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Frieda Inescort

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Frieda Inescort nel film Orgoglio e pregiudizio (1940)

Frieda Inescort, pseudonimo di Frieda Wrightman (Edimburgo, 29 giugno 1901Woodland Hills, 26 febbraio 1976), è stata un'attrice scozzese.

Figlia dell'attrice britannica Elaine Inescourt, Frieda Inescort acquistò la fama come interprete teatrale, principalmente grazie al ruolo di Sorel Bliss nella pièce Hay Fever di Noël Coward, e più tardi alla partecipazione ad Escape di John Galsworthy, in scena a Broadway nel 1927.

Trasferitasi a Hollywood, fece il suo debutto cinematografico con il ruolo di Ann West nel film L'angelo delle tenebre (1935) e, durante gli anni trenta, partecipò a numerose pellicole, quasi sempre in parti di seconda protagonista femminile, come Maria di Scozia (1936) di John Ford, Aurora sul deserto (1937), Il figlio di Tarzan (1939). Riuscì a interpretare un ruolo da protagonista in Call It a Day (1937), in cui apparve con Olivia de Havilland e Ian Hunter. Nel melodramma Ombre malesi (1940) di William Wyler interpretò il ruolo di Dorothy Joyce, la moglie dell'avvocato (James Stephenson) che assiste la tormentata Leslie Crosbie (Bette Davis), colpevole dell'omicidio del proprio amante.

Sempre nel 1940, la Inescort apparve nel ruolo di Miss Caroline Bingley nel film in costume Orgoglio e pregiudizio, in cui lavorò accanto a Laurence Olivier e Greer Garson, quindi recitò nel musical L'inarrivabile felicità (1941), al fianco di Fred Astaire e Rita Hayworth, e nella commedia Il corteggiamento di Andy Hardy (1942), al fianco di Mickey Rooney.

Verso la fine del decennio, l'attrice iniziò a diradare le proprie apparizioni cinematografiche. Recitò ancora nel poliziesco Delitto in prima pagina (1950) e nel dramma Un posto al sole (1951), nel ruolo di Mrs. Ann Vickers, quindi preferì privilegiare l'attività di interprete televisiva. Lavorò in diverse popolari serie degli anni cinquanta, come The Lone Wolf (1954), Lux Video Theatre (1954-1955) e Carovane verso il West (1958).

Dopo essere apparsa nel fanta-horror Uomini coccodrillo (1959), recitò per l'ultima volta sul grande schermo nel film drammatico Il cielo è affollato (1960). L'addio definitivo alle scene coincise con l'apparizione nel ruolo di Hope Quentin nell'episodio The Case of the Jealous Journalist della serie poliziesca Perry Mason (1961).

L'esistenza della Inescort fu segnata precocemente dalla malattia: già nel 1932 le venne infatti diagnosticata la sclerosi multipla, che non le impedì tuttavia di seguire la carriera artistica. Nel 1961 fu colpita da un grave lutto: il marito Ben Ray Redman, giornalista e scrittore con cui era sposata dal 1926, morì suicida per una dose eccessiva di farmaci.

Dopo la scomparsa del marito, la Inescort si ritirò dalle scene e la sua salute si deteriorò, tanto che dalla metà degli anni sessanta l'attrice fu costretta su una sedia a rotelle dall'aggravarsi della malattia che la affliggeva ormai da decenni. A lungo impegnata nel sostegno ad associazioni per la ricerca sulla sclerosi multipla, la Inescort morì nel 1976, all'età di 74 anni, dopo aver lottato contro la malattia per oltre quarant'anni.

Doppiatrici italiane

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