Gustav Schmidt
Aspetto
Gustav Schmidt | |
---|---|
Nascita | Carsdorf, 24 aprile 1894 |
Morte | Belgorod, 7 agosto 1943 (49 anni) |
Cause della morte | Suicidio |
Dati militari | |
Paese servito | Impero tedesco Repubblica di Weimar Germania nazista |
Forza armata | Deutsches Heer |
Anni di servizio | 1913 - 1945 |
Grado | Generalleutnant |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Invasione della Polonia Battaglia del Belgio Battaglia di Francia Operazione Barbarossa Battaglia di Białystok–Minsk Battaglia di Smolensk Battaglia di Mosca Battaglia di Rzhev Battaglia di Kursk |
Comandante di | 19. Panzer-Division |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Gustav Schmidt (Carsdorf, 24 aprile 1894 – Belgorod, 7 agosto 1943) è stato un generale tedesco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Entrato nell'esercito imperiale tedesco nel 1913, dal 1914 prestò servizio sul fronte della prima guerra mondiale ove iniziò a distinguersi.
Il 6 gennaio 1942, ancora colonnello, divenne comandante della 19. Panzer-Division sino al 20 aprile 1942 quando la composizione della divisione venne riformata e lo stesso Schmidt venne riposto al suo comando col grado di Luogotenente Generale.
Il 7 agosto 1943, mentre la situazione si presentava critica sul fronte russo, preferì suicidarsi piuttosto che cadere nelle mani dei nemici sovietici.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fellgiebel, Walther-Peer (2000). Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939–1945. Friedburg, Germany: Podzun-Pallas. ISBN 3-7909-0284-5.
- Schaulen, Fritjof (2005). Eichenlaubträger 1940 - 1945 Zeitgeschichte in Farbe III Radusch - Zwernemann (in German). Selent, Germany: Pour le Mérite. ISBN 3-932381-22-X.
- Scherzer, Veit (2007). Ritterkreuzträger 1939–1945 Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives (in German). Jena, Germany: Scherzers Militaer-Verlag. ISBN 978-3-938845-17-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]