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George Sanders

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
George Sanders nel film Nelle tenebre della metropoli (1945)
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore non protagonista 1951

George Henry Sanders (San Pietroburgo, 3 luglio 1906Castelldefels, 25 aprile 1972) è stato un attore britannico.

George Sanders nel trailer del film Il ritratto di Dorian Gray (1945)

Nativo di San Pietroburgo, allo scoppio della Rivoluzione d'Ottobre nel 1917, egli fece ritorno con i genitori in Gran Bretagna[1], a Brighton, dove studiò con suo fratello, il futuro attore Tom Conway, presso l'istituto privato maschile Brighton College.

Ottenuto successivamente il diploma alla Bedales & Manchester Technical School, entrò nel commercio del tabacco e viaggiò a lungo in Argentina e in Cile[1]. Rientrato in Inghilterra, si occupò di pubblicità come agente e conobbe l'allora aspirante attrice Greer Garson, la quale lo incoraggiò a intraprendere la carriera di attore. Dopo aver debuttato sugli schermi nel 1929, Sanders lavorò per alcuni anni nel cinema britannico prima di trasferirsi negli Stati Uniti, dove esordì nel 1936 con un ruolo di supporto, quello di un nobile vizioso, ne I Lloyds di Londra (1936) di Henry King. Successivamente interpretò il ruolo di Simon Templar (il "Santo") e del detective Gay Lawrence (The Falcon) in due diverse serie di film a basso budget prodotti tra la fine degli anni trenta e l'inizio degli anni quaranta.

Ceduto il ruolo di The Falcon al fratello Tom Conway[1], Sanders si affermò come uno dei migliori attori cinematografici dell'epoca, interprete dall'innata eleganza e dai modi spesso ingannevolmente soavi[1], e dotato di una gradevole voce baritonale dal marcato accento britannico. Tra le molte celebri pellicole da lui interpretate, sono da ricordare La spia dei lancieri (1937), Il primo ribelle (1939), i thriller Il prigioniero di Amsterdam (1940) e Rebecca - La prima moglie (1940), entrambi diretti da Alfred Hitchcock, Il ritratto di Dorian Gray (1945), in cui interpretò la figura del diabolico e libertino Lord Henry Wotton, i noir Io ho ucciso (1945) e Lo sparviero di Londra (1947), il romantico Il fantasma e la signora Muir (1947), nei panni dello spregiudicato scrittore Miles Farley, e il dramma in costume Ambra (1947), in cui vestì i panni del re Carlo II d'Inghilterra, ruolo che avrebbe ripreso una decina di anni più tardi nell'avventura in costume Il ladro del re (1956).

La carriera di Sanders raggiunse l'apice con la conquista del premio Oscar al miglior attore non protagonista nel 1951 per l'interpretazione del velenoso critico teatrale Addison DeWitt, amante della svampita attrice Claudia Caswell (Marilyn Monroe) in Eva contro Eva (1950)[1]. Continuò ad apparire regolarmente sul grande schermo schermo, prevalentemente in pellicole d'avventura come Ivanhoe (1952), Riccardo Cuor di Leone (1954) e Il covo dei contrabbandieri (1956), e nel poliziesco Ti ho visto uccidere (1954), in cui interpretò il personaggio di Albert Richter. Nella sua unica esperienza italiana, interpretò in Viaggio in Italia (1953), diretto da Roberto Rossellini, il personaggio di Alex Joyce, nella finzione marito di Ingrid Bergman, una donna in crisi sentimentale.

Si avvicinò poi al piccolo schermo, curando la presentazione di uno show personale, The George Sanders Mystery Show, andato in onda nel 1957, e partecipando successivamente a diverse popolari serie televisive, tra le quali Organizzazione U.N.C.L.E. (1965), Batman (1966), nei panni di Mister Freeze, e Missione impossibile (1971).

Nell'ultima parte della sua carriera, l'interpretazione più memorabile fu quella di doppiatore nel film della Disney Il libro della giungla (1967), prestando la voce alla tigre Shere Khan[1]. Al 1970 risale la partecipazione al film Lettera al Kremlino, pellicola di spionaggio diretta da John Huston, nella quale interpretò il ruolo di "The Warlock", un raffinato omosessuale che, indossando vistosi abiti femminili, fa la sua prima apparizione nel film mentre suona il pianoforte in un bar gay di San Francisco.

Morì suicida, in un albergo della località catalana di Castelldefels, nei pressi di Barcellona, dopo aver ingerito una dose letale di barbiturici. Lasciò un biglietto in cui dava il suo addio alla «soave fogna» della vita.[senza fonte]

Pubblicata nel 1960, la sua autobiografia Memoirs of a Professional Cad ("Memorie di un mascalzone professionista") fu accolta favorevolmente dalla critica per l'arguzia della narrazione.[senza fonte]

Fu Sanders stesso[senza fonte] a suggerire il titolo A Dreadful Man ("Un uomo terribile") per la sua biografia, scritta successivamente da Brian Aherne e pubblicata nel 1979.

Il 27 ottobre 1940 Sanders sposò Susan Larson, ma il matrimonio si concluse nel 1949 con il divorzio. Nello stesso anno si risposò con l'attrice ungherese Zsa Zsa Gabor, dalla quale divorziò nel 1954[2]. Il 10 febbraio 1959 Sanders sposò l'attrice Benita Hume, vedova dell'attore Ronald Colman. La Hume morì nel 1967 e Sanders si risposò per l'ultima volta, il 4 dicembre 1970, con Magda Gabor, la sorella maggiore della sua seconda moglie, ma l'unione durò solo sei settimane e, dopo quest'ultima esperienza matrimoniale, l'attore iniziò a bere.[senza fonte]

Negli ultimi anni di vita accusò sintomi di confusione mentale e soffrì di attacchi di collera, disturbi aggravati da problemi fisici di salute. Il precario equilibrio emotivo è percepibile negli ultimi suoi film, dove lo si può veder barcollante. Secondo l'attore Brian Aherne, suo biografo e amico, Sanders fu colpito anche da una lieve ischemia cerebrale, le cui conseguenze influirono sull'interpretazione del suo ultimo film, Psychomania (1973), un horror a basso costo di produzione, nel quale la voce dell'attore risulta palesemente alterata.[senza fonte]

L'ultima compagna di Sanders, una donna messicana di diversi anni più giovane di lui, lo convinse a vendere la sua villa a Maiorca, decisione che egli più tardi rimpianse amaramente. Da allora andò alla deriva: non riuscendo a sopportare l'idea di perdere la propria salute e di dover dipendere da altri, sprofondò nella depressione. Fu in quel periodo che portò fuori il suo pianoforte e lo sfasciò con un'accetta non essendo più in grado di suonarlo.[senza fonte]

George Sanders con Ingrid Bergman in Follia (1941)
George Sanders in Eva contro Eva (1950)

Riconoscimenti

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Doppiatori italiani

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  • Emilio Cigoli in I Lloyds di Londra, Il mercante di schiavi, La spia dei lancieri, Follia (ridoppiaggio), Inferno nel deserto, Il cigno nero, Nelle tenebre della metropoli, Il ritratto di Dorian Gray, Venere peccatrice, Il disonesto, Il fantasma e la signora Muir, Ambra, Il ventaglio, Eva contro Eva, La conquistatrice, Ivanhoe, Riccardo Cuor di Leone, Viaggio in Italia, Come prima... meglio di prima, Quando la città dorme, Quel certo non so che, Il diabolico avventuriero, Quel tipo di donna, Salomone e la regina di Saba, Quasi una truffa, La crociera del terrore, Le 10 lune di miele di Barbablù, Il villaggio dei dannati, I figli del capitano Grant, Uno sparo nel buio, Le avventure e gli amori di Moll Flanders, Quiller Memorandum, Appuntamento col disonore
  • Stefano Sibaldi in Rebecca - La prima moglie, Annibale e la vestale, Il covo dei contrabbandieri, Champagne per due dopo il funerale
  • Mario Pisu in Il prigioniero di Amsterdam, Duello di spie, Il ladro del re
  • Sandro Ruffini in Duello mortale, Temporale d'estate, Sansone e Dalila
  • Rolf Tasna in Ti ho visto uccidere, Dalla Terra alla Luna
  • Guido Notari in Il primo ribelle
  • Nerio Bernardi in Il figlio della furia
  • Bruno Persa in Questa terra è mia
  • Giorgio Capecchi in Tutta la verità
  • Michele Malaspina in Galaxy Horror
  • Mario Feliciani in Lettera al Kremlino
  • Cesare Barbetti in Confessioni di una spia nazista (doppiaggio tardivo)
  • Diego Reggente in Il cigno nero (ridoppiaggio)
  • Antonio Colonnello in Io ho ucciso (ridoppiaggio)
  • Vittorio Di Prima in Ambra (ridoppiaggio)
  • Silvano Tranquilli in Batman (doppiaggio tardivo)

Da doppiatore è stato sostituito da:

  1. ^ a b c d e f Il chi è del cinema, De Agostini, 1984, Vol. II, pag. 468
  2. ^ Nel 1956 Sanders e la Gabor recitarono insieme nel film Il diabolico avventuriero di Charles Martin.

in inglese:

  • Brian Aherne, A Dreadful Man, Ed. Simon & Schuster, 1979, ISBN 0-671-24797-2
  • George Sanders, Memoirs of a Professional Cad, Ed. G.P. Putnam's Sons, 1960, ISBN 0-8108-2579-1
  • Richard Vanderbeets, George Sanders: An Exhausted Life, Ed. Madison Books, 1990, ISBN 0-8191-7806-3

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Oscar al miglior attore non protagonista Successore
Dean Jagger
per Cielo di fuoco
1951
per Eva contro Eva
Karl Malden
per Un tram che si chiama Desiderio
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