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Giancarlo De Sisti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giancarlo De Sisti
De Sisti alla Fiorentina tra gli anni 60 e 70
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza169 cm
Peso68 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1º luglio 1979 - giocatore
25 gennaio 1992 - allenatore
Carriera
Giovanili
1959-1960Roma
Squadre di club1
1960-1965Roma87 (13)
1965-1974Fiorentina256 (28)
1974-1979Roma135 (9)
Nazionale
1963-1964Italia (bandiera) Italia U-213 (1)
1963-1966Italia (bandiera) Italia B3 (0)
1967-1972Italia (bandiera) Italia29 (4)
Carriera da allenatore
1981-1984Fiorentina
1986-1987Udinese
1988-1990Italia (bandiera) Italia U-18
1991Italia (bandiera) Italia militare
1991-1992Ascoli
Palmarès
 Mondiali di calcio
ArgentoMessico 1970
 Europei di calcio
OroItalia 1968
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giancarlo De Sisti (Roma, 13 marzo 1943) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, campione europeo nel 1968 e vicecampione mondiale nel 1970 con la nazionale italiana.

Soprannominato Picchio (trottola in romanesco[1]), vinse a livello di club uno scudetto, due edizioni della Coppa Italia, una Coppa Mitropa e una Coppa delle Fiere in quasi vent'anni di carriera professionistica. Inoltre con la squadra gigliata, perse tre finali di coppe internazionali: la Coppa delle Alpi, Coppa Mitropa e la Coppa Anglo-Italiana.

Caratteristiche tecniche

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De Sisti nel 1969, durante una pausa d'allenamento.

Centrocampista dotato di grande tecnica, caratterizzava il suo gioco per la semplicità[2], preferendo passaggi corti e precisi[3]. Carlo Felice Chiesa lo definì "regista di centrocampo tutto concretezza e pochi svolazzi"[4]. Raramente perdeva la calma e la lucidità[2]: questo, insieme ad un'ottima visione di gioco e ad un intuito innato[5], gli permetteva all'occorrenza anche di effettuare lanci lunghi e smarcanti[2]. Era così in grado di scegliere sempre la soluzione più utile per la squadra e di commettere pochissimi errori: in molti all'epoca, esagerando per esaltarne le doti, affermarono addirittura che sbagliasse solo un passaggio a campionato[5].

De Sisti, capitano della Fiorentina, saluta lo juventino Sandro Salvadore prima di una sfida nei primi anni 70

Nato a Roma, entrò a far parte della formazione giovanile della Roma nel 1959[6], nella quale vinse il Campionato Ragazzi nel 1959-1960 e nel 1960-1961[6]. Nella sua seconda stagione tra i giovani esordì in Serie A, in Udinese-Roma 2-1 del 12 febbraio 1961[7], all'età di 17 anni: al termine della stagione (che vide la Roma vincitrice della Coppa delle Fiere 1960-1961)[8] entrò stabilmente in prima squadra per l'annata successiva. Nel 1961-1962 fece infatti registrare undici presenze[7], segnando inoltre la sua prima rete nella massima serie, in Roma-Fiorentina 1-0 dell'11 marzo 1962[9].

L'anno dopo aumentarono sia le presenze (18, dopo il ritiro di Schiaffino nel 1962)[7], che le reti in campionato, che salirono a due[7]. Nel 1963-1964 divenne titolare fisso, marcando 28 presenze in campionato e segnando sette reti[7], contribuendo inoltre alla vittoria della Coppa Italia. Nella stagione seguente marcò ulteriori 28 presenze e tre reti: a fine stagione, a causa delle grosse difficoltà economiche della società[5], venne ceduto alla Fiorentina per 250 milioni di lire[2]: nella sua prima stagione in maglia viola vinse subito la sua seconda Coppa Italia. Giocò anche tutte le gare di campionato, mettendo a segno sei reti[10] e vincendo inoltre la Coppa Mitropa[11].

De Sisti alla Roma sul finire degli anni 70

Nelle nove stagioni alla Fiorentina fu sempre titolare[10] ed ebbe un ruolo fondamentale nel centrocampo viola che nel 1968-1969 conquistò lo scudetto, superando il Cagliari (campione l'anno successivo) e il Milan detentore del titolo: in quella stagione De Sisti marcò due reti in 30 presenze[10]. Dopo aver giocato oltre 250 gare con la squadra toscana tornò alla Roma, fortemente voluto dall'allenatore Nils Liedholm[5] che lo considerava come il giocatore ideale per il suo schema tattico[5]. Nella prima stagione diede il suo contributo al terzo posto finale dei romani (segnando anche il gol vittoria nel derby contro la Lazio)[7]: nei giallorossi rimase per altre cinque stagioni sempre come titolare[7], fino al ritiro dal calcio giocato avvenuto nel 1979[7]. Al termine della carriera contò complessivamente 478 partite e cinquanta reti realizzate in Serie A[7].

Dopo tre gare con la Nazionale Giovanile e altre tre con la Nazionale B[12], fu convocato dal CT Edmondo Fabbri per le Olimpiadi di Tokyo 1964, ma non vi prese parte in quanto l'Italia si ritirò all'ultimo momento[13]. Esordì con la Nazionale A in Italia-Cipro 5-0 il 1º novembre 1967[14].

De Sisti (accosciato, secondo da sinistra) nell'Italia vittoriosa al campionato d'Europa 1968.

Convocato per l'Europeo del 1968[15], giocò solo la ripetizione della finale vinta per 2-0[15]. Diventato titolare, fu convocato nelle successive partite di qualificazione ai Mondiali del 1970. Nella competizione mondiale giocò tutte le partite, compresa la Partita del secolo contro la Germania Ovest e la finale persa per 4-1 col Brasile[14]. Fu convocato stabilmente fino al 1972, durante la qualificazioni per il campionato europeo 1972, al quale però non prese parte[14]. L'ultima sua gara fu il 13 maggio 1972 contro il Belgio, persa per 2-1. In Nazionale totalizzò quattro reti e 29 presenze[14].

De Sisti seguì il corso di allenatore nel 1979, subito dopo il suo ritiro dal calcio giocato[6], prendendo il patentino nel 1980. Nel gennaio 1981 ricevette il suo primo incarico, subentrando a Carosi alla guida della Fiorentina[16]: partendo dalla zona retrocessione, portò la squadra al quinto posto finale[17]. Nella stagione successiva perse invece lo scudetto all'ultima giornata, pareggiando a Cagliari per 0-0, in quello che rimase uno dei maggiori rimpianti per il tecnico romano[3][18]. Rimase alla guida dei viola fino al 1984, quando ebbe un granuloma sub-dentario[19] (negando di aver avuto un ascesso cerebrale come riportato da altre fonti[18]): rientrato solo dopo 45 giorni su insistenza di Ranieri Pontello, nonostante gli fossero stati prescritti 6 mesi di riposo, lasciò la guida della squadra quando gli venne proposto di essere affiancato da Ferruccio Valcareggi, che poi lo sostituì[18].

De Sisti nel 1984, alla guida della Fiorentina.

Nel gennaio 1986 venne messo sotto contratto dall'Udinese, sostituendo Luís Vinício[20]: rimase alla guida dei friulani per due stagioni, conquistando la salvezza nella prima stagione ma retrocedendo al termine della seconda, dopo che la squadra aveva subito nove punti di penalizzazione[21]. Nel 1991 allenò la Nazionale italiana militare, con cui vinse nello stesso anno il titolo mondiale di categoria[6][22]. Nel campionato 1991-1992 fu chiamato da Costantino Rozzi a guidare l'Ascoli nella massima serie. Dopo la prima metà della stagione, nella quale la squadra non riuscì ad uscire dalla zona retrocessione, venne esonerato nel gennaio 1992: al suo posto venne chiamato Massimo Cacciatori. De Sisti ricevette in quel frangente diverse telefonate minatorie, nelle quali veniva invitato a lasciare la guida della squadra, ed ignoti lanciarono una bomba carta nel giardino dell'abitazione in cui viveva[23].

Dall'11 marzo 2009 è commissario tecnico della rappresentativa dei Parlamentari italiani[6].

Nel 1979 ricoprì il ruolo di collaboratore tecnico per la sua ex squadra, la Roma[6]. Dal 1988 al 1990 fu invece responsabile delle Nazionali Italiane Giovanili Under-18, Under-16 e Under-15[6], prima di entrare a far parte dello staff che guidò l'Italia durante il Campionato mondiale di calcio 1990[6]. Nel 2001 divenne responsabile del settore giovanile della Lazio, scelto dal presidente Sergio Cragnotti[18], incarico che lasciò nel 2004[6].

Dopo il ritiro

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Nel 1984 ha partecipato al film L'allenatore nel pallone interpretando la parte di se stesso. È invitato spesso come commentatore sportivo in programmi televisivi e radiofonici[6], commentando spesso su TMC e TMC2 le partite della Liga spagnola tra il 1996 e il 2001: è inoltre iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 1988[6]. Dal 2009 è testimonial della FIGC ed è inoltre ambasciatore del settore giovanile e scolastico della stessa Federazione[6].

Vita Privata

Nell'aprile 2024 per l'anniversario degli 80 anni del rastrellamento del Quadraro[24] ha ricevuto in Campidoglio una pergamena e una medaglia in memoria del padre deportato dai Nazisti[25],nel luglio 2024 è stato nominato cittadino onorario di Marino[26]

Presenze e reti nei club

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1960-1961 Italia (bandiera) Roma A 2 0 CI 1 1 CdF 1 0 - - - 4 1
1961-1962 A 11 1 CI 1 0 CdF 1 0 - - - 13 1
1962-1963 A 18 2 CI 0 0 CdF 5 1 - - - 23 3
1963-1964 A 28 7 CI 4 0 CdF 4 2 CdA 1 0 37 9
1964-1965 A 28 3 CI 1 1 CdF 5 1 - - - 34 5
1965-1966 Italia (bandiera) Fiorentina A 34 5 CI 6 0 CdF 3 1 CM 2 0 45 6
1966-1967 A 30 6 CI 1 0 CdC 2 1 CM 4 0 37 7
1967-1968 A 30 6 CI 2 0 CdF 4 1 CdA 2+ 1 38+ 8
1968-1969 A 30 2 CI 3 0 CdF 6 0 - - - 39 2
1969-1970 A 28 2 CI 6 1 CC 6 0 - - - 39 3
1970-1971 A 29 3 CI 11 3 CdF 4 0 - - - 44 6
1971-1972 A 29 1 CI 10 2 - - - CM 6 0 45 3
1972-1973 A 27 1 CI 4 2 CU 1 0 CAI 7 1 39 4
1973-1974 A 19 2 CI 3 1 CU 2 0 - - - 24 3
Totale Fiorentina 256 28 46 9 22 3 19 1 350+ 42
1974-1975 Italia (bandiera) Roma A 29 5 CI 10 0 - - - - - - 39 5
1975-1976 A 28 2 CI 4 0 CU 6 0 - - - 38 2
1976-1977 A 28 2 CI 4 1 - - - - - - 32 3
1977-1978 A 25 0 CI 4 0 - - - CE 6 0 35 0
1978-1979 A 25 0 CI 4 0 - - - - - - 29 0
Totale Roma 222 22 33 3 24 4 7 0 285 29
Totale carriera 478 50 79 12 46 7 26 1 636+ 71

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
1-11-1967 Cosenza Italia Italia (bandiera) 5 – 0 Cipro (bandiera) Cipro Qual. Euro 1968 -
18-11-1967 Berna Svizzera Svizzera (bandiera) 2 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1968 -
10-6-1968 Roma Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Euro 1968 - Finale - 1º titolo europeo
23-10-1968 Cardiff Galles Galles (bandiera) 0 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1970 -
1-1-1969 Città del Messico Messico Messico (bandiera) 2 – 3 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
5-1-1969 Città del Messico Messico Messico (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
29-3-1969 Berlino Est Germania Est Germania Est (bandiera) 2 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1970 -
24-5-1969 Torino Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Amichevole -
4-11-1969 Roma Italia Italia (bandiera) 4 – 1 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1970 -
22-11-1969 Napoli Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Germania Est (bandiera) Germania Est Qual. Mondiali 1970 -
21-2-1970 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 2 – 2 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
10-5-1970 Lisbona Portogallo Portogallo (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
3-6-1970 Toluca Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Svezia (bandiera) Svezia Mondiali 1970 - 1º turno -
6-6-1970 Puebla Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Mondiali 1970 - 1º turno -
11-6-1970 Toluca Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Israele (bandiera) Israele Mondiali 1970 - 1º turno -
14-6-1970 Toluca Italia Italia (bandiera) 4 – 1 Messico (bandiera) Messico Mondiali 1970 - Quarti di finale -
17-6-1970 Città del Messico Italia Italia (bandiera) 4 – 3 dts Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Mondiali 1970 - Semifinale -
21-6-1970 Città del Messico Brasile Brasile (bandiera) 4 – 1 Italia (bandiera) Italia Mondiali 1970 - Finale - 2º posto
17-10-1970 Berna Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
31-10-1970 Vienna Austria Austria (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1972 1
8-12-1970 Firenze Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Irlanda (bandiera) Irlanda Qual. Euro 1972 1
20-2-1971 Cagliari Italia Italia (bandiera) 1 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 1
10-5-1971 Dublino Irlanda Irlanda (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1972 -
9-6-1971 Stoccolma Svezia Svezia (bandiera) 0 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1972 -
25-9-1971 Genova Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Messico (bandiera) Messico Amichevole - Uscita al 45’ 45’
20-11-1971 Roma Italia Italia (bandiera) 2 – 2 Austria (bandiera) Austria Qual. Euro 1972 1
4-3-1972 Atene Grecia Grecia (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
29-4-1972 Milano Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Belgio (bandiera) Belgio Qual. Euro 1972 -
13-5-1972 Bruxelles Belgio Belgio (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1972 -
Totale Presenze 29 Reti 4

Statistiche da allenatore

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1980-1981 Italia (bandiera) Fiorentina A 16 7 7 2 CI 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 18 7 8 3 38,89
1981-1982 A 30 17 11 2 CI 6 3 2 1 - - - - - - - - - - 36 20 13 3 55,56
1982-1983 A 30 12 10 8 CI 5 2 2 1 CU 2 1 0 1 - - - - - 37 15 12 10 40,54
1983-1984 A 30 12 12 6 CI 9 2 4 3 - - - - - - - - - - 39 14 16 9 35,90
1984-1985 A 11 3 5 3 CI 4 3 1 0 CU 4 2 1 1 - - - - - 19 8 7 4 42,11
Totale Fiorentina 117 51 45 21 26 10 10 6 6 3 1 2 - - - - 149 64 56 29 42,95
1985-1986 Italia (bandiera) Udinese A 12 4 4 4 CI 2 1 0 1 - - - - - TE 5 3 1 1 19 8 5 6 42,11
1986-1987 A 30 6 12 12 CI 5 3 0 2 - - - - - - - - - - 35 9 12 14 25,71
Totale Udinese 42 10 16 16 7 4 0 3 - - - - 5 3 1 1 54 17 17 20 31,48
1991-1992 Italia (bandiera) Ascoli A 17 1 4 12 CI 2 0 0 2 - - - - - - - - - - 19 1 4 14 &&5,26
Totale carriera 176 62 65 49 35 14 10 11 6 3 1 2 5 3 1 1 222 82 77 63 36,94
Competizioni nazionali
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Roma: 1963-1964
Fiorentina: 1965-1966
Fiorentina: 1968-1969
Competizioni internazionali
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Roma: 1960-1961
Fiorentina: 1966
1968
  1. ^ De Sisti ct dei parlamentari, su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 10 marzo 2009. URL consultato il 7 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
  2. ^ a b c d Giancarlo De Sisti, in Calcio 2000, 13 agosto 2003, p. 134-135.
  3. ^ a b GIANCARLO DE SISTI, su violaclubancona.it. URL consultato il 25 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2012).
  4. ^ Giancarlo De Sisti, su cinquantamila.corriere.it, 5 ottobre 2008. URL consultato il 7 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2017).
  5. ^ a b c d e LA CESSIONE DI DE SISTI APRE LA STRADA ALLA ROMETTA, su enciclopediagiallorossa.com. URL consultato il 22 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m Giancarlo De Sisti, su nazionaleparlamentari.it. URL consultato il 20 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2013).
  7. ^ a b c d e f g h i Giancarlo De Sisti, su enciclopediagiallorossa.com. URL consultato il 20 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2014).
  8. ^ (EN) Inter-Cities Fairs Cup 1960-61, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 20 novembre 2010.
  9. ^ (EN) Italy 1961/62, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 20 novembre 2010.
  10. ^ a b c DE SISTI Giancarlo, su atf-firenze.it. URL consultato il 22 novembre 2010.
  11. ^ (EN) Mitropa Cup 1966, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 novembre 2010.
  12. ^ Autori Vari, La Raccolta completa degli Album Panini, 1ª ed., Panini per la Gazzetta dello Sport, 2005.
  13. ^ 1964 - TOKYO, su storiedicalcio.altervista.org, Storie di Calcio. URL consultato il 30 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2013).
  14. ^ a b c d (EN) Giancarlo De Sisti - International Appearances, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 20 novembre 2010.
  15. ^ a b (EN) European Championship 1968 - Details Final Tournament, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 25 novembre 2010.
  16. ^ Carosi esonerato, la Fiorentina a De Sisti, in La Stampa, 27 gennaio 1981, p. 18.
  17. ^ (EN) Italy 1981-1982, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 25 novembre 2010.
  18. ^ a b c d Mario Gherarducci, De Sisti canta «Grazie Lazio» «Nessuno mi faceva lavorare», in Corriere.it, 13 marzo 2003. URL consultato il 22 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
  19. ^ De Sisti tuona: "Basta, non ci sto più a passare da drogato", su tuttomercatoweb.com, 25 agosto 2010. URL consultato il 7 febbraio 2013.
  20. ^ Vinicio abbandona l'Udinese, arriva De Sisti, in La Stampa, 23 gennaio 1986. URL consultato il 25 novembre 2010.
  21. ^ (EN) Italy Championship 1986/87, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 25 novembre 2010.
  22. ^ De Sisti ha preferito il rischio Ascoli al giornalismo, in La Stampa, 1º luglio 1991, p. 3, sezione Sport.
  23. ^ Una bomba-carta per De Sisti, in La Stampa, 17 gennaio 1992, p. 32.
  24. ^ Rastrellamento del Quadraro, Roma rende omaggio al nido di vespe: "un quartiere piccolo ma con una storia gigante", su romatoday.it.
  25. ^ Rastrellamento del Quadraro: la storia di De Sisti e Welby, su romatoday.it.
  26. ^ marino avrà3 nuovi cittadini onorari guido senia , giancarlo de sisti e giuseppe giannini, su castellinotizie.it.
  27. ^ De Sisti Sig. Giancarlo, su quirinale.it, 30 settembre 1991. URL consultato il 20 novembre 2010.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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