Donna dal muso di maiale
La donna dal muso di maiale è una leggenda che ha avuto origine, all'incirca contemporaneamente, in Olanda, Inghilterra e Francia, verso la fine del 1630.
Le varie storie narrano di una donna benestante, il cui corpo avesse le normali fattezze di un essere umano, mentre il suo volto fosse quello di un suide.
Nelle prime versioni della leggenda, la faccia simile al muso d'un maiale della donna era il risultato di un sortilegio. Dopo il giorno del suo matrimonio, al nuovo marito della donna dal muso di scrofa viene concessa la scelta di farla apparire bella per lui ma simile a un maiale agli altri, o simile a un maiale per lui e bella per gli altri. Quando il neo-marito le dice che la scelta compete solo a lei stessa, l'incantesimo si spezza e la componente suina del suo aspetto svanisce. Queste storie divennero particolarmente popolari in Inghilterra e, più tardi, in Irlanda.
Gli elementi magici scomparvero gradualmente dalla storia e l'esistenza di donne dal muso di maiale cominciò ad essere trattata come un fatto reale.
Il racconto divenne particolarmente popolare a Dublino, all'inizio del XIX secolo, allorquando divenne opinione comune che la nota filantropa del XVIII secolo Griselda Steevens avesse condotto una vita particolarmente solitaria ed evasiva onde tenersi nascosta alla vista di occhi indiscreti, avendo ella una fisionomia maialesca. Tra la fine del 1814 e l'inizio del 1815, si sparse la voce che una donna dal muso di maiale vivesse a Marylebone.
La sua esistenza venne ampiamente riportata come dato di fatto, e, all'epoca, vennero sinanche pubblicati numerosi presunti suoi ritratti.
Speculando su queste credenze riguardo alle donne dal muso da scrofa, impresari senza scrupoli esibivano "donne dal muso da maiale" viventi alle varie fiere. Queste non erano donne autentiche, ma orsi rasati vestiti con abiti femminili.
Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, le credenze sulle donne dal muso di maiale vennero meno e l'ultimo testo significativo che ne sostenesse l'esistenza fu pubblicato nel 1924. Oggi, la leggenda è stata quasi dimenticata.
Elementi comuni
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene i racconti sulle donne dal muso di maiale cambiassero nei dettagli, avevano un sostrato narrativo comune. Una mendicante e i suoi figli si recarono da una nobildonna in stato interessante per chiedere l'elemosina; sennonché, l'aristocratica li ignorò e paragonò i figli della questuante a dei porcellini. La mendicante la maledisse, facendo sì che la nobildonna desse alla luce una bambina, sana e perfettamente formata, ma col volto di un maiale.[1] La ragazza sarebbe cresciuta perfettamente in salute, ma con alcuni comportamenti tipici di una scrofa: mangiava da un trogolo d'argento e, quando parlava, si sentivano grugniti tra una parola e l'altra. Essendo l'unica figlia della famiglia – una famiglia molto abbiente – i suoi genitori cominciarono a chiedersi cosa ne sarebbe stato di lei, una volta morti loro. Tra le opzioni al vaglio, c'erano quella di combinare un matrimonio e trovare un uomo per sposarla, o rinchiuderla in un istituto dove si sarebbero presi cura di lei.[2] Quantunque la storia sia iniziata a circolare contemporaneamente in Norvegia, Inghilterra e Francia, in realtà è stata diffusa dapprima in Inghilterra e poi in Irlanda, dove la leggenda era ben nota e ritenuta vera.[3] Nel 1861, Charles Dickens commentò le storielle di una donna dalla faccia di maiale, allora in voga in Inghilterra, osservando che "in tutte le età, suppongo, c'è sempre stata una donna dal muso da scrofa".[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Robert Chambers, The Book of Days: A Miscellany of Popular Antiques in Connection with the Calendar Including Anecdote, Biography and History, Curiosities of Literature, and Oddities of Human Life and Character. Hrsg.: Robert Chambers. W. & R. Chambers, Londra 1863, pag. 255 (inglese).
- ^ Robert Chambers, The Book of Days: A Miscellany of Popular Antiques in Connection with the Calendar Including Anecdote, Biography and History, Curiosities of Literature, and Oddities of Human Life and Character. Hrsg.: Robert Chambers. W. & R. Chambers, Londra 1863.
- ^ Jan Bondeson, The Pig-Faced Lady of Manchester Square & Other Medical Marvels, Tempus Publishing, Stroud 2006, ISBN 0-7524-3662-7.
- ^ Charles Dickens: "A Prodigy Hunter". All the Year Round. Charles Dickens, Londra ,1861.
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