Guanoxano

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Guanoxano
Nome IUPAC
2-(2,3-Diidro-1,4-benzodioxin-2-ylmetil)guanidina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC10H13N3O2
Massa molecolare (u)207.23 g/mol
Numero CAS2165-19-7
Codice ATCC02CC03
PubChem16564 CID 16564
DrugBankDBDB13211
SMILES
C1C(OC2=CC=CC=C2O1)CN=C(N)N
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
orale
Indicazioni di sicurezza

Il guanoxano è una sostanza ad azione simpaticolitica. In passato è stato utilizzato come agente antiipertensivo con azioni simili a quelle della guanetidina. Il suo è stato oggi abbandonato. Il farmaco è stato anche utilizzato in caso di botulismo in sostituzione della guanidina.

Il farmaco fu posto in commercio intorno al 1960 dalla azienda farmaceutica Pfizer Limited. con il nome commerciale Envacar. Durante i primi trial clinici fu chiamato composto 1003.[1]

Farmacodinamica

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Il guanoxano è in grado di bloccare il rilascio di adrenalina e noradrenalina nelle terminazioni nervose simpatiche a livello postgangliare e determina una deplezione di queste sostanze. Gli studi hanno dimostrato che gli effetti ipertensivi correlati all'infusione endovenosa di noradrenalina nei cani trattati con guanoxano erano marcatamente ridotti a causa del blocco dei recettori alfa.[2]

Il farmaco venne utilizzato come antiipertensivo,[1][3][4] con azione simile a quella della guanetidina, alla quale veniva spesso confrontato[5][6][7]

Effetti collaterali

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Fin dai primi trial clinici i pazienti trattati con guanoxano alle dosi terapeutiche mostrarono tra i possibili effetti collaterali: nausea, diarrea, vertigine posturale e da attività fisica, disfunzioni sessuali, congestione nasale ed aumento ponderale.[1]

L'uso del farmaco come antiipertensivo è oggi stato abbandonato per i danni epatici, gravi alterazioni dei test di funzionalità epatica, ittero colestatico, necrosi epatica cronica, che si manifestavano in seguito alla sua assunzione. Le prime segnalazioni in tal senso si ebbero già nel 1966, a breve distanza dal suo utilizzo.[8][9][10]

  1. ^ a b c Peart WS, MacMahon MT, Clinical trial of 2-Guanidinomethyl (1,4) Benzodioxan (Compound 1003), in Br Med J, vol. 1, n. 5380, febbraio 1964, pp. 398–402, PMC 1813365, PMID 14085967.
  2. ^ Gaisford W, To-Day's drugs. Guanoxan, in Br Med J, vol. 2, n. 5400, luglio 1964, p. 37, PMC 1815658, PMID 14147778.
  3. ^ (EN) E. Montuschi e T.W.I. Lovel, GUANOXAN IN HYPERTENSION, in The Lancet, vol. 284, n. 7373, 1964-12, pp. 1339–1340, DOI:10.1016/S0140-6736(64)91130-4. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  4. ^ (EN) H. Hendrickx e M. Verstraete, Klinische Experimenten Met Guanoxaan, Een Nieuwe Hypotensor, in Acta Clinica Belgica, vol. 20, n. 6, 1965-01, pp. 394–415, DOI:10.1080/17843286.1965.11717818. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  5. ^ W. Veldeman, [Comparative clinical study of guanoxan and guanethidine], in Bruxelles Medical, vol. 45, n. 24, 13 giugno 1965, pp. 673–679. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  6. ^ H. G. Pauli, W. Sommer e C. Vorburger, [Guanoxan as a new antihypertensive agent from the guanidine group], in Cardiologia, vol. 48, n. 3, 1966, pp. 344–348. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  7. ^ J. Ruedy e R. O. Davies, A comparative clinical trial of guanoxan and guanethidine in essential hypertension, in Clinical Pharmacology and Therapeutics, vol. 8, n. 1, 1967, pp. 38–47, DOI:10.1002/cpt196781part138. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  8. ^ (EN) S. G. Cotton e E. Montuschi, Side-effects of guanoxan., in BMJ, vol. 1, n. 5478, 1º gennaio 1966, pp. 51–51, DOI:10.1136/bmj.1.5478.51-a. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  9. ^ (EN) Edward D. Frohlieh, Harriet P. Dustan e Irvine H. Page, Some clinical effects of guanoxan, in Clinical Pharmacology & Therapeutics, vol. 7, n. 5, 1966-09, pp. 599–602, DOI:10.1002/cpt196675599. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  10. ^ Cotton SG, Montuschi E. Guanoxan. Br Med J. 1967 July 15; 3(5558): 174. PMCID: PMC1842815