Guglielmo di Moerbeke
Guglielmo di Moerbeke arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Arcivescovo di Corinto (1278-1286 circa) |
Nato | 1215 a Moerbeke |
Deceduto | 1286 circa |
Guglielmo di Moerbeke, nome italianizzato di Willem van Moerbeke (Moerbeke, 1215 – 1286 circa), è stato un arcivescovo cattolico e traduttore fiammingo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Moerbeke, divenne domenicano probabilmente nel convento di Lovanio. Studiò a Parigi e a Colonia. Soggiornò in Grecia e viaggiò in Asia Minore. Nel 1260 fu a Nicea e a Tebe, quindi trascorse molti anni in Italia, dove collaborò con Campano da Novara, Witelo e altri intellettuali attivi alla corte papale di Viterbo. Presso la curia di Viterbo e di Orvieto ebbe l'incarico di penitenziere ed è Cappellano di Sua Santità sotto Urbano IV e Clemente IV. Nel 1272 Gregorio X gli affidò legazioni diplomatiche.
Nel 1274 partecipò al Concilio di Lione e nel 1278 venne eletto arcivescovo di Corinto, carica che ricoprì fino alla morte (anche in quegli anni, comunque, sono documentate delle sue presenze in Italia).
Uomo di grande cultura filosofica e scientifica e profondo conoscitore della lingua greca in un'epoca in cui questa lingua era poco nota nel mondo latino, e del tutto ignota nella curia di Roma, con le sue traduzioni dal greco in latino dette un contributo essenziale alla cultura europea del suo tempo.
Le traduzioni
[modifica | modifica wikitesto]Fu in contatto con molti scienziati dell'epoca, come i già citati Witelo e Campano, Enrico Bate e Rosello di Arezzo. In particolare, secondo alcuni collaborò con Tommaso d'Aquino, da cui ebbe l'incarico di redigere o di correggere la traduzione di molte opere aristoteliche. Tale evento, secondo altri, è invece destituito di fondamento, anche se è certo che Tommaso fu il primo autore importante ad utilizzare l'opera di Guglielmo. Guglielmo, infatti, tradusse anche il filosofo pagano e neoplatonico Proclo[1] e di Giovanni Filopono.[2]
Di Aristotele l'Europa latina aveva sempre conosciuto le Categorie e il De interpretatione, attraverso le traduzioni di Boezio. Nel XII secolo erano poi state effettuate traduzioni di seconda o terza mano (attraverso il siriaco e l'arabo) di altre opere, ma grazie a Guglielmo si ebbero traduzioni attendibili, basate direttamente sul testo greco, tra l'altro, di tutte le opere logiche comprese nell'Organon, della Fisica, della Metafisica, della Politica, del De generatione animalium, del De partibus animalium, del De caelo e del De mundo (con il relativo commento di Alessandro di Afrodisia), dei Meteorologica (con il commento di Alessandro): si trattò di un evento di grande rilievo, che influenzò profondamente sia il pensiero di Tommaso d'Aquino sia gli sviluppi culturali successivi.
Tradusse anche numerose opere di Archimede allora disponibili e opere di medicina (come il De virtutibus alimentorum di Galeno, traduzione conclusa a Viterbo, presso la curia papale, nell'ottobre del 1277). Tradusse inoltre un'opera il cui titolo latino, De aquarum conductibus et ingeniis erigendis, ci è stato tramandato da Tommaso d'Aquino; si è ipotizzato che potesse trattarsi della Pneumatica di Erone di Alessandria.
Tradusse anche commentari di Eutocio: un lavoro che, per la difficoltà dei testi, avrà conseguenze meno immediate ma alla lunga di grande peso sugli sviluppi scientifici europei. Tradusse infine anche scritti di Proclo, tra cui l'Elementatio Theologica (1268), e rivelò in Proclo stesso la fonte neoplatonica del Liber de causis, fino ad allora erroneamente attribuito ad Aristotele.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Papa Niccolò III
- Arcivescovo Guglielmo di Moerbeke
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gérard Verbeke, Guillaume de Moerbeke traducteur de Proclus, in Revue Philosophique de Louvain, Peeters Publishers, 1953, vol. 51, pp. 349-373. JSTOR 26332705, OCLC 8433609. Accesso il 29 maggio 2023.
- ^ Gérard Verbeke, Guillaume de Moerbeke Traducteur de Jean Philopon, in Revue philosophique de Louvain, Peeters Publishers, vol. 49, 1951, pp. 222-235. JSTOR 26332566, OCLC 180101400. Accesso 29 maggio 2023
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pieter Beullens, The Friar and the Philosopher. William of Moerbeke and the Rise of Aristotle’s Science in Medieval Europe, New York, Routledge, 2022.
- Jozef. Brams, "Guillaume de Moerbeke et Aristote", in "Rencontres de cultures dans la philosophie médiévale.Traductions et traducteurs de l’antiquité tardive au XIV siècle", a cura di. Jacqueline. Hamesse e Marta Fattori, Louvain-la-Neuve – Cassino, 1990, p. 317-336.
- Jozef Brams, La riscoperta di Aristotele in Occidente, Milano, Jaca Book, 2003, pp. 105-130.
- Jozef Brams e Willy Vanhamel (a cura di), Guillaume de Moerbeke. Recueil d'études à l'occasion du 700 anniversaire de sa mort, 1286, Lovanio, Leuven University Press, 1989.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Guglielmo di Moerbeke
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Guglièlmo di Moerbeke, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Guglielmo di Moerbeke, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- (EN) William of Moerbeke, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) Bibliografia su Guglielmo di Moerbeke, su Les Archives de littérature du Moyen Âge.
- (EN) Guglielmo di Moerbeke, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (EN) David M. Cheney, Guglielmo di Moerbeke, in Catholic Hierarchy.
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