Northrop Grumman Innovation Systems

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Northrop Grumman Innovation Systems
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StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Forma societariaPublic company
Borse valoriNYSE: NOC
ISINUS68557N1037
Fondazione9 febbraio 2015
Chiusura1º gennaio 2020
Sede principaleDulles (Virginia)
GruppoNorthrop Grumman Corporation
Settore
  • Aerospaziale
  • Difesa
Prodottiveicoli di lancio, motori a razzo, veicoli spaziali
Fatturato4,455 miliardi di $ (2016)
Utile netto293 milioni di $
Dipendenti~ 12500 (2016)
Sito webwww.northropgrumman.com/space/

Northrop Grumman Innovation Systems è un produttore americano di tecnologia aerospaziale e sistemi difensivi. È stata fondata nel 2015 dalla fusione di Orbital Sciences Corporation e divisioni di Alliant Techsystems con il nome di Orbital ATK, e successivamente è stata rinominata in quella che è la sua denominazione definitiva dopo l'acquisizione nel 2018 da parte di Northrop Grumman. La divisione progetta, costruisce e fornisce sistemi connessi all'aviazione, allo spazio ed alla difesa a clienti di tutto il mondo sia come contraente principale che come fornitore commerciale. Impiega circa 12.000 dipendenti dedicati al settore aerospaziale e della difesa di cui circa 4.000 ingegneri e scienziati; 7.000 specializzati alla produttività e 1.000 con mansioni gestionali e amministrazione del personale[1] L'azienda ha tre divisioni principali: sistemi di volo, sistemi di difesa e sistemi spaziali.[1]

Sistemi di volo

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Il gruppo che sviluppa sistemi di volo ha sede a Chandler, in Arizona. Tra i sistemi sviluppati ci sono i lanciatori Pegasus, Minotaur e Antares, oltre a veicoli a propulsione solida e programmi di aerostrutture. La società gestisce anche un aereo Lockheed L-1011 TriStar a corpo largo chiamato Stargazer e viene utilizzato per lanciare il cargo Pegasus che trasporta carichi nello spazio. Lo Stargazer è utilizzato anche per effettuare test durante programmi scientifici in quota.

Sistemi aerospaziali

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La ISS-45 mentre approccia la ISS
La navicella Cygnus mentre approccia la ISS con un carico.

La divisione sistemi spaziali di NGIS fornisce satelliti per scopi commerciali, scientifici e di sicurezza. L'azienda produce anche la navicella spaziale Cygnus, un cargo di trasporto per materiale destinato alla Stazione spaziale internazionale. La sede operativa è a Dulles, Virginia[2]

Sistemi difensivi

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La divisione sistemi difensivi ha sede a Baltimora, Maryland; produce missili tattici, elettronica per la difesa, munizioni di medio e grosso calibro. La divisione produce anche testate a detonazione sia per missili tattici che per munizioni; strutture composite per munizioni di medio e grosso calibro, aerei militari, veicoli terrestri, e sistemi missilistici; carico, assemblaggio e stoccaggio di munizioni di medio calibro; propellenti e polveri per lo stoccaggio e mercati commerciali.

  • Antares: veicolo di lancio medio a 2 o 3 stadi non riutilizzabile
  • Minotaur I: veicolo di lancio leggero a 4 stadi non riutilizzabile
  • Minotaur IV: veicolo di lancio leggero a 4 stadi non riutilizzabile
  • Minotaur V: veicolo di lancio leggero a 5 stadi non riutilizzabile per trasferimenti in orbita geosincona e orbite trans-lunari
  • Minotaur VI: veicolo di lancio medo a 5 stadi non riutilizzabile
  • Minotaur-C: veicolo di lancio leggero a 4 stadi non riutilizzabile
  • Pegasus: lanciato da quota, veicolo di lancio leggero a 4 stadi non riutilizzabile
  • OmegA: lanciatore di nuova generazione per il lancio di satelliti militari di classe media[3]
M-2 Bradley con cannoni da 25 mm
Vista frontale di un veicolo da combattimento M-2 Bradley con cannoni da 25 mm alzati, durante una dimostrazione. I portelli del cannoniere, del comandante e del conducente sono aperti.

Motori per razzi

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Programma Orion

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  1. ^ a b Orbital ATK: Company Overview, su orbitalatk.com. URL consultato il 5 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2017).
  2. ^ Mike Wall, Orbital ATK, Merger of Orbital Sciences and ATK, Begins Operations, 10 febbraio 2015.
  3. ^ (EN) Tariq Malik, Meet OmegA: Orbital ATK Unveils Name, Upper Stage Pick for Next-Gen Rocket, su space.com, 17 aprile 2018.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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