Franz Kline
Franz Jozef Kline (Wilkes-Barre, 23 maggio 1910 – New York, 13 maggio 1962) è stato un pittore statunitense, tra i maggiori esponenti dell'Informale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Frequenta l'accademia per orfani Girard College, la Boston University e dal 1935 al 1938 la Heatherly's Art School di Londra[1]. Dal 1956 al 1962 passa il tempo a dipingere a Provincetown, nel Massachusetts, e morirà a New York in seguito a una cardiopatia reumatica. Era sposato con Elizabeth Vincent Parsons, una danzatrice classica inglese.
Periodo astratto
[modifica | modifica wikitesto]Come Jackson Pollock e altri informali, è stato etichettato come action painter, per via del suo stile apparentemente spontaneo e intenso, che non si rifaceva a figure o immagini precise e definite, ed eseguito con brutali colpi di pennello su grandi tele. Molti dei suoi lavori erano, tuttavia, il risultato di una "spontaneità studiata", in quanto usava preparare molte bozze di quello che sarebbe stato poi il lavoro "spontaneo" su tela. I suoi dipinti erano apparentemente il risultato di gesti fisici scaricati sulla tela con impatto drammatico, ma nascondevano un concetto sottile sviluppato nei precedenti disegni preparatori. I suoi lavori più noti sono quelli in bianco e nero, e in questi vi è una notevole somiglianza con la calligrafia cinese, anche se l'artista ha sempre negato ogni derivazione da essa. Intorno al 1955, Kline tornò ad utilizzare il colore, e in maniera più consistente nel 1959.[1] Lo stile più noto e riconoscibile di Kline deriva da un suggerimento datogli dall'amico Willem de Kooning nel 1948, ovvero prendere uno dei suoi usuali schizzi di prova e proiettarlo su una parete mediante un proiettore ottico che aveva nel suo studio. Kline ne descrisse il risultato come:
«… un disegno nero di quattro per cinque pollici di una sedia a dondolo… delineato da grandi pennellate nere che sradicano ogni immagine e si espandono in entità a sé stanti, non relazionate ad alcuna altra entità se non quella della loro stessa esistenza.»
Kline creerà per il resto della sua vita dipinti nello stile di ciò che vide quel giorno. La sua prima esibizione di lavori con questo suo nuovo stile verrà esposta nel 1950 alla Charles Egan Gallery di New York.[1]
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1944: Premio "S. J. Wallace Truman" del National Academy of Design, New York;
- 1957: Premio dell'Art Institute di Chicago;
- 1960: Premio dell'Amerikanische Erziehungsministeriums.
Esposizioni (selezione)
[modifica | modifica wikitesto]- 1942−1938: National Academy of Design, New York;
- 1950: Charles Egan Gallery, New York;
- 1951: 9th Street Art Exhibition;
- 1956: Twelve Americans, Museum of Modern Art, New York;
- 1958: Galleria La Tartaruga, Roma;
- 1958: Galleria del Naviglio, Milano;
- 1960: XXX Esposizione internazionale d'arte, Venezia;
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Franz Kline biografia, su www.archimagazine.com. URL consultato il 3 dicembre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf (Hrsg.): Einblicke. Das 20. Jahrhundert in der Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf, Hatje Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 2000; ISBN 3-7757-0853-7
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Franz Kline
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su franzkline.org. URL consultato il 29 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2018).
- Einige Bilder bei Artchive.com, su artchive.com.
- Franz Kline's exhibition at Fundació Antoni Tàpies, su fundaciotapies.org. URL consultato il 27 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
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