Discussione:Liberalismo

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Tale Stévan|msg], ha cancellato sistematicamente tutti i miei contributi alla voce liberalismo del giorno 23 Settembre. Ha cancellato il numero di tesi di cui è costituita l'opera prima di John Locke e cosa trattavano. Ha cancellato la precisazione che il liberalismo classico è una filosofia giusnaturalistica, e quella radicale e sociale utilitarista. Anche se queste affermazioni erano semplicemente la ripetizione di quanto scritto nella voce stessa qualche riga più sopra da anni e con fonti approvate. Ha cancellato le mie precisazioni sulla storia del partito whigh e sulle modalità della sua scomparsa. Ha cancellato tante altri contributi, che mi sono costati anni di studi. Gli ho mandato diverse email per chederne il motivo, e non mi ha mai risposto. Chiedere precisazioni è lecito. Evidenziare proposizioni con un eventuale "senza fonte", anche. Ma cancellare ciò che è stato fatto con fatica e studio e passione è solo prepotenza e danno. [Utente: Guido Cacciari]--Guido Cacciari (msg) 21:23, 29 Nov 2023 (CEST) --Guido Cacciari (msg) 21:26, 28 set 2023 (CEST)[rispondi]

PROBLEMONE: dopo la definizione della filosofia politica (mancante,solo frasi generiche), qualcuno ha inserito l'etimologia.. del termine "liber" e di tutto ciò che deriva da esso, dai significati erotici in poi. Ma che centra? Bisogna descrivere quando ha iniziato ad essere usata per definire la teoria whigh, cioè quella dei diritti inalienabili (giusnaturalismo) della separazione dei poteri e del contrattualismo liberale. Chissene importa del resto? Che centra?

--Guido Cacciari (msg) 16:12, 23 Sett 2023 (CEST)

PROBLEMONE: qualcuno ha tolto nel passato la definizione della voce. La voce "liberalismo" non ha più una definizione. Al posto della definizione è ora scritto "Il liberalismo è un pensiero politico emerso tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo come risposta avversa all'assolutismo.[2][3][4] Da allora il liberalismo ha portato alla liberalizzazione politica delle istituzioni in vari Paesi del mondo.[5]" Per questa frase che non descrive nulla della dottrina politica, vengono citati, nell'ordine, un filosofo vissuto in epoca in cui il termine liberalismo non esisteva, un filosofo comunista e un teorico dell'"azione collettiva". Secondo me, va da sé che se non si specifica altro, per "liberalismo" si intende "liberalismo classico". Da cui, una definizione ben precisa si può dare. --Guido Cacciari (msg) 15:51, 23 Sett 2023 (CEST)

ALTRO PROBLEMA: NASCITA DEL TERMINE LIBERALISMO PER DEFINIRE LA TEORIA POLITICA (qui, purtroppo, ancora non definita) Qualcuno ha scritto "Nel 1815 il primo uso della parola "liberalismo" apparve in Lingua inglese". Come ho osservato, non solo è un affermazione senza fonte, ma senza descrivere con quale significato sarebbe apparso qauesto termine, né in quale contesto, è una frase che non serve a nulla. E' apodittica e contraria alle nozioni più diffuse, peraltro citate e documentato altrove in questa voce,che diverrebbe contaddittoria. Quindi l'ho cancellata. Qualcuno l'ha ripristinata. Gli ho scritto, ma per ora non ha risposto.

Se tra una settimana resterà, appunto, apodittica e controaddittoria rispetto alresto della voce, la cancellerò di nuovo e scriverò un capitolo sulla storia dei termini liberale e liberalismo. --Guido Cacciari (msg) 15:57, 23 Sett 2023 (CEST)


Elenco i problemi attuali (Aprile 2022):

  1. Carenze sulla scuola liberale dominante (il liberalismo moderno);
  2. Buona parte della voce tratta il liberalismo come un'unica scuola, non come tante scuole non-coese;
  3. Assente l'ordoliberalismo o qualsiasi riferimento a Rüstow e al Wirtschaftswunder;
  4. Specificare meglio i pensieri all'interno di quello che convenzionalmente chiamiamo "liberalismo classico", con riferimenti: fisiocratici, enciclopedisti, empiristi, giusnaturalisti, utilitari, etc., etc.
  5. Separare le idee pre-industriali e secentesche di Locke con quelle classiche più recenti (o industriali), distinguere il liberalismo classico da quello neoclassico (post-19simo secolo);
  6. Cercare di non scrivere propaganda economica: la voce è incentrata su visioni vicine alla Scuola di Chicago e un po' alla Scuola di Vienna, occorre includere anche la Scuola di Friburgo, le posizioni degli economisti classici e quelle keynesiane.

--RVD3 (msg) 15:37, 15 apr 2022 (CEST)RVD3[rispondi]

  1. Liberalismo e liberismo dovrebbero essere tenuti ben distanti (e non solo distinti, peraltro, qui, male).

Dai un'occhiata ora: mi sembra di aver ben chiarito la distanza, anzi l'antitesi![Utente: Guido Cacciari]--Guido Cacciari (msg) 00:58, 13 apr 2017 (CEST)[rispondi]

  1. Il liberalismo è molto più vicino all'illuminismo ed alla libertà di pensiero di Voltaire prima e di Kant poi, piuttosto che di gente come Reagan e la Thatcher
  2. la borghesia che ha fatto la rivoluzione contro i regimi assoluti tra il '700 e l'800, corrisponde alla attuale middle-class liberal del '900 rappresentata da Gore e Clinton, non certo dai guerrafondai
  3. dulcis in fundo, last but not least, l'impressione generale che ho da quest'articolo è che il liberalismo è "conservatore" mentre è vero l'esatto contrario.
    Forse sarebbe più corretto far trasparire l'idea che è ora più diffuso nei paesi anglosassoni e protestanti di common law, mentre meno presente nei paesi continentali e cattolici di civil law, completamente assente nei regimi di ogni ordine e grado.

Bè, è conservatore in USA, laddove il partito alternativo sostiene l'alienabilità dei diritti individuali a favore di quelli sociali. In Italia, sarebbe rivoluzionario. [Utente: Guido Cacciari]--Guido Cacciari (msg) 00:58, 13 apr 2017 (CEST)[rispondi]

  1. la voce liberale viene reindirizzata su liberismo: tale reindirizzo avrebbe ragione solo per il termine liberista. Credo si debba fare una pagina in cui questi concetti troppo spesso confusi, vengano distinti.

L'ho fatto! Dai un'occhiata [Utente: Guido Cacciari]--Guido Cacciari (msg) 00:58, 13 apr 2017 (CEST)[rispondi]

  1. Un'idea potrebbe essere cominciarlo con il pensiero lockiano, teorico del liberalismo, per far capire subito di cosa si parla. Che ne dite?--Jaqen 02:18, 12 set 2006 (CEST)[rispondi]

Fatto! [Utente: Guido Cacciari]--Guido Cacciari (msg) 00:58, 13 apr 2017 (CEST)[rispondi]

Ho riassunte varie proposte nel template da fare, vedi Cronologia per i dettagli. --BW Insultami BWB 12:20, 14 set 2006 (CEST)[rispondi]

Direi che quanto descritto sopra è stato risolto. Resta da capire cosa fare di tutto quel testo (inutile ai fini della voce)) inserito erroneamente da qualcuno nelle "citazioni" Attendo suggerimenti. ALtrimenti lo cancello.--Guido Cacciari (msg) 01:12, 13 apr 2017 (CEST)[rispondi]

OK, nessuno ha detto niente, quindi ho cancellato la falsa citazione. Manca solo il paragrafo "Liberalismo ed assistenza sociale", distinguendola dall'assistenzialsmo, rifacendosi all'istinto giusnaturale della solidarietà, trovandone le origine nella liberale inghilterra (ed anche però nella statalista Prussia) come forma di assicurazione pubblica contro gli imprevisti, e citando le proposta di Freidman inerenti il sistema dei "buoni", e trovando il modo di conciliare col iliberalismo il finanziamentoa credito anziché a fondo perduto. A parte questo, finite le "cose da fare"? --Guido Cacciari (msg) 23:03, 19 apr 2017 (CEST)[rispondi]

Liberalismo
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materiadiritto ed economia
Dettagli
Dimensione della voce124 982 byte
Progetto Wikipedia e scuola italiana

Penso anche io che l'articolo sia pessimo: con una grande confusione tra liberalismo come teoria e quella convenzione che viene chiamata (molto impropriamente) "età liberale". Così quando si parla di crisi del liberalismo non si sa di cosa si parla. La bibliografia (due testi di Sen? con la pretesa che Sen abbia distrutto la teoria liberale da Locke a Bastiat, da Jefferson a Rothbard?) è patetica.

La bibliografia era più ricca, ne è stata eliminata parecchia da non so chi nè perchè. Non sono uno storico dell'economia, ma Sen ha "distrutto" solo la pretesa che il liberalismo paretiano sia sempre efficiente garantendo sempre tutti i diritti, come chiaramente detto. Se per te questo è tutto il liberalismo da Locke in poi, sei libero di crederlo. Tanto più che lo stesso Sen ha elaborato una versione "corretta" del liberalismo. --BW Insultami BWB 09:03, 3 feb 2006 (CET)[rispondi]

Ho tolto l'NPOV da Sen perchè l'informazione è corretta e precisa, e si riferisce solo al liberalismo paretiano.--BW Insultami BWB 09:08, 3 feb 2006 (CET)[rispondi]

Confermo e sottoscrivo quanto detto da Juliet: molti punti appaiono controversi e confusi:

  1. Liberalismo e liberismo dovrebbero essere tenuti ben distanti (e non solo distinti, peraltro, qui, male)
  2. Il liberalismo è molto più vicino all'illuminismo ed alla libertà di pensiero di Voltaire prima e di Kant poi, piuttosto che di gente come Reagan e la Thatcher
  3. la borghesia che ha fatto la rivoluzione contro i regimi assoluti tra il '700 e l'800, corrisponde alla attuale middle-class liberal del '900 rappresentata da Gore e Clinton, non certo dai guerrafondai
  4. dulcis in fundo, last but not least, l'impressione generale che ho da quest'articolo è che il liberalismo è "conservatore" mentre è vero l'esatto contrario.

Forse sarebbe più corretto far trasparire l'idea che è ora più diffuso nei paesi anglosassoni e protestanti di common law, mentre meno presente nei paesi continentali e cattolici di civil law, completamente assente nei regimi di ogni ordine e grado.

cattivo articolo, molti punti discutibili... sto cercando di sargli una sistemata!--Juliet.p 10:50, Dic 23, 2004 (UTC)

Qualcuno riduca l'immagine, io non sono capace--Juliet.p 14:32, Dic 23, 2004 (UTC)

L'ho ridotta e messa a destra. Se non va bene dimmelo che cambio. SγωΩηΣ tαlk 14:50, Dic 23, 2004 (UTC)

ottimo, grazie!--Juliet.p 15:02, Dic 23, 2004 (UTC)

Per chi ha messo la citazione di Einaudi: si tratta di Luigi o Giulio?--Juliet.p 17:43, Dic 26, 2004 (UTC)

Ho tolto il template WIP anche se l'articolo non è finito perché se qualcuno vuol dare il suo contributo, ben venga!--Juliet.p 23:33, Gen 3, 2005 (UTC)

Sulla frase (che altera la triade di Locke parlando di vita, libertà e ricerca della felicità.) Il verbo altera mi sembra che dia un connotazione negativa alla frase. Utilizzare modifica invece di altera mi sembra renda la frase più neutra in termini di Wiki. Elvezio 06:28, ott 1, 2005 (CEST)

liberaldemocrazia

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perchè è stata trolta la voce liberaldemocrazia ed inserita in liberalismo? quando sono cose differenti tra loro?

inoltre non si è minimamente accennato al fatto che il pensiero liberaldemocratico deriva dalla fusione di liberali e socialdemocratici (coime tral'altro specificato nella voce dei liberali inglesi in en.wikipedia). Spero dunquie che torni al vecchia voce!

22 ottobre

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Credo che delle modifiche sostanziose come quelle avvenute qui dovrebbero prima essere motivate in pagina di discussione. --Civvì 22:53, ott 22, 2005 (CEST)

Occhio all'articolo

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Me lo sono segnato, molti interventi anonimi, e una mezza edit war... --BW Insultami BWB 08:10, 26 gen 2006 (CET)[rispondi]

Liberaldemocrazia

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Ho inserito la voce "LIBERALDEMOCRAZIA". Ghino Del Tacco

la democrazia è un tipo di funzionamento dello stato, non una cultura politica!!!!!!!! Uno stato in cui il popolo vota, cosa mi venite a dire che faccio vandalismo...piuttosto fate autocritica sui contenuti di certi articoli..

perchè la voce liberale viene reindirizzata su liberismo, quando invece tale reindirizzo avrebbe ragione solo per il termine Liberista. credo di debba fare una parina in cui questi concetto troppo spesso confusi, vengano distinti

Pare anche a me che l'articolo sia pessimo. Forse un idea potrebbe essere cominciarlo con il pensiero lockiano, teorico del liberalismo, per far capire subito di cosa si parla. Che ne dite?--Jaqen 02:18, 12 set 2006 (CEST)[rispondi]

Forse esagero ma ho idea che per migliorare questa voce sia necessario ripartire da zero. Forse potrebbe aiutare la versione inglese (anche se non direi proprio che è perfetta..). Ne ho tradotto l'introduzione qui, ma ci sono sicuramente un sacco di errori e sto ancora inserendo i link.. --Jaqen Telepatia 20:49, 14 set 2006 (CEST)[rispondi]

Copio in un cassetto qua sotto la traduzione, ditemi cosa ne pensate. Ho tagliato soltanto una frase (Liberalism has its roots in the Western Enlightenment, but the term now encompasses a diversity of political thought, with adherents spanning a large part of the political spectrum.) alla fine del secondo paragrafo perchè era quasi identica alla seconda frase del primo. Vi prego di credermi quando vi dico che eventuali altre modifiche sono errori fatti in buona fede. --Jaqen Telepatia 13:38, 15 set 2006 (CEST)[rispondi]

Introduzione

Il liberalismo è un'ideologia, una tradizione politica che ritiene che la libertà sia il valore politico primario. Il liberalismo ha la sua radice nell'Illuminismo, ma il termine ora racchiude diverse visioni politiche.

In generale, il liberalismo contemporaneo enfatizza i diritti individuali. Aspira ad una società caratterizzata da libertà di pensiero, limitazioni del potere, specialmente del governo e della religione, stato di diritto, istruzione pubblica gratuita, libero scambio di idee, un'economia di mercato che supporti relativamente la libera impresa, e un sistema di governo trasparente nel quale siano protetti i diritti di tutti i cittadini. Nella società moderna, i liberali sostengono una democrazia liberale con elezioni aperte e giuste, dove tutti i cittadini abbiano uguali diritti garantiti dalla legge e le stesse possibilità di vincere.

Molti liberali sostengono una maggior intervento del governo nel libero mercato, spesso nella forma di leggi anti-discriminazione, valutazione dei servizi, istruzione per tutti e tassazione progressiva. Questa linea di pensiero frequentemente arriva a credere che il governo dovrebbe provvedere a un livello di stato sociale, includendo sussidi di disoccupazione per i poveri, alloggi per i senzatetto e cure mediche per i malati. Queste pubbliche iniziative e interferenze nel mercato sono rifiutate dai moderni sostenitori del liberalismo classico, che enfatizza la libera impresa privata, il diritto alla proprietà individuale e la libertà contrattuale; i liberali classici sostengono che le differenze economiche, derivanti naturalmente dalla competizione nel libero mercato, non giustificano la violazione dei diritti di proprietà privati. Comunque, i moderni sostenitori del liberalismo classico sono a favore di una maggior tassazione delle corporation, di contro all'attuale tendenza del peso delle tasse sul reddito gravanti le spalle dei lavoratori, come facevano i primi liberali classici.

Il liberalismo rigetta molti assunti fondamentali che dominavano le prime teorie di governo, come il Diritto divino dei re, gli status ereditari e la religione di Stato. I diritti che tutti i liberali sostengono comprendono il diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà.

Un uso più ampio del termine liberalismo si trova nel contesto della democrazia liberale (vedi anche Costituzione). In questo senso, si riferisce alla democrazia nel quale i poteri del governo sono limitati e i diritti dei cittadini sono legalmente definiti; questa definizione si applica a quasi tutte le democrazie occidentali, e quini non è associato solamente ai partiti liberali.'

Liberal-conservatorismo

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In questa pagina c'è una confusione terminologica. Mentre il liberalismo conservatore è una branca del liberalismo, il liberal-conservatorismo (o conservatorismo liberale) è una branca del conservatorismo. Riterrei utile quindi asportare questo paragrafo nella pagina dedicata al conservatorismo e, piuttosto, parlare di liberalismo conservatore, di cui in Italia era un esempio il PLI, nei Paesi Bassi il VVD e in Francia il Partito Repubblicano (poi Democrazia Liberale, oggi parte dell'UMP). CheccoPadova 15:37, 20 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Per me va bene, crea pure un capitolo liberal-conservatorismo nella voce "conservatorismo", ma vedeamo se è anche possibile creare un sostanzioso capitolo di liberalismo conservatore nella voce "liberalismo". --Ghino di Tacco 20:16, 20 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Asporto... CheccoPadova 11:21, 21 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Socio-liberalismo, non liberaldemocrazia

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Ah, dimenticavo... condivido la tua idea sul sostanzioso capitolo sul liberalismo conservatore, ma non posso non farti notare che sarebbe meglio parlare di socio-liberalismo, piuttosto che di liberaldemocrazia. Questo termine non indica una specifica ideologia politica ma piuttosto una forma di governo, quella vigente nei paesi democratici. Quindi mi permetto di cambiare il titolo al paragrafo. CheccoPadova 11:30, 21 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Guarda questi termini socio-qualcosa non mi vanno tanto a genio: non mi sembrano termini politici, ma un appiccicare un termine ad un altro. Preferirei parlare di liberaldemocrazia, anche visto e considerato che adesso essa è -oltre che una forma di Stato- anche una vdera e propria ideologia, che è chiamata meno comunemente anche liberalismo riformista (liberal-riformismo). --Ghino di Tacco 21:41, 21 ott 2006 (CEST)[rispondi]

La parola "socio" può essere criticabile, forse sarebbe meglio dunque parlare di social-liberalismo. In ogni caso, dovremo pure trovare una traduzione a en:social liberalism... CheccoPadova 22:42, 21 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Mi sono permesso di fare rollback alle tue modifiche perché non le condivido, cioè non credo che la liberal-democrazia sia una corrente del liberalismo, semmai ne è un sinonimo, anche se viene usata in scienza politica per indicare lo stato costituzionale democratico. Che poi ci siano politici che amano definirsi liberal-democratici e teorizzano una specifica ideologia così chiamata, ricordati che sono giornalisti, non politologi. Se non vuoi cadere negli errori fatti dagli amici con cui ci battiamo in Discussione:Socialdemocrazia, tieni presente quello che ti dico e... fatti un giro su en:Liberal democracy, en:Liberalism e en:Social liberalism. Buona notte! CheccoPadova 22:51, 21 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Va ricordato, come suggerisce saggiamente en:Liberal democracy, che tutti i partiti che agiscono in un sistema democratico sono liberal-democratici, siano essi democristiani, socialdemocratici, liberali, ecologisti, socialisti democratici... Ora sì, buona notte! CheccoPadova 22:54, 21 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Io penso che bisognerebbe parlare tuttavia di liberal-riformismo e/o liberalismo sociale e non di socio-liberalismo, non per altro ma perchè sono dizioni pressocchè sconosciute ai più: è molto più comprensibile ed immediato (a io modestissimo avviso) parlare di liberal-riformismo e/o liberalismo sociale. --Ghino di Tacco 21:05, 22 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Caro Ghino, ripeto a te quello che ho già detto ai cari amici che discutono sulla pagina di Discussione:Socialdemocrazia. Sono abbastanza stanco di discutere inutilemente su termini politologici che non esistono e semmai hanno un qualche valore politologico solo a Montecitorio, cioè nessun valore. Quindi fai come vuoi, devo dire che non ci tengo proprio a lavorare in una enciclopedia in cui vige tale provincialismo. CheccoPadova 21:18, 22 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Quanto dice CheccoPadova è corretto, corretto almeno fin quando non offre l'idea che è possibile su Wikipedia trascurare certe cose e fare quel che si vuole. Tutto quel che non è referenziato con fonte e risulta un proprio gioco intellettuale si può anche rollbackare a vista. Lasciando fare diversamente, si rischia di dannaggiare anche seriamente l'enciclopedia (diffusione di falsità, impossibilità di evoluzioni ulteriori delle voci perché gli esperti scappano...). --F. Cosoleto 01:58, 8 gen 2007 (CET)[rispondi]

neoliberismo e liberalismo

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avrei molti dubbi che il cosidetto "neoliberismo" possa essere identificato come una corrente del liberalismo qualcuno dei fautori di questa posizione potrebbe spiegarmi le motivazioni, grazie --Francomemoria 14:56, 4 dic 2006 (CET)[rispondi]

--92.102.89.39 (msg) 18:15, 25 dic 2014 (CET) Qualcuno sa dirmi cosa voglia dire "Liberismo" e "Neoliberismo"? Perché sono termini che esistono solo in italiano. Si direbbe, dunque, che siano fenomeni politici esistenti solo qui. Altrove si dice "neoliberali", punto. Oppure, per indicare il deregolazionismo (una forma più forte di neoliberalismo), in Francia si dice Laissez-faire, e in inglese "Market Fundamentalism". In francese si usa anche l'espressione "Fondamentalisme de marché". Sarebbe cosa utile in una enciclopedia fare simili precisazioni lessicali (il lessico fa parte del campo fondamentale di azione di una Enciclopedia, per quanto non sia un dizionario, ma sia PIU' di un dizionario). Anche per dare una mano agli italiani a togliersi la loro patina provinciale, frutto della storia, e dell'incapacità dei nostri "pensatori" accademici o meno di sprovincializzarsi a loro volta.[rispondi]

Versioni precedenti

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Cronologia cancellata in seguito a violazione di copyright:

    * 10:26, 6 gen 2007 . . Microsoikos (Discussione | contributi | blocca)
    * 20:28, 5 gen 2007 . . Ghino di Tacco (Discussione | contributi | blocca)
    * 20:13, 5 gen 2007 . . Ghino di Tacco (Discussione | contributi | blocca)
    * 16:37, 5 gen 2007 . . Ghino di Tacco (Discussione | contributi | blocca)
    * 16:34, 5 gen 2007 . . Ghino di Tacco (Discussione | contributi | blocca)
    * 16:24, 5 gen 2007 . . Ghino di Tacco (Discussione | contributi | blocca)
    * 11:54, 5 gen 2007 . . TekBot (Discussione | contributi | blocca) (Traduco i link delle immagini)
    * 10:56, 18 dic 2006 . . Microsoikos (Discussione | contributi | blocca) (Voci correlate - +)
    * 18:11, 15 dic 2006 . . Luisa (Discussione | contributi | blocca) (Annullate le modifiche di 87.4.98.232 (discussione), riportata alla versione precedente di Microsoikos)
    * 18:10, 15 dic 2006 . . 87.4.98.232 (Discussione | blocca) (Liberalismo/Liberismo)
    * 22:35, 11 dic 2006 . . Microsoikos (Discussione | contributi | blocca)
    * 21:12, 3 dic 2006 . . Ghino di Tacco (Discussione | contributi | blocca) (Liberalismo conservatore (neo-liberismo))
    * 17:40, 2 dic 2006 . . Ghino di Tacco (Discussione | contributi | blocca) (Liberalismo democratico (liberalismo sociale o riformista))
    * 17:39, 2 dic 2006 . . Ghino di Tacco (Discussione | contributi | blocca)

Cos'era stato copiato? --Checco 12:55, 22 mar 2007 (CET)[rispondi]

liberalismo democratico

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ora che il liberalismo si trasforma in genere in liberalismo democratico a casa mia significa che c'è una corrente maggioritaria di tal nome, visto che questo non è non ritengo il passaggio accettabile. poi se si vuol dire che il grosso dei partiti liberali abbia accettato l'attuale sistema liberal democratico non mi sembra che sia la forma giusta e nemmeno che si possa dire che questo ha inizio con il secondo dopoguerra--Francomemoria 14:02, 29 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Esplicita meglio il tuo pensiero che non mi è molto chiaro, anche se penso di essere d'accordo. --Checco 14:03, 29 giu 2007 (CEST)[rispondi]
beh non saprei come fare, il paragrafo di ghino mi fa pensare che generalmente i partiti liberali si sono evoluti in partiti liberal democratici, quindi si presuppone che questa sia una famiglia politica come i cristiano democratici, ma visto che questa famiglia politica non esiste non ritengo che la formulazione proposta sia accettabile. ovviamente se si vuol dire che i partiti liberali hanno accettato il sistema liberal democratico bisogna riformulare la frase in modo di non creare equivoci, e fra l'altro non ritengo che si possa affermare che l'accettazione del sistema liberaldemocratico nei partiti liberali ha inizio dopo il 1945. spero di essere stato più chiaro--Francomemoria 15:42, 29 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Certo, ma quello che volevo dire, peraltro comprovato dalla voce "liberalismo" del Dizionario storico disponibile su Google, è che il liberalismo -che agli inizi del '900 era sostanzialmente un fenomeno elitario che rappresentava soprattutto i grandi borghesi ed i nobili- più o meno a partire dagli anni '40 (anche grazie al progressivo diffondersi del suffragio universale, la più alta scolarizzazione, ecc...) è divenuto un fenomeno più "di popolo", qiundi più "democratico". Naturalmente questo passaggio non ha trovato la condivisione degli elementi più conservatori del pensiero liberale, che si sono distinti in un filone "liberale conservatore" e nemmeno ad esponenti più progressisti che invece consideravano le nuove "aperture" ancora troppo "timide" e poco adatti ad affrontare i nuovi problemi sociali (i "liberali sociali").

Sono d'accordo fino al "naturalmente". Ci sono innumerevoli esempi di partiti liberali conservatori che possono essere definiti di popolo. --Checco 16:56, 30 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Ma può certamente avere un grosso successo elettorale ed un grosso consenso anche un partito liberale conservatore, ma è chiaro che sul piano dei contenuti i partiti liberali conservatori si ispirino ad una visione più "classica" e "conservatrice" del liberalismo. Per quanto riguarda poi i liberali progressisti (o liberali sociali) mi pare poi che non ci siano problemi sul dire che giudicavano le nuove aperture ancora troppo timide. --Ghino di Tacco-Libertà 17:23, 1 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Liberalismo USA

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Similmente a quanto scritto in Discussione:Conservatorismo, vorrei richiamare l'attenzione su quella che per me è una necessità e cioè di scrivere un paragrafo in questa voce sul liberalismo negli Stati Uniti che è cosa ben diversa da quello europeo. --Checco 12:22, 11 lug 2007 (CEST)[rispondi]

In questo caso la voce è già molto lunga; consiglio un paragrafo introduttivo ed una voce di approfondimento tenendo conto delle molte differenze d'uso del termine. --felisopus (abusa pure del mio tempo) mail 18:46, 11 lug 2007 (CEST)[rispondi]
direi di essere d'accordo--Francomemoria 21:53, 11 lug 2007 (CEST)[rispondi]
Consiglio la lettura di en:Liberalism in the United States che può essere molto interessante, comunque non mancano fonti in materia. --Checco 08:58, 12 lug 2007 (CEST)[rispondi]

A differenza del conservatorismo il Liberalismo europeo ha caratteristiche più simili a quello statunitense, è proprio necessario inserire ultriori specificazioni? --Bellini.raf 10:44, 17 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Caratteristiche simili? Ma sei i liberal USA sono perfino ostili al libero mercato e alla globalizzazione, mentre sostengono un maggiore intervento dello Stato in economia? Forse, caro Raf, stiamo parlando di due cose diverse: liberal negli USA sono molto di sinistra e non sono liberali nel senso europeo, sono piuttosto progressisti con idee simili al sinistra della socialdemocrazia! --Checco 12:43, 17 lug 2007 (CEST)[rispondi]
Piuttosto è il conservatorismo USA che è meno distante da quello europeo, rispetto al liberalismo USA che è tutt'altra cosa rispetto a quello europeo. Liberal è sinonimo di sinistra negli USA. --Checco 12:45, 17 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Completamente d'accordo con Bellini. "Liberal" non significa affatto "Liberale". In Inglese, soprattutto negli USA, i liberali nel senso europeo del termine vengono chiamati appunto per evitare equivoci "Classical liberals". Milton Friedman, poco prima di morire, dichiarò che lui si riteneva un "Liberal", ma non nel senso "distorto" che questo termine aveva assunto negli USA, ma in senso europeo. Si sbagliava, perché avrebbe dovuto dire "europeo continentale", perché neanche in Inghilterra "Liberal" significa liberale nel senso continentale. I libertarian legati al circolo Cato non sono "classical liberals", sono piuttosto dei neoliberali spinti, piuttosto influenzati da Von Hayek e Von Mises, ma non ordoliberali dato che non teorizzano l'intervento dello Stato per lo stato sociale e per assicurare le migliori condizioni di funzionamento del libero mercato. Non definirei seccamente Milton Friedman un libertarian, dato quel che lui stesso disse in proposito Libertarianism and the Republican Party. Si deve ricordare che Friedman e Von Mises erano come cani e gatti, pur essendo entrambi liberali e monetaristi, e partecipanti alla Società del Monte Pellegrino. Questo per dire che ha poco senso parlare dei "Liberal" in questa voce. Semmai si dovrebbe fare una voce distinta, con una disambiguazione. Qualcosa come "Liberal (USA)", ad esempio. Ma magari ci sono modi migliori. Quanto ai libertarian, anche qui ci sono parecchie differenziazioni, fino ad arrivare a posizioni diametralmente opposte, come si legge qui. Il termine indica anche una corrente anarchica, che ovviamente non c'entra nulla con tutto questo. --92.102.89.39 (msg) 18:01, 25 dic 2014 (CET)[rispondi]

Voce da migliorare

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Nonostante gli ottimi giudizi all'inizio di questa discussione, la voce è tutt'altro che perfetta. Oggi mi sono permesso di riorganizzare un po' i paragrafi e di togliere il ridondante grassetto. Quello di cui c'è bisogno è un'accurata rilettura e correzione della voce, che porti a un rewrite completo di alcune sezioni. Ovviamente la mia è solo un'opinione... --Checco 10:55, 29 gen 2008 (CET)[rispondi]

Ho sistemato la voce in modo da renderla nelle forme e nei contenitori più simile a tutte le altre voci sulle ideologie politiche. Il gran lavoro che c'è da fare è però un altro: un'attenta e completa riscrittuta. Come ho sottolineato sopra, la voce deve essere wikificata, dai link allo stile di scrittura. --Checco 22:33, 25 feb 2008 (CET)[rispondi]

piccolo accorgimento...

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secondo me è contestabile che "Hegel fosse personalmente favorevole alla rivoluzione francese"... so che pare un'inezia, ma non è così...Hegel mostrava negli scritti giovanili una certa simpatia per i rivoluzionari, ma ben presto la sua posizione mutò radicalmente fino a far definire da alcuni il suo pensiero come piena espressione della Restaurazione...cmq il raporto di hegel con l'illuminismo e con la rivoluzione francese è controverso e tutt'ora oggetto di discussione...sicuramente non si può dire che "era personalmente favorevole".....soprattutto considerando che questa frase è posta quasi a sminuire la visione storicista del pensiero hegeliano...

Penso tu abbia ragione. --Checco (msg) 17:31, 13 mag 2008 (CEST)[rispondi]

"astorica"

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In "critiche ottocentesche" era usata la parola "astorica" che per me non ha alcun senso. Per non lasciare questo curioso neologismo (forse con attinenze ornitologiche) ho sostituito con "atemporale". Non so però se l'intenzione dell'autore fosse quella di esprimiere un concetto diverso. Sicuramente per ora meglio "atemporale" che "astorica"

Citazioni a inizio pagina

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A mio avviso non significano nulla, e su una voce importante come questa si dovrebbero evitare simili buffonate. Perchè non le si mettono su wikiquote? --Edolardo (msg) 11:49, 20 dic 2008 (CET)[rispondi]

Premesso che non le ho inserite io, credo che siano interessanti e utili, specie la seconda, per introdurre l'argomento che si presta spesso a confusioni (vedi significato del termine "liberale" in Europa e in America). Se ci fosse una policy che le vieta potrei accettare di toglierle, ma visto che non c'è, non vedo perché andrebbero tolte. Se vuoi possiamo togliere quella di Zanone (in effetti insignificante) e lasciare quella di Sartori (utilissima per introdurre l'argomento e chiarire fin dall'inizio alcuni concetti). --Checco (msg) 12:39, 20 dic 2008 (CET)[rispondi]
Ok, togliamo la prima. Non dico che la citazione di Sartori sia insignificante in assoluto, ma non capisco perchè darle questa enfasi. È ovvio che un concetto complesso come quello del liberalismo significhi cose diverse in contesti culturali e politici diversi. Non possiamo spostarla su wikiquote? --Edolardo (msg) 12:52, 20 dic 2008 (CET)[rispondi]
Come detto è utilissima per introdurre l'argomento. Manda un messaggio chiaro fin dall'inizio. --Checco (msg) 14:31, 20 dic 2008 (CET)[rispondi]

messaggio chiaro, forse, ma fuorviante. la citazione di Sartori è pessima. ancora di più il collegamento con la sinistra radicale. Ma chi pensa veramente che un democratico statunitense sia equiparabile ad un comunista? Propongo un altra citazione. Tipo,

«Il liberalismo prima che una questione di più o di meno in politica, è un'idea radicale della vita: è credere che ogni essere umano debba essere libero di soddisfare la propria individualità e il proprio destino intrasferibile. (José Ortega y Gasset)»

--Django (msg) 08:45, 22 dic 2008 (CET)[rispondi]

La citazione di Sartori è ottima e non ci vedo nulla di sbagliato. Semmai sbagliano i giornali italiani a accostare la posizione di comunisti e affini alla "sinistra radicale" di derivazione anglosassone. Si può inserire la citazione che proponi, ma non togliere quella di Sartori: è essenziale e autorevolissima. --Checco (msg) 10:07, 22 dic 2008 (CET)[rispondi]

Credo che non sia adatta perchè non è una spiegazione del liberalismo, ma un confronto con la definizione in america. Comunque è meglio cambiare la correlazione con sinistra radicale. --Django (msg) 11:23, 25 dic 2008 (CET)[rispondi]

Con qualche mese di ritardo: ora "radicale di sinistra" linka a Sinistra radicale. Non risolveremmo il problema linkando invece Radicalismo e Sinistra (politica)? --Jaqen [...] 18:02, 20 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Direi di no, credo che sia giusto il link a sinistra radicale, il cui significato in tutto il mondo occidentale non è esattamente quello che se ne fa in Italia, dove è più che altro un sinonimo di estrema sinistra. Al limite togliamo il link del tutto. --Checco (msg) 18:07, 20 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Ho tolto il link. Il problema è che per come è impostata ora Sinistra radicale uno per prima cosa vede "area politica parlamentare più estrema della sinistra ... marxismo", poi forse legge la nota e gli viene qualche dubbio... In pratica uno potrebbe pensare che Barack Obama sia il Bertinotti dell'oltreoceano. :-D --Jaqen [...] 18:18, 20 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Adam Smith

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L'espressione secondo la quale Adam Smith sarebbe un "liberista" (si veda anche la mia precisazione in proposito) è decisamente troppo secca, anche rispetto alla stessa voce Mano Invisibile di questa Wikipedia, che è un tantino più sfumata. C'è una montagna di controversie, come testimoniato dalla voce di Wikipedia inglese Invisible hand, ma soprattutto francese Main invisible.

--92.102.89.39 (msg) 19:12, 25 dic 2014 (CET) "Marx nutre scarsa fiducia nella possibilità di strappare alla borghesia il potere utilizzando le istituzioni che essa stessa ha creato (i parlamenti, le elezioni)". Questa frase non ha fondamento alcuno. Innanzitutto non si tratta di "elezioni", ma di "suffragio universale", ovvero democrazia. Perché elezioni non significano di per sé democrazia. Nell'800 ovunque, anche in Inghilterra, vigeva il voto di censo, oltre che esclusivamente maschile. Cosa che escludeva dal potere politico le grandi masse proletarie (per esprimersi come Marx). Invece Marx nutriva la massima fiducia possibile, solo temeva che nell'Europa continentale (Gran Bretagna e USA esclusi, dunque) l'ottusità delle classi dirigenti avrebbe costretto (costretto) il movimento operaio a difendersi con le armi, perché attaccato con le armi. Ricordate la Comune di Parigi, dove non erano proletari, ma borghesi?. C'è un sito, marxist.org, dove ci sono tutti i testi disponibili in tutte le lingue del mondo, italiano incluso (per le pessime e infedeli traduzioni fatte in Italia). Provate a trovare scritto qualcosa di diverso.[rispondi]

Inoltre, sempre lì, questa faccenda è raccontata da Giuseppe Džugašvili detto Stalin, nelle sue "Questioni del leninismo" (Lezioni tenute all'Università di Mosca), dove per spiegare la necessità del "marxismo-leninismo" dice che Lenin "aggiorna" Marx, proprio su questo tema, definendo il carattere militare della rivoluzione proletaria come oramai necessario, a causa della intervenuta militarizzazione dello Stato borghese rispetto ai tempi di Marx. E per questo oltre a Marx, sarebbe servito pure Lenin. Perché Stalin, a differenza dei leninisti posteriori, era consapevole dell'enormità di un tale accostamento, persino nel contesto russo.

E' incredibile come sul fatto che per il movimento operaio del XIX secolo - e per Marx ed Engels - vi fosse un nesso assolutamente necessario tra socialismo e democrazia (nel senso di "suffragio universale", che era quello dei democratici e delle suffragette) vi sia stata e vi sia ancora una cortina fumogena alimentata in egual misura dalla sinistra cosiddetta rivoluzionaria (anche marxista) e insieme dalla destra antimarxista.

Chiarimenti

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  • Al paragrafo "Aggettivazione...", al termine "Liberismo", qualcuno ha aggiunto l'evidenziazione "Privo di fonti" alla frase "Ma probabilmente, la frase che più ne dimostra l'inconsistenza l'aveva già scritta nell'Ottocento l'economista liberale austriaco Eugen von Böhm-Bawerk "Un mercato è un sistema giuridico. In assenza del quale, l'unica economia possibile è la rapina di strada". Invece la fonte c'era (e c'è), citata nella nota 30 a fine della frase, in questo modo: "Boehm-Bawerk ("Potere o legge economica?", Rubbettino, 1999, p. 67)". Che altra fonte serve, oltre alla citazione esatta con titolo, editore, e numero di pagina?
  • La voce è stata monitorata l'ultima volta nel 2008, quando erano evidenziati un sacco di problemi nella sezione discussioni. Da un anno sono stati tutti risolti, non vi sono altre critiche, e le note, citazioni e riferimenti sono stati moltiplicati. E' forse il caso di riesaminarla, magari per togliere quella nota iniziale sulla mancanza di fonti? --Guido Cacciari (msg) 11:06, 23 apr 2018 (CEST)[rispondi]
Più che chiedere la fonte, c'è da chiedersi se la citazione, certamente "ad effetto" di Eugen von Böhm-Bawerk, sia rilevante oppure dia un ingiusto rilievo alla sua posizione.
IMO la voce da rivedere, tutto il paragrafo approfondimento in quanto ora è costituito da un affastellamento di frasi e commenti personali o con citazioni puntuali a supporto di opinioni, inoltre spesso scritte in uno stile per niente enciclopedico.--Bramfab Discorriamo 17:14, 22 ott 2018 (CEST)[rispondi]

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Gentili utenti,

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Passaggio controverso nella sezione delle teorie antitetiche

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Con segnalato da MatteoBoh99 con apposito template, il paragrafo Teorie antitetiche contiene un passaggio controverso: «Ne discende che termini quali "liberal socialismo", "nazionalismo liberale", "socialismo liberale", "libertarismo sociale" sono ossimori logici, riservati agli schieramenti partitici ma privi di origini dottrinali». Al di là della mancanza di fonte in sé, vi sono - a mio parere - molteplici problemi con questa affermazione.

In primo luogo, le voci collegate ai termini citati contengono fonti esplicite che li definiscono dal punto di vista politologico, quindi affermare che si tratti di ossimori logici privi di supporto dottrinale (e di quale dottrina?) sembra decisamente una considerazione personale, quindi non enciclopedica. In secondo luogo, i termini usati in questa voce sembrano incoerenti con le voci collegate, in quanto «liberal-socialismo» e «socialismo liberale» sono sinonimi (forse l'autore intendeva riferirsi al liberalismo sociale), mentre il termine «libertarismo sociale» porta erronemanete alla voce del «socialismo libertario», che è altra cosa; peraltro, il «libertarismo» è oggetto di un'altra specifica voce, quindi non ha attinenza con questa.

In soldoni, ritengo che il passaggio così presentato possa essere rimosso, salvo che non siano riportate opportune fonti che permettano di riformularlo in maniera coerente ed enciclopedica.

--Stefano Tòdi (msg) 14:39, 12 nov 2020 (CET)[rispondi]

Liberalismo e fisco

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"imposte derivanti da copyright o da diritti brevettuali"

Questa fonte riflette l'opinione personale di Michele Boldrin:

Michele Boldrin, Against Intellectual Monopoly (con David K. Levine), Cambridge University Press, 2008

Non è veritiero affermare che riflette la posizione di tutto il pensiero liberale. --RVD3 (msg) 22:36, 28 gen 2022 (CET)[rispondi]

@RVD3, grazie per aver chiuso il discorso... comunque tutto quel paragrafo è senza fonte, c'è solo una nota esplicativa.
Anzi, visto che mi è capitato di dare un'occhiata in questi giorni alla voce per delle modifiche da verificare, ho notato che proprio tutta la sezione è un po' strana, oltre che poco fontata: è scritta come se si stesse descrivendo - punto per punto - il programma preciso di un partito politico, con un'impostazione del tipo "questo è liberale, questo non è liberale".
Sembra più un insieme di opinioni personali su che cosa sia il "vero liberalismo", laddove invece dalle fonti che ci sono si legge di un contesto politico piuttosto ampio e variegato (come anche il socialismo, per fare un parallelo), quindi non so se abbia proprio senso una sezione del genere dal punto di vista enciclopedico. --Stévan (msg) 09:45, 1 ott 2023 (CEST)[rispondi]
@Stévan Sì, la sezione non ha senso perché ogni corrente liberale è diversa. Neanche all'intero delle stesse scuole di pensiero c'è necessariamente una posizione unica; se si determina la scuola (specifica) magari la si può integrare nel suo paragrafo. --RVD3 (msg) 09:57, 1 ott 2023 (CEST)[rispondi]

Pensatori illuministi

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Alcuni pensatori liberali (e.g., John Locke morto nel 1704) hanno preceduto il periodo illuminista (inizia nel 1715). Per non creare falsi storici, ho rimosso "pensatori illuministi".

--RVD3 (msg) 15:25, 14 apr 2022 (CEST)[rispondi]

Ciao @RVD3, la modifica che hai fatto è corretta; però, rileggendo l'incipit com'è ora, mi sembra molto meno di chiaro di come si presentasse invece qualche mese fa.
In particolare, la frase «Da allora ha subito molti cambiamenti e riforme, molte delle quali hanno portato alla "liberalizzazione politica" delle istituzioni in vari Paesi del mondo» sembra non avere nemmeno senso... forse si voleva intendere che il liberalismo sia stato alla base di quelle riforme, non che le abbia "subite".
Peraltro, è sparita invece la frase «che attribuisce all'individuo un valore autonomo rispetto a quello dello Stato», che secondo me era la base di tutto il discorso, dato che sin dall'inizio si parla di contrapposizione con l'assolutismo.
Leggendo da profano, sinceramente farei fatica a farmi un'idea chiara di cosa si intenda per "liberalismo" leggendo l'incipit, quindi penso sia un attimo da rivedere. --Stévan (msg) 10:46, 18 apr 2023 (CEST)[rispondi]
@Stévan Sì, è vero, la frase suona male. Comunque la fonte intende liberalization in senso politico. --RVD3 (msg) 11:27, 24 apr 2023 (CEST)[rispondi]