La cena delle beffe (dramma)
La cena delle beffe | |
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Dramma in quattro atti | |
Il ritorno di Neri (II atto) | |
Autore | Sem Benelli |
Lingua originale | |
Ambientazione | A Firenze ai tempi di Lorenzo il Magnifico |
Composto nel | 1909 |
Prima assoluta | 16 aprile 1909 Teatro Argentina di Roma |
Personaggi | |
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Trasposizioni operistiche | La cena delle beffe, trasposizione operistica di Umberto Giordano del 1924 |
Riduzioni cinematografiche | La cena delle beffe, riduzione cinematografica di Alessandro Blasetti del 1941 |
La cena delle beffe è un dramma in quattro atti composto nel 1909 dal drammaturgo italiano Sem Benelli. L'opera si ispira a una novella delle Cene di Anton Francesco Grazzini (I, 3).
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1913, a Catania, al momento di andare in scena, l'attore Giovanni Zannini, che avrebbe dovuto interpretare Giannetto Malespini, ebbe un malore e Paola Pezzaglia, la prima attrice che ricopriva il ruolo di Ginevra, si vestì rapidamente da Giannetto e sostenne l'impegnativa parte fino in fondo con grande successo. Così la stampa: "Catania, lunedì 29 settembre 1913. Teatro Sangiorgi. Iersera il pubblico ch'era accorso in teatro a sentire 'La cena delle beffe' fu allietato da una grata sorpresa: vide nei virili panni di Giannetto la Pezzaglia-Greco, poi che lo Zannini fu improvvisamente colto da lieve indisposizione. Il successo della brava attrice fu completo: mai si vide personaggio, sessualmente antitetico e teatralmente improvvisato, composto con sì sobria misura e con tale vivo senso dell'arte. Fu una bella affermazione e un encomiabile sforzo che meritò l'unanime consenso del pubblico".[1] Da allora Paola Pezzaglia, che ci aveva preso gusto, si presentò più volte sulla scena, volontariamente, nei panni di Giannetto Malespini.
Lo scrittore compose l'opera durante una vacanza a San Terenzo in provincia della Spezia dove, sei mesi dopo la prima dell'opera, andò a vivere a villa Marigola.
Citazioni in altre opere
[modifica | modifica wikitesto]La cena delle beffe è citato da Giorgio Bassani ne Il giardino dei Finzi-Contini nel capitolo 5 della parte IV del romanzo.
Nel romanzo La macchina del vento di Wu Ming 1, ambientato nella colonia di confino di Ventotene, due militi fascisti particolarmente violenti e arroganti sono chiamati da tutti "i fratelli Chiaramantesi". Non ne vengono mai rivelati i veri nomi, anche se in uno dei diversi mondi paralleli del romanzo corrispondono agli Aloadi della mitologia greca.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La Gazzetta del Popolo, quotidiano, 29 settembre 1913.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Céna delle bèffe, La-, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Programmazione teatrale di La cena delle beffe, su Internet Broadway Database, The Broadway League.