggiava indicano solo che l'animale era "insolitamente atletico per un sauropode". Gli autori riconoscono che mentre le qualità insolite delle ossa pelviche probabilmente hanno un certo significato funzionale, è difficile valutarne la funzione senza ulteriori informazioni sul bacino, femorale e vertebre caudali prossimali.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l Michael P. Taylor, Mathew J. Wedel e Richard L. Cifelli, Brontomerus mcintoshi, a new sauropod dinosaur from the Lower Cretaceous Cedar Mountain Formation, Utah, USA, in Acta Palaeontologica Polonica, vol. 56, n. 1, 2011, pp. 75–98, DOI:10.4202/app.2010.0073.
- ^ a b Cosmos - New dinosaur had biggest known hips, thighs, Cosmos magazine, 22 febbraio 2011. URL consultato il 22 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2011).
- ^ a b c d BBC News - Dinosaur had 'thunder-thighs', Bbc.co.uk, 22 febbraio 2011. URL consultato il 22 febbraio 2011.
- ^ a b News.com.au - 'Thunder Thighs' dinosaur Brontomerus discovered, news.com.au, 22 febbraio 2011. URL consultato il 22 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2011).
- ^ M. D. D'Emic, The early evolution of titanosauriform sauropod dinosaurs, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 166, n. 3, 2012, pp. 624–671, DOI:10.1111/j.1096-3642.2012.00853.x.
- ^ NewsOK - Oklahoma researchers from Sam Noble museum instrumental in new dinosaur discovery, NewsOK news, 22 febbraio 2011. URL consultato il 22 febbraio 2011.
- ^ a b Sify news - Scientists name new dino species 'thunder thighs', Sify news, 22 febbraio 2011. URL consultato il 22 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Brontomerus
- Wikispecies contiene informazioni su Brontomerus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Brontomerus, su Fossilworks.org.