Cramps Records
Cramps Records | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1972 a Milano |
Fondata da | Gianni Sassi, Sergio Albergoni, Franco Mamone, Monica Palla |
Chiusura | 1980 |
Sede principale | Milano |
Settore | Musicale |
Prodotti | LP, MC |
Sito web | www.cramps.it |
La Cramps Records[1] è stata una casa discografica italiana, attiva negli anni settanta del XX secolo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Cramps Records (il cui nome è l'acronimo di Clubs, Records, Agency, Management, Publishing, Spettacoli[2]) venne fondata alla fine del 1972 a Milano da Gianni Sassi, dal suo socio storico Sergio Albergoni, dal produttore ed editore musicale Tony Tasinato[3] e da uno dei più importanti promoter degli anni '70 Franco Mamone[4], personaggi già attivi nel mondo musicale milanese, con l'obiettivo di valorizzare gli artisti più all'avanguardia che non riuscivano a trovare spazi nel circuito discografico tradizionale. Sassi ed Albergoni avevano avuto un rapporto di consulenza con la Bla Bla, tra l'altro collaborando alla stesura dei testi del primo album di Franco Battiato con lo pseudonimo Frankenstein (al secolo Sergio Albergoni): fu per questo motivo che come simbolo dell'etichetta venne scelto proprio il mostro di Frankenstein.
Il primo album pubblicato fu Arbeit macht frei degli Area: sin da questa prima incisione l'etichetta mise in risalto un'attenzione alla parte grafica, evidenziando alcune caratteristiche comuni a tutte le sue pubblicazioni (ad es.: i caratteri in corsivo per il titolo e la tracklist, il tecnico del suono chiamato meccanico del suono, etc...etc...). Dal punto di vista artistico, la Cramps si caratterizzò per aver raccolto gruppi vicini al progressive specialmente jazz-rock, come gli Arti e Mestieri, i Venegoni & Co e gli stessi Area, e cantautori non tradizionali ma vicini al rock, come Eugenio Finardi, Andrea Tich, Alberto Camerini e Claudio Rocchi.
Nel 1976 i fondatori della Cramps furono tra i promotori del Consorzio Comunicazione Sonora, un tentativo che aveva l'obiettivo di raggruppare alcune case discografiche alternative quali, oltre alla Cramps, l'Orchestra, la Divergo, l'Ultima Spiaggia e la Zoo Records (etichetta fondata da Franco Mamone e dalla PFM: nulla a che vedere con l'omonima etichetta britannica nata nel 1978), per organizzarsi in una struttura più grande che potesse concorrere a livello industriale e distributivo con le multinazionali; il tentativo però fallì dopo poco tempo, anche per le differenze ideologiche tra i vari gruppi, ma soprattutto perché le condizioni contrattuali di ciascuna delle etichette con i propri distributori non erano omogenee. Essendo economicamente impossibile una gestione consortile della distribuzione, il Consorzio funzionò per qualche tempo come ufficio stampa comune.
La distribuzione della Cramps venne affidata dapprima alla Dischi Ricordi, poi alla Phonogram ed infine, dal 1977, alla Baby Records di Freddy Naggiar fino al 1980 quando l'etichetta venne chiusa.
Nel 1990 Gianni Sassi comunica alla stampa la sua intenzione di riportare sul mercato la Cramps Records ma ciò non avverrà per i suoi molteplici impegni.
Il catalogo discografico, dopo la morte di Gianni Sassi nel 1993 e di Franco Mamone nel 1998, passa ad Alfredo Tisocco, musicista ed animatore culturale molto vicino a Gianni Sassi nel suo ultimo periodo di attività, che per alcuni anni ripubblica le hits degli Area insieme a nuovi contributi di musica colta (sulla linea dei cataloghi di Nova Musicha e Diverso) mantenendo viva l'etichetta Cramps. Le edizioni musicali Cramps, invece, sono state cedute a Romolo Ferri, titolare di un agguerrito gruppo editoriale.
Nel 2012 ha collaborato alla realizzazione del numero di [dia•foria 1000 e una nota per John Cage con interventi inediti di Paolo Albani, Nanni Balestrini, Achille Bonito Oliva, Emilio Isgrò, Arrigo Lora Totino, Ennio Morricone e Arturo Schwarz[5].
Nel 2013 il catalogo della Cramps passa alla Sony Music[6][7].
La Cramps sarà modello per progetti affini apparsi in un secondo tempo (come la torinese Toast Records nata nel 1985).
Discografia parziale
[modifica | modifica wikitesto]Al contrario degli usi correnti di catalogazione, la Cramps usava una numerazione apposita per ogni suo artista, e solo in pochi casi vi era un'omogeneità: è comunque facilmente rilevabile (ad esempio gli album degli Area seguono la numerazione 510x, quelli degli Arti e Mestieri 550x, quelli di Camerini 530x, quelli di Finardi 515x.). Quando la distribuzione passerà alla Phonogram, cambierà anche la numerazione: per questi motivi la sequenza cronologica della discografia è esatta per quel che riguarda gli anni di uscita ma non precisa per la sequenza.
33 giri
[modifica | modifica wikitesto]45 giri
[modifica | modifica wikitesto]Nota: il numero di catalogo CRSNP 1702 è stato usato per due dischi di artisti diversi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Cramps Records, su Discogs, Zink Media.
- ^ Vito Vita, Musica solida, Miraggi Edizioni, 23 giugno 2020, ISBN 978-88-3386-053-4. URL consultato il 7 aprile 2023.
- ^ Addio a Tony Tasinato, re della musica, in La Nuova di Venezia, 21 marzo 2013. URL consultato il 24 gennaio 2017.
- ^ è morto Mamone primo grande promoter, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 24 gennaio 2017.
- ^ John Cage 100.
- ^ http://www.musicamag.com/joomla/index.php?view=article&catid=37:leggere-ed-ascoltare&id=396:e-la-sony-divora-la-storica-cramps&format=pdf
- ^ La Stampa - Finisce alla Sony l'Italia rock Anni 70
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su cramps.it.
- (EN) Cramps Records, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Cramps Records, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 126806545 |
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