Iesse

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Rappresentazione di Iesse.

Iesse (scritto anche Gessè o Gissai; in ebraico: יִשַׁי) è il padre del re Davide. Davide, talvolta semplicemente chiamato "figlio di Iesse", era il più giovane dei suoi figli.[1]

Si parla del personaggio nel Primo libro di Samuele e nel Primo libro delle Cronache.

Esistono due diverse tradizioni sul numero di figli di Iesse, presentate in tre passi biblici[2]:

  • Secondo il Primo libro di Samuele (1Sam16,10-11; 17,12[3]), i figli di Iesse erano otto, contando anche Davide: "Iesse presentò a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo che ora sta a pascolare il gregge». Samuele ordinò a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui»" e in un altro passo, al capitolo successivo, si precisa ancora che "Davide era figlio di un Efratita da Betlemme di Giuda chiamato Iesse, che aveva otto figli. Al tempo di Saul, quest'uomo era anziano e avanti negli anni."
  • Secondo, invece, il Primo libro delle Cronache (1Cr2,13-16[4]), i figli di Iesse erano sette con Davide: "Iesse generò Eliàb il primogenito, Abinadàb, secondo, Simèa, terzo, Netaneèl, quarto, Raddài, quinto, Ozem, sesto, Davide, settimo."

Iesse, figlio di Obed, fu capo del sinedrio. Inizialmente egli pensò erroneamente che Davide fosse figlio illegittimo della moglie. Pensava infatti l'avesse tradito, poiché non giaceva con lei da tre anni. In realtà, quando Iesse pensò di potersi unire con la sua serva una volta riscattata, la moglie entrò nella stanza dove era Iesse (al posto della serva con cui si era accordata) senza che l'uomo se ne accorgesse, e concepì Davide.

Secondo Berakhot 58a, Iesse predicava la Torah alle folle. Fu un uomo particolarmente virtuoso, uno dei quattro che, insieme a Beniamino, Amram e Kilav, non morirono a causa delle loro colpe, ma su istigazione di Nahaš, il serpente che tentò Eva nell'Eden.
In 2 Samuele 17:25[5], Nā·ḥāš (in Ebraico: נָחָ֔שׁ)[6] è anche la sorella di Zeruia e la madre di Abigàl, figlia di Iesse. In modo analogo, secondo 1 Cronache 2:16-17[7], Abigàl generò Amasà con Itrà l'Ismaelita, mentre Zeruia ebbe tre figli, fra i quali Ioab. Zeruià e Abigàil sono menzionate come sorelle, senza citare Nā·ḥāš[8].

Cristianesimo

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Riveste una notevole importanza perché il suo nome compare nella genealogia di Gesù. In particolare si parla del "germoglio di Iesse" (o "virgulto di Davide") per indicare la sua discendenza, che arriva fino a Gesù[9].

  1. ^ Raymond E. Brown, Joseph A. Fitzmyer, Roland E. Murphy, Nuovo Grande Commentario Biblico, Queriniana, 2002, p. 196, ISBN 88-399-0054-3.
  2. ^ Bibbia TOB, Elle Di Ci Leumann, 1997, p. 521, ISBN 88-01-10612-2.
  3. ^ 1Sam16,10-11; 17,12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ 1Cr2,13-16, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ 2 Samuele 17:25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  6. ^ Biblehub interlineare, su biblehub.com. e lista di frequenza Archiviato il 23 aprile 2019 in Internet Archive.
  7. ^ 1Cronache 2:16-17, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  8. ^ Biblehub, Interlineare, su biblehub.com.
  9. ^ Albero di Iesse in Enciclopedia dell'arte medievale (1991)

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