Gran Premio d'Austria 1981

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Austria (bandiera) Gran Premio d'Austria 1981
353º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 11 di 15 del Campionato 1981
Data 16 agosto 1981
Nome ufficiale XIX Großer Preis von Österreich
Luogo Österreichring
Percorso 5,942 km
Distanza 53 giri, 314,926 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) Jacques Laffite
Renault in 1'32"018 Ligier-Matra in 1'37"620
(nel giro 47)
Podio
1. Francia (bandiera) Jacques Laffite
Ligier-Matra
2. Francia (bandiera) René Arnoux
Renault
3. Brasile (bandiera) Nelson Piquet
Brabham-Ford Cosworth

Il Gran Premio d'Austria 1981 è stata l'undicesima prova della stagione 1981 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 16 agosto 1981 sull'Österreichring. La gara è stata vinta dal francese Jacques Laffite su Ligier-Matra; per il vincitore si trattò del quinto successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il connazionale René Arnoux su Renault e il brasiliano Nelson Piquet su Brabham-Ford Cosworth.

Sviluppi futuri

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La FISA e la FOCA decisero di accettare la proposta di far disputare il quindicesimo, e ultimo, gran premio della stagione, in un circuito allestito nei pressi dell'Hotel Caesars Palace di Las Vegas, che aveva sborsato 8 milioni di dollari per ottenere l'organizzazione della corsa. Il tracciato, molto tortuoso e di fatto creato all'interno del parcheggio dell'albergo, venne pesantemente criticato dai piloti. Mario Andretti, pilota dell'Alfa Romeo, lo definì una pista per i go-kart, e ne stigmatizzò la poca sicurezza per gli spettatori.[1]

La Lotus annunciò di aver rinnovato l'accordo coi piloti Elio De Angelis e Nigel Mansell anche per la stagione 1982. Il pilota romano però negò che fosse stato firmato questo prolungamento di contratto.[2]

Aspetti tecnici

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L'Alfa Romeo annunciò la presenza di una nuova versione della 179, la F; essa si ispirava alle forme della Lotus 87, in merito alla rastrematura dalle pance laterali.[3] La casa milanese non presentò per la vettura, non ancora pronta, ma ingaggiò, nel frattempo, il tecnico francese Gérard Ducarouge, in arrivo dalla Ligier.[4]

Aspetti sportivi

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Il Gran Premio d'Austria fu in dubbio sia per le non perfette condizioni di sicurezza della pista sia per le difficoltà per gli organizzatori che venivano penalizzati anche dall'assenza di piloti locali o tedeschi.[3]

La Toleman tentò, senza successo, di convincere Niki Lauda a tornare a correre, offrendo una propria vettura, nel suo gran premio di casa.[5] Al gran premio non partecipò la Fittipaldi: la scuderia brasiliana lamentava l'indisponibilità di motori e si trovava in una cattiva situazione finanziaria.[6]

L'altitudine in cui si trova il tracciato favoriva le vetture dotate di motore turbo. Il più rapido del venerdì fu René Arnoux con 1'32"68. A seguire vi era il suo compagno di scuderia, Alain Prost e un altro pilota che disponeva di una vettura con motore sovralimentato: Gilles Villeneuve. Carlos Reutemann era quarto, il primo dei piloti con motore a pressione atmosferica (staccato di due secondi e mezzo dal tempo di Arnoux), mentre Nelson Piquet aveva chiuso sesto. Le gomme da tempo portare dalla Goodyear (che riforniva sia la Williams che la Brabham) si erano dimostrate poco competitive tanto che i piloti di queste scuderie dovettere affrontare le qualifiche con gomme da gara.

Arnoux aveva toccato i 314 km/h, circa venti in più di quanto raggiunto dalla vetture spinte con motore Ford Cosworth. In mattinata Didier Pironi uscì alla Hella-Licht S, danneggiando la parte anteriore della monoposto.[4]

I primi tre si confermarono anche nella giornata del sabato. Arnoux scese a 1'32"018, conquistando così l'ottava pole position in carriera nel mondiale, seguito da Prost e Villeneuve. A completare la seconda fila fu ancora un francese, Jacques Laffite, mentre le Williams furono relegate in terza fila. La sessione fu interrotta per mezz'ora a causa della presenza sul circuito di alcuni cervi apparsi dalle vicine foreste. Marc Surer, penalizzato da una costola fratturata da un incidente nel precedente GP di Germania, riuscì a qualificarsi per la gara anche se sulla sua vettura si era verificato un principio d'incendio ai box.[7][8]

I risultati delle qualifiche[9] furono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 16 Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) Renault 1'32"018 1
2 15 Francia (bandiera) Alain Prost Francia (bandiera) Renault 1'32"321 2
3 27 Canada (bandiera) Gilles Villeneuve Italia (bandiera) Ferrari 1'33"334 3
4 26 Francia (bandiera) Jacques Laffite Francia (bandiera) Ligier-Matra 1'34"398 4
5 2 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1'34"531 5
6 1 Australia (bandiera) Alan Jones Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1'34"654 6
7 5 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 1'34"871 7
8 28 Francia (bandiera) Didier Pironi Italia (bandiera) Ferrari 1'35"037 8
9 12 Italia (bandiera) Elio De Angelis Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'35"294 9
10 29 Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 1'35"442 10
11 11 Regno Unito (bandiera) Nigel Mansell Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'35"569 11
12 7 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'35"977 12
13 22 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti Italia (bandiera) Alfa Romeo 1'36"079 13
14 32 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Italia (bandiera) Osella-Ford Cosworth 1'36"117 14
15 6 Messico (bandiera) Héctor Rebaque Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 1'36"150 15
16 23 Italia (bandiera) Bruno Giacomelli Italia (bandiera) Alfa Romeo 1'36"216 16
17 25 Francia (bandiera) Patrick Tambay Francia (bandiera) Ligier-Matra 1'36"233 17
18 8 Italia (bandiera) Andrea De Cesaris Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'36"657 18
19 17 Irlanda (bandiera) Derek Daly Regno Unito (bandiera) March-Ford Cosworth 1'37"230 19
20 14 Cile (bandiera) Eliseo Salazar Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 1'37"631 20
21 9 Svezia (bandiera) Slim Borgudd Germania (bandiera) ATS-Ford Cosworth 1'37"709 21
22 4 Italia (bandiera) Michele Alboreto Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'38"084 22
23 33 Svizzera (bandiera) Marc Surer Theodore-Ford Cosworth 1'38"522 23
24 30 Italia (bandiera) Siegfried Stohr Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 1'38"546 24
NQ 3 Stati Uniti (bandiera) Eddie Cheever Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'38"583 NQ
NQ 36 Regno Unito (bandiera) Derek Warwick Regno Unito (bandiera) Toleman-Hart 1'38"593 NQ
NQ 35 Regno Unito (bandiera) Brian Henton Regno Unito (bandiera) Toleman-Hart 1'38"691 NQ
NQ 31 Italia (bandiera) Beppe Gabbiani Italia (bandiera) Osella-Ford Cosworth 1'41"189 NQ

Gilles Villeneuve scattò subito al comando grazie alle gomme morbide e infilò le due Renault, partite dalla prima fila; quarto era Laffite davanti all'altro ferrarista Didier Pironi; seguivano poi Carlos Reutemann, Nelson Piquet e Alan Jones. Già nel corso del primo giro Pironi passò Laffite.

Al secondo giro Prost attaccò Villeneuve alla Hella Licht, il canadese andò lungo, nel tentativo di resistere al transalpino, e finì nella via di fuga, rientrando in pista sesto; dietro lo imitò Reutemann, che venne passato da Piquet e da Jones. Il ferrarista nei giri successivi perse posizioni a favore del duo della Williams e, poco dopo, anche da Riccardo Patrese.

Dopo sei giri Piquet passò Laffite, urtò però un cordolo, danneggiando una minigonna, e poco dopo venne ripassato da Laffite, che sfruttò l'incapacità del brasiliano di sorpassare Pironi, che fungeva da "tappo". Il francese della Ferrari subiva dei problemi che gli pneumatici che gli fecero presto perdere diverse posizioni; inoltre aveva dei dolori alla schiena.[10]

Al decimo giro la classifica vedeva così sempre in testa il duo della Renault Prost-Arnoux, seguito da Jacques Laffite, Nelson Piquet e dall'altro duo della Williams Jones-Reutemann; Pironi era ora solo settimo. Due giri dopo Villeneuve si ritirò per un'uscita di pista.

Al giro 27 finì anche la gara del battistrada Alain Prost che fu costretto all'abbandono con una sospensione fuori uso. Entrava nella zona punti John Watson, autore di un bel recupero, favorito anche dal ritiro di Nigel Mansell.

Al trentasettesimo passaggio Bruno Giacomelli, nelle retrovie, fu costretto al ritiro con la vettura in fiamme. Al giro 39 Laffite passò a condurre, infilando Arnoux alla curva Texaco, sfruttando dei doppiaggi. Negli ultimi giri furono diversi gli abbandoni nelle posizioni di metà classifica per problemi tecnici.

Jacques Laffite vinse così la prima gara dell'anno (quinta in carriera), riportando al trionfo il motore Matra dopo quattro anni (ultima affermazione nel Gran Premio di Svezia 1977 sempre con Laffite al volante), e tornando così in lotta per il titolo mondiale. Arnoux fu secondo, terzo Piquet che negli ultimi giri era riuscito a contenere Jones. A punti anche Reutemann e Watson, unici altri piloti a pieni giri.[11][12]

I risultati del gran premio[13] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 26 Francia (bandiera) Jacques Laffite Francia (bandiera) Ligier-Matra 53 1h27'36"47 4 9
2 16 Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) Renault 53 + 5"17 1 6
3 5 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 53 + 7"34 7 4
4 1 Australia (bandiera) Alan Jones Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 53 + 12"04 6 3
5 2 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 53 + 31"85 5 2
6 7 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 53 + 1'31"14 12 1
7 11 Italia (bandiera) Elio De Angelis Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 52 +1 giro 9  
8 8 Italia (bandiera) Andrea De Cesaris Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 52 +1 giro 18  
9 28 Francia (bandiera) Didier Pironi Italia (bandiera) Ferrari 52 +1 giro 8  
10 32 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Italia (bandiera) Osella-Ford Cosworth 51 +2 giri 14  
11 17 Irlanda (bandiera) Derek Daly Regno Unito (bandiera) March-Ford Cosworth 47 +6 giri 19  
Rit 22 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti Italia (bandiera) Alfa Romeo 46 Motore 13  
Rit 9 Svezia (bandiera) Slim Borgudd Germania (bandiera) ATS-Ford Cosworth 44 Freni 21  
Rit 29 Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 43 Motore 10  
Rit 14 Cile (bandiera) Eliseo Salazar Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 43 Pressione
dell'olio
20  
Rit 4 Italia (bandiera) Michele Alboreto Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 40 Cambio 22  
Rit 23 Italia (bandiera) Bruno Giacomelli Italia (bandiera) Alfa Romeo 35 Fuoco 16  
Rit 6 Messico (bandiera) Héctor Rebaque Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 32 Frizione 15  
Rit 30 Italia (bandiera) Siegfried Stohr Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 27 Surriscaldamento 24  
Rit 15 Francia (bandiera) Alain Prost Francia (bandiera) Renault 26 Sospensione 2  
Rit 25 Francia (bandiera) Patrick Tambay Francia (bandiera) Ligier-Matra 26 Motore 17  
Rit 12 Regno Unito (bandiera) Nigel Mansell Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 23 Motore 11  
Rit 27 Canada (bandiera) Gilles Villeneuve Italia (bandiera) Ferrari 11 Incidente 3  
NP 33 Svizzera (bandiera) Marc Surer Theodore-Ford Cosworth 0 Distributore[14] 23  
NQ 3 Stati Uniti (bandiera) Eddie Cheever Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth        
NQ 36 Regno Unito (bandiera) Derek Warwick Regno Unito (bandiera) Toleman-Hart        
NQ 35 Regno Unito (bandiera) Brian Henton Regno Unito (bandiera) Toleman-Hart        
NQ 31 Italia (bandiera) Beppe Gabbiani Regno Unito (bandiera) Osella-Ford Cosworth        
NA 20 Finlandia (bandiera) Keke Rosberg Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth        
NA 21 Brasile (bandiera) Chico Serra Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth        
  1. ^ Cristiano Chiavegato, Grave scandalo in Formula 1 il mondiale finisce in un casinò, in La Stampa, 8 agosto 1981, p. 14.
  2. ^ Cristiano Chiavegato, De Angelis e la Lotus, un mistero, in Stampa Sera, 17 agosto 1981, p. 13.
  3. ^ a b Cristiano Chiavegato, Forse partirà da Zeltweg la riscossa Ferrari-Alfa, in La Stampa, 13 agosto 1981, p. 15.
  4. ^ a b Cristiano Chiavegato, Saranno i turbo Renault e Ferrari a decidere il duello sudamericano?, in La Stampa, 15 agosto 1981, p. 16.
  5. ^ Cristiano Chiavegato, Ritornare alle corse? Lauda:"Non sono matto", in La Stampa, 5 agosto 1981, p. 15.
  6. ^ Andretti forse con la McLaren, in La Stampa, 14 agosto 1981, p. 14.
  7. ^ (ES) Austria F-1: Arnoux y Prost, delante, in El Mundo Deportivo, 16 agosto 1981, p. 23. URL consultato il 12 luglio 2013.
  8. ^ In pista i cervi, sospese le prove, in Stampa Sera, 17 agosto 1981, p. 13.
  9. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  10. ^ Cristiano Chiavegato, Forghieri spiega i problemi della Ferrari, in Stampa Sera, 17 agosto 1981, p. 13.
  11. ^ (FR) 11. Autriche 1981, su statsf1.com. URL consultato il 16 luglio 2013.
  12. ^ Cristiano Chiavegato, Turbo in crisi, ne approfitta Laffite, in Stampa Sera, 17 agosto 1981, p. 13.
  13. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
  14. ^ Marc Surer abbandonò la gara nel giro di formazione.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1981
 

Edizione precedente:
1980
Gran Premio d'Austria Edizione successiva:
1982
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