NGC 809

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NGC 809
Galassia lenticolare
NGC 809 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreLewis Swift
Data1 novembre 1886 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta02h 04m 19.0s [2]
Declinazione-08° 44′ 07″ [2][1]
Distanza260,7 milioni di a.l.
(79,94 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)13,8 [3]
nella banda B: 14,8 [3]
Redshift+0,017812 ± 0,000005 [2]
Luminosità superficiale13,88
Angolo di posizione179° [3]
Velocità radiale4340 ± 1 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia lenticolare
Classe(R)S0^+? [2], S0 [3], (R)S0(r)a? [1]
Dimensioni108500 a.l.
(33270 pc)
Altre designazioni
PGC 7889
MCG -2-6-23 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 809
Categoria di galassie lenticolari

NGC 809 è una galassia lenticolare circondata da un anello, situata nella costellazione della Balena, a una distanza di circa 261 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

La galassia è stata scoperta il 1 novembre 1886 dall'astronomo statunitense Lewis Swift.[1]

Il database SIMBAD la classifica come galassia LINER, cioè una galassia il cui nucleo presenta uno spettro di emissione caratterizzato da larghe righe di atomi debolmente ionizzati.[4]

Il 18 agosto 2006, all'interno di NGC 809 è stata scoperta la supernova SN 2006ef da parte di N. Joubert e W. Li nel corso del programma LOSS (Lick Observatory Supernova Search) dell'Osservatorio Lick.[5] La supernova è stata classificata di tipo Ia.[6]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 809, su cseligman.com. URL consultato il 18 agosto 2024.
  2. ^ a b c d e f Results for object NGC 809, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 18 agosto 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 800 à 899, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 18 agosto 2024.
  4. ^ (EN) Simbad, NGC 809 -- LINER-type Active Galaxy Nucleus, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 18 agosto 2024.
  5. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, Electronic Telegram No. 597 (TXT), su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 18 agosto 2024.
  6. ^ (EN) Bright Supernovae - 2006, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 18 agosto 2024.

Voci correlate

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