Circuito di Long Beach
Circuito di Long Beach | |
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Localizzazione | |
Stato | Stati Uniti |
Località | Long Beach |
Caratteristiche | |
Lunghezza | 3.167 m |
Curve | 13 |
varie configurazioni | |
Inaugurazione | 1975 |
Categorie | |
IndyCar Series | |
ALMS | |
Formula 1 | |
IndyCar Series | |
Tempo record | 1'06"886 |
Stabilito da | Sébastien Bourdais |
Record in gara | |
Mappa di localizzazione | |
Il circuito di Long Beach è un circuito cittadino disegnato nella zona marittima della cittadina della California. Ha ospitato tutte le otto edizioni del Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest di Formula 1 (dal 1976 al 1983).[1]
Storia e tracciato
[modifica | modifica wikitesto]Nella prima versione da 3.251 metri, la partenza si trovava sull'Ocean Boulevard ed era seguita da una serie di curve che culminavano nel tornante Le Gazomet, a cui seguiva il lungo tratto sulla Shoreline Drive, leggermente curvato dalla Bridgestone Bend; esso terminava con un altro tornante, il Queen's Hairpin, a cui seguiva una parte mista con le curve Michelob.[2]
Questa configurazione durò fino al 1982 (anche se dal 1978 la partenza era spostata sulla Shoreline Drive) quando venne aggiunta una chicane sulla Shoreline Drive e il tracciato venne modificato nella zona delle curve Michelob fino a raggiungere la lunghezza di 3.428 metri. L'anno seguente vennero compiute delle modifiche più radicali che ridussero la lunghezza della pista fino a 3.275 metri; il tratto dopo il via rimase inalterato ma, dopo la curva 5, si abbandonò il tratto sull'Ocean Boulevard, girando su Pine Avenue, passando sotto lo Hyatt Hotel e il Convention Center, seguendo poi la Seaside Way, parallela all'Ocean Boulevard, e riprendendo il vecchio tracciato dopo la curva 9.[3]
Nel 1980 vi ebbe un grave incidente Clay Regazzoni vincitore dell'edizione inaugurale del 1976,[4] in seguito al quale rimase paraplegico, ponendo termine alla sua carriera.[5] Abbandonato dalla Formula 1 dopo l'edizione del 1983,[3] il circuito, ulteriormente modificato soprattutto nella parte iniziale, dal 1984 al 2007 ha ospitato la Champ Car, mentre dal 2008 ospita annualmente una gara dell'IndyCar.[2] Nelle stagioni 2014/15 e 2015/16 il circuito ha ospitato due gare valevoli per il Campionato di Formula E.[6]
Nel 2017 il consiglio comunale di Long Beach ha commissionato uno studio di fattibilità per il ritorno della F1 sul tracciato.[7]
Mappe del circuito
[modifica | modifica wikitesto]-
La configurazione di 3.428 metri utilizzata nel 1982
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La configurazione di 3.275 metri utilizzata nel 1983
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La configurazione utilizzata dalla Champ Car dal 1992 al 1998
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ F1: Long Beach pensa al ritorno di un Gran Premio, su tuttosport.com, Nuova Editoriale Sportiva, 25 aprile 2017. URL consultato il 23 giugno 2024.
- ^ a b Alfredo Carelli, Indycar: guida al GP di Long Beach, su fuoritraiettoria.com, 10 aprile 2023. URL consultato il 23 giugno 2024.
- ^ a b Il circuito di Long Beach, su formulapassion.it, GEDI Digital S.r.l., 16 febbraio 2012. URL consultato il 23 giugno 2024.
- ^ Slivano Lonardo, Grand Chelem per Clay Regazzoni nel GP stelle e strisce 1976, su f1race.it. URL consultato il 23 giugno 2024.
- ^ Savina Confaloni, Clay Regazzoni: 40 anni fa l’incidente di Long Beach, su gazzetta.it, RCS MediaGroup S.p.A., 30 marzo 2020. URL consultato il 23 giugno 2024.
- ^ Guida alla Formula E 2016-2017, su motorsportitalia.net, 6 ottobre 2016. URL consultato il 3 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2018).
- ^ (FR) Oliver Ferret, F1 - Long Beach lance une étude de faisabilité pour un Grand Prix, su nextgen-auto.com, 23 aprile 2017. URL consultato il 23 aprile 2017.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su circuito di Long Beach
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Statistiche del tracciato sul sito ufficiale della Formula E, su formulaechampionship.com. URL consultato il 23 giugno 2024.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 38154981747367740769 · LCCN (EN) no2019017263 |
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