Gundomaro
Gundomaro | |
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Re dei Burgundi | |
In carica | 473 circa – 486 |
Predecessore | Gundioco |
Successore | Gundobado Godegiselo |
Morte | 486[1] |
Padre | Gundioco[1] |
Madre | una sorella del Patrizio Ricimero[1] |
Gundomaro (... – 486) fu re dei Burgundi, governando la zona di Vienne dal 473 circa al 486.
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio del re dei Burgundi, Gundioco e della moglie, una sorella del Patrizio Ricimero[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gregorio di Tours lo cita assieme ai fratelli Gundobado, Godegiselo e Chilperico II, come figli di Gundioco[1] e anche il successivo Liber Historiæ Francorum lo cita assieme ai fratelli come figlio di Gundioco, della stirpe del re visigoto, Atanarico[1].
Alla morte del padre, avvenuta nel 473 circa, Gundomaro assieme ai fratelli Gundobado, Godegiselo e Chilperico II, ascesero al trono, condividendolo con lo zio, Chilperico I.
A Gundomaro toccò di governare un tratto della valle del Rodano con sede a Vienne, mentre i fratelli governavano rispettivamente: Godegiselo la valle del Doubs, con sede a Besançon, Chilperico II la valle della Saona, con sede a Lione, e Gundobado l'alta valle del Rodano con sede a Ginevra[1].
Dopo la morte dello zio Chilperico I si iniziò lotta fra i fratelli, per la supremazia, nel regno e Gundamaro, nel corso del 486, fu fatto assassinare da Gundobado[1].
Discendenti
[modifica | modifica wikitesto]Di Gundomaro, non si conosce se ebbe mogli e non si ha notizia di alcuna discendenza[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi, vicende storiche, in Cambridge University Press - Storia del mondo medievale, vol. I, pp. 688–711, Garzanti, 1999
Voci correlate
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