Il processo che ha fatto seguito al Caso Genoa si è risolto il 9 agosto 2005, con il declassamento del Genoa in C1 e una penalizzazione di 3 punti da scontare in questa stagione 2005-2006[2][3]: la penalizzazione è stata di fatto inasprita, con i tre punti presi sul campo (1-3), ma tolti dal Giudice Sportivo (3-0), in quanto nella seconda giornata a Ravenna Antonio Ghomsi (rientrato, in estate, dal prestito alla Salernitana) è stato schierato in campo, segnando anche la terza rete, nonostante una squalifica precedentemente ricevuta.[4][5][6] Sul mercato, da registrare la partenza di Diego Milito: sono invece rimasti in rossoblù Alessio Scarpi, Marco Rossi, Nicola Caccia, Gianluca Lamacchi e il capitano Giovanni Tedesco.[6] Il nuovo direttore sportivo è Angelo Fabiani.[6] La squadra, allenata da Giovanni Vavassori, al quale è subentrato, per alcune partite, Attilio Perotti che si è dimesso dopo una dura contestazione della tifoseria[7][8]) ha raggiunto il secondo posto in campionato, a sette punti dallo Spezia capolista, con l'immediato ritorno in Serie B grazie alla vittoria nei Play-off, dove ha superato in semifinale la Salernitana, ed in finale il Monza.
^Partita spostata al 7 settembre per disposizione federale.
^Partita assegnata (3-0) dal Giudice Sportivo, perché il Genoa ha schierato Ghomsi squalificato, sul campo terminata (1-3).
^Genoa qualificato per la finale grazie al miglior piazzamento ottenuto nella stagione regolare.
^Incontro annullato per delibera del Giudice Sportivo; assegnato lo (0-3) per il Catanzaro, sul campo sospeso al minuto 21, per intemperanze del pubblico sul punteggio (0-0).