Doroteo Alimari
Doroteo Alimari (Venezia, 1650 – 1727[1]) è stato uno scienziato italiano che si dedicò a studi di matematica, di geografia fisica e di arte militare.[2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Venezia in una famiglia di origini milanesi e fin dalla gioventù si dedicò agli studi. Quel poco che si conosce della sua vita è circostanziato alla pubblicazione delle sue opere. Nel 1684 pubblicò a Venezia una sua traduzione italiana dell'Assedio di Vienna di Johann Peter von Vaelckern, a cui fece seguire alcune delle sue opere più importanti.[2]
Nell'ottobre del 1700 indirizzò al doge di Venezia uno scritto intitolato Scrittura per la facitura del disegno della Morlacca e del paese in vicinanza del fiume Zermagna,[3] conservato ancora oggi presso la Biblioteca nazionale Marciana. Di notevole importanza fu la sua opera, rimasta inedita, di argomento militare Il capitano d'artiglieria,[4] dedicata al generale spagnolo don Diego Filippo de Guzmán e anch'essa conservata presso la Biblioteca Marciana.[2]
Alimari si impose sul piano scientifico europeo con la pubblicazione dell'opera Longitudinis aut terra aut mari investigandæ methodus, edita a Londra nel 1715, il cui apparato iconografico fu curato dal pittore Sebastiano Ricci. L'opera venne premiata dal Parlamento britannico, il che contribuì a farle avere l'attenzione della stampa scientifica dell'epoca.[2]
Acquisita fama internazionale, venne invitato nel 1716 in Russia per offrire le sue competenze matematiche nell'arte della guerra.[2]
Morì nel 1727.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Vienna assediata da Turchi, & liberata da christiani, o sia Narratione giornaliera dell'assedio di Vienna incominciato da 6 di maggio sino alli 15 settembre 1683, Venezia 1684. (Traduzione)
- Instruttioni militari appropriate all'uso moderno di guerreggiare, Venezia, Girolamo Albrizzi, 1692.
- Scrittura per la facitura del disegno della Morlacca e del paese in vicinanza del fiume Zermagna, Venezia 1700 (inedita)
- (LA) Acierum instruendarum systema novum, quo in usum deducto, exiguae ..., Venezia 1703.
- (LA) Longitudinis aut terra aut mari investigandæ methodus, Londra, 1705.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio E. Ferrari, ALIMARI, Doroteo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 2, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di Doroteo Alimari, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Doroteo Alimari, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 56950364 · ISNI (EN) 0000 0000 6137 8577 · SBN TO0V416304 · BAV 495/204265 · CERL cnp00099863 · LCCN (EN) n85089879 · GND (DE) 100008879 · BNE (ES) XX826320 (data) |
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