Luigi Gui
Luigi Gui | |
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Ministro dell'interno | |
Durata mandato | 23 novembre 1974 – 12 febbraio 1976 |
Capo del governo | Aldo Moro |
Predecessore | Paolo Emilio Taviani |
Successore | Francesco Cossiga |
Ministro per l'organizzazione della pubblica amministrazione e per le Regioni | |
Durata mandato | 15 marzo 1974 – 23 novembre 1974 |
Capo del governo | Mariano Rumor |
Predecessore | Silvio Gava[1] |
Successore | Francesco Cossiga |
Ministro della sanità | |
Durata mandato | 8 luglio 1973 – 15 marzo 1974 |
Capo del governo | Mariano Rumor |
Predecessore | Remo Gaspari |
Successore | Vittorino Colombo |
Ministro della difesa | |
Durata mandato | 25 giugno 1968 – 28 marzo 1970 |
Capo del governo | Giovanni Leone Mariano Rumor |
Predecessore | Roberto Tremelloni |
Successore | Mario Tanassi |
Ministro della pubblica istruzione | |
Durata mandato | 22 febbraio 1962 – 25 giugno 1968 |
Capo del governo | Amintore Fanfani Giovanni Leone Aldo Moro |
Predecessore | Giacinto Bosco |
Successore | Giovanni Battista Scaglia |
Ministro del lavoro e della previdenza sociale | |
Durata mandato | 19 gennaio 1954 – 10 febbraio 1954 |
Capo del governo | Amintore Fanfani |
Predecessore | Leopoldo Rubinacci |
Successore | Ezio Vigorelli |
Durata mandato | 20 maggio 1957 – 17 giugno 1958 |
Capo del governo | Adone Zoli |
Predecessore | Ezio Vigorelli |
Successore | Ezio Vigorelli |
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'agricoltura e delle foreste | |
Durata mandato | 27 luglio 1951 – 19 gennaio 1954 |
Contitolare | Mariano Rumor |
Capo del governo | Alcide De Gasperi Giuseppe Pella |
Predecessore | Emilio Canevari Emilio Colombo |
Successore | Mario Riccio Mario Vetrone |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 5 luglio 1976 – 19 giugno 1979 |
Legislatura | VII |
Gruppo parlamentare | Democratico Cristiano |
Circoscrizione | Veneto |
Collegio | Este |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 25 giugno 1946 – 11 luglio 1983 |
Legislatura | AC, I, II, III, IV, V, VI, VIII |
Gruppo parlamentare | Democratico Cristiano |
Circoscrizione | Verona |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Cristiana |
Titolo di studio | Laurea in Filosofia |
Professione | insegnante |
Luigi Gui (Padova, 26 settembre 1914 – Padova, 26 aprile 2010) è stato un politico e partigiano italiano. Esponente della Democrazia Cristiana, fu membro dell'Assemblea Costituente e poi deputato, senatore e ministro. È considerato uno dei padri della Repubblica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Vincitore di una borsa di studio nel collegio Augustinianum, si laureò in Filosofia nel 1937 presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Fece parte della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI). Subito prima della guerra insegnò per qualche tempo storia e filosofia presso il Liceo scientifico Paleocapa di Rovigo.
Nella seconda guerra mondiale fa parte del contingente di alpini inviati sul fronte russo, nel Battaglione alpini Val Cismon rientrato in Italia, l'8 settembre si trova a Gorizia, guida il suo battaglione fino a Feltre dove dà il rompete le righe.
Si reca quindi sul monte Grappa, ospite del suo attendente, e inizia clandestinamente a prendere parte alle attività della resistenza, ritirandosi dal Sacro Monte dopo aver registrato la disorganizzazione, le divisioni e il caos regnante tra le file partigiane[senza fonte]. Dopo il bombardamento della casa paterna, ritorna a Padova e ripara con i genitori a Brusadure di Bovolenta ospiti del parroco Bruno Cremonese, anche lui impegnato nella resistenza.[2]
Partecipa a Padova in modo attivo assieme a Stanislao Ceschi e Marcello Olivi, alla preparazione politica. Con l'aiuto di monsignor Giovanni Nervo dell'Istituto Barbarigo, distribuisce un suo scritto: La politica del buon senso. È tra le ragazze che operano al Barbarigo per aiutare ex internati, che incontra quella che poi diventerà sua moglie, Alessandra Volpi.
Impegno politico nel dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]Eletto deputato all'Assemblea Costituente, è stato ministro della pubblica istruzione, ministro della difesa, ministro della sanità[3] e ministro dell'interno[4].
Come ministro dell'Istruzione il suo più importante provvedimento riguardò l'attuazione della Costituzione con l'applicazione della norma che prevedeva l'istruzione obbligatoria per 8 anni, fino ai 14 anni d'età. Si devono a Luigi Gui in particolare la legge 31 dicembre 1962, n. 1859, che istituì la scuola media unica, e la legge 18 marzo 1968, n. 444, che istituì la scuola materna statale.
È morto a Padova il 26 aprile 2010[5].
Questioni giudiziarie
[modifica | modifica wikitesto]Insieme con Mariano Rumor e Mario Tanassi fu coinvolto, nella metà degli anni settanta[6], nel famoso scandalo Lockheed, ma dopo il processo[7] venne riconosciuto innocente dalla Corte costituzionale[8].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]- Il 26 aprile 2012 viene a lui intitolata la sala teatro del Collegio universitario don Nicola Mazza a Padova, in quanto "promosse politiche per rimuovere ostacoli di ordine economico e sociale e rendere effettivo ai capaci e meritevoli anche se privi di mezzi il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Organizzazione della pubblica amministrazione
- ^ Paolo Vigato, Luigi Gui: «Quel respiro di liberazione a Padova», in Il Mattino di Padova, 25 aprile 2002. URL consultato il 30 giugno 2021 (archiviato il 4 maggio 2009).
- ^ Italy plans to improve hygiene in the south. From Our Correspondent. The Times (London, England), Saturday, Sep 29, 1973; pg. 4; Issue 58900.
- ^ Concern at neo-fascist violence. From Peter Nichols. The Times (London, England), Friday, Jan 10, 1975; pg. 7; Issue 59290.
- ^ Padova: morto Luigi Gui, ministro DC negli anni '60 e '70, su corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 27 aprile 2010.
- ^ Paul Betts. Lockheed Case. The Financial Times (London, England), Monday, January 31, 1977; pg. 4; Edition 27,184.
- ^ Lockheed bribes trial resumes in Rome. The Times (London, England), Wednesday, May 03, 1978; pg. 7; Issue 60291.
- ^ SENTENZA PRONUNCIATA DALLA CORTE COSTITUZIONALE IN COMPOSIZIONE INTEGRATA nel giudizio penale di accusa n. 1 del registro generale 1977, su giurcost.org, 2 agosto 1979. URL consultato il 13 ottobre 2020 (archiviato il 29 aprile 2019).«La Corte, visti gli artt. 28 e 34 l. 25 gennaio 1962 n. 20 e l'art. 479 c.p.p. assolve: Luigi Gui dall'imputazione del reato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio aggravato di cui al capo A) dell'atto di accusa per non aver commesso il fatto»
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Cassandro, Luigi Gui, il Ministro della scuola media gratuita e per tutti. Alba, 2023,165 pag.
- Luigi Gui, Cinquant'anni da ripensare 1943-1993. Autobiografia e documenti, Morcelliana, 2005, 256 pag.
- Luigi Gui, Tra politica e cultura. Scuola, Europa, cattolici democratici, Studium, 1987, 268 pag.
- Giovanni Lugaresi, Gui per l'Italia - Trentacinque anni di presidenza nella Federazione Padovana Combattenti e Reduci
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Eletti all'Assemblea Costituente (Italia)
- Deputati dell'Assemblea Costituente (Italia)
- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 1948
- Deputati della I legislatura della Repubblica Italiana
- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 1953
- Deputati della II legislatura della Repubblica Italiana
- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 1958
- Deputati della III legislatura della Repubblica Italiana
- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 1963
- Deputati della IV legislatura della Repubblica Italiana
- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 1968
- Deputati della V legislatura della Repubblica Italiana
- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 1972
- Deputati della VI legislatura della Repubblica Italiana
- Eletti al Senato della Repubblica nelle elezioni politiche italiane del 1976
- Senatori della VII legislatura della Repubblica Italiana
- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 1979
- Deputati dell'VIII legislatura della Repubblica Italiana
- Governo De Gasperi VII, VIII
- Governo Pella
- Governo Fanfani I
- Governo Zoli
- Governo Fanfani IV
- Governo Leone I, II
- Governo Moro I, II, III
- Governo Rumor I, II, IV, V
- Governo Moro IV
- Scandalo Lockheed
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Luigi Gui
- Wikiquote contiene citazioni di o su Luigi Gui
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luigi Gui
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Gui, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Luigi Gui, su Senato.it - VII legislatura, Parlamento italiano.
- Luigi Gui, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- Luigi Gui, su Camera.it - I legislatura, Parlamento italiano.
- Luigi Gui, su Camera.it - II legislatura, Parlamento italiano.
- Luigi Gui, su Camera.it - III legislatura, Parlamento italiano.
- Luigi Gui, su Camera.it - IV legislatura, Parlamento italiano.
- Luigi Gui, su Camera.it - V legislatura, Parlamento italiano.
- Luigi Gui, su Camera.it - VI legislatura, Parlamento italiano.
- Luigi Gui, su Camera.it - VIII legislatura, Parlamento italiano.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 44311388 · ISNI (EN) 0000 0001 1471 4133 · SBN CFIV034543 · BAV 495/127589 · LCCN (EN) n82102470 · GND (DE) 119336308 · BNE (ES) XX885841 (data) · BNF (FR) cb120205603 (data) |
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