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Matt Hughes (lottatore)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Matt Hughes
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Altezza175 cm
Peso77 kg
Arti marziali miste
SpecialitàLotta libera, Pugilato
CategoriaPesi welter
SquadraStati Uniti (bandiera) Finney's HIT Squad
Carriera
Combatte daStati Uniti (bandiera) Hillsboro, Stati Uniti
Incontri disputati54
Vittorie45
per knockout21
per sottomissione14
per decisione10
Sconfitte9
per knockout5
per sottomissione4
 

Matthew Allen Hughes (Hillsboro, 13 ottobre 1973) è un ex lottatore di arti marziali miste statunitense.

È stato uno dei più vincenti campioni nella storia della prestigiosa organizzazione statunitense UFC, avendo vinto e difeso il titolo dei pesi welter a più riprese tra il 2001 e il 2006. Dal 2010 è anche membro della Hall of Fame della stessa[1], oltre ad aver fatto da allenatore nella seconda e nella sesta stagione del reality show The Ultimate Fighter.

Dopo essere stato per lungo tempo un membro della Miletich Fighting Systems dell'ex campione UFC Pat Miletich, alla fine del 2007 ha dato vita al suo proprio team, il Team Hughes. Ha un fratello gemello, Mark, ex lottatore professionista di MMA attivo tra il 1999 e il 2003 e meteora nella UFC.

Carriera nelle arti marziali miste

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Hughes vanta un ottimo background nella lotta libera a livello scolastico: è difatti stato per due volte campione statale dell'Illinois nel 1991 e nel 1992, e terminò il suo periodo di high school con un record personale di 131 vittorie e sole 2 sconfitte; proseguì con buoni risultati anche al college e alla Eastern Illinois University, dove nel 1996 e nel 1997 venne premiato come all-american NCAA, prima divisione.

Esordì come professionista delle arti marziali miste il 1º gennaio 1998 con una veloce vittoria per KO tramite body slam. In un anno e mezzo accumulò un record personale di 8-1, dove spiccano le vittorie sul futuro campione dei pesi medi UFC Dave Menne e sulla stella giapponese Akihiro Gono in un incontro per la promozione Shooto a Yokohama; l'unica sconfitta fu una veloce sottomissione per mano di Dennis Hallman, esperto grappler e futuro contendente al titolo dei pesi leggeri UFC che si confermerà nemesi di Hughes anche nel futuro.

Ultimate Fighting Championship

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La fortunata avventura di Hughes nella prestigiosa promozione Ultimate Fighting Championship inizia nel settembre 1999, quando esordisce nell'evento UFC 22: Only One Can be Champion con una vittoria ai punti sul bulgaro Valeri Ignatov.

Successivamente a quell'incontro Hughes torna a combattere in promozioni minori, dove raccoglie altre otto vittorie contro alcuni avversari di valore come il futuro lottatore UFC e WEC Joe Doerksen e il pugile LaVerne Clark.

Nel 2000 mise alla prova le sue abilità come grappler partecipando alla terza edizione dell'importante competizione ADCC Submission Wrestling World Championship, tenutasi ad Abu Dhabi, nella categoria fino ai 99 kg: qui negli ottavi di finale supera l'esperto Ricardo Almeida e nei quarti di finale ha la meglio sul navigato lottatore di MMA Jeremy Horn, ma in semifinale deve arrendersi contro l'abile peso massimo Jeff Monson, e nella sfida per la medaglia di bronzo viene sconfitto anche dalla leggenda dei pesi mediomassimi UFC Tito Ortiz.

Il secondo incontro in UFC lo combatte contro il brasiliano Marcelo Aguiar, vincendo per KO tecnico nel primo round. Seguono altre quattro vittorie in altre promozioni, tra le quali spicca quella contro l'australiano Chris Haseman.

Con un record di 22-1 a Hughes viene data la possibilità di un rematch contro Dennis Hallman nell'evento UFC 29: Defense of the Belts: Hughes verrà ancora una volta sconfitto per sottomissione in una manciata di secondi, e Hallman passerà alla storia per essere stato il primo lottatore ad aver sconfitto Hughes e per ben due volte, la prima volta in 17 secondi e la seconda in 20 secondi.

Nel 2001 Hughes prende parte al torneo Shidokan Jitsu: Warriors War 1 in Kuwait, dove viene sconfitto già nei quarti di finale dall'ex campione IVC José Landi-Jons per KO tecnico. Hughes prosegue l'anno lottando sempre molto frequentemente, e tra marzo e settembre infila altre sette vittorie, una di queste contro l'ex pro-wrestler Hiromitsu Kanehara nella promozione RINGS.

L'altisonante score di 29 vittorie e 3 sconfitte fecero sì che l'UFC scegliesse lui come nuovo contendente al titolo dei pesi welter che era nelle mani del canadese Carlos Newton: il match titolato si svolse a Las Vegas il 2 novembre 2001 con l'evento UFC 34: High Voltage, e Hughes divenne il nuovo campione di categoria quando mise KO Newton nel secondo round con un body slam. Da quel momento Hughes iniziò a combattere solamente per l'UFC e con minor frequenza.

La prima difesa della cintura avvenne nel 2002 contro l'ex campione dei pesi medi Shooto Hayato Sakurai: Hughes si impose nel quarto round per KO tecnico contro un avversario apparentemente meno forte fisicamente. Lo stesso anno difese il titolo per la seconda volta nel rematch contro l'ex campione Carlos Newton in terra britannica, vincendo ancora per KO tecnico nella quarta ripresa. In novembre le difese divennero tre con la vittoria sull'ex contendente al titolo dei pesi medi UFC Gil Castillo.

Nel 2003 a pretendere la cintura dei pesi welter fu il futuro campione dei pesi leggeri UFC Sean Sherk: Hughes s'impose per decisione unanime dei giudici di gara con un punteggio di 48–45, 48–47 e 49–46. Lo stesso anno superò il record di difese della cintura dei pesi welter, detenuto dal primo campione ed allenatore di Hughes Pat Miletich, sottomettendo nel primo round Frank Trigg, lottatore che nell'incontro precedente aveva vinto il titolo WFA sconfiggendo Dennis Hallman con un calcio all'inguine e che di fatto sostituiva Pete Spratt, il quale si rifiutò di lottare per il titolo.

Il 31 gennaio 2004, all'evento UFC 46: Supernatural, Hughes dovette difendere il proprio titolo per la sesta volta contro il fuoriclasse B.J. Penn, lottatore a 360 gradi che fino a quel momento aveva lottato solamente nella categoria dei pesi leggeri: Hughes subì la sua quarta sconfitta in carriera, in quanto Penn sottomise il campione con uno strangolamento verso la fine del primo round e mise fine al regno di Hughes che durava da più di due anni. Nel maggio dello stesso anno Penn lasciò la cintura vacante per lasciare l'UFC e andare a combattere in Giappone nella K-1.

Hughes affrontò l'esperto di jiu jitsu brasiliano Renato Verissimo e vinse ai punti un incontro molto equilibrato.

Il 22 ottobre 2004 con l'evento UFC 50: The War of '04 venne rimessa in gioco la vacante cintura dei pesi welter UFC: a contendersela furono Matt Hughes e l'imbattuto astro nascente delle MMA canadesi Georges St-Pierre; Hughes trovò pane per i propri denti nell'abile karateka franco-canadese, ma a un solo secondo dalla fine del primo round riuscì a sottomettere l'avversario con una leva al braccio, e tornò quindi campione di categoria, vincendo il suo settimo incontro per la cintura.

Nel 2005 difese il titolo ancora una volta contro Frank Trigg, il quale sostituiva l'infortunato judoka Karo Parisyan, sottomettendolo con uno strangolamento nel primo round.

Matt venne scelto come uno degli allenatori per la seconda stagione del reality show The Ultimate Fighter opposto al campione dei pesi medi Rich Franklin: fu l'unica stagione del TUF al termine della quale i due allenatori non si confrontarono, in quanto erano entrambi detentori di una cintura.

Successivamente venne scelto come avversario per il titolo l'ex campione dei pesi medi WEC Joe Riggs, ma quest'ultimo fallì il peso e di conseguenza il match si disputò senza nulla in palio: Hughes vinse comunque con una kimura nel primo round.

Nel 2006 combatté un superfight senza alcun titolo in palio contro la leggenda delle arti marziali miste Royce Gracie, padre del jiu jitsu brasiliano e dominatore dei primi tornei UFC: Hughes vinse per KO tecnico nel primo round, ottenendo la sua quarantesima vittoria in carriera.

Con l'evento UFC 63 Hughes avrebbe dovuto difendere il proprio titolo dei pesi welter in un rematch contro Georges St-Pierre, ma quest'ultimo s'infortunò e venne sostituito da B.J. Penn, unico lottatore ad aver sconfitto Hughes negli ultimi 19 incontri: questa volta l'atleta dell'Illinois si vendicò e vinse per KO tecnico durante la terza ripresa, ottenendo anche il riconoscimento Fight of the Night; al termine dell'incontro Dana White definì Hughes "il più grande campione di tutti i tempi", e Georges St-Pierre entrò nella gabbia per promuovere il rematch tra lui e Hughes.

Il 18 novembre 2006 con l'evento UFC 65: Bad Intentions prese vita il tanto atteso rematch tra Hughes e Georges St-Pierre, lottatore fino a quel momento sconfitto solamente da Hughes: St-Pierre riuscì a mettere KO lo statunitense con un calcio alla testa nel secondo round, divenendo il nuovo campione dei pesi welter.

Nel 2007 Hughes affrontò e sconfisse l'ex campione Cage Rage Chris Lytle ai punti con una prestazione dominante. In seguito lasciò il precedente team di Pat Miletich per fondare il proprio campo d'allenamento Hughes Intensive Training a Granite City assieme a Robbie Lawler.

Lo stesso anno si prestò nuovamente al ruolo di allenatore per il reality The Ultimate Fighter, questa volta contro il campione in carica Matt Serra, il quale nel precedente incontro aveva sconfitto Georges St-Pierre: la sesta stagione doveva infatti culminare con la sfida per il titolo tra Hughes e Serra, ma il campione s'infortunò e rimase fuori a tempo indeterminato, imponendo all'UFC di istituire una cintura ad interim per la quale avrebbero combattuto Hughes e St-Pierre.

La sfida tra Matt Hughes e Georges St-Pierre per la cintura dei pesi welter ad interim si svolse il 29 dicembre 2007 a Las Vegas con l'evento UFC 79: Nemesis: a laurearsi campione ad interim fu il canadese che fece pagare a Hughes lo scotto della sottomissione subita nella loro prima sfida, applicando una leva al braccio di Matt durante la seconda ripresa; al termine dell'incontro Hughes ammise la superiorità del rivale, che negli anni a seguire si confermerà come uno dei più forti lottatori di arti marziali miste di sempre.

Verso la metà del 2008 affrontò il brasiliano Thiago Alves, il quale stava cavalcando una striscia di cinque vittorie consecutive ed era prossimo a diventare un contendente al titolo: l'incontro divenne un catchweight per il fatto che Alves fallì il peso, e lo stesso Alves uscì vincitore della sfida con un KO nel secondo round.

Hughes era chiaramente in piena fase calante della sua decorata carriera di artista marziale, e iniziò a combattere con minor frequenza: tornò nella gabbia un anno dopo per la tanto attesa sfida tra mostri sacri contro Matt Serra, sfida vinta ai punti e premiata con il riconoscimento Fight of the Night.

Ritiro e introduzione nella Hall of Fame

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Nel 2010 affrontò e sconfisse Renzo Gracie, e durante l'evento UFC 114: Rampage vs. Evans lo stesso Hughes venne introdotto nella hall of fame dell'UFC come uno dei più grandi lottatori nella storia della promozione statunitense.

Negli anni a seguire ottenne la sua 45-esima vittoria in carriera contro un Ricardo Almeida ormai prossimo al ritiro e venne malamente sconfitto nella trilogia contro B.J. Penn e nel successivo match contro Josh Koscheck, aumentando le voci riguardo ad un suo prossimo ritiro dall'attività.

Dopo più di un anno di inattività nel gennaio 2013 annunciò il suo ritiro definitivo come agonista delle MMA[2], mettendo fine ad una carriera che durava da 15 anni e che lo ha visto protagonista assoluto in UFC con la vittoria del titolo dei pesi welter per due volte e con un record parziale nella promozione di 18-7.

Durante l'Internation Fight Week che si tenne a luglio del 2015, venne introdotta nell'Hall of Fame il suo secondo incontro disputato con Frank Trigg durante l'evento UFC 52.

Risultati nelle arti marziali miste

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Risultato Record Avversario Metodo Evento Data Round Tempo Città Note
Sconfitta 45–9 Stati Uniti (bandiera) Josh Koscheck KO (pugni) UFC 135: Jones vs. Rampage 24 settembre 2011 1 4:59 Stati Uniti (bandiera) Denver, Stati Uniti
Sconfitta 45–8 Stati Uniti (bandiera) B.J. Penn KO (pugni) UFC 123: Rampage vs. Machida 20 novembre 2010 1 0:21 Stati Uniti (bandiera) Auburn Hills, Stati Uniti
Vittoria 45–7 Stati Uniti (bandiera) Ricardo Almeida Sottomissione (Dave Schultz front headlock) UFC 117: Silva vs. Sonnen 7 agosto 2010 1 3:15 Stati Uniti (bandiera) Oakland, Stati Uniti
Vittoria 44–7 Brasile (bandiera) Renzo Gracie KO Tecnico (calci alle gambe e pugni) UFC 112: Invincible 10 aprile 2010 3 4:40 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Abu Dhabi, EAU
Vittoria 43–7 Stati Uniti (bandiera) Matt Serra Decisione (unanime) UFC 98: Evans vs. Machida 23 maggio 2009 3 5:00 Stati Uniti (bandiera) Las Vegas, Stati Uniti
Sconfitta 42–7 Brasile (bandiera) Thiago Alves KO Tecnico (ginocchiata in salto e pugni) UFC 85: Bedlam 7 giugno 2008 2 1:02 Regno Unito (bandiera) Londra, Regno Unito
Sconfitta 42–6 Canada (bandiera) Georges St-Pierre Sottomissione (armbar) UFC 79: Nemesis 29 dicembre 2007 2 4:54 Stati Uniti (bandiera) Las Vegas, Stati Uniti Per il titolo dei Pesi Welter UFC ad Interim
Vittoria 42–5 Stati Uniti (bandiera) Chris Lytle Decisione (unanime) UFC 68: The Uprising 3 marzo 2007 3 5:00 Stati Uniti (bandiera) Columbus, Stati Uniti
Sconfitta 41–5 Canada (bandiera) Georges St-Pierre KO Tecnico (colpi) UFC 65: Bad Intentions 18 novembre 2006 2 1:25 Stati Uniti (bandiera) Sacramento, Stati Uniti Perde il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 41–4 Stati Uniti (bandiera) B.J. Penn KO Tecnico (pugni) UFC 63: Hughes vs. Penn 2 23 settembre 2006 3 3:53 Stati Uniti (bandiera) Anaheim, Stati Uniti Difende il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 40–4 Brasile (bandiera) Royce Gracie KO Tecnico (pugni) UFC 60: Hughes vs. Gracie 27 maggio 2006 1 4:39 Stati Uniti (bandiera) Los Angeles, Stati Uniti
Vittoria 39–4 Stati Uniti (bandiera) Joe Riggs Sottomissione (kimura) UFC 56: Full Force 19 novembre 2005 1 3:26 Stati Uniti (bandiera) Las Vegas, Stati Uniti
Vittoria 38–4 Stati Uniti (bandiera) Frank Trigg Sottomissione (rear naked choke) UFC 52: Couture vs. Liddell 2 16 aprile 2005 1 4:05 Stati Uniti (bandiera) Las Vegas, Stati Uniti Difende il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 37–4 Canada (bandiera) Georges St-Pierre Sottomissione (armbar) UFC 50: The War of '04 22 ottobre 2004 1 4:59 Stati Uniti (bandiera) Atlantic City, Stati Uniti Vince il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 36–4 Brasile (bandiera) Renato Verissimo Decisione (unanime) UFC 48: Payback 19 giugno 2004 3 5:00 Stati Uniti (bandiera) Las Vegas, Stati Uniti
Sconfitta 35–4 Stati Uniti (bandiera) B.J. Penn Sottomissione (rear naked choke) UFC 46: Supernatural 31 gennaio 2004 1 4:39 Stati Uniti (bandiera) Las Vegas, Stati Uniti Perde il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 35–3 Stati Uniti (bandiera) Frank Trigg Sottomissione (rear naked choke) UFC 45: Revolution 21 novembre 2003 1 3:54 Stati Uniti (bandiera) Uncasville, Stati Uniti Difende il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 34–3 Stati Uniti (bandiera) Sean Sherk Decisione (unanime) UFC 42: Sudden Impact 25 aprile 2003 5 5:00 Stati Uniti (bandiera) Miami, Stati Uniti Difende il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 33–3 Stati Uniti (bandiera) Gil Castillo KO Tecnico (stop medico) UFC 40: Vendetta 22 novembre 2002 1 5:00 Stati Uniti (bandiera) Las Vegas, Stati Uniti Difende il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 32–3 Canada (bandiera) Carlos Newton KO Tecnico (colpi) UFC 38: Brawl at the Hall 13 luglio 2002 4 3:27 Regno Unito (bandiera) Londra, Regno Unito Difende il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 31–3 Giappone (bandiera) Hayato Sakurai KO Tecnico (colpi) UFC 36: Worlds Collide 22 marzo 2002 4 3:01 Stati Uniti (bandiera) Las Vegas, Stati Uniti Difende il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 30–3 Canada (bandiera) Carlos Newton KO (body slam) UFC 34: High Voltage 2 novembre 2001 2 1:27 Stati Uniti (bandiera) Las Vegas, Stati Uniti Vince il titolo dei Pesi Welter UFC
Vittoria 29–3 Stati Uniti (bandiera) Steve Gomm KO Tecnico (pugni) Extreme Challenge 43 8 settembre 2001 2 3:18 Stati Uniti (bandiera) Orem, Stati Uniti
Vittoria 28–3 Giappone (bandiera) Hiromitsu Kanehara Decisione (maggioranza) Fighting Network Rings: 10th Anniversary 11 agosto 2001 3 5:00 Giappone (bandiera) Tokyo, Giappone
Vittoria 27–3 Stati Uniti (bandiera) Chatt Lavender Sottomissione (triangolo) Extreme Challenge 41 13 luglio 2001 3 2:31 Stati Uniti (bandiera) Davenport, Stati Uniti
Vittoria 26–3 Stati Uniti (bandiera) Scott Johnson KO (pugno) Extreme Challenge 40 16 giugno 2001 1 3:24 Stati Uniti (bandiera) Springfield, Stati Uniti
Vittoria 25–3 Stati Uniti (bandiera) John Cronk KO Tecnico (Sottomissione ai colpi) Gladiators 14 11 maggio 2001 1 - Stati Uniti (bandiera) Omaha, Stati Uniti
Vittoria 24–3 Stati Uniti (bandiera) Bruce Nelson KO Tecnico (Sottomissione ai colpi) Freestyle Combat Challenge 4 31 marzo 2001 1 3:01 Stati Uniti (bandiera) Racine, Stati Uniti
Vittoria 23–3 Stati Uniti (bandiera) Brett Al-azzawi Sottomissione (armbar) Rings USA: Battle of Champions 17 marzo 2001 1 3:27 Stati Uniti (bandiera) Council Bluffs, Stati Uniti
Sconfitta 22–3 Cuba (bandiera) Jose Landi-Jons KO Tecnico (ginocchiata) Shidokan Jitsu: Warriors War 1 8 febbraio 2001 1 4:45 Kuwait (bandiera) Madinat al-Kuwait, Kuwait Torneo Shidokan Jitsu Warriors War 1, Quarti di finale
Sconfitta 22–2 Stati Uniti (bandiera) Dennis Hallman Sottomissione (armbar) UFC 29: Defense of the Belts 16 dicembre 2000 1 0:20 Giappone (bandiera) Tokyo, Giappone
Vittoria 22–1 Australia (bandiera) Maynard Marcum Sottomissione (keylock) Rings Australia: Free Fight Battle 12 novembre 2000 1 6:29 Australia (bandiera) Brisbane, Australia
Vittoria 21–1 Stati Uniti (bandiera) Robbie Newman Sottomissione (triangolo) Rings USA: Rising Stars Final 30 settembre 2000 1 1:40 Stati Uniti (bandiera) Moline, Stati Uniti
Vittoria 20–1 Australia (bandiera) Chris Haseman Decisione (unanime) Rings: Millennium Combine 3 23 agosto 2000 2 5:00 Giappone (bandiera) Osaka, Giappone
Vittoria 19–1 Stati Uniti (bandiera) Joe Guist Sottomissione (armbar) Extreme Challenge 35 29 giugno 2000 1 2:45 Stati Uniti (bandiera) Davenport, Stati Uniti
Vittoria 18–1 Brasile (bandiera) Marcelo Aguiar KO Tecnico (colpi) UFC 26: Ultimate Field of Dreams 9 giugno 2000 1 4:34 Stati Uniti (bandiera) Cedar Rapids, Stati Uniti
Vittoria 17–1 Canada (bandiera) Shawn Peters Sottomissione (triangolo) Extreme Challenge 32 21 maggio 2000 1 2:52 Stati Uniti (bandiera) Springfield, Stati Uniti
Vittoria 16–1 Brasile (bandiera) Alexandre Barros Decisione (unanime) WEF 9: World Class 13 maggio 2000 3 5:00 Stati Uniti (bandiera) Evansville, Stati Uniti
Vittoria 15–1 Stati Uniti (bandiera) Eric Davila Sottomissione (keylock) SuperBrawl 17 15 aprile 2000 2 3:24 Stati Uniti (bandiera) Honolulu, Stati Uniti
Vittoria 14–1 Brasile (bandiera) Jorge Pereira KO Tecnico (ferita) WEF 8: Goin' Platinum 15 gennaio 2000 1 6:00 Stati Uniti (bandiera) Rome, Stati Uniti
Vittoria 13–1 Brasile (bandiera) Daniel Vianna KO (body slam) JKD Challenge 4 20 novembre 1999 1 2:16 Stati Uniti (bandiera) Chicago, Stati Uniti
Vittoria 12–1 Stati Uniti (bandiera) Laverne Clark Sottomissione (rear naked choke) Extreme Challenge 29 13 novembre 1999 2 1:35 Stati Uniti (bandiera) Hayward, Stati Uniti
Vittoria 11–1 Stati Uniti (bandiera) Tom Schmitz KO Tecnico (infortunio) Extreme Challenge 29 13 novembre 1999 1 0:48 Stati Uniti (bandiera) Hayward, Stati Uniti
Vittoria 10–1 Canada (bandiera) Joe Doerksen KO Tecnico (Sottomissione ai colpi) Extreme Challenge 29 13 novembre 1999 2 0:25 Stati Uniti (bandiera) Hayward, Stati Uniti
Vittoria 9–1 Bulgaria (bandiera) Valeri Ignatov Decisione (unanime) UFC 22: Only One Can be Champion 24 settembre 1999 3 5:00 Stati Uniti (bandiera) Lake Charles, Stati Uniti Debutto in UFC
Vittoria 8–1 Giappone (bandiera) Akihiro Gono Decisione (unanime) Shooto: 10th Anniversary Event 29 maggio 1999 3 5:00 Giappone (bandiera) Yokohama, Giappone
Vittoria 7–1 Stati Uniti (bandiera) Erick Snyder KO Tecnico (body slam) JKD: Challenge 3 24 aprile 1999 1 - Stati Uniti (bandiera) Chicago, Stati Uniti
Vittoria 6–1 Stati Uniti (bandiera) Joe Stern KO Tecnico (Sottomissione ai colpi) Extreme Challenge 23 2 aprile 1999 1 2:30 Stati Uniti (bandiera) Indianapolis, Stati Uniti
Vittoria 5–1 Stati Uniti (bandiera) Ryan Stout KO Tecnico (stop dall'angolo) Extreme Shootfighting 11 dicembre 1998 2 5:00 Stati Uniti (bandiera) Waukesha, Stati Uniti
Sconfitta 4–1 Stati Uniti (bandiera) Dennis Hallman Sottomissione (ghigliottina) Extreme Challenge 21 17 ottobre 1998 1 0:17 Stati Uniti (bandiera) Hayward, Stati Uniti
Vittoria 4–0 Stati Uniti (bandiera) Dave Menne Decisione (unanime) Extreme Challenge 21 17 ottobre 1998 1 15:00 Stati Uniti (bandiera) Hayward, Stati Uniti
Vittoria 3–0 Stati Uniti (bandiera) Victor Hunsaker KO Tecnico (colpi) Extreme Challenge 21 17 ottobre 1998 1 1:39 Stati Uniti (bandiera) Hayward, Stati Uniti
Vittoria 2–0 Stati Uniti (bandiera) Craig Quick KO Tecnico (Sottomissione ai colpi) JKD: Challenge 2 25 aprile 1998 1 - Stati Uniti (bandiera) Chicago, Stati Uniti
Vittoria 1–0 Stati Uniti (bandiera) Erick Snyder KO Tecnico (body slam) JKD: Challenge 1 1º gennaio 1998 1 0:15 Stati Uniti (bandiera) Chicago, Stati Uniti

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