Judas and the Black Messiah
Judas and the Black Messiah è un film del 2020 diretto da Shaka King.[1]
Basato su eventi reali,[2] il film narra le vicende di Fred Hampton, leader delle Pantere Nere, interpretato da Daniel Kaluuya.[1]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Chicago,1968. Il piccolo criminale William "Bill" O'Neal ruba macchine fingendosi un agente dell'FBI che effettua sequestri di presunti veicoli scomparsi. Dopo un ennesimo colpo, viene fermato dalla polizia e arrestato. Viene quindi condotto di fronte all'agente FBI Roy Mitchell, che lo mette di fronte a un bivio: o scontare sei anni e mezzo di carcere (18 mesi per il furto d'auto e 5 anni per aver finto di essere un agente federale) o prendere parte a un'operazione di polizia come infiltrato.
In quel periodo infatti Fred Hampton, il carismatico presidente della sezione dell'Illinois del Black Panther Party e vicepresidente a livello nazionale, fonda la Rainbow Coalition, un'importante organizzazione politica multiculturale che comprende le Pantere Nere e diverse bande di strada (gli Young Patriots, gli Young Lords, e altri) il cui scopo è porre fine alle lotte intestine tra poveri e cambiare la società americana, razzista e foriera di disuguaglianze. Hampton, che fa spesso riferimenti al socialismo e al maoismo, viene identificato come una minaccia radicale dall'FBI, che cerca di sovvertire le sue attività a Chicago.
O'Neal accetta di infiltrarsi nelle Pantere Nere, e gradualmente conquista la fiducia dei compagni, anche perché si offre di diventare l'autista ufficiale di Hampton (a cui le autorità hanno confiscato la patente). Riesce anche a sviare alcuni sospetti (per esempio, quando un uomo lo riconosce per essere il ladro col distintivo FBI) e si guadagna il soprannome di "Wild Bill".
A poco a poco, sia O'Neal sia l'agente Mitchell scoprono che il lavoro è più complicato e spiacevole del previsto. Da una parte Mitchell (che pare essere sinceramente antirazzista) si rende conto che all'FBI la lotta contro le Pantere Nere è condotta senza nessuno scrupolo (per esempio, un altro infiltrato è autorizzato ad assassinare e torturare per sviare i sospetti); dall'altra parte O'Neal comincia a provare rispetto per Hampton e i suoi ideali.
Le autorità riescono a incastrare Fred Hampton (che nel frattempo ha trovato una compagna, Deborah Johnson, da cui aspetta un figlio) con accuse pretestuose e lo mandano in galera. Nel frattempo O'Neal è diventato responsabile della sicurezza delle Pantere Nere di Chicago, ma questo non lo trattiene dal darsela a gambe e nascondersi tra la folla quando la polizia fa irruzione nella sezione e le dà fuoco. La situazione per O'Neal si fa sempre più pesante e più di una volta è tentato di mollare tutto, ma l'agente Mitchell, spietato, gli ricorda che non ha scelta.
Hampton torna brevemente in libertà perché è ricorso in appello, e riesce a rigalvanizzare il movimento. L'FBI, con il direttore Hoover in testa, non è disposta ad accettare questa situazione, e riesce a far respingere l'appello. Non solo: stabilisce che Hampton deve morire. Ancora una volta tocca a O'Neal compiere il tradimento: messo di nuovo alle strette dai federali, viene fornito di un potente narcotico, da mettere nel bicchiere di Hampton durante una festa di congedo prima della nuova incarcerazione. Quella notte, una squadra di poliziotti di Chicago e dell'FBI fa irruzione nella casa di Hampton, uccide quasi tutte le persone presenti (O'Neal si era già dileguato) e trucida nel sonno lo stesso Hampton. La ricompensa per O'Neal, oltre alla libertà, è il possesso di una stazione di servizio, con cui potrà iniziare una nuova vita.
Poco prima dei titoli di coda, viene raccontato il destino di O'Neal (rimasto informatore per altri due anni): nel 1989 viene intervistato da una troupe televisiva a proposito di quegli eventi. Il documentario viene trasmesso l'anno dopo, e O'Neal si suicida la notte stessa della messa in onda. I sopravvissuti al massacro in cui muore Hampton fanno causa per ottenere un risarcimento dal governo, e lo ottengono dopo dodici anni. Deborah Johnson dà alla luce il figlio di Hampton,e con lui tuttora dirige un movimento che si rifà alle Pantere Nere.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film era inizialmente intitolato Jesus Was My Homeboy.[3]
Le riprese del film sono iniziate il 30 settembre 2019 a Cleveland[4] e sono terminate il 19 dicembre dello stesso anno.[5]
Promozione
[modifica | modifica wikitesto]Il primo trailer del film viene diffuso il 6 agosto 2020.[2]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato presentato al Sundance Film Festival 2021 il 1º febbraio.[6]
La pellicola, inizialmente fissata per il 21 agosto 2020,[7] è stata rimandata al 2021 a causa della pandemia di COVID-19[2] e distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi, ed in contemporanea su HBO Max, a partire dal 12 febbraio 2021;[8] in Italia arriva direttamente in streaming a partire dal 9 aprile 2021.[9]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Critica
[modifica | modifica wikitesto]Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve il 97% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 8,3 su 10 basato su 323 critiche,[10] mentre su Metacritic ottiene un punteggio di 85 su 100 basato su 49 critiche.[11]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2021 - Premio Oscar[12][13]
- Miglior attore non protagonista a Daniel Kaluuya
- Miglior canzone per Fight for You (musiche di H.E.R. e Dernst Emile II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas)
- Candidatura per il miglior film
- Candidatura per il miglior attore non protagonista a Lakeith Stanfield
- Candidatura per la migliore sceneggiatura originale a Will Berson e Shaka King, storia di Will Berson, Shaka King, Kenny Lucas e Keith Lucas
- Candidatura per la migliore fotografia a Sean Bobbitt
- 2021 - Golden Globe[14][15]
- Miglior attore non protagonista a Daniel Kaluuya
- Candidatura per la migliore canzone originale a H.E.R., D'Mile e Tiara Thomas (per Fight for You)
- 2020 - National Board of Review[16]
- 2021 - American Film Institute[17]
- Migliori dieci film dell'anno
- 2021 - Black Film Critics Circle Awards
- Candidatura per il miglior film
- 2021 - British Academy Film Awards[18][19]
- Miglior attore non protagonista a Daniel Kaluuya
- Candidatura per la miglior attrice non protagonista a Dominique Fishback
- Candidatura per il miglior casting ad Alexa L. Fogel
- Candidatura per la miglior fotografia a Sean Bobbitt
- 2021 - Critics' Choice Awards[20][21]
- Miglior attore non protagonista a Daniel Kaluuya
- Candidatura per il miglior cast corale
- Candidatura per la miglior canzone (per Fight for You)
- 2021 - MTV Movie & TV Awards[22]
- Candidatura per il miglior film
- Candidatura per la miglior performance in un film a Daniel Kaluuya
- 2021 - Rotten Tomatoes[23]
- Secondo miglior film del 2021
- 2021 - Screen Actors Guild Award[24][25]
- Miglior attore non protagonista a Daniel Kaluuya
- 2021 - New Mexico Film Critics
- Miglior attore non protagonista a Daniel Kaluuya
- 2021 - Producers Guild of America Awards[26]
- Candidatura per il Darryl F. Zanuck Award al miglior film
- 2021 - Washington D.C. Area Film Critics Association[27]
- Candidatura per il migliore attore non protagonista a Daniel Kaluuya
- Candidatura per la migliore attrice non protagonista a Dominique Fishback
- 2021 - Writers Guild of America Award[28]
- Candidatura per la miglior sceneggiatura originale a Will Berson e Shaka King, storia di Will Berson, Shaka King, Kenny Lucas e Keith Lucas
- 2022 - Grammy Award
- Candidatura per la miglior canzone scritta per i media visivi per Fight For You
- 2022 - London Critics Circle Film Awards[29]
- Candidatura per il miglior attore dell'anno a Daniel Kaluuya
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Mirko D'Alessio, Judas and the Black Messiah, il trailer del film con Daniel Kaluuya tratto da una storia vera, su badtaste.it, 7 agosto 2020. URL consultato il 7 agosto 2020.
- ^ a b c Warner Bros., JUDAS AND THE BLACK MESSIAH - Official Trailer, su YouTube, 7 agosto 2020. URL consultato il 7 agosto 2020.
- ^ (EN) Andreas Wiseman, Ryan Coogler & MACRO Set Black Panthers Pic With Warner Bros.; Daniel Kaluuya & Lakeith Stanfield In Talks To Star, su Deadline, 19 febbraio 2019. URL consultato il 7 agosto 2020.
- ^ (EN) Misty Stiver, ‘Get Out’ actors to film Black Panther Party biopic in Cleveland, movie extras needed, su cleveland19.com, 30 settembre 2019. URL consultato il 7 agosto 2020.
- ^ (EN) Charles D. King, 42 days and it’s a wrap!, su Instagram, 19 dicembre 2019. URL consultato il 7 agosto 2020.
- ^ (EN) Rebecca Rubin, ‘Judas and the Black Messiah’ to Premiere at Sundance Film Festival, su Variety, 12 gennaio 2021. URL consultato l'8 febbraio 2021.
- ^ (EN) Patrick Hipes, Warner Bros. Sets Release Dates For ‘The Matrix’ Sequel, ‘The Flash’ & More; ‘Akira’ Off Schedule, su Deadline, 11 dicembre 2019. URL consultato il 7 agosto 2020.
- ^ (EN) Anthony D'Alessandro, ‘Judas And The Black Messiah’ Sets Release For 2021 Awards Season, su Deadline Hollywood, 22 dicembre 2020. URL consultato l'8 febbraio 2021.
- ^ Warner Bros. Italia, JUDAS AND THE BLACK MESSIAH - Dal 9 aprile in esclusiva digitale, su YouTube, 23 marzo 2021. URL consultato il 23 marzo 2021.
- ^ (EN) Judas and the Black Messiah, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 16 aprile 2021.
- ^ (EN) Judas and the Black Messiah, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 16 aprile 2021.
- ^ Oscars, 93rd Oscars Nominations, su YouTube, 15 marzo 2021. URL consultato il 15 marzo 2021.
- ^ Fabio Fusco, OSCAR 2021: TUTTI I VINCITORI DI QUESTA EDIZIONE, su Movieplayer.it, 26 aprile 2021. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ Fabio Fusco, GOLDEN GLOBE 2021: TUTTE LE NOMINATION, su Movieplayer.it, 3 febbraio 2021. URL consultato il 3 febbraio 2021.
- ^ (EN) GOLDEN GLOBE WINNERS 2021: FULL LIST OF WINNERS AT THE 78TH GOLDEN GLOBE AWARDS, su Rotten Tomatoes, 28 febbraio 2021. URL consultato il 1º marzo 2021.
- ^ (EN) Clayton Davis, National Board of Review Names ‘Da 5 Bloods’ Best Picture, Spike Lee Becomes Second Black Director Winner, su variety.com, Variety, 26 gennaio 2021. URL consultato il 26 gennaio 2021.
- ^ (EN) Jacqueline Coley, NOMADLAND, ONE NIGHT IN MIAMI, THE MANDALORIAN, AND THE QUEEN'S GAMBIT AMONG AFI'S 2020 HONOREES, su Rotten Tomatoes, 25 gennaio 2021. URL consultato il 26 gennaio 2021.
- ^ (EN) 2021 EE British Academy Film Awards: The Nominations, su British Academy Film Awards, 9 marzo 2021. URL consultato il 9 marzo 2021.
- ^ Davide Stanzione, BAFTA 2021: Nomadland trionfa alla 71ª edizione. Tutti i vincitori, su Best Movie, 11 aprile 2021. URL consultato il 12 aprile 2021.
- ^ (EN) Film nominees for the 26th annual Critics Choice Awards have been announced, su Critics' Choice Awards, 8 febbraio 2021. URL consultato l'8 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2021).
- ^ Andrea Francesco Berni, Nomadland domina i Critics Choice Awards con quattro premi: tutti i vincitori, su BadTaste.it, 8 marzo 2021. URL consultato l'8 marzo 2021.
- ^ Beatrice Pagan, MTV MOVIE & TV AWARDS 2021: BORAT E WANDAVISION DOMINANO LE NOMINATION, su Movieplayer.it, 20 aprile 2021. URL consultato il 20 aprile 2021.
- ^ Valentina D'Amico, I 10 MIGLIORI FILM DEL 2021 SECONDO ROTTEN TOMATOES, su Movieplayer.it, 27 dicembre 2021. URL consultato il 27 dicembre 2021.
- ^ (EN) NOMINATIONS ANNOUNCED FOR THE 27TH ANNUAL SCREEN ACTORS GUILD AWARDS, su Screen Actors Guild Award, 4 febbraio 2021. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ Beatrice Pagan, SAG AWARDS 2021: THE CROWN E MA RAINEY'S BLACK BOTTOM TRA I VINCITORI, CHADWICK BOSEMAN MIGLIOR ATTORE, su Movieplayer.it, 5 aprile 2021. URL consultato il 5 aprile 2021.
- ^ Valentina D'Amico, PGA 2021: NOMADLAND E IL PROCESSO AI CHICAGO 7 GUIDANO LE NOMINATION, su Movieplayer.it, 9 marzo 2021. URL consultato il 9 marzo 2021.
- ^ (EN) 'Nomadland' Finds a Home with WAFCA Critics, su Washington D.C. Area Film Critics Association. URL consultato l'8 febbraio 2021.
- ^ (EN) 2021 Writers Guild Awards Nominees, su Writers Guild of America. URL consultato il 17 febbraio 2021.
- ^ Valentina D'Amico, IL POTERE DEL CANE GUIDA LE NOMINATION DEI LONDON CRITICS' CIRCLE AWARDS 2022, su Movieplayer.it, 17 dicembre 2021. URL consultato il 17 dicembre 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su warnerbros.co.uk.
- Judas and the Black Messiah, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Judas and the Black Messiah, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Judas and the Black Messiah, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Judas and the Black Messiah, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Judas and the Black Messiah, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Judas and the Black Messiah, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Judas and the Black Messiah, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Judas and the Black Messiah, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Judas and the Black Messiah, su FilmAffinity.
- (EN) Judas and the Black Messiah, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Judas and the Black Messiah, su Box Office Mojo, IMDb.com.