Maretta Scoca

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Maretta Scoca

Sottosegretario di Stato del Ministero della giustizia
Durata mandato21 ottobre 1998 –
22 dicembre 1999
PresidenteMassimo D'Alema
PredecessoreFranco Corleone
SuccessoreGiuseppe Ayala

Sottosegretario di Stato del Ministero dei beni e delle attività culturali
Durata mandato22 dicembre 1999 –
26 aprile 2000
PresidenteMassimo D'Alema
PredecessoreGiampaolo D'Andrea
SuccessoreNicola Bono

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
29 maggio 2001
LegislaturaXII, XIII
Gruppo
parlamentare
Forza Italia, CCD, Popolari UDEUR
CircoscrizioneCampania 2 (XII) - Lazio 2 (XIII)
Incarichi parlamentari
XII Legislatura
  • Componente XII Commissione Affari sociali

XIII Legislatura

  • Componente della I Commissione permanente Affari Costituzionali
  • Sottosegretario di Stato di Grazia e Giustizia
  • Sottosegretario di Stato dei Beni culturali
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoCCD (fino al 1997), Unione Democratica per la Repubblica (1998-1999), Popolari UDEUR (1999-2013)
Titolo di studiolaurea in giurisprudenza
Professioneavvocata

Maria Concetta Scoca, detta Maretta (Roma, 31 ottobre 1938Roma, 25 marzo 2018[1]), è stata una politica e avvocato italiana.

Figlia del politico calitrano Salvatore Scoca e sorella del giurista Franco Gaetano Scoca, si laureò in giurisprudenza con il massimo dei voti. Divenne avvocata civilista specializzandosi nel diritto di famiglia. Sposata con Giorgio Assumma (presidente della SIAE sino al 2010), ebbe due figlie e una nipote. Patrocinante in Cassazione, era nota al grande pubblico per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva Forum.

Attività politica

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In occasione delle politiche del 1994 è eletta deputata nelle liste di Forza Italia[2] in rappresentanza del CCD; dal 1994 al 1996 è componente del consiglio direttivo del gruppo parlamentare centrista.

Nel 1994 partecipa, in qualità di rappresentante dei cattolici italiani, alla Conferenza delle religioni pan-islamica tenutasi a Khartum.

Alle politiche del 1996 è rieletta alla Camera nelle liste del CCD-CDU; successivamente aderisce all'UDR. Con tale formazione dall'ottobre 1998 al dicembre 1999 ricopre l'incarico di Sottosegretario al Ministero di grazia e giustizia nel governo D'Alema I, per poi passare al Ministero per i beni e le attività culturali nel governo D'Alema II, in quota UDEUR. Dal 26 aprile 2000 al 26 febbraio 2001 è Vicepresidente della Commissione permanente Affari Costituzionali della Camera dei deputati[3]. Il 26 febbraio 2001 rassegna le dimissioni da deputata per ragioni di incompatibilità, essendo stata eletta dal Parlamento come componente laico del consiglio di presidenza della Corte dei Conti.[4]

Attività professionale

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Dal 2005 al 2008 è stata consigliere d'amministrazione della Consip,[5] la centrale acquisti dello Stato.

Ha affiancato alla professione di avvocato l'attività di docenza in alcuni corsi di specializzazione presso due atenei romani: La Sapienza e la LUMSA.

Attività televisiva

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Dal 10 settembre 2007 ha partecipato alla Sessione Pomeridiana Tribunale di Forum della trasmissione TV Forum, in qualità di giudice arbitro. Dal 3 settembre 2012 ha partecipato non solo alla Sessione Pomeridiana Tribunale di Forum su Rete 4, che cambia nome in Lo Sportello di Forum, ma anche alla puntata di Forum su Canale 5.

  1. ^ Redazione ANSA, Morta Maretta Scoca, giudice storico di Forum - Cronaca, in ANSA.it, 25 marzo 2018. URL consultato il 26 marzo 2018.
  2. ^ Archivio storico delle elezioni
  3. ^ Maretta Scoca, su Senato.it - XIII legislatura, Parlamento italiano..
  4. ^ Camera.it
  5. ^ Rapporto annuale 2005 (PDF), su consip.it. URL consultato il 26 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia Successore
Giuseppe Ayala 21 ottobre 1998 – 22 dicembre 1999 Franco Corleone

Predecessore Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali Successore
Giampaolo D'Andrea 22 dicembre 1999 – 25 aprile 2000 Nicola Bono