Cocincina
Colonia francese della Cocincina | |
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Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Miền Nam |
Lingue ufficiali | francese, vietnamita |
Capitale | Saigon |
Dipendente da | Francia |
Politica | |
Forma di Stato | Colonia |
Nascita | 1862 |
Fine | 1954 |
Causa | Annessione al Vietnam |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Asia |
Massima estensione | 65.478 km² nel 1868 |
Popolazione | 4.484.000 nel 1939 |
Economia | |
Valuta | Piastra dell'Indocina francese |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Buddismo Confucianesimo Taoismo Cristianesimo Animismo |
Evoluzione storica | |
Succeduto da | Governo provvisorio del Vietnam |
La Cocincina (o Cocin Cina, in francese Cochinchine, in vietnamita Nam Kỳ, in khmer កូសាំងស៊ីន, translitterato Kausangsin) fu una colonia dell'Indocina francese, situata nella zona più meridionale del Vietnam, vicino alla Cambogia.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Si trova nella zona del delta del Mekong, che garantisce una straordinaria ricchezza di riso. Confina a nord con la Cambogia ed è bagnata dal Mar Cinese Meridionale e dal golfo del Siam. Il clima è monsonico e l'area è molto popolata, in essa si trova la principale città del Vietnam, Ho Chi Minh, antica Saigon.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio della Cocincina appartenne storicamente ai Khmer, che nel XIV secolo entrarono in una fase di progressivo declino e dovettero accettare di diventare tributari del Siam o del Vietnam. Agli inizi del XVII secolo, il nuovo sovrano khmer si alleò in funzione antisiamese ai vietnamiti, ai quali permise di iniziare una lenta penetrazione nel delta del Mekong che avrebbe portato la Cocincina sotto il loro controllo nel secolo successivo.[1]
Primi interventi francesi
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Cocincina fu dato dai francesi, i cui primi interventi militari nel sud del Vietnam risalgono al 1787, quando il gesuita francese Pierre-Joseph-Georges Pigneau de Béhaine, missionario in quella zona, convinse il governo francese ad organizzare una spedizione che aiutò il nobile Nguyễn Ánh a riprendere il controllo dei territori sottratti alla sua famiglia dalla rivolta dei Tây Sơn. Nguyễn Ánh riunificò quindi l'intero Vietnam e fu il primo imperatore della dinastia Nguyễn con il nome Gia Long. In seguito i francesi intervennero spesso in soccorso dei missionari presenti in Vietnam della Società per le missioni estere di Parigi, che erano visti come una minaccia dai successori di Gia Long.
Conquista francese
[modifica | modifica wikitesto]Su ordine di Napoleone III, i francesi intaccarono il dominio dei Nguyễn nel settembre 1858 occupando il porto di Đà Nẵng con una flotta guidata dall'ammiraglio de Genouilly dopo che erano iniziate le persecuzioni e le espulsioni ai danni dei missionari cattolici. Dopo qualche mese i francesi lasciarono Da Nang e nel febbraio 1859 conquistarono la scarsamente difesa Saigon. L'operato di de Genouilly ebbe dure critiche a Parigi e nel 1859 fu rimpiazzato dall'ammiraglio Page che ebbe il compito di firmare un trattato per la protezione dei missionari senza conquistare nuovi territori.[2]
In seguito i francesi tornarono ad espandersi e nell'aprile 1862 i vietnamiti furono costretti a cedere le province meridionali di Biên Hòa, Gia Định e Định Tường. Quello stesso anno, l'imperatore Tự Đức cedette anche tre porti dell'Annam e del Tonchino e l'intera Cocincina, che nel 1864 fu dichiarata territorio francese. Nel 1867 la Cocincina francese si espanse nella province di Châu Đốc, Hà Tiên e Vĩnh Long.[3] A partire dal 1872 iniziarono gli attacchi contro il resto del Paese,[4] che divenne una colonia francese nel 1883 con il trattato di Huế, con cui fu istituito il protettorato francese sull'Annam e sul Tonchino.[5][6]
Anche la Cambogia era diventata un protettorato dei francesi e insieme a Cocincina, Annam e Tonchino nel 1887 entrò a far parte della neonata Indocina francese, alla quale si aggiunse il Laos dopo la guerra franco-siamese del 1893. Durante la seconda guerra mondiale, con la Francia invasa dai tedeschi, l'Impero del Giappone occupò l'Indocina fino alla fine del conflitto, quando i francesi ripresero gradualmente il controllo del Vietnam.
La Repubblica Autonoma
[modifica | modifica wikitesto]Repubblica Autonoma di Cocincina | |
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Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Governo provvisorio della Repubblica Autonoma di Cocincina (1946-1947) Governo provvisorio del Vietnam Meridionale (1947-1949) |
Lingue ufficiali | francese, vietnamita |
Inno | Chinh phụ ngâm khúc |
Capitale | Saigon |
Dipendente da | Francia |
Politica | |
Forma di Stato | Repubblica autonoma |
Forma di governo | Governo provvisorio |
Capo di Stato | Nguyen Van Thinh (1946) Lê Văn Hoạch (1946-1947) Nguyễn Văn Xuân (1947-1948) Trần Văn Hữu (1948-1949) |
Nascita | 1º Giugno 1946 con Nguyễn Văn Thinh |
Causa | Proclamazione di autonomia |
Fine | 4 Giugno 1949 con Trần Văn Hữu |
Causa | Annessione allo Stato del Vietnam |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Asia |
Massima estensione | 65.478 km² nel 1868 |
Popolazione | 4.484.000 nel 1939 |
Economia | |
Valuta | Piastra dell'Indocina francese |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Buddismo Confucianesimo Taoismo Cristianesimo Animismo |
Evoluzione storica | |
Succeduto da | Stato del Vietnam |
Il 1º giugno 1946, mentre la leadership Viet Minh era in Francia per negoziati, su iniziativa dell'Alto Commissario d'Argenlieu e in violazione dell'accordo di Ho-Sainteny del 6 marzo, un'assemblea territoriale locale proclamò una "Repubblica Autonoma".[7] Nguyễn Văn Thinh, il primo capo del governo, morì apparentemente suicida nel novembre dello stesso anno. Gli successe Lê Văn Hoạch, un membro della setta caodaista. Nel 1947, Nguyễn Văn Xuân sostituì Lê e ribattezzò il "Governo provvisorio della Repubblica autonoma di Cocincina" come "Governo provvisorio del Vietnam Meridionale", suggerendo che il suo obiettivo era quello di riunire l'intero paese.[8] L'anno successivo fu proclamato il Governo Centrale provvisorio del Vietnam con la fusione dell'Annam e del Tonchino: Xuân ne divenne primo ministro e lasciò l'incarico in Cocincina, dove fu sostituito da Trần Văn Hữu. Xuân e i francesi avevano concordato di riunire il Vietnam, ma la Cocincina rappresentava un problema a causa del suo status giuridico non ben definito. Alla riunificazione si opposero i coloni francesi, ancora influenti nel consiglio della Cocincina, e gli autonomisti del Vietnam meridionale: ritardarono il processo di riunificazione sostenendo che la Cocincina era ancora legalmente una colonia (poiché il suo nuovo status di repubblica non era mai stato ratificato dall’Assemblea nazionale francese) e che qualsiasi modifica territoriale richiedeva quindi l’approvazione del parlamento francese. Xuân emanò uno statuto che riuniva la Cocincina al resto del Vietnam, ma fu annullato dal consiglio cocincinese.[9] La Cocincina rimase separata dal resto del Vietnam per oltre un anno, mentre l’ex imperatore Bảo Đại (che i francesi volevano riportare al potere come alternativa politica a Ho Chi Minh) si rifiutò di tornare in Vietnam e di assumere l’incarico di capo di stato fino a quando il paese non fosse completamente riunito. Il 14 marzo 1949, l'Assemblea nazionale francese votò una legge che permetteva la creazione di un'assemblea territoriale della Cocincina. Questo nuovo parlamento della Cocincina fu eletto il 10 aprile 1949, con i rappresentanti vietnamiti che divennero allora la maggioranza. Il 23 aprile, l'Assemblea Territoriale approvò la fusione del governo provvisorio del Vietnam meridionale con il Governo Centrale provvisorio del Vietnam. La decisione fu a sua volta approvata dall'Assemblea nazionale francese il 20 maggio,[9] e la fusione divenne effettiva il 4 giugno.[10] Fu quindi proclamato lo Stato del Vietnam, con Bảo Đại come imperatore.[9]
Cacciata dei francesi
[modifica | modifica wikitesto]Nel frattempo ad Hanoi i comunisti Viet Minh di Ho Chi Minh avevano proclamato l'indipendenza della Repubblica Democratica del Vietnam il 16 agosto 1945.[11] Il rifiuto francese di riconoscere il nuovo Stato portò allo scoppio della guerra d'Indocina,[12] che ebbe fine nel 1954 con il trionfo dei comunisti e la cacciata dei francesi.
Il Vietnam fu diviso in due stati, il Vietnam del Nord con capitale Hanoi e il Vietnam del Sud con capitale Saigon.[13] La Cocincina entrò a far parte del Vietnam del Sud, la cui sconfitta nella guerra del Vietnam nel 1975 portò all'unificazione del Paese.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) George Coedès, The making of South East Asia, traduzione di H.M. Wright, University of California Press, 1966, pp. 197-198, ISBN 0-520-05061-4. URL consultato il 20 giugno 2010.
- ^ (EN) Tucker, Spencer C., Vietnam, University Press of Kentucky, 1999, p. 29, ISBN 0-8131-0966-3.
- ^ (EN) INDOCHINA BEFORE PAVIE - Cochinchina (1858-1867), su pavie.culture.fr, Archives nationales d’outre-mer (Aix-en-Provence). URL consultato il 30 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2016).
- ^ (EN) INDOCHINA BEFORE PAVIE - The beginnings of the conquest of Tonkin (1872-1874), su pavie.culture.fr, Archives nationales d’outre-mer (Aix-en-Provence). URL consultato il 30 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2017).
- ^ (FR) Huard, L., La guerre du Tonkin, Paris, 1887, p. 103.
- ^ (FR) Thomazi, A., La conquête de l'Indochine, Paris, 1934, p. 62.
- ^ Frederick Logevall Embers of War Random House 2012 p. 137
- ^ Philippe Devillers, Histoire du viêt-nam de 1940 à 1952, Seuil, 1952, pp 418–419
- ^ a b c Philippe Franchini, Les Guerres d'Indochine, vol. I, Pygmalion – Gérard Watelet, Paris, 1988, pp. 399–406
- ^ Fac-similé JO du 5 juin 1949, Template:Page Legifrance.gouv.fr.
- ^ (EN) The General Uprising and Independence, su countrystudies.us
- ^ (EN) First Indochina war, su contrystudies.us
- ^ La guerra d'Indocina, su raistoria.rai.it. URL consultato il 21 dicembre 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Tana Li, Nguyễn Cochinchina: southern Vietnam in the seventeenth and eighteenth centuries, SEAP Publications, 1998, ISBN 0-87727-722-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 172433042 · LCCN (EN) n85339969 · J9U (EN, HE) 987007562461305171 |
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