Close to the Edge
Close to the Edge album in studio | |
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Artista | Yes |
Pubblicazione | 8 settembre 1972 |
Durata | 37:51 |
Dischi | 1 |
Tracce | 3 |
Genere | Rock progressivo Rock sinfonico Art rock |
Etichetta | Atlantic Records |
Produttore | Yes e Eddie Offord |
Registrazione | aprile-giugno 1972 |
Formati | LP |
Copertina | Roger Dean |
Certificazioni | |
Dischi di platino | Canada[1] (vendite: 100 000+) Regno Unito[2] (vendite: 300 000+) Stati Uniti[3] (vendite: 1 000 000+) |
Yes - cronologia | |
Recensione | Giudizio |
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All Music | |
Ondarock | Pietra Miliare |
Piero Scaruffi |
Close to the Edge è il quinto album in studio del gruppo di rock progressivo inglese Yes, pubblicato nel 1972; viene considerato uno dei capolavori del gruppo e del genere rock progressivo sinfonico.[4][5][6]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le registrazioni terminarono nel giugno del 1972; subito dopo, il batterista Bill Bruford abbandonò la band per unirsi ai King Crimson;[7] l'abbandono di Bruford fu motivato, oltre che dall'offerta di unirsi ai King Crimson, dalla sua convinzione che dopo Close to the Edge gli Yes non avrebbero potuto che ripetersi o peggiorare.[senza fonte]
Fu il primo album del gruppo a contenere un brano così lungo da occupare un intero lato del vinile; questa formula si ripropose anche nei successivi Tales from Topographic Oceans e Relayer.
Brani
[modifica | modifica wikitesto]I testi sono già influenzati dai temi mistici e religiosi introdotti dal cantante Jon Anderson, temi che in seguito sarebbero diventati centrali nel concept album Topographic Oceans. Secondo il sito ufficiale degli Yes[8], la title track dell'album sarebbe ispirata dal romanzo Siddharta di Hermann Hesse e descriverebbe il "risveglio" spirituale del protagonista del romanzo "accanto al bordo" di un fiume (che rappresenta simbolicamente le vite del suo spirito). In questa come in altre opere dell'epoca, tuttavia, i testi di Anderson sono quasi impenetrabili, per cui è difficile ricostruire un nesso chiaro fra il testo della canzone e la storia del romanzo di Hesse. Altri hanno pensato che il testo fosse ispirato, almeno in parte, ai libri di Carlos Castaneda[senza fonte].
Copertina
[modifica | modifica wikitesto]Come per il precedente Fragile, anche questo album ebbe la copertina realizzata da Roger Dean: sulla cover, di colore verde che sfuma progressivamente in nero, c'è il titolo del disco e (per la prima volta) il logo del gruppo; all'interno della confezione, nel libretto (per l'edizione in CD) e nelle due facciate di cartone (per quella originale in vinile), compare un dipinto di una grande cascata d'acqua.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno del 2015 la rivista Rolling Stone ha collocato l'album alla quinta posizione dei 50 migliori album progressive di tutti i tempi.[9]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Lato A
- Close to the Edge – 18:43 (Anderson, Howe)
- The Solid Time of Change (0:00 - 6:04)
- Total Mass Retain (6:04 - 8:27)
- I Get Up I Get Down (8:27 - 14:12)
- Seasons of Man (14:12 - 18:43)
- Lato B
- And You and I – 10:09 (Anderson, Bruford, Howe, Squire)
- Cord of Life
- Eclipse
- The Preacher the Teacher
- Apocalypse
- Siberian Khatru – 8:55 (Anderson, Howe, Wakeman)
Durata totale: 19:04
Ognuno di questi brani è stato riproposto più volte nella discografia degli Yes in versioni alternative:
- Close to the Edge
- Yessongs. Versione live con la batteria di Alan White
- An Evening of Yes Music Plus. Versione live di Anderson Bruford Wakeman Howe
- Keys to Ascension 2. Versione live con la batteria di Alan White
- Symphonic Music of Yes. Versione strumentale suonata da un'orchestra sinfonica
- And You And I
- Yessongs. Versione live con la batteria di Alan White
- An Evening of Yes Music Plus. Versione live di Anderson Bruford Wakeman Howe
- Yesyears. Versione live degli "Yeswest" (Trevor Rabin alla chitarra, Tony Kaye alle tastiere, Alan White alla batteria e arrangiamento di armonica a bocca di Chris Squire
- Keys to Ascension 2. Versione live con la batteria di Alan White e armonica a bocca di Squire
- House of Yes. Versione live con Alan White alla batteria e Igor Koroshev alle tastiere, armonica a bocca di Squire
- Live at Montreux 2003. Versione live con la batteria di Alan White
- Siberian Khatru
- Yessongs. Versione live con introduzione tratta dall'Uccello di Fuoco di Igor' Fëdorovič Stravinskij e batteria di Alan White
- Keys to Ascension. Versione live con batteria di Alan White
- Live at Montreux 2003. Versione live con la batteria di Alan White
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Jon Anderson - voce
- Chris Squire - basso, seconde voci
- Steve Howe - chitarra, sitar, seconde voci
- Bill Bruford - batteria
- Rick Wakeman - tastiere
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 10 aprile 2016.
- ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 10 aprile 2016.
- ^ (EN) Yes - Close to the Edge – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 10 aprile 2016.
- ^ The History of Rock Music. Yes: biography, discography, reviews, ratings, best albums, su www.scaruffi.com. URL consultato il 10 luglio 2024.
- ^ Yes - Close To The Edge :: Le Pietre Miliari di OndaRock, su OndaRock. URL consultato il 10 luglio 2024.
- ^ Yes - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :, su OndaRock. URL consultato il 10 luglio 2024.
- ^ “Close To The Edge”, il vertice creativo degli Yes, su SENTIREASCOLTARE. URL consultato il 10 luglio 2024.
- ^ Yesworld
- ^ (EN) Jon Dolan, Dan Epstein, Reed Fischer, Richard Gehr, Brandon Geist, Kory Grow, Will Hermes, Ryan Reed e Jon Weiderhorn, 50 Greatest Prog Rock Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone, 17 giugno 2015. URL consultato il 12 ottobre 2015.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dave Thompson, Close to the Edge, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Close to the Edge, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Close to the Edge, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Scheda su Yesworld, su yesworld.com. URL consultato il 28 settembre 2005 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2005).
- analisi dei testi, su yhwh.com. URL consultato il 12 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
- recensione su All Music, su allmusic.com. URL consultato il 12 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2005).
- recensione su Rolling Stone, su rollingstone.com. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2005).
- recensione su Pitchfork, su pitchforkmedia.com. URL consultato il 21 dicembre 2005 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2005).