Kalanchoideae
Kalanchoideae (A.Berger, 1930), nota anche come Kalanchoöideae, è una delle tre sottofamiglie in cui è suddivisa la famiglia delle Crassulaceae, originaria principalmente del Madagascar ed Africa meridionale[1]. Specie di ogni genere di Kalanchoideae vengono coltivate ovunque come piante ornamentali.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Kalanchoideae deriva dal tipo nomenclaturale qui incluso, ovvero il genere Kalanchoe. Questo nome a sua volta risulta essere una latinizzazione del Cantonese gaa laam coi, ovvere "pianta del tempio"[2][3][4]. Denominazione registrata per la prima volta dal Georg Joseph Kamel, missionario gesuita e botanico nelle Filippine durante il XVI secolo[5].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le specie appartenenti a questo taxon hanno fusti in genere legnosi e delle foglie, oltre che sessili come in tutte le Crassulaceae, con dei margini dentati.
Le infiorescenze, frequentemente a spiga, presentano dei fiori tetrameri (ovvero con 4 sepali, 4 petali, 8 stami e 4 carpelli), anche se, più di rado, possono essere pentameri o esameri. I petali, fusi tra loro per quasi l'intera lunghezza, danno alla corolla una caratteristica forma tubolare[6][7][8].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il principale centro di differenziazione per Kalanchoideae è il Madagascar, dove si concentra la maggior parte delle specie di Kalanchoe. Si hanno inoltre numerosi endemismi in Namibia e Sudafrica, dove sono invece confinati i generi Tylecodon e Adromischus.
L'areale totale di questo taxon si estende però fino a Corno d'Africa e penisola arabica, con alcune specie di Cotyledon[9], e al sud-est asiatico, data la presenza in quest'area di alcune specie di Kalanchoe[10].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]All'interno di Kalanchoideae sono incluse un totale di circa 250 specie ripartite, con l'ormai assodata inclusione di Bryophyllum e Kitchingia all'interno di Kalanchoe[11], fra i 4 seguenti generi:
- Adromischus Lem.
- Cotyledon L.
- Kalanchoe Adans.
- Tylecodon Toelken
Oltre la metà delle specie sono concetrate all'interno di Kalanchoe, che ne conta 155, mentre in ordine di ampiezza vi sono poi Tylecodon (49), Adromischus (29) ed infine Cotyledon (16)[1].
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Kalanchoe marmorata.
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Tylecodon paniculatus.
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Adromischus cooperii.
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Cotyledon tomentosa.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Crassulaceae J.St.-Hil. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 24 febbraio 2021.
- ^ (FR) Michel Adanson, Familles des plantes., vol. 1, Parigi, Vincent, 1763, OCLC 6445968. URL consultato l'8 marzo 2021.
- ^ Camel, J.G. Herbarium aliarumque stirpium in Insulâ Luzone Philippinarum Primariâ nascentium. In: John Ray: Historia plantarum. Band 3, London 1704, Anhang, S. 1–42 p. 6. item 18. [1] Archiviato il 31 dicembre 2014 in Internet Archive.
- ^ (EN) J. T. Baldwin Jr., Kalanchoe: The Genus and its Chromosomes, in American Journal of Botany, vol. 25, n. 8, 1º ottobre 1938, pp. 572–579, DOI:10.2307/2436516.
- ^ (DE) Adolf Engler e Karl Anton Eugen Prantl, Die Natürlichen Pflanzenfamilien, 18a, 2ª ed., Lipsia, Engelmann, 1930, p. 383.
- ^ (EN) Angiosperm Phylogeny Website - Crassulaceae, su mobot.org. URL consultato il 24 febbraio 2021.
- ^ (EN) Charles H. Uhl, Cytotaxonomic Studies in the Subfamilies Crassuloideae, Kalanchoideae, and Cotyledonoideae of the Crassulaceae (abstract), in American Journal of Botany, vol. 35, n. 10, Wiley, Dicembre 1948, pp. 695–706, DOI:10.2307/2438149. URL consultato il 24 febbraio 2021.
- ^ (EN) Albert H. Tillson, The Floral Anatomy of the Kalanchoideae, in American Journal of Botany, vol. 27, n. 8, Wiley, Ottobre 1940, pp. 595–600, DOI:10.2307/2436977. URL consultato il 24 febbraio 2021.
- ^ (EN) Cotyledon L. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 24 febbraio 2021.
- ^ (EN) Kalanchoe Adans. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 24 febbraio 2021.
- ^ (EN) Mykhaylo Chernetskyy, Problems in nomenclature and systematics in the subfamily Kalanchoideae (Crassulaceae) over the years, in Acta Agrobotanica, vol. 64, n. 4, Dicembre 2011, pp. 67-73, DOI:10.5586/aa.2011.047.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Adolf Engler e Karl Anton Eugen Prantl, Die Natürlichen Pflanzenfamilien, 18a, 2ª ed., Lipsia, Engelmann, 1930, p. 383.
- (EN) Albert H. Tillson, The Floral Anatomy of the Kalanchoideae, in American Journal of Botany, vol. 27, n. 8, Wiley, Ottobre 1940, pp. 595–600, DOI:10.2307/2436977. URL consultato il 24 febbraio 2021.
- (EN) Charles H. Uhl, Cytotaxonomic Studies in the Subfamilies Crassuloideae, Kalanchoideae, and Cotyledonoideae of the Crassulaceae (abstract), in American Journal of Botany, vol. 35, n. 10, Wiley, Dicembre 1948, pp. 695–706, DOI:10.2307/2438149. URL consultato il 24 febbraio 2021.
- The Royal Botanic Gardens, Kew, The Harvard University Herbaria and The Australian National Herbarium, Risultato ricerca nome pianta, su International Plant Names Index.
- (EN) Mykhaylo Chernetskyy, Problems in nomenclature and systematics in the subfamily Kalanchoideae (Crassulaceae) over the years, in Acta Agrobotanica, vol. 64, n. 4, Dicembre 2011, pp. 67-73, DOI:10.5586/aa.2011.047.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kalanchoideae
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