Mitologia mongola
La mitologia mongola è la religione tradizionale dei Mongoli.
Creazione
[modifica | modifica wikitesto]Ci sono molti miti della creazione mongoli. Nel più antico, la creazione del mondo è attribuita a una divinità buddhista Lama. All'inizio dei tempi c'era solo acqua, e dal cielo Lama scese su di essa tenendo in mano una verga di ferro con la quale cominciò ad agitarla. Quando iniziò ad agitare l'acqua, l'agitazione provocò un vento e un fuoco che causarono un ispessimento al centro delle acque per formare la terra.[1] Un'altra narrazione attribuisce anche la creazione del cielo e della terra a un lama chiamato Udan. Udan iniziò separando la terra dal cielo, e poi dividendo cielo e terra in nove piani e creando nove fiumi. Dopo la creazione della terra stessa, fu creata la prima coppia maschio e femmina dall'argilla. Diventerebbero i progenitori di tutta l'umanità.[2]
In un altro esempio il mondo cominciò come un gas agitato che divenne sempre più caldo e umido, facendo precipitare una pioggia pesante che creò gli oceani. Polvere e sabbia emersero in superficie e divennero la terra.[2] Un altro racconto narra che il Buddha Sakyamuni scrutò la superficie del mare in cerca di un mezzo per creare la terra e avvistò una rana d'oro. Dal suo lato est, Buddha trapassò la rana con una freccia, facendola ruotare e rivolgersi verso nord. Dalla sua bocca scoppiò il fuoco e dalla sua groppa scorse l'acqua. Buddha gettò sabbia dorata sulla sua schiena che divenne terra. E questa fu l'origine dei cinque elementi terreni, legno e metallo dalla freccia, fuoco, acqua e sabbia dal corpo della rana.[2] Questi miti risalgono al XVII secolo quando in Mongolia fu fondato lo sciamanesimo giallo (il buddismo tibetano che utilizzava le forme sciamaniche). Lo sciamanesimo nero e lo sciamanesimo bianco dei tempi pre-buddisti sopravvive solo nella Mongolia dell'estremo nord (attorno al lago Khuvsgul) e nella regione attorno al lago Baikal, dove la persecuzione lamaista non era stata efficace.
Divinità
[modifica | modifica wikitesto]- Bai-Ulgan ed Esege Malan sono divinità creatrici.
- Ot è la dea del matrimonio.
- Tung-ak è il dio protettore dei capi tribali.
- Erlig Khan (Erlik Khan) è il re dell'oltretomba.
- Daichin Tengri è il dio rosso della guerra al quale i soldati nemici erano talvolta sacrificati durante le campagne di guerra.
- Zaarin Tengri è uno spirito che dà a Khorchi (nella Storia segreta dei Mongoli) la visione di una mucca che muggisce "il cielo e la terra hanno accettato di far diventare Temujin (in seguito Genghis Khan) il signore della nazione".
- Il dio celeste Tengri è attestato dagli Xiongnu del II secolo a.C. Gli Xiongnu potrebbero non essere mongoli ma Tengri è comune a vari popoli dell'Asia centrale, inclusi i Mongoli.
Il lupo, il falco, il cervo e il cavallo erano importanti animali simbolici.
Creature leggendarie
[modifica | modifica wikitesto]Una tipica creatura leggendaria che, secondo la tradizione abita le montagne mongole, viene chiamata Alma.
Testi e miti
[modifica | modifica wikitesto]Gli üliger sono racconti epici tradizionali e l'Epopea del re Gesar è condivisa con gran parte dell'Asia centrale e del Tibet.
L'Epopea del re Gesar (Ges'r, Kesar) è un'epopea religiosa mongola su Gesar (noto anche come Bukhe Beligte), profeta del tengrismo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sproul 1979, p. 218.
- ^ a b c Nassen-Bayer e Stuart 1992.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Walter Heissig, The Religions of Mongolia, University of California Press, 1980, ISBN 978-0520038578.
- Jeremiah Curtin, Myths Connected With Mongol Religion. Adapted from "A Journey in Southern Siberia". URL consultato il 2 febbraio 2019.
- Gerald Hausman e Loretta Hausman, The Mythology of Horses: Horse Legend and Lore Throughout the Ages, Three Rivers Press, 2003, pp. 37-46, ISBN 978-0609808467.
- Yves Bonnefoy e Wendy Doniger, Asian Mythologies, University Of Chicago Press, 1993, pp. 315-339, ISBN 978-0226064567.
- 满都呼 / Duhu Man, 中国阿尔泰语系诸民族神话故事 / Zhongguo Aertaiyuxi zhuminzu shenhua gushi [Folclore delle razze altaiche cinesi], 民族出版社, 1997, ISBN 7-105-02698-7.
- 贺灵 / Ling He, 新疆宗教古籍资料辑注 / Xin jiang zong jiao gu ji zi liao ji zhu [Materiali di antichi testi delle religioni dello Xinjiang], 新疆人民出版社, 2006, ISBN 7-228-10346-7.
- Nassen-Bayer e Kevin Stuart, Mongol creation stories: man, Mongol tribes, the natural world and Mongol deities, in Asian Folklore Studies, 2, vol. 51, ottobre 1992, pp. 323–334. URL consultato il 6 maggio 2010.
- Barbara C. Sproul, Primal Myths, HarperOne HarperCollinsPublishers, 1979, ISBN 978-0-06-067501-1.
- S. G. Klyashtornyj, Political Background of the Old Turkic Religion, in Annette C. Oelschlägel, Ingo Nentwig e Jakob Taube (a cura di), "Roter Altai, gib dein Echo!", Leipziger Uni-Vlg, 2005, pp. 260-265, ISBN 978-3-86583-062-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Alpamysh
- Mitologia scita
- Mitologia tibetana
- Mitologia turca
- Mitologia ugro-finnica
- Sciamanesimo in Siberia
- Epopea di Manas
- Storia segreta dei Mongoli
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mitologia mongola
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Alpamysh Archiviato il 9 novembre 2020 in Internet Archive.
- (EN) Shamanism in Mongolia and Tibet
- (EN) The Altaic Epic
- (EN) Tengri on Mars