Gli epigoni (Sofocle)
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Gli epigoni I discendenti | |
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Tragedia perduta | |
Polinice corrompe Erifile offrendole la collana di Armonia per la partenza di Anfiarao (oinochoe 450-440 a.C.) | |
Autore | Sofocle |
Titolo originale | Ἐπίγονοι |
Lingua originale | |
Genere | Tragedia |
Fonti letterarie | Gli Epigoni, poema epico perduto |
Ambientazione | Tebe |
Personaggi | |
Alcmeone Erifile Adrasto | |
Gli epigoni (o I discendenti) (greco antico: Ἐπίγονοι) è una tragedia perduta di cui restano solo frammenti[1], scritta dal tragediografo Sofocle nella metà del V secolo a.C..
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Sofocle s'ispirò, per la stesura della tragedia, ad un poema epico perduto intitolato Gli Epigoni, che trattava il mito degli Epigoni, ovvero i discendenti dei Sette condottieri che presero parte alla guerra scatenata da Polinice contro Tebe.
Da recenti scoperte papiracee, comunque, sembra che il dramma riprendesse il tema eschileo del matricidio, presentando Alcmeone che, per vendicare il padre Anfiarao, uccideva la madre Erifile, venendo a discussione con lo zio Adrasto[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 197679999 |
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