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Melanie Safka

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Melanie Safka
Melanie Safka (1975)
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereFolk
Pop
Country
Periodo di attività musicale1967 – 2024
Strumentovoce, chitarra
Album pubblicati30+
Sito ufficiale

Melanie Anne Safka-Schekeryk, nota anche con lo pseudonimo di Melanie o Melanie Safka (New York, 3 febbraio 1947Nashville, 23 gennaio 2024[1]), è stata una cantautrice statunitense. Nel 1969 si è esibita al Festival di Woodstock.

Nata a Queens (New York), con il nome Melanie è diventata tra le protagoniste dei grandi raduni musicali degli anni '70. Figlia di un ucraino e di una cantante jazz di origini italiane[2], inizia a suonare il pianoforte da piccola e intraprende un percorso fatto di esibizioni live, radiofoniche e teatrali nel suo quartiere.[3]

Per l'avvio della sua carriera nel mondo musicale è comunque decisivo l'incontro con Peter Schekeryk, che diventa suo manager e produttore, nonché compagno di vita e marito. Partecipa al Festival di Woodstock, invitata fin dall'inizio nel bill degli artisti ospiti, conoscendo gli organizzatori. La leggenda per la quale si stava esibendo tra la folla e sarebbe stata fatta salire sul palco spinta dal pubblico mentre si esibiva la Baez non ha alcun fondamento e non risponde a verità. Invece, si presenta con la madre fino all'elicottero che deve portarla a Bethel, ma la madre non viene fatta salire sul mezzo. È molto timorosa, spaventata, non abituata a tutta quella folla e non ama quella scena in cui girano troppe droghe ad alcool, come appreso nelle interviste rilasciate negli anni successivi, spera che il temporale scatenatosi nel frattempo blocchi tutto e lei non debba esibirsi ma poi, incontrata la Baez nelle tende allestite nel backstage, si rilassa ed esegue la sua performance mentre la scena si illumina con delle candele distribuite fra il pubblico da Wavy Gravy: da quel momento la cosa si ripeterà nei suoi concerti ogni volta che eseguirà il pezzo dedicato a quel momento, "Lay Down (Candles in the Rain)". Da lì viene invitata a numerosi raduni musicali centrando una serie di successi (memorabile tra l'altro anche la sua partecipazione al Festival dell'Isola di Wight).[3]

E proprio Lay Down (Candles in the Rain), divenne un successo in mezzo mondo (Europa, Australia, Canada, Stati Uniti). Tra gli altri brani da lei eseguiti nel periodo 1969-1970 vi sono Peace Will Come (According to Plan) e una cover di Ruby Tuesday dei Rolling Stones. Un altro suo brano dal titolo Brand New Key il 25 dicembre 1971 ha raggiunto il primo posto della classifica Billboard Hot 100 per tre settimane, in Canada ed Australia e l'ottavo in Olanda.

Nel 1972 è diventata ambasciatrice Unicef e ha deciso di rinunciare al suo tour mondiale per dedicarsi alla raccolti fondi in favore dell'organizzazione. Non compare nel documentario Woodstock - Tre giorni di pace, amore e musica ma il filmato completo della sua esibizione, pur non essendo stato incluso nel documentario, lo si può trovare su YouTube.

Nel 1973 ha prodotto una hit leggermente lontana dai temi hippy: Bitter Bad, seguita da Together Alone e da una cover di Will You Love Me Tomorrow. Poco tempo dopo si è gradualmente ritirata dalle scene per dedicarsi alla famiglia e ai figli. Nel 1976 ha inciso un album molto apprezzato dalla critica ma abbastanza ignorato dal pubblico dal titolo Photograph (Atlantic Records).

Nel 1989 ha vinto un Premio Emmy per il testo della canzone The First Time I Loved Forever, inserita nella serie TV La bella e la bestia.

Nel 2010 suo marito Peter Schekeryk è deceduto improvvisamente. Anche i suoi tre figli Leilah, Jeordie e Beau-Jarred sono musicisti.

Il suo brano Stop, I don't wanna hear it anymore è stato tradotto e interpretato da Bruno Lauzi e Mia Martini con il titolo Prigioniero (album Oltre la collina di Mia Martini, 1971).

Tra le artiste che hanno cantato Brand New Key vi sono Deana Carter, Olivia Newton-John, Jessica Frech, Macy Gray e Jaymay. Tale brano nel 2010 viene inserito nella colonna sonora Jackass 3D: Music from the Motion Picture

Lay Down (Candles in the Rain) è stata cantata nel disco Deconstruction di Meredith Brooks (1999). What Have They Done to My Song Ma è stata interpretata da Nina Simone, [[Billie Jo Spears], [Miley Cyrus]] e con successo in Germania da Daliah Lavi.

L'islandese Emilíana Torrini ha inciso una cover di I Really Loved Harold per il suo disco Merman (1996).

Il gruppo The New Seekers ha più volte reinterpretato i brani di Melanie, mentre Will Oldham e Tortoise hanno rifatto (Some Say) I Got Devil nel 2006.

Discografia parziale

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Album
  • Born to Be (aka My First Album), 1968
  • Affectionately Melanie (aka Melanie), 1969
  • Candles in the Rain con Edwin Hawkins, 1970
  • Leftover Wine, 1970
  • The Good Book, 1971
  • Gather Me, 1971
  • Garden in the City, 1972
  • Stoneground Words, 1972
  • Melanie at Carnegie Hall, 1973
  • Madrugada, 1974
  • As I See It Now, 1975
  • Sunset and Other Beginnings, 1975
  • Photograph, 1976
  • Phonogenic - Not Just Another Pretty Face, 1978
  • Ballroom Streets, 1979
  • Arabesque, 1982
  • Seventh Wave, 1983
  • Am I Real or What, 1985
  • Cowabonga - Never Turn Your Back on a Wave, 1988
  • Precious Cargo, 1991
  • Silence Is King, 1993
  • Freedom Knows My Name, 1993
  • Old Bitch Warrior, 1996
  • Recorded Live @ Borders, 1999
  • These Nights, 2001
  • Victim of the Moon 2002
  • Crazy Love, 2002
  • Moments from My Life, 2003
  • Paled By Dimmer Light, 2004
  • Ever Since You Never Heard of Me, 2010

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN85862218 · ISNI (EN0000 0001 0785 025X · SBN UBOV023614 · Europeana agent/base/63094 · LCCN (ENn83046562 · GND (DE134459962 · BNE (ESXX895713 (data) · BNF (FRcb147755526 (data) · NSK (HR000334401