Igoumenitsa
Igoumenitsa comune | |
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Ηγουμενίτσα | |
Localizzazione | |
Stato | Grecia |
Periferia | Epiro |
Unità periferica | Tesprozia |
Amministrazione | |
Sindaco | Thomas Pitoulis |
Territorio | |
Coordinate | 39°30′N 20°16′E |
Altitudine | 0-10 m s.l.m. |
Superficie | 428 km² |
Abitanti | 24 130 (2001) |
Densità | 56,38 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 461 00 |
Prefisso | 26650 |
Fuso orario | UTC+2 |
Targa | ΗΝ |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Igoumenitsa (in greco: Ηγουμενίτσα, Īgoumenítsa; in albanese: Gumenicë[1][2][3]; in italiano in passato: Gomenizza[4][5][6][7][8][9][10], nell'antichità: Τιτάνα, Titána) è un comune della Grecia situato nella periferia dell'Epiro (unità periferica della Tesprozia).
A seguito della riforma amministrativa detto programma Callicrate in vigore dal gennaio 2011[11] che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, la superficie del comune è ora di 428 km² e la popolazione è passata da 14 710[12] a 24 130 abitanti secondo i dati del censimento 2001[13].
Dista pochi chilometri dal confine albanese di Konispol ed è circondata da montagne coperte da foreste che si protendono verso il mare.
Il Porto di Igoumenitsa è un importante crocevia delle rotte marittime che collegano l'Italia alla penisola ellenica, alla Bulgaria e alla Turchia, soprattutto da quando è terminata, nel 2009, la costruzione dell'autostrada greca Egnatia Odos, che per 670 km attraversa la Grecia settentrionale unendo la costa ionica con il confine fra Grecia e Turchia.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Clima
[modifica | modifica wikitesto]Il clima a Igoumenitsa è balcanico, essendo la città posta ai piedi del Pindo, quindi caratterizzato da estati calde e da inverni freddi e umidi.[senza fonte] La media annuale delle precipitazioni piovose è di 1100 mm.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nell'antichità, Igoumenitsa era conosciuta come Titani, e nel IV secolo a.C. era una delle città più importanti del Regno dei Tesprozi, con un'estensione di 28 ettari, e delle mura di cinta di 2400 metri di circonferenza. Gli scavi hanno anche portato alla luce un teatro di 2500 posti e le rovine di due templi. La città fu poi distrutta e in seguito conquistata dai Romani nel 167 a.C.
Nel 1913 Igoumenitsa, allora un piccolo villaggio, venne liberata dal giogo della dominazione ottomana e venne così a far parte della Grecia.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante le sue dimensioni contenute (14 710 abitanti nel 2001), Igoumenitsa è uno scalo importante per il viaggiatore che proviene dall'Italia, perché ivi è presente un importante polo del commercio europeo, infatti vi sono varie rotte terrestri: per l'Albania, per la Macedonia del Nord, per la Grecia continentale, e per Bulgaria e Turchia (attraverso l'autostrada A2, conosciuta come Egnatia Odos). Molte rotte turistiche e commerciali (che provengono principalmente da Trieste, Ancona, Bari e Brindisi) fanno spesso scalo in questa città prima di proseguire per le isole Ionie o per il porto di Patrasso, considerevolmente più grande di quello di Igoumenitsa.
Nell'ottobre 2022 la cordata composta da Grimaldi Euromed, Minoan Lines Shipping e Investment Construction Commercial & Industrial ha acquisito il 67% del capitale sociale della Igoumenitsa Port Authority, ente gestore dello scalo marittimo, al prezzo di 84,17 milioni di euro, a seguito di una gara indetta dall'Hellenic Republic Asset Development Fund, il fondo che si occupa della gestione e della privatizzazione di porti e di altri beni pubblici greci.[14][15][16]
Turismo
[modifica | modifica wikitesto]La città si trova a pochi chilometri da Syvota e ad una cinquantina di chilometri da Parga, due piccole ma rinomate mete turistiche balneari.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gianfranco Chiti, di Sandro Bassetti
- ^ Pensare il sangue: la vendetta nella cultura albanese, di Patrizia Resta
- ^ The Albanian National Awakening, di Stavro Skendi
- ^ Cfr. "Gomenizza" in Sergio Valzania e Franco Cardini, La scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l'Italia provocò la prima guerra mondiale, Mondadori, 2014, ISBN 9788852046476, cap. XI.
- ^ Cfr. "Gomenizza" in NULL History Channel, Le grandi battaglie della storia, Mondadori, 2013, ISBN 8852039856.
- ^ Cfr. "Gomenizza" in Arrigo Petacco, La croce e la mezzaluna, Mondadori, 2010, ISBN 9788852013751.
- ^ Cfr. "Gomenizza" in La Marina italiana nella seconda guerra mondiale, vol. XV La marina dall'8 settembre 1943 alla fine del conflitto, Ufficio storico della marina militare, 1962, pp. 195-196.
- ^ Cfr. Calendario Atlante de Agostini, p. 24.
- ^ Cfr. Ugo Foscolo, opere edite postume, p. 317.
- ^ Cfr. Buonaventura Camporota, Vita di Francesco Morosini, Peloponnesiaco, doge di Venezia p. 110
- ^ Programma Callicrate (PDF), su kedke.gr. URL consultato il 2 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2017).
- ^ Censimento 2001 (XLS), su ypes.gr. URL consultato il 2 marzo 2011.
- ^ Popolazione comuni greci, su statoids.com. URL consultato il 9 marzo 2011.
- ^ Grimaldi: si aggiudica il controllo porto Igoumenitsa per 84 mln - Porti e Logistica - Mare, su ANSA.it, 7 ottobre 2022. URL consultato il 12 ottobre 2022.
- ^ hradf.com, https://hradf.com/wp-content/uploads/2022/10/Press-Relase_Preffered-Investor-Declaration_IPA-SA.pdf .
- ^ (EN) HRADF: Declaration of Preferred Investor for the acquisition of a majority shareholding of 67% in the share capital of Igoumenitsa Port Authority S.A. (I.P.A. S.A.) – HRADF, su hradf.com. URL consultato il 12 ottobre 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Igoumenitsa
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Igoumenitsa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EL, EN) Il sito, su igoumenitsa.gr.
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