Gaspare Bernardi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gaspare Bernardi
Gaspare Bernardi durante un reading
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenerePop
Jazz
Periodo di attività musicale1983 – in attività
StrumentoCorno
EtichettaStorie di Note, Amiata Records, AlfaMusic, Incipit/Egea
Album pubblicati4
Studio4
Sito ufficiale

Gaspare Bernardi (Pievepelago, 20 settembre 1957) è un cantautore, poeta, musicoterapeuta e esperto in medicina psicosomatica italiano.

«Cantautore, ma anche musicista colto ed artista multimediale che cerca di unire, nei suoi spettacoli, musica, poesia, recitazione e canto [...] un Antenato del Post-Moderno»

«La poesia di Bernardi va in cerca di musica»

Poeta, musicista, ideatore di progetti creativi. Dopo un’infanzia trascorsa piuttosto liberamente a continuo contatto con la natura dei suoi luoghi da cui riceve le prime forti impressioni e un certo incanto, che ancora oggi permeano la sua esperienza artistica, appena adolescente lascia il suo paese natale tra le montagne per seguire gli studi liceali.

Negli anni '70 si trasferisce a Lucca, dove intraprende per quattro anni lo studio del corno all'Istituto Superiore di Studi Musicali "Boccherini". Qui, in un clima di impegno e spensieratezza, fa le prime esperienze esordendo sedicenne al Teatro Verdi di Pisa in un trio cornistico e successivamente al Teatro Piaggio di Pontedera in orchestra. Fonda parallelamente un primo complessino pop e collabora con una piccola radio libera del suo paese ideando e conducendo programmi radiofonici.

Mentre si avvia a compiere la prima fase di studi, improvvisamente deve ritirarsi per motivi di salute, tornando così al paese d'origine e intraprendendo da quel momento un personale percorso umano ed artistico.

Tra fine anni '70 e inizio anni '80 rientra convalescente dal Belgio per il servizio militare in Alto-Adige, dopo un'intensa stagione agonistica nello Sci Cai Modena (team dove milita un adolescente Alberto Tomba) e aver lavorato, tra il resto, come manovale, bagnino e insegnante, tornerà al Conservatorio di Lucca per diplomarsi in corno nel 1984, a cui seguirà nel 1987 il diploma in "Didattica della musica" al Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna. È in questo anno tra l’altro che viene pubblicato un suo primissimo articolo su una nota rivista didattica “Musicascuola”.

Esordi cantautorali

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il diploma e diverse esperienze come orchestrale in ambito sinfonico e lirico in diverse città e teatri italiani, comincia a far conoscere la sua produzione cantautorale e poetica con l’amico pianista Paolo Gattolin.

Nella primavera del '91 Pino Longobardi (allora produttore di Gino Paoli) apprezzando le sue canzoni lo invia con soggiorno pagato alla ”Città della musica“ a Bellaria-Igea Marina, manifestazione diretta da Gianni Pettenati dove sarà invitato in più occasioni. Da qui viene spesso invitato come ospite in vari teatri come il Titano di San Marino, Novelli di Rimini, Alighieri a Ravenna o noti club e rassegne di piazza dividendo in molte occasioni il palco con artisti come Laura Pausini, Gianluca Grignani, Riky Gianco, Pupo e Rita Forte. Sarà anche ad Arezzo per un concorso canoro dove dividerà camerino e serata con Fiorello, entrambi speciali ospiti della manifestazione. Raccoglie intanto targhe e svariati riconoscimenti che lo porteranno alle selezioni per le semifinali del Festival di Castrocaro '94 ed è nello stesso anno che si concluderà idealmente, in una affollata Piazza Maggiore ad Este come supporter d’apertura ad un concerto di Grazia di Michele, questa prima fase ricca di esperienze, ma anche un po' distante dalla dimensione cercata.

Prime pubblicazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni ’90 avvia un progetto tra musica e poesia con sfumature antropologiche facendo provini con lo staff delle sale di registrazione dell’Esagono di Rubiera, tra cui l’amico Arcangelo Cavazzuti (Kaba). Registra diversi brani, sempre in coppia con l’amico pianista, cui prendono parte giovani jazzisti di area emiliana e anche l’attore Patrizio Caracchi (già esordiente nelle prime commedie in bianco e nero della RAI e poi in compagnia con Dario Fo) con il quale stringe una profonda amicizia. Prima della sua prematura scomparsa in Norvegia (sua seconda patria), Caracchi fa in tempo a incidere un provino con la sua voce che diventerà parte integrante del primo album di Bernardi: L’arco terrestre.

Il maestro Silvano Piovesan (figlio del più noto Alessandro Piovesan, già direttore della biennale di Venezia ed amico intimo di Stravinskij) allora dirigente dell'A.T.E.R. (Associazione Teatri Emilia Romagna, oggi ATER fondazione[1]) si appassiona ai suoi lavori e alle sue idee di spettacolo inserendolo nel 1994 tra le proposte e scambi internazionali, gli fa stendere la sceneggiatura del progetto spettacolo e lo fa incontrare con un dirigente della Fonit Cetra per la realizzazione discografica del lavoro. Una serie di circostanze sfavorevoli però,tra cui la chiusura della fonit stessa e la cessazione del mandato di Piovesan,vedono la sospensione del progetto[2].

Vi è nello stesso anno anche un convinto intervento di Franco Battiato, che presenta il suo lavoro alla EMI, ma anche questa occasione sfuma e l’annunciata uscita dell’album dovrà attendere il nuovo millennio.

Parallelamente prosegue il suo personale percorso di studi iscrivendosi a Psicologia presso l’Università di Urbino, che poi lascerà perché non compatibile con il lavoro, per diplomarsi poi in Musicoterapia a Bologna nel '97 svolgendo numerose esperienze presso comunità di anziani, comunità di recupero dalle tossicodipendenze e scuole. Conosce e lavora anche successivamente con il grande psichiatra e musicoterapeuta argentino Rolando Omar Benenzon. Svolge in seguito numerosi incontri e seminari come docente su suono, natura e sviluppo umano in diverse città per associazioni ed istituzioni scolastiche spesso in coppia con psicologi professionisti e l’amico e collega Andrea Facca. Inizia a realizzare in sale, piazze e circoli suoi personali concerti e ideazioni tra musica, poesia e recitazione come “Longitudini di suoni, Latitudini di parole”.

Gaspare Bernardi durante una esibizione a Bellaria-Igea Marina nel 1992
Gaspare Bernardi durante una esibizione a Bellaria-Igea Marina nel 1992

L'Arco Terrestre

[modifica | modifica wikitesto]

«Un artista umanistico in bilico tra la semplicità del pop e le ascendenze colte, di più un artista che usa la materia musicale per dar forma alla sua ispirazione, una sorta di pensatore rinascimentale che si serve dell’arte per comunicare una personalissima etica ed estetica.»

Nel 2000 debutta discograficamente con il concept album "L'Arco Terrestre"[3][4], contenente una nota introduttiva del regista Alejandro Jodorowsky[5] per Amiata Records e copertina a cura di Carlo Savona[6], figlio di Virgilio Savona del Quartetto Cetra. Tra i numerosi ospiti e collaboratori ci sono gli amici Marco Tamburini e Vincenzo Zitello[7].

Sulla linea tra gli emisferi

[modifica | modifica wikitesto]

Nello stesso anno pubblica la sua prima raccolta di testi poetici “Sulla linea tra gli emisferi”[8] (finalista al Premio Firenze-Europa (2001) e Premio Speciale della Giuria "Maestrale" 2002, dove era presidente della giuria Nico Orengo). Mentre si alterna tra numerose presentazioni del volume, effettua anche una performance sul palco del teatro del mare Rai Radio 2 Hall in una delle giornate del 52º festival di San Remo.[9].

Il 7 giugno dello stesso anno il suo nome compare all’interno di una domanda cruciale del quiz della popolarissima trasmissione “Passaparola” su Canale 5 condotta da Gerry Scotti come autore dell’album L’arco terrestre[10].

Canzoni Prime da Estati Lontane

[modifica | modifica wikitesto]

«Poesia autentica nel ricco mondo di umori, pensieri e ricordi di questo eclettico artista modenese […] una sequenza di 12 canzoni arrangiate con pregevole finezza elettroacustica […] dopo un vagabondare tra racconti e immagini sempre vere e la voluta semplicità è insostituibile forza espressiva, “nella brezza che porta il profumo degli anni".»

Dopo alcune performance poetico musicali (tra cui quelle con Max Gazzè, Giovanni Lindo Ferretti e Mauro Macario) culminate con la partecipazione al “Festival di Poesia di Genova-Capitale Europea della Cultura” a Palazzo Ducale ed altri reading come “Assentazione”, spesso assieme all’amico saxofonista Ivan Valentini, esce per Storie di Note il cd/album "Canzoni Prime da Estati Lontane" dove ospita oltre a Paolo Fresu, il grande chitarrista classico Flavio Cucchi, Simone Zanchini alla fisarmonica e il trombettista newyorkese Tom Kirkpatrick[9].

Dopo alcuni concerti con Estati Lontane e l'invito come poeta alla II° ediz. del Poesia Festival (MO), nel tentativo di dar vita ad una formazione più stabile vicina alle sue esigenze e nel suo territorio, fonda con il chitarrista Lele Leucci il “Gaiber Project" dove mescola professionisti a musicisti locali che vedrà alcune uscite tra appennino, Torino, Faenza e Portogruaro.

Interludia e Cor’n Connexion

[modifica | modifica wikitesto]

«Trovo le creazioni musicali e letterarie di Gaspare Bernardi davvero interessanti, suggestive e poetiche, come anche l’insieme della sua ricerca ispirata e personale.»

«Tutto scorre dolcemente ma mai in modo banale e gli squarci poetici ci sono senza bisogno di essere esplicitati a parole […] Bel lavoro davvero, per palati fini.»

Per diversi motivi, con suo rammarico, l’esperienza del gruppo legata anche alla ideazione di un centro formativo termina proprio con l’uscita del secondo volume “Interludia” del 2010[11] e del terzo album e primo strumentale, “Cor’n Connexion”. Quest’ultimo, realizzato interamente al suo paese con il Corno ed insieme all’amico e collaboratore dj Peppe Galassini (Pegal) è un album tra elettronica prog e jazz in cui sono ospitati gli amici Giamba Giorgi basso, il trombettista Giorgio Li Calzi e Sarita voce dell’unica song dell’album dedicata al padre (amichevolmente adattato da Cristina Zavalloni per la versione inglese del testo).

A fine decennio si diploma nel corso quadriennale di “Medicina Psicosomatica e Tecniche Complementari” ANEB - Associazione Nazionale Ecobiopsicologia (Ospedale San Carlo Borromeo di Milano). Nonostante le difficoltà insorte, prosegue il percorso di presentazione del volume e dell’album in numerose città e festival letterari come “Parole Nel Tempo” (Pv), Casa di Booklet (M.e.i 2010) dove è presentato da John Vignola poi “Più libri più liberi” Roma Eur (2010) e il servizio su Rai News (2011) che presenta al pubblico anche le immagini delle sue montagne presenti nel dvd allegato al volume.

Rassegna Le Vie del suono

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 realizza una mostra a Modena tra foto e materiali vari sui 15 anni della rassegna da lui ideata e diretta nel 1998 sull’alto appennino modenese “Le Vie del Suono”, manifestazione che fonde esibizioni jazz e pop, nuove tendenze e letteratura. È protagonista in questo contesto nello stesso anno di un reading con lo scrittore Eraldo Affinati a Palazzo Ducale Di Pavullo nel Frignano (MO).

Stranger at Home

[modifica | modifica wikitesto]

«Per fortuna esistono ancora certi mondi paralleli nei quali l’artista rimane persona e la musica arte per l’arte. E’ il caso di Gaspare Bernardi il cui album […] è ulteriore fascinazione di mente e sensi, con approccio jazz-contemporaneo, echi di Miles Davis, melodie colte e l’antico suono del Corno.»

Dopo qualche apparizione, sempre in reading a Bologna, Pistoia e F.I.M. a Genova, nello stesso periodo, nonostante il riacutizzarsi dei problemi di salute, compone, inizialmente in solitudine, “Stranger at Home” il quarto album, sempre strumentale. Anche qui il corno è protagonista assieme a sfondi di piano, tastiere e ritmica da lui realizzati e registrati in tre anni sull’Appennino con l’amico G. Pablo Gianaroli, a cui poi aggiunge le chitarre di Lele Leucci e del giovane Ugo Moroni. Sono ospiti Markus Stockhausen alla tromba e Achille Succi al clarinetto basso. Come nel precedente lavoro, è presente una song in inglese cantata dall’autore che dà il titolo all’album stesso. Il lavoro uscito alle soglie del 2018 per Incipit/Egea, oltre alle numerose recensioni su stampa[12][13] e web viene presentato in un servizio del Tg1[14] e viene inoltre invitato per una esibizione live a Rai Radio 3. Per questa occasione, non senza difficoltà, viene creato il "Nu Gaiber Project" che vede vecchie conoscenze affiancate a giovani musicisti, il nuovo gruppo con il quale attualmente prosegue la sua ricerca poetico-musicale.

Video musicali

[modifica | modifica wikitesto]
  • Gaspare Bernardi - L’Arco Terrestre (Autoprodotto 2002)[15]
  • Gaspare Bernardi - Il Corno Magico (Autoprodotto 2002)[16]
  • Gaspare Bernardi - Estati Lontane (Corno Magico 2005)[17]
  • Gaspare Bernardi - Quoquo Modo (Autoprodotto 2014)[18]
  • Gaspare Bernardi - Stranger at Home (Corno Magico 2018)[19][20]

Cortometraggi

[modifica | modifica wikitesto]
  • In Morte di Mio Padre (Corno magico 2003)[21]
  • Scene da Interludia - Quasi un manifesto poetico (Corno Magico 2016)[22]
  • Immagini da una ricerca (Campanotto-Multimedia 2010)[23]
  1. ^ WebAir.it, Home - ATER, su ater.emr.it. URL consultato l'8 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2021).
  2. ^ Biografia Gaspare Bernardi, su Rockit.it. URL consultato l'8 maggio 2021.
  3. ^ A. Pasini, recensione a "L'Arco Terrestre", in Il Mucchio Selvaggio, dicembre 2002.
    «Personaggio complesso per questo destinato a cozzare con i rigidi dettami della miope industria discografica […] ed è un peccato perché trattasi di un lavoro ricco, ricchissimo di spessore, […] allinea qui composizioni che, per amor di semplicità, potremmo a tratti accostare a certo Battiato per gli occasionali riferimenti colti, così come all’ultimo De André per la ricchezza strumentale»
  4. ^ A. Orlando, recensione L’Arco Terrestre, in Musica e Dischi, dicembre 2001.
    «Orchestrazioni suggestive, parole pesanti e pensanti. Questo è L’arco Terrestre, opera complessa e Multiforme, a tratti misteriosa ideata e realizzata da Gaspare Bernardi personaggio schivo, non cantautore in senso stretto ma prima ancora... poeta, più che canzoni sono tappe di questo viaggio che oscilla tra pensieri alti e considerazioni quotidiane, tra suoni ricercati e raffinati e frammenti più ritmici. Un cd certo laterale rispetto al grosso della produzione contemporanea, ma dotato di un fascino tutto speciale.»
  5. ^ Alejandro Jodorowsky, estratto dalla nota introduttiva di a “L'Arco Terrestre”.
    «... ho preso il tuo disco e l'ho messo sotto il cuscino e ho riposato profondamente quarantotto ore. Quarantotto ore preziose e ho sognato ascoltando la tua musica. È divina e mi ha ridato la vita onirica. Augurerei che tutti possano sognare in questo modo... con la tua musica»
  6. ^ Wayback Machine (PDF), su web.archive.org, 15 marzo 2016. URL consultato l'11 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2016).
  7. ^ In uscita il nuovo disco del cantautore di Pieve Gaspare Bernardi Sperimentatore di note Sempre alla ricerca di suoni particolari - Gazzetta di Modena, su Archivio - Gazzetta di Modena. URL consultato l'11 aprile 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2021).
  8. ^ Silvano Agosti, estratto dalla nota introduttiva di a “Sulla Linea tra gli emisferi”.
    «Basterebbe un po' più di attenzione da parte degli altri, anche solo di “alcuni altri”, per fare di Gaspare Bernardi un grande affabulatore.»
  9. ^ a b Gaspare Bernardi - Gaiber Project (musica, poesia, canzoni) | Free Zone | Magazzini Sonori - Musica in Emilia Romagna, su magazzini-sonori.it. URL consultato l'11 aprile 2021.
  10. ^ RaiNews24 - Gaspare Bernardi2. URL consultato l'8 maggio 2021.
  11. ^ estratto da recensione al volume “Interludia”, in News Spettacolo Magazine, 19 Novembre 2010.
    «Non un libro di poesie ma un libro dalla coloritura poetica, raccoglie in 91 pagine una serie di scritti in forma di frammenti, considerazioni, minime, paradossi alcuni molto brevi, altri più articolati ("L'essere umano oggi è più sociale che socievole"; "Ricchezza non è la misura di quanto si ha ma di quanto si dà"), raccolti via via dagli anni '90 in poi, sui temi della nostra esistenza. Un omaggio alla bellezza, alla totalità e complessità dell'esistente che rifugge ogni semplificazione banalizzante.»
  12. ^ V. Baroni, estratto dalla recensione su “Stranger at Home", in Blow Up, marzo 2018.
    «Il musicista fonde elettronica (sue anche le atmosferiche tastiere) e modalità non distanti da un acid jazz dai lontani echi prog. classici e ambient. […] Un'ode ai dilatati silenzi dei paesaggi montani, unita allo struggimento di chi si sente comunque “straniero a casa sua” ()»
  13. ^ estratto della recensione su “Stranger at Home”, in Amadeus, aprile 2018.
    «Questo è un disco prezioso per le sonorità e le suggestioni che ci regala (si prenda come esempio i brani Driving on my Mountains e Prelude). Un elogio alla lentezza dell’ascolto, magari isolandosi dal rumore quotidiano sia esteriore che interiore»
  14. ^ TG1 as we like it Aprile 2018-Gaspare Bernardi Poeta musicista dell'alto Appennino tosco-emiliano. URL consultato l'8 maggio 2021.
  15. ^ L'ARCO TERRESTRE. URL consultato l'11 aprile 2021.
  16. ^ Il CORNO MAGICO. URL consultato l'11 aprile 2021.
  17. ^ ESTATI LONTANE. URL consultato l'11 aprile 2021.
  18. ^ Quoquo modo. URL consultato l'11 aprile 2021.
  19. ^ Video: Gaspare Bernardi - Stranger at Home, su Rockit.it. URL consultato l'11 aprile 2021.
  20. ^ ExitWell, Gaspare Bernardi, "Stranger at home" è un'escursione virtuale per l'Earth Day 2020, su ExitWell, 22 aprile 2020. URL consultato l'11 aprile 2021.
  21. ^ in morte di mio padre - cortometraggio - Gaspare Bernardi. URL consultato l'8 maggio 2021.
  22. ^ Scene da Interludia quasi un manifesto poetico voci,suoni,silenzi d'Appennino. URL consultato l'8 maggio 2021.
  23. ^ Immagini da una ricerca - trailer - Gaspare Bernardi (Interludia 2011). URL consultato l'8 maggio 2021.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]