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GM Family II

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il nome GM Family II identifica una grande famiglia di motori a scoppio prodotti a partire dal 1980, inizialmente dalla sola Casa automobilistica australiana Holden, ed in seguito dall'intero gruppo General Motors, tra cui anche le sue consociate europee della Opel e della Vauxhall. La produzione di questi motori cessò quasi totalmente nel 2010, salvo che presso la filiale brasiliana del gruppo General Motors, dove vengono prodotte ancor oggi, esclusivamente per applicazioni destinate al mercato locale.

Storia e caratteristiche

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I motori Family II sono nati per affiancare ed in seguito rimpiazzare i motori CIH Four. I primi motori Family II nacquero con cilindrata di 1.6 litri, ma in seguito si evolsero principalmente come motori da 2 litri. In tale livello di cilindrata finirono per costituire la colonna portante di tale famiglia di motori, anche ve ne furono anche altri. Infatti, nel corso degli anni sono state sviluppate anche versioni da 1.8, 2.2 e 2.4 litri. Tali motorizzazioni hanno conosciuto un'evoluzione molto articolata, comprendente anche alcune varianti sovralimentate. Inoltre, da tale già vasta famiglia di motori vennero derivati anche due motori a gasolio di fascia media, vale a dire da 1.6 ed 1.7 litri.
Durante i primi 20 anni di produzione, i motori Family II furono montati principalmente sotto il cofano di modelli della tedesca Opel e della giapponese Isuzu. I motori Family II con alimentazione a benzina sono prodotti ancora oggigiorno, anche se sono molto più evoluti rispetto al passato. Inoltre, non vengono più diffusamente utilizzati da tutti i marchi appartenenti all'impero General Motors, essendo prodotti unicamente presso lo stabilimento GM do Brazil, dove vengono destinati ad alcuni modelli riservati ai mercati sudamericani nelle versioni da 2 e 2,4 litri. Quanto al resto della produzione, infatti, mentre la Holden (anch'essa sotto il gruppo GM) ha cessato di assemblare motori Family II nel 2009, la Opel ha smesso già nel 2000, prendendo invece ad equipaggiare la sua produzione con nuovi motori da 2 litri più evoluti e conosciuti semplicemente come motori Ecotec. In generale, la maggior parte dei motori Family II arrivò a soddisfarefino alla normativa euro 2, ma vi furono un paio di varianti da 2,2 litri che riuscirono a essere in linea anche con le successive normative Euro 3 ed Euro 4. I motori Family II vennero montati anche su alcuni modelli della giapponese Suzuki e della sudcoreana Daewoo. Infine, un motore Family II ha trovato applicazione anche sulle Ariel Atom destinate al mercato statunitense. Oggigiorno, le sole applicazioni rimaste per i motori Family II sono quelle relative alle Chevrolet brasiliane ed alla Ariel Atom, commercializzata in pochi esemplari data la ristrettissima nicchia di mercato cui appartiene.

Fondamentalmente, i motori Family II erano caratterizzati dall'utilizzo della ghisa per il monoblocco e della lega di alluminio per la testata. Sono anche dotati di distribuzione ad albero a camme in testa, singolo o doppio a seconda delle varianti, e con testata a 2 o a 4 valvole per cilindro. Il moto veniva trasmesso alle valvole mediante cinghia dentata nella maggior parte dei casi, anche se non mancarono varianti in cui si utilizzò la catena. Poiché, la storia di questi motori si è spalmata nell'arco di quasi tre decenni, vi furono inizialmente numerose varianti con alimentazione a carburatore, via via rimpiazzate da nuove varianti con alimentazione ad iniezione man mano che le normative antinquinamento divennero più severe.

Versioni a benzina

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I motori Family II a benzina ricoprirono una gamma compresa fra i 1.6 ed i 2.4 litri, gamma che almeno in parte si sarebbe sovrapposta a un certo punto ad altri motori GM di pari cilindrata, come ad esempio sarebbe accaduto per il 1.6 Family II, che avrebbe condiviso la scena con il 1.6 Family I. Ma la parte del leone, in questo insieme di motori, la fece il 2 litri, che sarebbe stato prodotto in numerosissime varianti, utilizzate molto anche sotto il cofano di vetture prodotte e commercializzate negli Stati Uniti. La produzione dei motori Family II a benzina cessò nel 2009: quelli a gasolio erano già stati tolti di produzione già da tempo. Di seguito vengono descritte più in dettaglio le caratteristiche relative ai motori Family II a benzina.

Versione da 1.6 litri

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La versione da 1.6 litri fu il primo motore Family II a debuttare: ultimato nel 1980, venne però introdotto nei primi modelli solo a partire dall'anno seguente. Esso venne prodotto prevalentemente con alimentazione a carburatore, anche se in seguito comparvero anche versioni ad iniezione elettronica. Le sue misure di alesaggio e corsa erano di 80 x 79,5 mm, misure che portavano ad una cilindrata pari a 1598 cm3. Nato con potenza di 90 CV, il 1.6 Family II si evolse invece con potenze di 75 CV e venne impiegato su modelli Opel, ma anche su modelli Holden. Questo 1.6 a benzina conobbe una carriera particolare: diffusosi nel corso degli anni '80, fu caratterizzato da doti di particolare efficienza che lo portarono a costituire la base per i futuri 1.6 montati in particolare su modelli Opel ed in grado di rispettare le stringenti normative antinquinamento che sarebbero entrate in vigore a partire dal decennio successivo. L'ultima evoluzione di questo motore fu del tipo ad iniezione e con catalizzatore: denominata C16NZ2, tale versione venne anche rivista in profondità con tutta una serie di aggiornamenti che incluse fra l'altro una leggera riduzione dell'alesaggio ed un leggero allungamento della corsa (79 x 81,5 mm), per una cilindrata che rimase invariata. Tali misure erano già riprese nel contemporaneo 1.6 appartenente ai motori Family I, fra i quali era inclusa tra l'altro anche la variante C16NZ, con cui l'unità C16NZ2 era strettamente imparentata. I due motori vennero però inseriti in due famiglie differenti.

Inoltre, sulla stessa base del motore 1.6 a benzina venne in seguito realizzata anche una versione a gasolio, che verrà illustrata più avanti. Di seguito vengono invece riepilogate le caratteristiche e le varie applicazioni.

Variante Alesaggio x
corsa (mm)
Rapporto di
compressione
Alimentazione Potenza
CV/rpm
Coppia
Nm/rpm
Applicazioni Anni di
produzione
16LF 80 x 79,5 8 Carburatore monocorpo
Weber 190
74/5400 121/3000 Holden Camira (JB) 1982-84
Holden Camira JD 1984-85
Holden Astra (LD) 1987-89
GM Monza 1982-86
(solo mercato brasiliano)
Nissan Pulsar (N13) 1987-91
16N/16NV 80 x 79,5 8,2 Carburatore monocorpo
Solex 1B1
75/5600 123/
3000-4000
Opel Ascona C 1.6 1981-86
A16NV 123/3200 Opel Ascona C 1.61 1986-871
C16LZ 8,6 Iniezione elettronica indiretta Multec 75/5200 121/3400 Opel Ascona 1.6i Kat 1987-88
C16NZ2 79 x 81,5 9,2 Iniezione elettronica
Rochester Multec
75/5200 123/2600 Opel Vectra 1.6i 1992-93
16SH / A16SH / S16SH 80 x 79,5 9,2 Carburatore GMF
Varajet II
90/5800 124/4000 Opel Kadett D 1.6 S 1981-84
Opel Kadett E 1.6 S Export 1984-86
Opel Ascona C 1.6 S 1984-86
Note:
1Solo per alcuni mercati

Versione da 1,8 litri

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Le Astra F post-restyling montavano anche il 1.8 Family II

Il 1.8 Family II fu anch'esso introdotto nel 1982, quasi in contemporanea con la già descritta versione 1.6, della quale venne mantenuta la misura della corsa, mentre l'alesaggio venne maggiorato, passando così da 80 ad 84.8. In questo modo si ottenne una cilindrata complessiva di 1796 cm3. Questo preciso valore di cilindrata avrebbe caratterizzato in seguito anche il 1.8 Family I, introdotto a partire dal 1996, ma non si tratta dello stesso motore, quindi è bene non fare confusione tra i due motori. Il 1.8 Family I era unicamente bialbero a quattro valvole per cilindro ed è stato proposto anch'esso in diverse varianti. L'arrivo, nel 1986, del nuovo motore Family II da 2 litri, che costituirà il "grosso" della produzione Family II, andrà ad influire significativamente nell'evoluzione della versione da 1.8 litri. Infatti, a partire dal 1993 verrà sostituito da un nuovo 1.8 derivato stavolta dall'unità di cilindrata superiore, della quale venne ridotto solo l'alesaggio, da 86 ad 81,6 mm, lasciando invece inalterata la corsa, rimasta così ad 86 mm. In questo modo si ottenne una cilindrata di 1799 cm3. Poiché quest'ultimo motore debuttò subito dopo l'entrata in vigore della normativa Euro 1, esso poté essere realizzato solo con alimentazione ad iniezione, mentre il precedente motore 1.8 Family II venne proposto anche a carburatore e tuttavia vi furono anche versioni catalizzate prima del 1993 e addirittura con alimentazione a carburatore. La distribuzione del primo 1.8 Family II mantenne la configurazione monoalbero a due valvole per cilindro, mentre la seconda versione di tale motore venne proposta solo in configurazione bialbero a quattro valvole per cilindro. In tutti i casi, vennero montate punterie idrauliche, mentre per quanto riguarda l'azionamento degli assi a camme, a seconda delle varianti e delle applicazioni, si potevano avere soluzioni a catena oppure a cinghia dentata. Il 1.8 Family II conobbe una carriera articolatasi in numerose varianti, con potenza

Di seguito vengono riportate le caratteristiche e le varie applicazioni delle diverse varianti del 1.8 Family II:

Motore 1.8 litri Family II
Variante Cilindrata (cm3) Alesaggio x corsa (mm) Rapporto di
compressione
Alimentazione Distribuzione Catalizzatore Potenza
CV/rpm
Coppia
Nm/rpm
Applicazioni Anni di
produzione
A18N1 1796 84,8 x 79,5 8,2 Carburatore Pierburg 1B1 SOHC, 2 valvole per cilindro e cinghia dentata No 70/5400 132/3000 Opel Rekord E2 1.81 1982-861
18N 75/5400 132/3000 Opel Rekord E2 1.8 1982-86
18NV 9,2 Carburatore monocorpo Pierburg 2E3 [1] 82/5400 132/3000 Opel Omega A 1.8 Kat 1986-87
E18NV Carburatore Pierburg 2EE No 84/5400 140/2600 Opel Kadett E 1.8 1987-89
137/3400 Opel Ascona C 1.8 1987-88
S18NV2 Opel Ascona C 1.82 -
18SV 9,2 Carburatore elettronico Bosch-Pierburg 2EE EPS 90/5400 140/3000 Opel Vectra A 1.8 S 1988-89
10 Carburatore monocorpo Pierburg 2E3 90/5200 145/3400 Opel Omega A 1.8 S 1986-87
E18NVR 9,2 Carburatore elettronico Pierburg 2EE 88/5200 140/3200 Opel Omega A 1.8 S 1987-89
Opel Vectra A 1.8 S 1989-90
18S Carburatore GMF Varajet II
(starter automatico)
SOHC, 2 valvole per cilindro e cinghia dentata 90/5400 140/3200 Opel Rekord E2 1.8 S 1982-86
SOHC, 2 valvole per cilindro e catena Opel Manta B 1.8 S 1982-87
S18S2 Carburatore Pierburg 2EE SOHC, due valvole per cilindro e cinghia dentata 81/5200 136/2600 Opel Rekord 1.82 1984-862
C18NT 1796 84,8 x 79,5 8,9 Iniezione elettronica SOHC, 2 valvole per cilindro e cinghia dentata 90/5600 135/3000 Opel Kadett E 1.8i Kat
(mercato russo)
-
C18NZ 9,2 90/5400 145/3000 Opel Kadett E 1.8i Kat' 1990-91
Opel Astra F 1.8i Kat 1991-94
Opel Vectra A 1.8i Kat 1990-95
C18LE 8,8 95/5400 145/2800 Daewoo Espero 1.8i CD 1993-97
C18NV 8,9 Iniezione elettronica Bosch LU-Jetronic 100/5800 140/3000 Opel Rekord E 1.8i 1985-86
C18NE 8,9 Iniezione elettronica Bosch LU-Jetronic 137/3000 Opel Kadett E GSi 1.8 Kat 1985-86
Opel Kadett E GT 1.8i Kat 1987-89
Iniezione elettronica Bosch LE-Jetronic Opel Ascona C 1.8i Kat 1985-86
18SE 1796 84,8 x 79,5 10 Iniezione elettronica SOHC, 2 valvole per cilindro e cinghia dentata No 112/5600 158/3000 Opel Kadett E 1.8i 1986-91
Opel Ascona C 1.8i 1986-88
18LE 8,8 Iniezione elettronica indiretta multipoint Bosch LE-Jetronic 107/5600 151/3600 Holden Astra (LD) 1.8i 1987-89
113/6200 146/3600 Holden Camira JD 1.8i 1984-87
18E 9,5 115/5800 148/4800 Opel Kadett D 1.8 GT/E 1983-84
Opel Kadett E 1.8 GSi 1984-86
Opel Ascona C 1.8 E / 1.8i 1982-86
S18E2 9,5 115/5800 151/4800 Opel Kadett E 1.8i2 -
Opel Ascona C 1.8i2 -
18SEH 10 Iniezione elettronica L3-Jetronic 115/5600 157/4000 Opel Omega A 1.8i 1986-87
C18XE[2] 1799 81,6 x 86 10,8 Iniezione elettronica Siemens Simtec 56 DOHC, 4 valvole per cilindro e cinghia dentata 125/5600 168/4800 Opel Astra F 1.8 GSi 16v 1993-94
C18XEL[3] 115/5400 168/4000 Opel Astra F 1.8i 16v 1994-96
X18XE 168/4000[4] Opel Astra F 1.8i 16v 1996-97
170/3600[5] Opel Vectra B 1.8i 16v 1995-98
Note:
1Solo per il mercato austriaco
2Solo per i mercati svedese e svizzero

Versione da 2 litri

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Uno dei più noti tra gli innumerevoli modelli che hanno montato un due litri Ecotec: l'Astra F 2.0 16v GSi

Introdotta nel 1986 sotto il cofano delle Opel Kadett ed Omega per poi diffondersi rapidamente anche nel resto del mondo, la versione da 2 litri costituì la spina dorsale della famiglia Family II, in quanto vanta innumerevoli varianti, diverse tra loro non solo per caratteristiche e prestazioni, ma anche per l'ampio spettro di applicazioni a cui esse furono destinate. Assieme alle versioni da 2,2 e 2,4 litri, il 2 litri Family II fu tra i motori di tale famiglia a giungere ai giorni nostri grazie alla produzione che ancora continua presso lo stabilimento GM brasiliano di São Caetano do Sul, mentre nel resto del mondo vengono invece prodotti già dal 2000 i motori Ecotec di nuova generazione.
Ciò che non cambia per tutte le varianti da 2 litri sono le caratteristiche dimensionali (alesaggio e corsa pari ad 86x86 mm) e quindi la cilindrata di 1998 cm3. Nati con testata a due valvole per cilindro, i motori Family II da 2 litri si evolsero in breve tempo dando origine anche a varianti con testata plurivalvole. Dal resto della famiglia Family II vennero riprese caratteristiche strutturali come la scelta della ghisa per il basamento e della lega leggera per la testata, quest'ultima di tipo cross-flow. A differenza delle versioni di cilindrata minore, il 2 litri Family II fu prodotto solo con alimentazione ad iniezione, benché nei primi anni della sua produzione fossero ancora diffusi i motori a carburatore. Quanto alla distribuzione, anche qui come negli altri motori Family II vi furono inizialmente solo motori monoalbero con testata ad 8 valvole, ma nel giro di appena un anno essi vennero affiancati dalle più performanti unità bialbero, con testata a 16 valvole.

Varianti pre-Ecotec
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La prima variante bialbero, nota con la sigla 20XE, venne introdotta nel 1987 e nacque da un progetto dell'ingegner Fritz Indra, che fu a capo della Opel Advanced Engine Development dal 1985 al 1989. Tale motore venne concepito per essere utilizzato nelle competizioni, basti pensare che la progettazione della testata vide anche la partecipazione della Cosworth.[6] Ma le sue successive evoluzioni stradali avrebbero conosciuto un'ampia diffusione nell'ambito della produzione di serie. Il motore 20XE divenne noto anche con il soprannome di Red Top per via del coperchio copricandele di colore rosso, chiaramente visibile.

Sempre a partire dal 1987 videro la luce anche le prime varianti turbo, destinate anch'esse sia alle competizioni che ai modelli di punta della produzione automobilistica di serie, in particolare della Opel. Questa rapida evoluzione della versione da 2 litri dimostrò come il gruppo General Motors credette molto in tale motore, portandola a costituire in breve tempo l'ossatura stessa dell'intera famiglia di motori. La prima variante sovralimentata fu basata sull'architettura monoalbero, mentre la prima variante turbo bialbero a 16 valvole avrebbe debuttato nel 1992. Una simile diversificazione nel tempo, implicò anche altre modifiche, come ad esempio l'arrivo di una nuova testata nel 1991 e il ridisegnamento dei condotti di lubrificazione e raffreddamento, avvenuto sempre in quello stesso anno. Questi motori sarebbero stati sostituiti nel corso degli anni '90 da una nuova evoluzione dei Family II, evoluzione che avrebbe portato alla nascita del primo 2 litri Ecotec.

Di seguito vengono riassunte le caratteristiche delle principali motorizzazioni da 2 litri appartenenti ai Family II pre-Ecotec:

Motore 2 litri Family II pre-Ecotec
Variante Distribuzione Alimentazione Rapporto di
compressione
Potenza
CV/rpm
Coppia
Nm/rpm
Applicazioni Anni di produzione
LT2[7] SOHC, 2 valvole per cilindro e cinghia dentata Iniezione elettronica single-point 8,8 97/4800 160/3600 Asüna SE / GT 1993-94
Buick Skyhawk 2.0 EFi 1987-89
Oldsmobile Firenza 2.0 EFi 1987-88
Passport Optima 1988-91
Pontiac LeMans GSE 2.0i 1991-93
Pontiac Sunbird 2.0i 1987-91
LE4 Iniezione elettronica multipoint - 112/5200 167/3600 Pontiac Sunbird 2.0i 1991-94
20NE SOHC, 2 valvole per cilindro e cinghia dentata Bosch Motronic ML 4.1 9,2 115/5400 175/2600 Opel Kadett E 2.0i 1986-89
Opel Vectra A 2.0i 1988-89
20LE Holden Camira (JE) 1987-89
C20NE Bosch Motronic M 1.5 170/3000 Opel Astra F 2.0 GSi 1992-94
Opel Vectra A 2.0i Kat 1989-95
Opel Calibra 2.0i Kat 1989-97
Opel Frontera A 2.0i 1991-95
X20SE 10 116/5400 178/2800 Opel Omega B 2.0i 8v 01/1994-08/1999
20SE Bosch Motronic ML 4.1 10 122/5400 170/2600 Opel Omega 2.0i 1986-87
20SEH 130/5600 180/4600 Opel Kadett E 2.0i 1986-89
Opel Ascona C 2.0i 1986-88
Opel Vectra A 2.0i GT 1988-89
LT3[8] SOHC, 2 valvole per cilindro e cinghia dentata Iniezione elettronica multipoint +
turbocompressore
8 165/5600 237/4000 Buick Skyhawk 2.0 Turbo 1987-88
Pontiac Sunbird 2.0 SE Turbo 1987-91
Pontiac Grand Am SE 2.0 Turbo 1987-89
C20XE DOHC, 4 valvole per cilindro e cinghia dentata Bosch Motronic M 2.5 10,5 150/6000 196/4800 Opel Kadett E GSi 16v 1987-91
Opel Astra F 2.0 16v GSi 1991-96
Opel Vectra A 2.0i 16v 1988-94
Opel Calibra 2.0i 16v 1989-94
C20LET DOHC, 4 valvole per cilindro e cinghia dentata Bosch Motronic M 2.7 + turbocompressore 9 204/5600 280/2400 Opel Kadett 200t S 1994-96
(solo mercato sudafricano)
Opel Astra 200t S 1994-96
(solo mercato sudafricano)
Opel Vectra A 2.0i 16v Turbo 4x4 1992-94
Opel Calibra 2.0i Turbo 4x4 1992-96
Varianti Family II Ecotec
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A partire dal 1994, i motori Family II da 2 litri vennero sotto posti ad ulteriori aggiornamenti per soddisfare le sempre più severe norme antinquinamento (in particolare la Euro 2 che sarebbe entrata in vigore nel 1996) e vennero per questo inclusi nella vasta superfamiglia di motori Ecotec. Il primo di questi motori fu siglato X20XEV e sarebbe stato seguito da altre varianti più performanti, sia aspirate che turbocompresse. Va fatta attenzione a non confondersi fra questi motori Ecotec ed i successivi Ecotec di nuova generazione, caratterizzati dalla medesima cilindrata e che fondamentalmente sono una nuova evoluzione dei Family II anche se stavolta non vengono inclusi in tale categoria. Di seguito, vengono mostrate le caratteristiche e le applicazioni dei motori Family II Ecotec:

Motore 2 litri Family II Ecotec
Variante Distribuzione Alimentazione Rapporto di
compressione
Potenza
CV/rpm
Coppia
Nm/rpm
Applicazioni Anni di produzione
X20SED DOHC, 4 valvole per cilindro e cinghia dentata - 9,6 131/5400 184/4400 Daewoo Nubira Mk2 2.0 16v 1999-04
184/4200 Daewoo Evanda 2.0 16v 2000-04
Chevrolet Evanda 2.0 16v 2004-06
X20XEV DOHC, 4 valvole per cilindro e cinghia dentata Bosch Motronic M 2.8 10,8 136/5600 185/4000 Opel Astra F 2.0 16v GSi 1995-98
Opel Astra G 2.0 16v 1998-2000
Opel Vectra A 2.0 16v 1994-95
Opel Vectra B 2.0 16v 1995-2000
Opel Omega B 2.0 16v 1994-99
Opel Calibra 2.0 16v 1994-97
X20XER Siemens Simtec 70 10,8 160/6500 188/4300 Opel Astra 2.0 16v OPC 1999-02
Z20LEL Bosch Motronic ME7.6 + turbocompressore 8,8 170/5400 250/1950 Opel Astra H 2.0 Turbo 2004-10
Opel Zafira B 2.0 Turbo 2005-10
Z20LET DOHC, 4 valvole per cilindro, cinghia dentata Bosch Motronic ME1.5.5 + turbocompressore 8,8 190/5400 250/
1950-5300
Opel Astra G 2.0 Turbo Coupé 2000-01
192/5400 Opel Astra G 2.0 Turbo OPC 2002-03
Opel Astra G 2.0 Turbo Coupé e Cabriolet 2002-03
Opel Zafira A 2.0 Turbo OPC 2001-02
200/5600 Opel Astra G 2.0 Turbo OPC 2003-04
Opel Astra G 2.0 Turbo Coupé e Cabriolet 2003-05
Opel Speedster 2.0 Turbo 2003-06
Opel Zafira A 2.0 Turbo OPC 2002-04
Z20LER DOHC, 4 valvole per cilindro, cinghia dentata Bosch Motronic ME7.6 + turbocompressore 8,8 200/5400 262/4200 Opel Astra H 2.0 Turbo 2004-09
Opel Zafira B 2.0 Turbo 2005-10
Lotus Europa S 2006-08
225/5700 300/4000 Lotus Europa SE 2008-10
Z20LEH 240/5600 320/2400 Opel Astra H GTC OPC 2005-09
Opel Zafira B 2.0 Turbo 16v OPC 2005-10

Versione da 2.2 litri

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Il motore 2.2 Family II nasce dall'allungamento della corsa del 2 litri, corsa che è stata portata da 86 a 94.6 mm, per una cilindrata complessiva di 2198 cm³. Il 2.2 litri Family II è nato nel 1995, pertanto tutte le varianti sono catalizzate. Tale motore è stato proposto in poche varianti, prima di evolversi nel 2.2 della famiglia Ecotec all'alba del nuovo secolo. Fu previsto sia in configurazione monoalbero che bialbero. Le prime, indicate con sigle interne che cominciavano con la lettera C, furono limitate a pochissime applicazioni, mentre le altre, indicate con codici che iniziavano per X ebbero una gamma di applicazioni più ampia. Esse riguardarono in maniera massiccia il fuoristrada Isuzu MU e le sue versioni commercializzate in Oceania dalla Holden e in Europa dalla Opel (quest'ultima nota come Opel Frontera). E proprio alla Holden, storica casa automobilistica australiana, venne assegnato il compito di produrre tale motore, compito che venne assolto fino al 2009. Ma il 2.2 litri Family II venne in seguito prodotto anche in altri stabilimenti del gruppo General Motors, come ad esempio alla Opel (fino al 2000) ed allo stabilimento della GM do Brazil. Altre applicazioni compresero alcuni modelli Chevrolet e Daewoo. Nella seguente tabella a scomparsa vengono sintetizzate le caratteristiche dei motori Family II da 2.2 litri:

Motore 2.2 litri Family II
Variante Distribuzione Alimentazione Rapporto di
compressione
Potenza
CV/rpm
Coppia
Nm/rpm
Applicazioni Anni di produzione
C22NE/C22LE SOHC, due valvole per cilindro, cinghia dentata - - 116/4800 178/2800 Isuzu Faster 1995-2000
C22NED - 117/4800 178/2800 FS Lublin 1995-03
X22XE DOHC, quattro valvole per cilindro Bosch Motronic M 1.5.4 10,5 136/5200 202/2600 Opel Frontera A 2.2i 16v 1995-98
141/5400 202/2600 Opel Sintra 2.2i 16v 1996-99
X22SE - 9,6 133/5200 200/2800 Daewoo Leganza 2.2 16v 1999-2000
136/5200 202/2500 Isuzu MU / Amigo 2.2 16v 1998-2004
Opel Frontera B 2.2i 16v 1998-2004
Y22XE/Z22XE Siemens Simtec 71 10,5 144/5400 205/4000 Opel Omega B 2.2 16v 1999-2003

In non pochi mercati extra-europei, il motore Family II da 2,2 litri continuò ad essere prodotto e montato sotto il cofano di alcuni modelli specifici. È il caso, ad esempio, della Opel Blazer (gemella della più nota Chevrolet Blazer) o della Honda Passport, gemella della Opel Frontera e delle Isuzu MU ed Amigo.

Versioni da 2.4 litri

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La versione da 2.4 litri fu caratterizzata da una cilindrata di 2405 cm3, derivante da misure di alesaggio e corsa pari ad 87,5 x 100 mm. Tale versione fu prodotta anch'essa con testata a due e a quattro valvole per cilindro ed ebbe un numero ancor più esiguo di applicazioni rispetto alla versione da 2.2 litri. Tuttavia si tratta di un motore interessante per la particolarità di una di queste varianti, denominata X24XF e caratterizzata dal fatto di essere progettata per funzionare anche ad etanolo. Anche qui entrò in gioco l'australiana Holden che costruì la primissima variante di tale motore, denominata C24SE (con distribuzione monoalbero) ed utilizzata esclusivamente sotto il cofano della Isuzu Rodeo.

Di seguito vengono riepilogate le caratteristiche delle varianti del 2,4 litri Family II:

Motore 2.4 litri Family II
Variante Distribuzione Alimentazione Rapporto di
compressione
Potenza
CV/rpm
Coppia
Nm/rpm
Applicazioni Anni di produzione
C24SE SOHC, due valvole per cilindro, cinghia dentata Iniezione elettronica single point 9,6 125/4800 207/3200 Isuzu Rodeo 2.4i 1995-98
X24XF Iniezione elettronica multipoint benzina / Etanolo E85 10 150/5200
(146 CV a etanolo)
233/4000
(227 Nm a etanolo)
Chevrolet Vectra 2.4 Flexpower 2006-08
11,5 147/5200
(141 CV a etanolo)
236/2800
(219 Nm a etanolo)
Chevrolet Blazer 2.4 Flexpower 2007-11
215/2800 Chevrolet S10 Mk2 2.4 Flexpower dal 2012
X24SFD[9] DOHC, 4 valvole per cilindro, cinghia dentata 10 150/5200
(146 CV a etanolo)
233/4000
(227 Nm a etanolo)
Chevrolet Vectra 2.4 16v 2008-11
Z24XE Iniezione elettronica multipoint 9,6 140/5200 220/2200 Opel Antara 2.4 16v 2006-10
Daewoo Windstorm/Holden Captiva/Vauxhall Antara 2006-10

Versioni a gasolio

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Sebbene abbiano conosciuto una carriera molto più breve e molto meno articolata rispetto alle versioni a benzina, i motori Family II a gasolio rivestono comunque un'importanza non di poco conto nel panorama della produzione motoristica della Opel e del gruppo GM. Essi hanno avuto infatti il merito di allargare verso il basso l'allora magro ventaglio di motorizzazioni diesel presenti nella gamma automobilistica della Casa di Rüsselsheim, fino a quel momento composto da cilindrate comprese fra i 2 e i 2,3 litri.

Le due versioni Family II a gasolio erano da 1.6 e da 1.7 litri. La 1.7 è l'evoluzione della 1.6, la quale a sua volta è nata sulla base del 1.6 a benzina. Quindi con quest'ultima, anche se più indirettamente, anche la versione maggiore è legata da un vincolo di parentela. Mentre il 1.6 diesel a suo tempo rappresentava l'unica motorizzazione Opel a gasolio di fascia media, il 1.7 diesel Family II condivise tale fascia con il più piccolo 1.5 4EC. Non solo, ma di lì a pochi anni, esattamente nel 1991, un nuovo 1.7 a gasolio (il 4EE1 di origine Isuzu) arricchì ulteriormente la gamma motoristica Opel. In pratica, per la maggior parte degli anni novanta, la Opel aveva la possibilità di offrire due diversi 1.7 a gasolio.

Versione diesel da 1.6 litri

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Il 1.6 Family II diesel è stato presentato a Ginevra nel 1982. Si trattava di un motore derivato direttamente dal 1.6 benzina a corsa corta, del quale riprendeva per intero le caratteristiche dimensionali (80x79.5 mm) e la struttura di monoblocco e testata. Identica anche la distribuzione monoalbero a due valvole per cilindro. Quelle di scarico erano bimetalliche. Inoltre, sempre per quanto riguarda la distribuzione, essa era dotata di punterie idrauliche. Si tratta del primo diesel europeo ad utilizzare tale tipo di punterie. Questo motore è stato proposto unicamente in forma aspirata ed in due varianti quasi identiche tra loro, denominate 16D e 16DA. Entrambe erano caratterizzate dal rapporto di compressione pari a 23:1, dall'alimentazione ad iniezione indiretta Bosch con pompa rotativa e con precamera di turbolenza Ricardo Comet V. La potenza massima raggiungeva 54 CV a 4600 giri/min e la coppia massima era di 93 N·m a 2400 giri/min.

Versione diesel da 1.7 litri

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Il 1.7 Family II è nato dalla rialesatura del 1.6 diesel appena illustrato. Di quest'ultima motorizzazione, il 1.7 voleva essere sia l'evoluzione che il sostituto. Tale versione ha esordito nel 1988: la misura dell'alesaggio è stata portata da 80 ad 82.5 mm, per una cilindrata totale di 1700 cc esatti. L'aumento della cilindrata è stato realizzato per poter migliorare le doti di erogazione della coppia motrice rispetto al precedente 1.6. In effetti, c'è stato un lieve miglioramento, ma il peso del motore deponeva a sfavore delle prestazioni. Per questo motivo, nel 1991, questo 1.7 venne affiancato dal 1.7 Isuzu accennato in precedenza, il quale vantava un peso più ridotto e quindi una migliore resa. Il 1.7 Family II è stato proposto in tre varianti, due aspirate ed una sovralimentata con turbocompressore a bassa pressione. Quest'ultima, siglata X17DTL, è stata l'ultima evoluzione del 1.7 Family II e rispettava già la normativa Euro 2.

Di seguito vengono riepilogate le caratteristiche relative alle varianti a gasolio dei motori Family II:

Motori diesel Family II
Variante Cilindrata (cm3) Alesaggio x corsa (mm) Alimentazione Rapporto di
compressione
Potenza
CV/rpm
Coppia
Nm/rpm
Applicazioni Anni di produzione
16D 1598 80x79,5 Diesel aspirato, iniezione indiretta, pompa Bosch VE 23 54/4600 94/2400 Opel Kadett D 1.6 Diesel 1982-84
Opel Kadett E 1.6 Diesel 1984-86
Opel Ascona C 1.6 Diesel 1982-86
16DA 93/2400 Opel Kadett E 1.6 Diesel 1986-88
Opel Ascona C 1.6 Diesel 1986-88
17D 1699 82,5x79,5 23 57/4600 103/2400 Opel Kadett E 1.7 Diesel 1988-91
Opel Astra F 1.7 D 1991-92
Opel Vectra A 1.7 D 1988-92
17DR 1699 82,5x79,5 23 60/4600 105/2400 Opel Astra F 1.7 D 1992-94
Opel Vectra A 1.7 D 1992-95
X17DTL Iniezione indiretta, pompa Bosch VE, turbocompressore Garrett 22 68/4500 132/2400 Opel Astra F 1.7 TD 1994-98
Opel Astra G 1.7 TD 1998-99
  1. ^ Deutsche Autos - Band 3, Werner Oswald, Motorbuch Verlag, pag.341
  2. ^ Quattroruote - Speciale 1000 Auto 1993-94, Editoriale Domus, pag.160
  3. ^ Quattroruote - Speciale 1000 Auto 1995, Editoriale Domus, pag.161
  4. ^ Quattroruote - Speciale 1000 Auto 1997, Editoriale Domus, pag.210
  5. ^ Quattroruote - Speciale 1000 Auto 1997, Editoriale Domus, pag.212
  6. ^ Il 2 litri Family II sviluppato in collaborazione con la Cosworth
  7. ^ Caratteristiche del motore LT2 in una Buick Skyhawk del 1987, su automobile-catalog.com. URL consultato il 4 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2012).
  8. ^ Caratteristiche del motore LT3 in una Pontiac Grand Am del 1987, su automobile-catalog.com. URL consultato il 4 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2012).
  9. ^ Dati tecnici della Chevrolet Vectra 2.4 16v
  • Deutsche Autos - Band 3, Werner Oswald, 2003, Motorbuch Verlag - ISBN 3-613-02116-1
  • Opel - Fahrzeug-Chronik Band 2 - 1952-1990

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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