Kirill Dmitriev
Kirill Aleksandrovič Dmitriev (in russo Кирилл Александрович Дмитриев?; Kiev, 12 aprile 1975) è un economista e manager russo, CEO del Fondo russo per gli investimenti diretti russi (RDIF), un fondo sovrano di 10 miliardi di dollari creato dal governo russo per effettuare investimenti nell'economia del Paese[1].
Nel febbraio 1922 sia Dmitriev che RDIF sono stati sottoposti a sanzioni da parte del Tesoro degli Stati Uniti in seguito all'invazione russa dell'Ucraina.[2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Kirill Dmitriev, nato nel 1975 a Kiev, all'epoca in Unione Sovietica, è stato uno dei primi studenti di scambio russi ospitato in una famiglia del New Hampshire nel 1990. Quando Dmitriev aveva 14 anni, fu mandato a vivere con gli amici dei suoi genitori in California, dove la famiglia ospitante e Dmitriev convinsero gli amministratori del Foothill College a iscriverlo. In due anni, si trasferì alla Stanford University, da cui ha conseguito una laurea in economia con lode e distinzione. Ha continuato la sua formazione presso la Harvard Business School, dove ha completato il programma MBA come studioso di Baker.
Dmitriev ha lavorato come investment banker presso Goldman Sachs a New York e consulente presso McKinsey & Company a Los Angeles, Mosca e Praga,[3] prima di tornare in Russia nel 2000. È stato associato presso il fondo di private equity Delta Private Equity Partners dal 2002 al 2007, mentre lavorava anche per The U.S. Russia Investment Fund.[4] È stato presidente di Icon Private Equity dal 2007 al 2010.[5]
Durante la sua carriera, Dmitriev ha lavorato alla vendita di DeltaBank a General Electric,[6] DeltaCredit Bank a Société Générale,[7] azioni CTC Media a Fidelity Investments, National Cable Networks a Basic Element, CompuLink a tre fondi di investimento, TV3 a Prof-Media e NTC a Rossiya Bank.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Sposato con Natal'ja Popova, vicedirettrice della ONG Innopraktika Foundation. La moglie è molto amica della figlia minore di Putin, Katerina Tichonova.[8]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze russe
[modifica | modifica wikitesto]— giugno 2017[9]
— aprile 2020
Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]— 9 novembre 2018[9]
— 4 ottobre 2019[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Michelle Caruso-Cabrera, The $10 billion man out to change Russia's image, in CNBC, 11 dicembre 2013.
- ^ (EN) Sanctions on Russian Fund Show Dashed Hope of Moscow's Cooperation with Democracies, in Forbes, 8 marzo 2022.
- ^ (EN) Patricia Cloherty, U.S. policy towards Russia: Hearing before the Committee on Foreign Relations, United States Senate, One Hundred Ninth Congress, first session, June 21, 2005, in U.S. Government Printing Office, Washington, D.C., 2006, p. 5, ISBN 0160756642.
- ^ (EN) U.S. Policy Towards Russia, in U.S. Senate Committee on Foreign Relations, 21 giugno 2005, 3–12, ISBN 9781422334287. URL consultato il 27 ottobre 2016.
- ^ (RU) России есть что демонстрировать, in RBC Information Systems, 15 marzo 2012. URL consultato il 2 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2014).
- ^ (EN) Dan Roberts e Arkady Ostrovsky, GE unit in deal to buy Russian bank, in Financial Times, = 2 agosto 2004. URL consultato il 2 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2015).
- ^ (EN) Societe Generale Will Buy Russian Lender, in The Wall Street Journal, 15 agosto 2005.
- ^ (RU) Roman Anin, Alesya Marokhovskaya, Irina Dolinina, Dmitry Velikovsky, Sonya Savina, Olesya Shmagun, Roman Shleinov e Denis Dmitriev, Кирилл и Катя: любовь, разлука, офшоры и неограниченный ресурс. [Kirill and Katya: love, separation, offshore and unlimited resources], in istories.media, 7 dicembre 2020. URL consultato il 29 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2020).
- ^ a b c Refiningandpetrochemicalsme
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kirill Dmitriev
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su rdif.ru.