La Gaceta Literaria
La Gaceta Literaria | |
---|---|
Stato | Spagna |
Lingua | spagnolo |
Periodicità | quindicinale |
Fondatore | Ernesto Giménez Caballero |
Fondazione | 1 gennaio 1927 |
Chiusura | 1 maggio 1932 |
Sede | Madrid |
Direttore | Ernesto Giménez Caballero |
ISSN | 1575-7226 |
Sito web | hemerotecadigital.bne.es/details.vm?lang=es&q=id%3A0003882694 |
La Gaceta Literaria è stata una rivista culturale spagnola pubblicata a Madrid dal 1927 al 1932.
Fondata e diretta da Ernesto Giménez Caballero con la collaborazione di Guillermo de Torre, è ritenuta una dei periodici più importanti per lo studio dei movimenti avanguardisti spagnoli e della cosiddetta Generazione dei '27, della loro evoluzione estetica, artistica e letteraria.[1]
Oltre che rappresentare una miniera di informazioni sull'ambiente culturale del tempo, La Gaceta costituisce un importante osservatorio dal quale seguire la progressiva trasformazione del clima intellettuale spagnolo. A partire dagli anni Trenta, per l'indirizzo impresso dal suo direttore Giménez Caballero, che causerà l'allontanamento di parte dei precedenti collaboratori, è infatti considerata una delle prime riviste di propaganda del fascismo in Spagna, un "laboratorio intellettuale" in cui si incubarono i principi di questa ideologia politica.[2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Quindicinale culturale fondato e diretto da Ernesto Giménez Caballero nel 1927, nel pieno della dittatura di Primo de Rivera, raccolse i migliori scrittori e artisti del tempo in un progetto a vocazione europea e transatlantica, come dichiarato dal sottotitolo "Iberica-americana-internazionale: lettere, arte, scienza".[4]
L'intento di "nazionalizzare" le avanguardie e di promuovere ed espandere l'influenza spagnola sulla scena internazionale, si combinò con la promozione delle particolarità linguistiche della penisola, come quella catalana e portoghese, il proposito di rinnovare l'egemonia culturale sull'America ispanica[5] e l'ambizione di allargare la propria influenza sulle comunità sefardite balcaniche, nell'ottica di una reincorporazione dei popoli ispanici sotto la guida spagnola.[6][7]
Nel prospetto-programma della Gaceta apparso nell'ottobre del 1926, i riferimenti indicati sono: "gusto por la universalidad, respeto por la localidad. Cosmopolitismo: nacionalismo".[8]
Per la realizzazione materiale della rivista Giménez Caballero, per ridurre i costi, fece affidamento all'impresa del padre per la stampa e al proprio lavoro come tipografo. Il capitale iniziale venne fornito da alcuni finanziatori di collocazione liberale, che in seguito "sarebbero stati collegati alla caduta della monarchia e all'avvento della repubblica",[9] come Nicolás María de Urgoiti, Gregorio Marañon, Angel Ossorio y Gallardo, José Antonio de Sangroniz, José Félix de Lequerica, Gustavo Gili.[1]
La prima copia, pubblicata il 1. gennaio 1927, dello stesso formato e carta dei giornali informativi dell'epoca, reca in prima pagina un editoriale programmatico non firmato, scritto dal suo direttore e intitolato «Salutación», rivolto a scrittori, editori e lettori, nel quale la creazione di un "giornale letterario" viene motivata dalla volontà di diffondere la cultura letteraria e artistica a un vasto pubblico, un obbiettivo che altre riviste letterarie europee - Les Nouvelles Littéraíres, La Fiera letteraria, Times Literary Supplement, Die Literarische Welt - stavano perseguendo, ma che era ancora assente in area iberica. Un articolo introduttivo di José Ortega y Gasset, «Su un giornale di lettere», evidenzia la necessità di un organo culturale d'avanguardia, promotore dello spirito giovane dei tempi, capace di "curare definitivamente le lettere spagnole dal loro ostinato provincialismo".[10]
Nelle otto pagine di cui si compone, in uscita il primo e il quindici di ogni mese, vengono discusse questioni artistiche, estetiche, intellettuali o letterarie; l'interesse per l'attualità è manifestato dalle notizie riguardanti la produzione letteraria e artistica nei diversi paesi[11][12], le recensioni e i commenti sugli eventi in corso, dalle mostre ai concerti, alla promozione della cultura cinematografica[13], dai libri in uscita alla pubblicazione di sondaggi e interviste.[14]
Nella sua prima fase La Gaceta riunisce i migliori scrittori, fra i più giovani e fra quelli delle generazioni precedenti, senza alcuna distinzione ideologica o di stile letterario[15]. Vi collaborano autori come Ramón Gómez de la Serna, José Bergamín, Benjamín Jarnés, Rafael Sánchez Mazas, Ramiro Ledesma Ramos, Gerardo Diego, Pedro Sainz Rodriguez, Dámaso Alonso, Rafael Alberti, Pedro Salinas, Vicente Aleixandre, Juan Aparicio López, Jorge Guillén, Luis Buñuel, Rosa Chacel, Edgar Neville, Karl Vossler, Guillermo Díaz Plaja, Carmen de Burgos, Francisco Ayala.
Per ogni zona geografica esistono dei redattori responsabili: la sezione catalana è seguita da Tomás Garcés e Juan Chabás di Barcellona; quella portoghese da Antonio Ferro e Ferreira de Castro, da Lisbona; quella americana da Guillermo de Torre e Benjamín Jarnés di Madrid; la sezione internazionale è curata da José Francisco Pastor di Strasburgo.
Vi sono poi suddivisioni per materia: Arte, curata da Antonio Espina (Madrid) e Sebastiá Gach (Barcellona); filosofia e scienza, da Ledesma Ramos. Fra gli altri, collaborano alla rivista anche un matematico, un naturalista, un medico, un giurista, un filologo, un ingegnere e un architetto. Un piccolo gruppo collabora anche nella Revista de Occidente: Rafael Alberti, Vicente Aleixandre, Antonio Espina, Benjamín Jarnés, Ramiro Ledesma Ramos.[16]
Nell'ottobre del 1928 un numero monografico della Gaceta, dedicato al cinema, annuncia la creazione a Madrid del Cineclub Español, diretto da Ernesto Giménez Caballero e da Luis Buñuel e promosso dalla stessa rivista, con programmazione di film provenienti da tutto il mondo, per lo più inediti in Spagna.[17][18]
Fino al 1928 la rivista ha come segretario e stretto collaboratore di Caballero, Guillermo de Torre, fra gli artefici dell'ultraismo e autore nel 1925 di Literaturas europeas de vanguardia, la prima opera in lingua spagnola che descrive sistematicamente i movimenti avanguardisti europei. Nell'agosto 1927 De Torre parte per l'Argentina, dove sposa la pittrice Norah Borges, sorella di Jorge Luis, rimanendo tuttavia segretario della rivista per altri due anni. Dal numero 49 al 65 del 1929 viene sostituito da Cesar Muñoz Arconada, che in seguito abbandona l'incarico per seguire altri progetti editoriali.
Dal 1929 vengono pubblicati testi di creazione letteraria, compaiono poesie e racconti di diversi autori fra cui Rafael Alberti, Garcia Lorca, Salvador Dalí, Manuel Altolaguirre, Juan Ramón Jiménez. La Gaceta pubblica anche due serie di libri e nell'aprile 1929 inaugura a Madrid una galleria espositiva, in cui vengono organizzate mostre dedicate ai libri, all'arte e all'architettura.
Nel settembre dello stesso anno la proprietà della rivista, per problemi finanziari, passa alla casa editrice CIAP (Compañía Ibero-Americana de Publicaciones), controllata dal banchiere Ignacio Bauer, che dal gennaio 1930 nomina Pedro Sáinz Rodríguez (1897-1986) come condirettore; contemporaneamente si riduce il suo formato, come il numero delle colonne per pagina, da sei a quattro, mentre aumenta in modo consistente la paginazione: alle 6/8 pagine della versione iniziale si passa alle 16 o 24.
I cambiamenti compositivi, organizzativi ed editoriali sono accompagnati da una mutata fisionomia della compagine dei collaboratori. Se nei primi tre anni di vita la Gaceta aveva funzionato da polo di attrazione e di riferimento per tutta la gioventù letteraria e artistica spagnola, alla fine degli anni Venti la diversa situazione sociale e politica induce molti giovani collaboratori di fede repubblicana ad abbandonare la rivista. Una delle principali cause è l'orientamento filonazionalista e filofascista impressole dal suo direttore, esplicitato nel numero del 15 febbraio 1929, con la pubblicazione dell'articolo Carta a un compañero de la Joven España,[19] ispirato al fascismo italiano, in particolare ai testi di Curzio Malaparte, e definito più tardi dallo stesso autore il primo manifesto ideologico del nazional-sindacalismo.[4]
Ernesto Gimènez Caballero è uno dei primi intellettuali spagnoli ad abbracciare apertamente le idee fasciste, di cui si considererà il "precursore ispanico".[20] Nel momento in cui la rivista viene meno all'interesse esclusivamente letterario e artistico che l'aveva contraddistinta, consentendo la convivenza di personalità diverse, e dà apertamente spazio alle opinioni politiche del suo Direttore, il fronte dei collaboratori, sempre più politicizzato, si sfalda, aprendo la strada ad altri più convinti seguaci della nuova linea editoriale. Fra i più fidati collaboratori di Gimènez Caballero negli anni 1929-1930 si afferma Ramiro Ledesma Ramos, il futuro teorico della Falange spagnola, fondatore nella primavera del 1931 della rivista La conquista del estado, titolo suggerito da Caballero in omaggio all'omonima rivista del "fascismo integrale", finanziata dal PNF e fondata a Roma da Curzio Malaparte.[21]
Così Ernesto Gimènez Caballero commenterà nel suo libro di Memorie la svolta della rivista dopo il 1930:
«La Gaceta fue la precursora del Vanguardismo en la Literatura, Arte y Política. Una política que por dos años resultó unitiva y espiritual y desde 1930 divergente, pues la juventud se fue politizando. Y de La Gaceta saldrían los inspiradores del comunismo y del fascismo en España»
«La Gaceta è stata la precorritrice delle avanguardie in letteratura, arte e politica. Una politica che per due anni è stata unitaria e spirituale e dal 1930 divergente, perché i giovani si stavano politicizzando. E da La Gaceta sarebbero venuti gli ispiratori del comunismo e del fascismo in Spagna»
Chiusura della rivista
[modifica | modifica wikitesto]Nel mese di agosto 1931, poco dopo la proclamazione della Seconda Repubblica spagnola, La Gaceta, interamente scritta da Giménez Caballero, prende anche il titolo El Robinson Literario de España, con una propria numerazione, oltre alla sequenza originaria. La rivista, da portavoce delle inquietudini di una generazione, dopo gli anni Trenta diventa il monologo del suo fondatore[22], la sua "opera monacale".[23]
Cessa la pubblicazione con il numero 123 del 1 maggio 1932, senza che nessun avviso ne informi i lettori.
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1980 Topos Verlag (Vaduz, Liechtenstein) ed Ediciones Turner (Madrid, Spagna) hanno pubblicato un'edizione completa in facsimile dell'intera rivista, in tre volumi, con un Prologo dello stesso Ernesto Giménez Caballero.[24]
L'intera rivista è consultabile e scaricabile nel sito dell'emeroteca digitale della Biblioteca nazionale di Spagna.[25]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (ES) César Antonio Molina, Medio siglo de Prensa literaria española (1900-1950), Madrid, Endymion, 1990, ISBN 84-7731-050-5.
- ^ (ES) Enrique Selva Roca de Togores, Gecé y la Vía estética al Fascismo en España, in Alejandro Andreassi Cieri, Fernando José Gallego Margaleff, Francisco Morente Valero (a cura di), Fascismo en España: ensayos sobre los orígenes sociales y culturales del franquismo, Editorial El Viejo Topo, 2005, pp. 69-108, ISBN 84-96356-32-9.
- ^ (ES) Ignacio José Huerta Bravo, Ernesto Giménez Caballero : Fascismo y sentido común en "La Gaceta Literaria" (1927-1930), in Signa, vol. 27, 2018, pp. 559-584.
- ^ a b La Gaceta literaria (Madrid 1927), su Biblioteca Nacional de España. URL consultato il 24 maggio 2021.
- ^ Sulla controversia nata dalle posizioni "egemoniche" madrilene che gli intellettuali latinoamericani, impegnati nel rivendicare una propria identità e autonomia culturale, videro espresse nella Gaceta, vedi González Boixo, José Carlos. "El meridiano intelectual de Hispanoamérica": polémica suscitada en 1927 por "La Gaceta Literaria". Cuadernos Hispanoamericanos 459 (1988): 166
- ^ (ES) Enrique Selva Roca de Togores, Gecé y la Vía estética al Fascismo en España, in Alejandro Andreassi Cieri, Fernando José Gallego Margaleff, Francisco Morente Valero (a cura di), Fascismo en España: ensayos sobre los orígenes sociales y culturales del franquismo, Editorial El Viejo Topo, 2005, p. 80, ISBN 84-96356-32-9.
- ^ (EN) Michal Friedman, Reconquering "sepharad": hispanism and proto-fascism in Gimenez Caballero's Sephardist Crusade (PDF), in Journal of Spanish Cultural Studies, vol. 12, n. 1, 2011, pp. 35-60. URL consultato il 26 maggio 2021.
- ^ (ES) Monique Flageole, Ernesto Gimenez Caballero y la vanguardia espanola, University of Ottawa, 1994, pp. 22-23, ISBN 9780315935785.
- ^ (ES) La Gaceta Literaria (1927-1932), su Filosofía en español. URL consultato il 25 maggio 2021.
- ^ (ES) José Ortega y Gasset, Sobre un periódico de las letras, in La Gaceta Literaria, vol. 1, n. 1, 1º gennaio 1927. URL consultato il 25 maggio 2021.
- ^ Sull'importanza della Gaceta nella promozione delle avanguardie artistiche e della critica d'arte, vedi: Alfeo, M. V. G., Rodríguez, F. G. (2009). "Descripción y análisis de las críticas de arte publicadas por la gaceta Literaria", in Documentación De Las Ciencias De La Información, vol. 32, pp. 25-50
- ^ (ES) Isabel Rodrigo Villena, La Gaceta literaria (1927-1931) y sus pintoras modernas (PDF), in XI Congreso virtual sobre Historia de las Mujeres (15 al 31 de octubre de 2019), 2019. URL consultato il 26 maggio 2021.
- ^ Gutiérrez Sánchez, J. S. (2020). "El cine en las revistas literarias (Primer Tercio del Siglo XX)", in Epos, (36), 75-89.
- ^ Moreno-Caballud, p. 431.
- ^ (ES) Miguel Angel Hernando, La Gaceta literaria, (1927-1932) : biografia y valoracion, Valladolid, Universidad de Valladolid, Departmento de Lengua y Literatura Españolas, 1974, p. 34.
- ^ Per la lista completa dei collaboratori, vedi Miguel Angel Hernando, La Gaceta literaria, (1927-1932) : biografia y valoracion, Universidad de Valladolid, 1974, pp. 34-38
- ^ (ES) El Septimo Arte. Cinema, 1928, in La Gaceta Literaria, vol. 2, n. 43, 1º ottobre 1928. URL consultato il 26 maggio 2021.
- ^ (ES) José Armida Sotillo, Luis Buñuel, Giménez Caballero y el Cineclub de "La Gaceta Literaria", in Turia: Revista cultural, vol. 20, 1992, pp. 161-182.
- ^ (ES) Ernesto Giménez Caballero, Carta a un compañero de la Joven España, in La Gaceta Literaria, vol. 3, n. 52, 15 febbraio 1929. URL consultato il 26 maggio 2021.
- ^ (ES) Enrique Selva Roca de Togores, La insólita aventura de Ernesto Giménez Caballero (PDF), in Revista Universitaria de Historia Militar, vol. 7, n. 13, 2018, pp. 96-214. URL consultato il 24 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2021).
- ^ (ES) Enrique Selva Roca de Togores, Gecé y la Vía estética al Fascismo en España, in Alejandro Andreassi Cieri, Fernando José Gallego Margaleff, Francisco Morente Valero (a cura di), Fascismo en España: ensayos sobre los orígenes sociales y culturales del franquismo, Editorial El Viejo Topo, 2005, pp. 98-100, ISBN 84-96356-32-9.
- ^ (ES) Monique Flageole, Ernesto Gimenez Caballero y la vanguardia espanola, University of Ottawa, 1994, p. 30, ISBN 9780315935785.
- ^ (ES) Ernesto Giménez Caballero, Genio de España : exaltaciones a una resurrección, 8ª ed., Barcelona, Planeta, 1983, p. 163.
- ^ (ES) La gaceta literaria ibérica-americana-internacional : letras, arte, ciencia. Nos. 1-132 (Madrid, enero 1927-mayo 1932), prólogo de Ernesto Giménez Caballero, 3 voll., Madrid, Ediciones Turner, Vaduz, Topos, 1980.
- ^ (ES) La Gaceta literaria (Madrid 1927), su hemerotecadigital.bne.es. URL consultato il 26 maggio 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Aznar Soler, Manuel, República literaria y Revolución, 1920-1939, Sevilla, Renacimiento, 2010, ISBN 9788484724902.
- (ES) Bassolas Carmen, La ideología de los escritores : literatura y política en La Gaceta literaria (1927-1932), Barcelona, Editorial Fontamara, 1975, ISBN 9788473670081.
- (ES) Hernando, Miguel Angel, La Gaceta literaria, (1927-1932) : biografia y valoracion, Valladolid, Universidad de Valladolid, Departmento de Lengua y Literatura Españolas, 1974, ISBN 9788460062035.
- (ES) Mainer, José Carlos, Notas sobre La gaceta literaria (1927-1932), in Anthropos: Information and Documentation Bulletin, vol. 84, 1988, pp. 40-43.
- Meregalli, Franco, La Gaceta Literaria, in Rivista letterature moderne, vol. 2, n. 2, marzo-aprile 1952.
- (ES) Moreno-Caballud, Luis, Las relaciones interartísticas de vanguardia ante lo político. Un estudio sobre ‘La Gaceta Literaria’ (1927-1932), in Revista canadiense de estudios hispánicos, vol. 34, n. 3, 2010, pp. 429-449.
- (ES) Rojo Martín, María del Rosario, Evolución del movimiento vanguardista : estudio basado en la Gaceta Literaria : (1927-1932), Madrid, Fundación Juan March, 1982, ISBN 9788470752568.
- (ES) Selva, Enrique, Ernesto Giménez Caballero, entre la vanguardia y el fascismo, Valencia, Pre-Textos, 2000, ISBN 9788481913255.
- (ES) Selva Roca de Togores, Enrique, Gecé y la "Vía estética" al Fascismo en España, in Alejandro Andreassi Cieri, Fernando José Gallego Margaleff, Francisco Morente Valero (a cura di), Fascismo en España : ensayos sobre los orígenes sociales y culturales del franquismo, El Viejo Topo, 2005, pp. 69-108, ISBN 84-96356-32-9.
- (ES) Tandy, Lucy e Maria Sferrazza, Ernesto Giménez Caballero y 'La Gaceta Literaria' (o la Generación del 27), Madrid, Turner, 1977, ISBN 9788485137602.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su La Gaceta Literaria
Controllo di autorità | VIAF (EN) 183171247 · GND (DE) 4166298-2 |
---|