Dorestad
Dorestad | |
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Nome originale | Dorstade, Dorestadus (Lat.) |
Cronologia | |
Fondazione | VII secolo |
Fine | 863 |
Causa | Attacco vichingo, insabbiamento del Reno |
Amministrazione | |
Dipendente da | Magna Frisia, Regno Franco |
Territorio e popolazione | |
Superficie massima | 40 ettari |
Abitanti massimi | 3000 |
Lingua | Antico frisone, antico francone, latino |
Localizzazione | |
Stato attuale | Paesi Bassi |
Località | Wijk bij Duurstede |
Coordinate | 51°58′30″N 5°20′24″E |
Cartografia | |
Dorestad è una città scomparsa situata negli odierni Paesi Bassi, alla confluenza tra il fiume Lek e il tratto del fiume Reno noto come Kromme Rijn[1][2], nelle vicinanze dell'attuale Wijk bij Duurstede (provincia di Utrecht). Fondata nel VII secolo[1][3] e menzionata fino all'863[2], fu il più importante centro commerciale del nord dei Paesi Bassi, nonché tra i più importanti dell'Europa nord-occidentale nell'Alto Medioevo. Fu dapprima occupata dai Frisoni (VII secolo) e poi da Merovingi e Carolingi[2].
Venne fondata dai Frisoni nel corso del VII secolo nel luogo in cui sorgeva un castrum romano chiamato Levefanum e posto sul limes settentrionale dell'Impero.[1][4] Intorno al 690, il re frisone Redbad fu sconfitto da Pipino di Herstal nella battaglia di Dorestad e la città entrò a far parte del regno dei Franchi.[3][5] La potenza commerciale della città crebbe nel corso dell'VIII secolo, come testimoniano alcune monete coniate a Dorestad e rinvenute a Baghdad e in Russia.[3] La città intrattenne anche frequenti rapporti commerciali con la Scandinavia.[3] Nel corso del IX secolo Dorestad fu più volte saccheggiata dai Vichinghi.[1][2][3][6] Il primo saccheggio vichingo avvenne nell'834[1][3][6], l'ultimo nell'863[1][3][6].
Il declino di Dorestad fu dovuto allo sbarramento del fiume Reno, realizzato per prevenire eventuali inondazioni.[2] Purtuttavia, il suo ruolo commerciale venne assunto dall'ascesa delle città nell'entroterra:[7] infatti nel corso del X secolo, Dorestad cedette il proprio ruolo di importante centro commerciale a località quali Deventer, Tiel e Utrecht.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La città sorgeva sull'antico limes romano, a cavallo tra i territori dei Batavi e dei Frisoni. Secondo la Tavola Peutingeriana nelle vicinanze si trovava il castrum Levefanum, che secondo gli studiosi sarebbe il nucleo centrale attorno al quale si sviluppò Dorestad. Tuttavia non sono ancora stati rinvenute tracce di alcun castrum, a parte alcune ceramiche romane che potrebbero appartenere a qualunque genere di insediamento. Non si sa se questo castrum fosse ancora o quanto meno visibile nel VII secolo, quando Dorestad iniziò a svilupparsi; ma le fonti carolingie insistono nel definire la città castrum. Potrebbe semplicemente darsi che Dorestad fosse inteso come una fortezza, senza che il sito coincidesse necessariamente con il Levefanum romano.
La città era suddivisa in tre zone. Sui fiumi Lek e Reno si trovava il porto vero e proprio, costituito da molti pontili da cui partivano alcune strade pavimentate con il legno. La zona interna (vicus) era suddivisa in lotti larghi circa 20 metri. Tutti i lotti si affacciavano sulla strada. La fascia esterna era dedicata alle coltivazioni e ai pascoli.
Nell'area nord era situato il cimitero, dove è stata rinvenuta una chiesa legno con una fonte battesimale. Dalle fonti[8] si sa che la chiesa era dedicata a san Martino ed era denominata Upkirka[9].
Dorestad era a capo di una contea (comitatus)[10].
Scorrerie vichinghe a Dorestad
[modifica | modifica wikitesto]Una flotta vichinga salpa per la Frisia e giunge a Dorestad attraverso le vie d'acqua da Utrecht; vengono presi molti prigionieri e la città viene data alle fiemme. Ventiquattro anni prima (810) il re danese Göttrik aveva attaccato le coste della Frisia ma senza toccare la città.
Dorestad e la Frisia vengono di nuovo attaccate e l'imperatore Ludovico il Pio ordina la costruzione di difese costiere[11][12]
Nuovo attacco vichingo a Dorestad e nel resto della Frisia; le difese costiere non erano ancora terminate.
Un nuovo attacco avviene a Walcheren e a Dorestad, dove vengono estorti tributi alla popolazione. Ludovico il Pio giunge a Nijmegen e i vichinghi prendono il largo.
Dorestad, Westergo e Oostergono vengono attaccate[13].
Dorestad occupata dai Danesi[14]
Dorestad saccheggiata e rioccupata dai Danesi
Betuwe attaccata dai Vichinghi
Dorestad attaccata per l'ultima volta. Molti mercanti vengono catturati[15]
Scavi archeologici
[modifica | modifica wikitesto]Dorestad fu riportata alla luce a partire dai primi anni quaranta del XIX secolo.[6][16]
Nel novembre e dicembre 1842 furono condotti degli scavi ad opera di L.J.F. Janssen, giunto dal Rijksmuseum van Oudheden di Leida.[16]
Ulteriori scavi furono condotti tra il 1844 e il 1845 dallo stesso Janssen, il quale affermò che i ritrovamenti erano riconducibili ad un'importante città commerciale dell'Alto Medioevo.[16]
Ulteriori ricerche furono poi effettuate nel 1880 dall'archeologo ed etnografo svedese Hjalmar Stolpe proveniente dal Museo di Stato di Stoccolma.[16]
La fibula di Dorestad
[modifica | modifica wikitesto]Un importante ritrovamento si ebbe nel 1969, quando fu rinvenuta la cosiddetta fibula di Dorestad, un manufatto con simboli cristiani risalente all'VIII secolo.[3][6]
Museo
[modifica | modifica wikitesto]A Wijk bij Duustede è allestito il Dorestad Museum, che attraverso reperti archeologici e modelli di case, ricostruisce la vita nell'antica Dorestad.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) Dorestad, lost medieval Frisian city, su stevenroyedwards.com, Steven Roy Edwards. URL consultato il 30 maggio 2016.
- ^ a b c d e f g Harmans, Gerard M.L. (a cura di), Olanda, Dorling Kindersley, London, 2005 - Mondadori, Milano, 2007-2009, p. 45
- ^ a b c d e f g h (NL) Dorestad, su historiek.net. URL consultato il 30 maggio 2016.
- ^ (NL) Op zoek naar een Romeins grensfort, su dorestadonthuld.nl, Dorestad onthuld. URL consultato il 3 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2016).
- ^ (NL) Slag bij Dorestad, su historiek.net. URL consultato il 1º giugno 2016.
- ^ a b c d e (NL) Tentoonstelling in het Rijksmuseum van Oudheden: Dorestad was een wereldstad in de Midddeleeuwen, su npogeschiedenis.nl, NPO Geschiedenis. URL consultato il 30 maggio 2016.
- ^ Simon MacLean, Kingship and Politics in the Late Ninth Century: Charles the Fat and the End of the Carolingian Empire, Cambridge, Cambridge University Press, 2003, p. 11.
- ^ Cartulario imperiale di Nimega, anno 777 [collegamento interrotto], su dmgh.de.
- ^ Cartulario di Nimega, 777: "Similater donamus ad [basilicam] sancti Martini ecclesiam, que est super Dorestad constructa et vocatur Upkirka"
- ^ Annales et chronica aevi Carolini - Index rerum [collegamento interrotto], su dmgh.de.
- ^ Annales Bertiniani, 835
- ^ Annales Fuldenses, 835
- ^ Annales Xantenses, 846
- ^ Annales Xantenses
- ^ Annales Bertiniani, 863
- ^ a b c d (NL) Het onderzoek sinds 1842, su dorestadonthuld.nl, Dorestad onthuld. URL consultato il 30 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Fonti moderne
- Andrea Augenti, Città e porti dall'Antichità al Medioevo, Carocci, 2010
- Steven Roy Edward, Dorestad, lost medieval Frisian city
- Besteman, Van Ens, Dorestad Centred, 2012
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dorestad
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dorestad, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (NL) Dorestad onthuld, su dorestadonthuld.nl.
Controllo di autorità | GND (DE) 4085474-7 · J9U (EN, HE) 987007540612805171 |
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