Carnotite
Carnotite | |
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Classificazione Strunz | VII/E.11-50 |
Formula chimica | K2(UO2)2V2O8·3(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | monoclino[1][2][3] |
Classe di simmetria | prismatica[2][3] |
Parametri di cella | a = 10.47, b = 8.41, c = 6.91[2][3] |
Gruppo puntuale | 2/m[2][3] |
Gruppo spaziale | P 21/a[2][3] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 4,4-5,03, 3,07[2]-4,7[1][2][3] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2[2][3] |
Sfaldatura | perfetta[1][2][3] secondo {001}[2][3], micacea nei cristalli[1][3] |
Frattura | irregolare[2], micacea[3] |
Colore | giallo[4][2][3], giallo uovo[1], giallo oro[2], giallo canarino, giallo-verde[2][3], giallo acceso[3] |
Lucentezza | subvitrea[3], resinosa[3], cerosa,[3], serosa o sericea[3], opaco o privo di lucentezza[3], madreperlacei[2] i cristalli, terrosi[3] gli aggregati |
Opacità | traslucida[3], semiopaca o semitrasparente |
Striscio | giallo chiaro[2], giallo stronzianite[3] |
Diffusione | rara[1] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La carnotite è un minerale radioattivo, un vanadato tri-idrato di uranile e potassio appartenente al gruppo omonimo.
Il nome deriva da Marie-Adolphe Carnot[2][3] (24 gennaio 1839 - 21 giugno 1920) chimico, geologo e mineralogista francese.
Descritta per la prima volta da Charles Friedel (12 marzo 1832 - 20 aprile 1899) chimico e mineralogista francese, nel 1899.
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]I cristalli sono rari, tabulari romboedrici o pseudoesagonali, appiattiti su {001}, di lunghezza massima 2 mm.
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]Il minerale si trova nelle rocce sedimentarie[1] (soprattutto arenarie[1][4]).
Ha origine nelle zone di ossidazione dei giacimenti associati di vanadio e uranio[1], spesso associata a resti fossili[1]; come patina è stata rinvenuta quale alterazione su davidite-(Ce). La paragenesi è con tyuyamunite, metatyuyamunite, volborthite, tangeite, metatorbernite, rossite, hewettite, gesso, barite.
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]Oltre che in cristalli, in aggregati terrosi, patine masse polverulente microcristalline[1][4] e impregnazioni. Più rari sono i cristalli distinti, tabulari, fatti «a losanga»[1].
Caratteri fisico-chimici
[modifica | modifica wikitesto]Solubile debolmente in molti acidi, è fortemente radioattivo; differisce dalla copiapite e dalla tyuyamunite, simili per formula, per l'intensità della radiazione e la reattività chimica.
- Peso molecolare: 902,18 gm
- Fotoelettricità: 1373,99 barn/elettrone[2]
- Indice di fermioni: 0,0042206952[2]
- Indice di bosoni: 0,9957793048 [2]
- Birifrangenza: 0,2[3]
- Dispersione: [3]
- Pleocroismo: debole[3]
- Gli indici di rifrazione aumentano al diminuire del contenuto d'acqua[3]
- Radioattività[2]: GRapi: 3.928.702,45 (Gamma Ray American Petroleum Institute Units)
- Concentrazione di unità GRapi nella carnotite: 6.084,4 barn/cc
- La carnotite è radioattiva come definito dal 49 CFR 173.403 più grande di 70 bq/g
Taglia del campione peso/volume*[5] | Radioattività calcolata in Becquerel (Bq) | Radioattività calcolata in Curie (Ci) | Radioattività stimata in GR(api) | Esposizione stimata (mRem**)/hr se tenuto in mano per un'ora |
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1000 g/7,22 cm | 94.456.860 | 2,55∙10-3 | 3.928.702,45 | 1.291,63 |
100 g/3,35 cm | 9.445.686 | 2,55∙10-4 | 392.870,25 | 129,16 |
10 g/1,56 cm | 944.569 | 2,55∙10-5 | 39.287,02 | 12,92 |
1 g/7,22 mm | 94.457 | 2,55∙10-6 | 3.928,70 | 1,29 |
0,1 g/3,35 mm | 9.446 | 2,55∙10-7 | 392,87 | 0,13 |
0,01 g/1,56 mm | 945 | 2,55∙10-8 | 39,29 | 0,01 |
0,001 g/0,72 mm | 94 | 2,55∙10-9 | 3,93 | 0,00 |
Peso della carnotite pura in grammi (g) e diametro calcolato di una sfera con una densità di 5,07 g / cm³. *[5]
Stima del governo dell'esposizione annuale media (360 mRem) **[5]
Nota: 10 micro-sievert / ora = 1 mRem / ora **[5]
Dose massima consentita per adulti 50.000 mRem / anno (mani), 15.000 mRem / anno (occhi)[5]
Dose letale LD (50) Esposizione da 400.000 a 500.000 m Rem[5]
Località di ritrovamento
[modifica | modifica wikitesto]Si trova nella regione del Ferghana, nel Turkestan; in un'arenaria rossastra del Katanga, nello Zaire; a Radium Hill, in Australia come alterazione della davidite-(Ce); a Roc Creek, nella paradox Valley e nella Gypsum Valley, località del Colorado; a San Rafael Swell, nello Utah; nella Monument Valley, in Arizona.
In Italia sotto forma di patine la si trova a Sassone, nella Riserva naturale di Monterano e nel comune di Canale Monterano, in provincia di Roma; venette gialle in una cava nei pressi di Ferento, nel comune di Viterbo.
Utilizzi
[modifica | modifica wikitesto]Malgrado la rarità, è un minerale utile nell'estrazione dell'uranio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l Carlo Maria Gramaccioli, VII. Fosfati, arseniati, vanadati, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. 3, Milano, Alberto Peruzzo editore, 1988, p. 621.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u (EN) Carnotite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 29/04/2021.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac (EN) Carnotite mineral information, su mindat.org. URL consultato il 29/04/2021.
- ^ a b c E. Artini, Classe VI. Sali ossigenati, in I minerali, sesta edizione riveduta e ampliata, Milano, Ulrico Hoepli editore, 1981, p. 530.
- ^ a b c d e f Tabella da: (EN) Carnotite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 29/04/2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
- Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
- Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
- La grande enciclopedia dei minerali - Fabbri Editore (1986)
- I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su carnotite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmin, su webmineral.com.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85020386 · J9U (EN, HE) 987007284883905171 |
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