Empire (videogioco)
Empire videogioco | |
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Schermata della versione DOS | |
Piattaforma | Amiga, Apple II, Atari ST, Commodore 64, MS-DOS, mainframe |
Data di pubblicazione | 1977 (mainframe), 1987 (PC) |
Genere | Strategia a turni |
Tema | Guerra |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Interstel |
Pubblicazione | Electronic Arts |
Design | Walter Bright |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore (3) |
Periferiche di input | Tastiera, mouse |
Supporto | Floppy |
Requisiti di sistema | PC: video CGA, EGA, Tandy |
Seguito da | Empire Deluxe |
Empire è un videogioco strategico a turni sviluppato inizialmente per mainframe nel 1977 e poi convertito per vari personal computer nel 1987 con il titolo Empire: Wargame of the Century. Quest'ultima versione vinse il premio "gioco dell'anno" 1988 di Computer Gaming World[1]; la rivista nel 1996 lo inseriva ancora tra i 150 migliori giochi di tutti i tempi[2].
Una versione potenziata, Empire Deluxe, venne pubblicata nel 1993, e un seguito, Empire II: The Art of War, nel 1995.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Fino a 3 giocatori umani o controllati dal computer combattono per la conquista di un mondo predefinito o generato casualmente, formato da una griglia di 100x60 caselle (perché questa era la massima risoluzione della telescrivente del sistema su cui l'autore del gioco realizzò i primi prototipi[3]), costituite da terra, da mare o da città.
Ogni giocatore inizia controllando solo una città, ma può espandersi conquistando le città neutrali o del nemico. Ogni città può produrre vari tipi di unità militari: armate di terra, aerei, navi da trasporto e vari tipi di navi da combattimento. Ciascun tipo si contraddistingue per capacità di movimento, quantità di punti ferita e numero di turni per essere costruito. Quando una unità muove nella casella occupata dal nemico si ha un combattimento uno contro uno, dove ogni unità ha sempre il 50% di probabilità di colpire o essere colpita, fino alla distruzione di una delle due.
La mappa è nascosta da una delle prime forme avanzate di nebbia di guerra; è visibile solo il terreno che è stato esplorato, e sono visibili con certezza solo le unità nemiche che sono attualmente osservate dalle proprie; se non ci sono più unità amiche adiacenti, viene mostrata l'ultima posizione conosciuta delle unità nemiche, ma in realtà potrebbero non trovarsi più lì.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il gioco venne ideato da Walter Bright (ideatore anche del linguaggio D), che lo concepì inizialmente come gioco da tavolo nel 1971, traendo ispirazione da Risiko! e dal film I lunghi giorni delle aquile, dove una scena mostra i militari affaccendati a muovere pedine sopra una mappa strategica disegnata su un enorme tavolo. Bright costruì un prototipo in compensato del gioco ma non risultò praticamente realizzabile[3].
Nel 1977 Bright sviluppò la prima versione software, non commerciale, sul mainframe PDP-10, con il linguaggio Fortran. All'insaputa dell'autore si diffuse anche una versione per VAX. Tentò poi con una prima versione commerciale, scritta in assembly per PDP-11, che mise in vendita per corrispondenza attraverso la rivista Byte dell'aprile 1983, ma vendette soltanto due copie[3].
La prima versione di successo la sviluppò in C per PC IBM e PCjr; sempre attraverso Byte ricevette un sorprendente numero di ordini e decise quindi di cedere il gioco in licenza a una piccola azienda specializzata, la Interstel[3], che nel 1987 lo produsse come Empire: Wargame of the Century per diversi personal computer, con ampio successo. Interstel ingaggiò lo sviluppatore Mark Baldwin che aggiornò il gioco introducendo l'uso del mouse e le funzioni di scorta, pattuglia e bombardamento costiero[1]. Interstel presentò Empire anche come un titolo spin-off della propria serie fantascientifica Star Fleet[4].
Bright pubblica tuttora (2014) una versione freeware per Windows sul sito ufficiale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Game of the Year Awards (JPG), in Computer Gaming World, n. 53, Anaheim, Golden Empire Publications, novembre 1988, p. 35, ISSN 0744-6667 .
- ^ (EN) 150 Best Games of All Time (JPG), in Computer Gaming World, n. 148, San Francisco, Ziff Davis, novembre 1996, p. 65, ISSN 0744-6667 . Trascrizione del testo, su cdaccess.com.
- ^ a b c d (EN) Walter Bright, A Brief History of Empire, su classicempire.com, 2000. URL consultato il 10-11-2014.
- ^ Commodore Gazette 2.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Empire (manuale per MS-DOS), CTO, 1989.
- Empire (JPG), in Commodore Gazette, anno 4, n. 2, Milano, IHT, marzo/aprile 1989, pp. 18-19, OCLC 955306596.
- Empire (JPG), in Videogame & Computer World, anno 1, n. 3, Rho (MI), Derby, ottobre 1988, pp. 49-50.
- (EN) Empire per Atari ST (JPG), in ST-Log, maggio 1988.
- (EN) Empire (JPG), in Compute!, n. 94, Greensboro, Compute! Publications, marzo 1988, pp. 26-27, ISSN 0194-357X .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kim Lemon, Empire, su Lemon64.com.
- (EN) Walter Bright's Classic Empire (sito ufficiale), su classicempire.com.
- (EN) Empire: Wargame of the Century, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- Roberto Nicoletti, Empire: Wargame of the Century, su Ready64.org.
- (EN) Empire: Wargame of the Century, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- (EN) Empire: Wargame of the Century, su Atarimania.com - ST TT Falcon.