Giovanni Bonetto
Giovanni Bonetto | |
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Nascita | Bressanvido, 9 giugno 1919 |
Morte | Kruja, 5 agosto 1943 |
Cause della morte | morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Artiglieria Cavalleria |
Reparto | Reggimento "Cavalleggeri Guide" (19º) |
Grado | Sottotenente di complemento |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Scuola allievi ufficiali di Pinerolo |
dati tratti da Medaglie d'Oro al Valor Militare volume secondo (1941-1959[1] | |
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Giovanni Bonetto (Bressanvido, 9 giugno 1919 – Kruja, 5 agosto 1943) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Bressanvido, provincia di Vicenza, il 9 giugno 1919, figlio di Luigi e Anna Nicolli.[2] Mentre frequentava il secondo anno della facoltà di chimica dell'università di Padova, nel dicembre 1941, in piena seconda guerra mondiale, fu chiamato a prestare servizio militare nel Regio Esercito assegnato al 15 Reggimento artiglieria divisionale dove raggiunse il grado di sergente.[3] Nel luglio 1942 venne inviato a frequentare la Scuola allievi ufficiali di Pinerolo, venendo nominato sottotenente di complemento nel gennaio 1943.[3] Assegnato all'arma di cavalleria, entrò in servizio nel 19º Reggimento "Cavalleggeri Guide" di stanza in Albania.[4] Raggiunse il suo reggimento a Tirana il 18 aprile, assegnato al 3º Squadrone autocarrato.[3] Cadde in combattimento il 5 agosto, quando partì da Tirana per liberare un gruppo dei Reggimento "Lancieri di Firenze" accerchiato da forze ribelli sulla via di Burrely presso Ciafa Stkames-Kruya.[2] Raggiunta la zona si lanciò nello scontrò alla testa del suo plotone, cadendo colpito a morte. Gli subentrò nel comando il comandante dell'unità mitraglieri in rinforzo, tenente Eudo Giulioli, che rimase[N 1] anch'egli ucciso.[5] Entrambi gli ufficiali vennero decorati con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[5] L'11 giugno 1947 l'università di Padova gli conferì ad honorem la laurea in chimica.[2] Una scuola elementare di Albignasego porta il suo nome.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto del Presidente della Repubblica 27 ottobre 1950[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alla fine del combattimento le perdite italiane ammontavano, oltre ai due ufficiali, a 2 sottufficiali e 16 guide.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marziano Brignoli, Cavalleria a Voghera. I Reggimenti di guarnigione a Voghera dal 1859 al 1943, Voghera, Società Cooperativa Editoriale Oltrepò, 2007.
- Alberto Becherelli, Andrea Carteny e Fabrizio Giardini, L’Albania indipendente e le relazioni italo-albanesi (1912-2012), Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2013, ISBN 88-6812-135-2.
- Giacomo Caruso, Gioventù e Università italiana tra fascismo e Resistenza: l’attribuzione delle lauree Honoris Causa nell’Archivio del Novecento dell’Università di Padova [1926 – 1956] (PDF), Padova, Università di Padova, 2014.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Medaglie d'Oro al Valor Militare volume secondo (1941-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bonetto, Giovanni, su Combattenti Liberazione, http://www.combattentiliberazione.it. URL consultato il 3 marzo 2020.
- Giovanni Bonetto [collegamento interrotto], su Museo Cavalleria, http://www.museocavalleria.it. URL consultato il 3 marzo 2020.
- Cavalleggeri Guide (19°), su Tempio Cavalleria Italiana, http://www.tempiocavalleriaitaliana.it. URL consultato il 3 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2016).