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Charlotte Lewis (attrice)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Charlotte Lewis nel 2020

Charlotte Lewis (Londra, 7 agosto 1967) è un'attrice inglese.

Nasce a Kensington da una famiglia di origine irlandese-iracheno-kazako-cilena.

Lewis debuttò nel cinema quando era ancora una teenager nel film del 1986 di Roman Polanski Pirati. Nello stesso anno recitò come personaggio femminile principale in Il bambino d'oro insieme a Eddie Murphy.[1] Successive comparse comprendono i film Tripwire (1990) e Storyville (1992), antagonista James Spader. Ebbe inoltre un ruolo da co-protagonista in L'ultima missione (Men of War, 1994), insieme a Dolph Lundgren, e nel film del 1995 Decoy. Lewis recitò inoltre nel film del 2003 Hey DJ.

Lewis comparve anche in un dipinto in copertina della rivista Playboy nel luglio del 1993.[2]

Lewis recitò nel film del 2019 Lost Angelas nel ruolo di Angie Malone, uno dei ruoli del titolo.[3]

Accuse contro Roman Polanski

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Gloria Allred, l'avvocato di Charlotte Lewis, nel 2012

Il 14 maggio 2010, Lewis e il suo avvocato Gloria Allred accusarono Roman Polanski di aver assalito sessualmente l’attrice quando lei era ancora sedicenne,[4] mentre i due stavano lavorando insieme al film Pirati.[5][6] La Pubblica accusa di Los Angeles confermò di aver interrogato Lewis in relazione alle accuse mossegli.[7] Secondo Lewis, il fatto si sarebbe verificato nell’appartamento di Polanski a Parigi nel 1983.

Nel 2010, un articolo chiamò in causa il testimone di Lewis riferendo una versione dei fatti che lei diede in un’intervista al britannico News of the World, nella quale ella avrebbe parlato di una relazione con Polanski, insieme a molti altri attori.[8] Successivamente, nel dicembre 2019, la rivista francese L'Obs tornò sulla storia del News of the World, riferendo di una "violenta campagna per screditarla" sui media. Charlotte Lewis disse: "Io ero completamente sola nel 2010. Nessuno mi credeva. Dicevano che io ero una prostituta, una bugiarda. Io sono un poꞌ ansiosa di parlare. I media mi hanno resa così depressa!"[9]

  1. ^ (EN) Michae l. Angeli, "Brit Force". Playboy. 40 (7) pp. 132–140, luglio 1993. ISSN 0032-1478.
  2. ^ Playboy copertina, luglio 1993
  3. ^ (EN) Bobby LePire, Lost Angelas, su Film Threat, 29 marzo 2019. URL consultato il 10 aprile 2019.
  4. ^ (EN) UK News & Business Directory, su printwords.co.uk, 15 maggio 2010. URL consultato il 14 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2011).
  5. ^ (EN) Lukas I. Alpert, New Polanski sex shock, in New York Post, 15 maggio 2010. URL consultato il 14 aprile 2011.
  6. ^ (EN) Ken Lee, New Accuser Alleges Sexual Abuse by Roman Polanski, in People, 14 maggio 2010. URL consultato il 14 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2010).
  7. ^ (EN) LINDA DEUTSCH, Charlotte Lewis: Roman Polanski Molested Me When I Was 16, in HuffPost, 14 maggio 2010. URL consultato il 14 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2010).
  8. ^ (EN) Eric Pape, Roman Polanski Accuser, Charlotte Lewis, Lying?, in The Daily Beast, 17 maggio 2010. URL consultato il 20 settembre 2018.
  9. ^ (FR) "Charlotte Lewis a accusé Roman Polanski : « On a dit que j'étais une prostituée, une menteuse »", su nouvelobs.com, "L'Obs", 12 dicembre 2019. URL consultato il 3 marzo 2020.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN54345838 · ISNI (EN0000 0000 7139 7851 · LCCN (ENno2012048982 · GND (DE1022658654 · BNE (ESXX1265744 (data) · BNF (FRcb14024775x (data)