Circolare 800
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La Circolare 800, emanata il 5 marzo 1931 a completamento della Circolare 200, relativa alle zone montane, fornisce le direttive per l'organizzazione difensiva delle zone boscose.
Estremi della circolare
[modifica | modifica wikitesto]Autorità emittente | MINISTERO DELLA GUERRA Comando del Corpo di Stato Maggiore - Ufficio Operazioni |
Luogo di emissione e data | Roma, 5 marzo 1931 - anno IX |
Protocollo | N° 800 di prot. Riservato |
Allegati | 1 con 8 tavole |
Oggetto | Direttive per l'organizzazione difensiva nell'interno di zone boscose alla frontiera orientale. |
Firma | IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO A. Bonzani |
Sintesi del documento
[modifica | modifica wikitesto]La Circolare 800 è organizzata su venti commi corredati da un allegato contenente otto tavole fuori testo.[1]
La circolare è molto sintetica: se ne propone quindi il testo in versione pressoché integrale.
Circolare 800 - Direttive per l'organizzazione difensiva nell'interno di zone boscose alla frontiera orientale
[modifica | modifica wikitesto]- Le presenti direttive si riferiscono alle organizzazioni difensive da apprestarsi nell'interno di zone boscose, estese, profonde, caratterizzate da campo di vista e di tiro assai ristretto e da percorribilità fuori strada difficile e spesso limitata a soli uomini a piedi, tipiche della frontiera orientale.
- La condotta della difesa nell'interno di queste zone si basa sui seguenti concetti fondamentali:
- impedire in modo assoluto al nemico di valersi delle strade, con robusti sbarramenti delle strade medesime;
- contrattaccare, possibilmente sui fianchi, il nemico obbligato ad avanzare fuori strada, ostacolato dalle difficoltà di farsi seguire attraverso il bosco dai mezzi di azione e di rifornimento necessari e trattenuto dai nostri elementi di sicurezza, con nuclei mobili, capaci di accorrere prontamente nelle varie direzioni e dotati di maggiori mezzi di azione.
- L'organizzazione difensiva comprenderà perciò:
- una zona di sicurezza;
- sbarramenti a cavallo delle strade normali alla fronte da difendere;
- una retrostante zona di schieramento.
- La zona di sicurezza di profondità limitata a 200-300 m, deve svilupparsi davanti agli sbarramenti ed attraverso i tratti boscosi interposti in modo da impedire sorprese, segnalare tempestivamente alle truppe retrostanti l'avanzata nemica e ritardarla.
- L'organizzazione della zona di sicurezza sfrutterà al massimo l'ostacolo passivo rappresentato dal bosco col sottobosco e comprenderà:
- un reticolato speditivo lungo il margine anteriore;
- appostamenti per vedette, squadre di fucilieri e mitragliatrici;
- baracche e ricoveri di circostanza a ridosso di doline e avvallamenti;
- piste, segni convenzionali o tabelle indicatrici, collegamenti;
- eventualmente reticolati speditivi retrostanti, collegati con bretelle a quello antistante per creare compartimenti stagni.
- Gli sbarramenti dovranno essere costruiti a cavallo delle strade che attraversano la fronte sa difendere e dovranno rispondere ai seguenti requisiti:
- impedire al nemico di valersi delle strade;
- essere al sicuro da un colpo di mano;
- poter agire con piena efficienza anche dopo un tiro di preparazione nemico;
- essere atti a resistenza autonoma prolungata per parecchi giorni, anche se completamente accerchiati.
- Essi comprenderanno, per ogni strada da sbarrare, due o più opere, permanenti o campali, armate con mitragliatrici e, eventualmente, appostamenti per cannoncino anticarro o per lanciabombe.
- L'organizzazione dei fuochi dovrà:
- assicurare l'arresto del nemico che avanzi lungo le strade o ai margini di esse;
- esplicare in caso di accerchiamento, azione di fuoco in tutte le direzioni;
- assicurare, per quanto possibile, l'appoggio e il fiancheggiamento reciproco delle opere che lo compongono.
- Attorno allo sbarramento dovrà essere creato un conveniente campo di vista e di tiro mediante la completa eliminazione del sottobosco. Gli alberi di alto fusto potranno essere rarefatti mantenendo tuttavia lo sbarramento al coperto dalla osservazione aerea.
- Gli sbarramenti dovranno essere circondati da un robusto reticolato con varchi chiudibili in corrispondenza della strada. Particolare importanza hanno le tagliate permanenti delle strade contro l'azione dei carri armati.
- Gli sbarramenti delle strade più importanti saranno completamente, o in massima parte, costituiti da opere permanenti. Gli sbarramenti delle strade rimanenti saranno completamente, o in massima parte, costituiti da opere campali.
- A titolo di esempio si uniscono uno schizzo dell'organizzazione di uno sbarramento di un crocicchio stradale ed alcuni tipi di opere permanenti.
- Nella zona di schieramento vengono scaglionati in profondità le forze ed i mezzi destinati ad appoggiare e rinforzare l'azione delle truppe della zona di sicurezza e ricacciare, col fuoco e col contrattacco, le forze nemiche che fossero riuscite a sfondare in qualche punto.
- L'organizzazione di questa zona deve rispondere ai concetti seguenti:
- porre la fanteria in grado di muovere rapidamente contro le irruzioni nemiche;
- porre l'artiglieria in grado di battere gli obiettivi più importanti e, per quanto possibile, di isolare con cortine di fuoco dai propri rinforzi le truppe nemiche che fossero riuscite a sfondare la zona di sicurezza di cui ai n. 4 e 5;
- porre i comandi in grado di dirigere l'azione delle forze con un'estesa rete di collegamenti e di osservatori sopraelevati simili a quelli per l'artiglieria di cui al n. 16.
- Per la fanteria l'organizzazione consisterà:
- nella sistemazione degli alloggiamenti dei singoli nuclei;
- nella creazione di piste e di sentieri da detti alloggiamenti verso la zona di sicurezza;
- nell'assicurarsi il possesso delle strade e delle piste mediante postazioni di mitragliatrici, eventualmente con sbarramenti campali;
- nella costruzione di reticolati speditivi, di appostamenti per gruppi fucilieri e per mitragliatrici.
- Per l'artiglieria l'organizzazione consisterà nella costruzione di:
- osservatori sopraelevati sul bosco, di circostanza sfruttando gli alberi, oppure eccezionalmente, osservatori metallici;
- osservatori protetti a terra, del tipo già indicato nella circolare 200, in corrispondenza di punti particolarmente importanti;
- piazzole per pezzi provvedendo allo sfrondamento o taglio delle piante di alto fusto intercettanti le traiettorie;
- baracche e ricoveri per serventi e riservette per munizioni, sfruttando anfrattuosità locali e materiali di circostanza.
- Soprattutto importante per la condotta della difesa è una rete multipla di collegamenti con filo e per radio e la possibilità di individuare colla osservazione le località più importanti da indicarsi con segnali sugli alberi, non visibili dal nemico e visibili dagli osservatori sopraelevati di cui ai numeri 14 e 16.
- La costruzione degli sbarramenti delle strade più importanti ha la precedenza; sin dal tempo di pace si dovrà provvedere alla costruzione ed armamento delle opere permanenti, alla costruzione dei reticolati e delle tagliate, all'eliminazione del sottobosco ed alla rarefazione degli alberi ad alto fusto.
- Sin dal tempo di pace saranno anche costruiti gli osservatori protetti a terra ed il basamento di quelli metallici sopraelevati. Inoltre dovranno essere stabiliti, in ogni particolare, l'ubicazione, la struttura, l'armamento delle opere campali e speditive da costruire a completamento delle opere permanenti.
- In periodo di sicurezza o all'atto della mobilitazione si dovrà:
- costruire le opere campali di cui al precedente comma;
- aumentare, là dove occorra, l'efficienza dell'ostacolo passivo rappresentato da bosco e sottobosco sulla linea di sicurezza con tratti di reticolato speditivo;
- completare in seguito in tutti i particolari l'organizzazione del sistema difensivo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il testo completo della Circolare 800 è riportato in appendice da Davide Bagnaschino, Il Vallo Alpino a Cima Marta, Arma di Taggia (IM), Atene Edizioni, novembre 2002, pp. 177-180, ISBN 88-88330-03-8.