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Gratacasolo

Coordinate: 45°49′52″N 10°07′55″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gratacasolo
frazione
Gratacasolo – Veduta
Gratacasolo – Veduta
Gratacasolo da Monti
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
ComunePisogne
Territorio
Coordinate45°49′52″N 10°07′55″E
Abitanti1 737
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
PatronoSan Zenone Vescovo
Giorno festivo21 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gratacasolo
Gratacasolo

Gratacasolo (Gratacadöl in dialetto camuno) è una frazione del comune di Pisogne, in bassa Val Camonica, provincia di Brescia.

Geografia fisica

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Posto 4 km a nord-est di Pisogne.

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Valle Camonica.
Scorcio
Chiesa di San Zenone

Era presente un tempo una rocca. Vi erano delle cave di arenaria rossa.

Citato in un accordo l'11 maggio 1200 tra i Federici ed alcuni comuni della valle entro cui erano avvenute risse.[1]

Il 6 marzo 1206 la famiglia Avogadro riceve dal vescovo di Brescia l'investitura della corte di Cemmo, , Pisogne e Gratacasolo.[2]

Nel 1242 è infeudato da Gherardo Brusati, che lo cederà nel 1331 a Zenone detto Martoglio Federici.[1]

Nel 1676 vi è una disastrosa inondazione che distrusse i forni del ferro. Altra terribile fu quella dei 1850.[3]

Feudatari locali

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Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:

Famiglia Stemma Periodo
Avogadro
Blasone Avogadro
Blasone Avogadro
1206 - 1242
Brusati 1242 - 1331
Federici
1331 - ?

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Le chiese di Gratacasolo sono:[4]

Tradizioni e folclore

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Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Gratacasolo è Mòc, Co de èrs.

Emma Francesconi, originaria del posto e poi emigrata in Argentina, è stata la madre di Arturo Umberto Illia Francesconi, presidente argentino dal 1963 al 1966.

  1. ^ a b Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 3 - II, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984, p. 501.
  2. ^ Tratto da: Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 28, ISBN 88-343-0333-4.
  3. ^ Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 3 - II, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984, p. 502.
  4. ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 630.
  • Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 3 - II, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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