Giacomo da Ulma
Beato Giacomo da Ulma | |
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Il beato Giacomo in un'antica incisione | |
Converso domenicano | |
Nascita | Ulma, 1407 |
Morte | Bologna, 11 ottobre 1491 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1825 |
Santuario principale | Basilica di San Domenico |
Ricorrenza | 11 ottobre |
Attributi | vetrata artistica |
Patrono di | vetrai |
Jacob Griesinger, più noto come fra Giacomo da Ulma[1] (Ulma, 1407 – Bologna, 11 ottobre 1491), fu un converso domenicano di origine tedesca, vissuto nel convento di Bologna. Era specializzato nella realizzazione di vetrate artistiche. La Chiesa cattolica lo venera come beato.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giacomo nacque a Ulma, secondogenito di una famiglia agiata: il padre Teodorico, persona devota, gli consentì una buona formazione: oltre al latino il giovane imparò l'arte, molto diffusa nella Germania del XV secolo, della composizione di vetrate istoriate.
A 25 anni Giacomo si recò in pellegrinaggio a Roma, trascorrendo la quaresima del 1432. Mancandogli poi il denaro per il viaggio di ritorno in Germania, andò a Napoli e si arruolò mercenario nelle truppe di Alfonso, duca di Calabria. Dopo quattro anni abbandonò l'esercito e andò a Capua al servizio di un ricco signore, dove stette altri cinque anni: finalmente nel 1441 si mise in viaggio per tornare a casa. Arrivato a Bologna, si ritrovò ancora una volta privo di mezzi di sostentamento e si arruolò nella milizia del duca di Milano. Ma, recatosi a visitare la tomba di san Domenico nella basilica bolognese, restò affascinato dalla vita e dal fervore dei domenicani, decidendo così di entrare nell'Ordine dei Frati Predicatori.
Ricevette l'abito come converso e si dedicò ai lavori manuali, con umiltà e pazienza. Ebbe poi modo di mettere al servizio della comunità la sua abilità nella realizzazione di vetrate colorate per le chiese che in quel periodo venivano rinnovate a Bologna.
Dopo una vita integerrima e austera, morì l'11 ottobre del 1491 nel convento bolognese dei domenicani dove fu sepolto.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Le spoglie si conservano dal 1965 in un'urna nel transetto sinistro della basilica di San Domenico a Bologna. La fama della sua santità si diffuse rapidamente e si accrebbe fino al riconoscimento ufficiale da parte del papa Leone XII che nel 1825 lo proclamò beato. Viene commemorato il giorno 11 ottobre.
Dal Martirologio Romano: "A Bologna, beato Giacomo da Ulm Griesinger, religioso dell'Ordine dei Predicatori, che, sebbene analfabeta, fu un valente decoratore di vetrate e offrì a tutti per cinquant'anni un esempio di dedizione al lavoro e alla preghiera".
Le opere
[modifica | modifica wikitesto]Fu attivo probabilmente solo in età avanzata, poiché le vetrate che la tradizione gli attribuisce sono le seguenti:
- Bologna, basilica di San Petronio, cappella dei Notai (1463-1465) su disegni di Michele di Matteo
- Bologna, convento di San Domenico, vetrate della biblioteca (1465-1472; perdute)
- Bologna, basilica di San Domenico, vetrate della chiesa (1474-1476; perdute)
Ebbe numerosi discepoli (Ippolito da Cremona, Ambrogino da Soncino, Giacomo Cabrini) che diffusero nel Cinquecento l'arte delle vetrate nelle chiese di Bologna e dell'Italia settentrionale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ talvolta ricordato come Giacomo di Allemagna e Giacomo Todesco
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fra' Ambrogino da Soncino, Vita del Beato fra' Giacomo d'Alemagna, Converso dell'Ordine de' Predicatori, Bologna 1613.
- Venturino Alce, Il beato Giacomo da Ulma maestro di vetrate a Bologna tra il 1453 e il 1476, in "Memorie domenicane", 77, 1961, p. 149.
- Domenico Marcalini, Un artista dei vetri istoriati: il beato Giacomo da Ulma, fratello cooperatore domenicano, Bologna 1965.
- Alfonso D'Amato, Beato Giacomo da Ulma. Un maestro nell'arte delle vetrate istoriate, Bologna 1991.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giacomo da Ulma
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giacomo da Ulma, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Scheda della vetrata della Cappella dei Notai in San Petronio, su icvbc.cnr.it. URL consultato il 6 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
- Una rara iconografia, su collections.vam.ac.uk.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 35514068 · ISNI (EN) 0000 0000 6681 8797 · BAV 495/159295 · CERL cnp00503017 · ULAN (EN) 500109369 · GND (DE) 128648864 · BNE (ES) XX1777540 (data) |
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