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Gignese

Coordinate: 45°52′N 8°31′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gignese
comune
Gignese – Stemma
Gignese – Bandiera
Gignese – Veduta
Gignese – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Verbano-Cusio-Ossola
Amministrazione
SindacoVincenzo Titone (lista civica Gi.No.Ve) dal 10-6-2024[1]
Territorio
Coordinate45°52′N 8°31′E
Altitudine707 m s.l.m.
Superficie14,58 km²
Abitanti1 060[2] (31-8-2022)
Densità72,7 ab./km²
FrazioniAlpino, Nocco, Vezzo
Comuni confinantiArmeno (NO), Brovello-Carpugnino, Omegna, Stresa
Altre informazioni
Cod. postale28836
Prefisso0323
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT103034
Cod. catastaleE028
TargaVB
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 224 GG[4]
Nome abitantigignesini
Patronosan Maurizio
Giorno festivo15 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gignese
Gignese
Gignese – Mappa
Gignese – Mappa
Posizione del comune di Gignese nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola
Sito istituzionale

Gignese (Gignés in Lombardo[5]) è un comune italiano di 1 060 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, costituitosi nel 1928 con l'aggregazione dei comuni di Gignese, Vezzo, Nocco e la zona residenziale Alpino.

È una rinomata località di villeggiatura posta a metà strada tra Stresa e il Mottarone, (1491 m s.l.m.), nonché sulla Strada delle Due Riviere che collega il Lago Maggiore con il Lago d'Orta. Nella seconda metà dell'Ottocento l'attivazione di una miniera di piombo e zinco, il soggiorno dei più rinomati pittori lombardi, e la costruzione di ville in località Alpino ridiedero vita al villaggio rurale caratterizzato da una forte emigrazione.

Gignese visto dal Monte del Falò

Le prime notizie che si hanno di Gignese (in origine Zinexium) risalgono al 1269 (in un documento dell'epoca troviamo citato certo "Braga de Zinexio" che pagava un canone al Monastero di Arona). Compreso nella giurisdizione del Vergante (XIII secolo), soggetta alla mensa arcivescovile milanese, passò nel Trecento ai Visconti di Milano, i quali nel 1441 infeudarono il Vergante alla famiglia Borromeo, fino all'abolizione dei feudi nel 1797.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 23 luglio 1937.[6]

«D'azzurro, al monte al naturale, movente dalla punta dello scudo, sormontato da tre fiori di cardo selvatico, d'argento, stelati dello stesso, ordinati in fascia; al capo di porpora, a due rami di quercia e d'alloro, annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da Comune.»

Vi è raffigurato il monte Mottarone, che domina la zona, mentre i tre cardi rappresentano le tre comunità che si sono riunite per formare il comune. È ancora presente parte del capo del Littorio, elemento obbligatorio al momento della concessione, privato dei simboli del regime fascista.

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Patrono del paese è san Maurizio, titolare della chiesa parrocchiale (festa prima domenica di gennaio). Dal 1665 è venerato anche san Desiderio per l'arrivo di reliquie da Roma. La parrocchiale intitolata a san Maurizio venne ricostruita nella prima metà del Settecento. Conserva una Deposizione di Fermo Stella del 1562. Le parrocchiali delle frazioni sono: Ss. Giovanni e Paolo a Vezzo, S. Stefano a Nocco.

Altri edifici religiosi: a Gignese San Rocco e Madonna del Sasso; all'Alpino Madonna della Neve; a Nocco Madonna di Loreto; a Vezzo Oratorio dell'Assunta.

Il camposanto del capoluogo ospita alcune tombe pregevoli e personalità di rilievo: l'architetto di famiglia gignesina Angelo Colla, l'editore Gianni Mazzocchi, Leonardo Bazzaro. Vi sono inoltre sculture di Gianni Castiglioni, Ernesto Bazzaro e Umberto Milani.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

A Gignese venne creato da Igino Ambrosini nel 1939 il Museo dell'ombrello e del parasole. Nel 1976 è stato costruito un nuovo museo che accoglie manufatti e materiale documentario.

Articolato su due piani, raccoglie al piano terra una collezione di circa trecento reperti (su oltre 1 500 catalogati) frutto dell'artigianato praticato dal primo Ottocento dagli emigranti stagionali del Vergante. Al secondo piano è ospitata una sala dedicata all'esposizione di materiale fotografico che ricorda il metodo lavorativo di questo particolare tipo di artigiani itineranti, i lusciat. Comune a molti altri ambulanti era il gergo dei lusciàt, chiamato tarùsc. Il Museo dell'0mbrello e del parasole di Gignese è visitato annualmente da 8-10 000 visitatori.

Ad Alpino si trova il Giardino botanico Alpinia.

Il comune aderisce anche all'Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone.

Geografia antropica

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Alpino (località)

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Lo stesso argomento in dettaglio: Alpino (località).

La località Alpino è un centro residenziale situato sulle pendici del Mottarone, ad un'altitudine media di circa 800 m s.l.m.. Tale località si estende sul territorio dei comuni di Gignese e Stresa, ed è caratterizzata da un grandioso panorama sul golfo Borromeo. Nella località Alpino soggiornarono i maggiori artisti d'area milanese (Ernesto Bazzaro, Leonardo Bazzaro, Eugenio Gignous, Filippo Carcano, Uberto Dell'Orto, Guido Boggiani, Pompeo Mariani). Tra i musicisti Ildebrando Pizzetti, Arturo Toscanini, Guido Cantelli, Giovanni Anfossi col suo allievo Arturo Benedetti Michelangeli.

Nel 1934 Vittorio Pozzo, allora commissario tecnico della Nazionale di calcio dell'Italia, fece svolgere parte della preparazione in vista dei Mondiali di calcio 1934 proprio in questa località, con l'obiettivo di disintossicare i suoi giocatori dalle fatiche del campionato[8][9] Nel punto più panoramico (Mottino) venne realizzato il Giardino botanico Alpinia.

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Emiliano Bertone - Sindaco [10]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giulio Aceti lista civica Sindaco [10]
14 giugno 2004 18 giugno 2007 Tommaso Bossone lista civica Sindaco [10]
15 aprile 2008 13 giugno 2013 Giuseppe D'Onofrio lista civica Sindaco [10]
13 giugno 2013 10 giugno 2018 Giuseppe D'Onofrio lista civica Vita in comune Sindaco [10]
10 giugno 2018 15 maggio 2023 Luigi Motta lista civica Il nostro mondo Sindaco [10]
15 maggio 2023 10 giugno 2024 Monica Gulisano Commissario Prefettizio Sindaco [10]
10 giugno 2024 in carica Vincenzo Titone lista civica GI.NO.VE. in comune Sindaco [10]

Altre informazioni amministrative

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Gignese ha fatto parte della Comunità montana Due Laghi, Cusio Mottarone e Val Strona[11].

Impianti sportivi

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Su una verde terrazza naturale tra Gignese e Vezzo si trova il Golf Club Alpino di Stresa, di nove buche. Iniziato nel 1924, nel settembre 1925 ospitò il primo Italian Open con 3 partecipanti, vinto da Francesco Pasquali, seguito nel 1926 e nel 1927 da altre due edizioni, con 16 e poi 30 concorrenti. Nell'immediato dopo guerra sono state diverse le manifestazioni a che vennero disputate sui fairways dell'Alpino; a livello nazionale, nell'agosto 1945, venne giocato il quadrangolare Italia - Gran Bretagna - Sud Africa - Stati Uniti, vinto dalla nazionale italiana contro il Sud Africa. Nel settembre 1946 il Campionato Nazionale doppio misto. Nel luglio 1948 il Campionato a Squadre Alta Italia[12].

  1. ^ Elezioni 2024 Gignese
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2022 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, UTET, 2006.
  6. ^ Gignese, su Archivio Centrale dello Stato.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  8. ^ I campioni del calcio di regime, su avvenire.it. URL consultato il 12 maggio 2015.
  9. ^ Quando picchiarono Zamora, su Repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2015.
  10. ^ a b c d e f g h Anagrafe degli amministratori locali e regionali
  11. ^ Comunità Montana Due Laghi, Cusio Mottarone e Valstrona: I comuni, su cmduelaghimottaronestrona.it. URL consultato il 6 settembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2012).
  12. ^ Administrator, La Storia, su golfalpino.it. URL consultato il 12 maggio 2015.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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