Eugenio Di Maria

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Eugenio Di Maria (Petralia Sottana, 1862Asiago, 27 giugno 1916) è stato un militare ed eroe di guerra italiano.

Discendente di una nobile famiglia (i Di Maria erano baroni di Alleri) iniziò giovanissimo la carriera militare.

Combatté, guadagnando numerose decorazioni, con il Corpo di spedizione italiano in Cina (1900-1901), e nella guerra italo-turca dove raggiunse il grado di maggiore. Nel 1913 fu insignito dell'onorificenza di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia.[1]

Durante la prima guerra mondiale fu comandante della Brigata Sassari col grado di colonnello brigadiere. [2]

Ufficiale del 6º Reggimento fanteria, morì durante una controffensiva italiana fra l'altopiano di Asiago[3] ed i monti del Trentino mentre guidava l'assalto alla baionetta dei suoi uomini.

Fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4] Le sue ceneri riposano nella Chiesa di San Domenico a Palermo.

Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i fatti di Sidi Abdul Gelil»
— 16 marzo 1913[1]
Medaglia d'oro al valor militare (alla memoria) - nastrino per uniforme ordinaria
«Primo fra i suoi soldati, incitandoli all'assalto, col grido d'Italia sulle labbra, con la fede della vittoria nel cuore, cadeva fulminato dal piombo nemico, mentre le sue truppe assaltavano alla baionetta le posizioni avversarie. Casera Zebio, 27 giugno 1916.»
— 23 agosto 1916[4]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Combattimento di Kun an Sien (Cina), novembre 1900.»
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Mergheb, febbraio 1912 durante la Campagna Italo-Turca-Libica.»
Medaglia d'argento al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Opera di soccorso prestata ai feriti nello scoppio di un Deposito di esplosivi presso il 9º bersaglieri nel 1907.»
  1. ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  2. ^ Brigata Meccanizzata "Sassari" - I Comandanti, su esercito.difesa.it. URL consultato il 5 aprile 2020.
  3. ^ A causa di questa sua attività, una lapide gli è dedicata nel Sacrario militare di Asiago
  4. ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

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